Quattro anni dopo —
>> Rosa's P.O.V <<
Quanto tempo è passato da quando sono arrivata qui?
Francamente, ho perso il conto. Tante cose sono cambiate, da allora. Siamo migliorati parecchio: non solo Ven e io, ma anche Terra e Aqua.
Anche al di fuori delle abilità combattive. Infatti, col tempo io e Ven abbiamo smesso di mettere su il nostro "essere zombie" che eravamo soliti a manifestare.
A tal proposito ora li considero, compreso il Maestro, la famiglia che non ho mai avuto. Chi immaginava che la mia permanenza qui potesse dare una svolta così significativa alla mia vita.
Come sempre, sono seduta sul margine dell'orlo della montagna nel cuore della notte, contemplando il cielo stellato che veglia sulla nostra terra. Da poco è anche cominciata una pioggia di meteore. Scommetto che qualcuno sarà ansioso di vederla.
《Uhooo!》 una voce mi distrae dai miei pensieri, e vedo Ven seduto sulle ginocchia sopra il prato da chissà quanto e una Aqua ridacchiante di fronte a lui.
I due sono impegnati in una conversazione che da questa distanza non riesco a sentire. Noto che a un certo punto il biondo si rialza in piedi, e quando entrambi raggiungono la montagna, lo vedo girarsi verso di me e altrettanto fa la ragazza.
《Hey.》 li accolgo con un piccolo sorriso. Accortosi della mia presenza, Ven sfoggia uno dei suoi smaglianti sorrisi e corre subito da me.
《Rosa!》 esclama vivace, prendendo posto di fianco a me. Aqua lo segue lentamente, non potendo anche lei fare a meno di trattenere un sorriso. 《Scusa, non ti avevamo visto. Sempre al solito posto, vedo.》 comincia, grattandosi la nuca alla sua prima affermazione.
《Già.》 gli dico in risposta, ridendo un po'. Poso di nuovo lo sguardo sul cielo sopra le nostre teste, tornando ad ammirare il paesaggio. 《Questa però è la prima volta che vedo una pioggia di meteore. È fantastico.》
《Sono d'accordo.》 concorda Aqua. 《Anche per noi è lo stesso. Vero, Ven?》
《Mh-mh!》 conferma il ragazzo, dondolando allegramente le gambe all'aria. 《Ehi Aqua, Rosa.》
Io e Aqua ci scambiamo uno sguardo veloce, prima di guardare Ven. 《Mmm?》 sussurra la ragazza.
《Vi siete mai chieste che cosa sono le stelle, e da dove viene la luce?》
Stelle... luce... e oscurità.
È una domanda difficile. Aqua cerca di trovare le parole giuste. 《Ecco, pare che...》
《Ogni stella lassù è un mondo a sé.》 arriva una bassa, limpida voce da dietro di noi, prendendo il controllo mentre Aqua era indecisa sulla sua risposta.
Quella è la voce di Terra.
Ci voltiamo alle nostre spalle, scorgendo la figura del nostro compagno castano.
《Terra.》 lo accoglie Aqua.
《Sì, non è facile credere che ci siano così tanti mondi oltre al nostro.》 il ragazzo cammina pacato verso di noi. Si ferma e resta vicino a dove Aqua, Ven e io siamo seduti, guardandoci. 《La luce è il loro cuore, che splende su di noi come mille lanterne.》
Non è poi così facile vedere delle stelle come... mondi? Esistono veramente altri mondi al di fuori del nostro?
Ven inclina la testa. Non sembra capire abbastanza cosa stia cercando di dire Terra. E come dargli torto.
La luce... Il cuore dei mondi...
《Cosa? Non capisco...》
《In altre parole sono come te, Ven.》
《Cosa vuoi dire?!》 dice Ven, avvicinandosi a Terra. Sembra aver solo peggiorato il suo comprendere.
《Un giorno lo scoprirai, ne sono certo.》 gli dice scherzosamente, e Ven rimane insoddisfatto.
《Voglio saperlo ora!》
《Sei ancora troppo giovane.》
《Smettila di trattarmi come un ragazzino!》
Stanno litigando proprio come fratelli, il che fa ridere Aqua. 《He he he...》
Cercai di sopprimere una risata dovuta a questo suo comportamento, e del perché stia ridendo, soprattutto.
《Ehi, cosa ridi?》 le chiede Terra, e prima che possa notare la mia reazione, faccio subito finta di niente, mettendo su una faccia impassibile.
《Non ce la faccio! Siete proprio due strani fratelli!》
Suona ancora più strano quando lo dice ad alta voce, e continua a ridere. Sentendo le risate aumentare, non posso fare a meno di unirmi a lei mentre i due ci guardano con sopracciglia corrucciate.
Anche per Terra succede lo stesso, poi, e Ven non riesce a mantenere il suo sguardo imbronciato e scoppia a ridere.
Le nostre voci ridacchianti risuonano contro lo sfondo del cielo stellato.
(...)
Dopo aver riso per un po', c'è stato un momento di silenzio confortevole mentre siamo seduti sulla rupe.
Quindi, da quanto ho capito, su ciascuna di queste luci c'è un mondo in cui vi sta vivendo qualcuno.
《Ah, sì.》 dice Aqua, voltandosi verso Terra mentre si alza. 《Terra, domani noi due abbiamo gli esami per il Simbolo della maestria.》
Aqua prende qualcosa di lucente dalle sue tasche.
Cosa sono, stelle... no, fiori? Sembrano composte da quattro petali brillanti, ma sembrano anche stelle
《Ho fatto dei portafortuna.》
Terra, Ven e io, che ci alziamo anche noi, prendiamo ognuno un portafortuna quando ce li lancia. Io e Ven guardiamo quello di Terra, prima di averne uno anche noi.
《Prendi!》 chiama Aqua, volgendosi a Ven, preso dalla lucentezza dell'oggetto, prendendo il suo e subito dopo faccio anch'io la stessa cosa. Quello di Terra è arancione, quello di Ven è verde e il mio è rosa.
《Uno anche per me?》 domanda Ven.
《E per... me?》 seguo il quesito del ragazzo a tono basso, squadrando il portafortuna nella mia mano senza altre parole alla bocca.
《Certo. C'è n'è uno per ognuno!》 Aqua porge il suo, di colore blu, nel palmo della sua mano, e porgiamo anche i nostri. Quattro stelle in fila.
《Da qualche parte, c'è un albero che fa dei frutti a forma di stella...》 comincia lei. 《...che rappresentano un legame indissolubile. Perciò finché porteremo dei portafortuna con questa forma... niente ci potrà separare. Troveremo sempre il modo di riunirci.》
Si gira alla fine verso di noi, sorridendo. 《Di solito si fanno con le conchiglie... ma ho fatto ciò che ho potuto.》 dice, con un'alzata di spalle sprezzante.
《A volte sei proprio una bambina!》 azzarda a dire Terra, con l'evidente intenzione di stuzzicarla.
Credo di aver intravisto sul volto di Ven con un'aria... diversa, dopo le ultime parole della ragazza.
《Ehi, cosa intendi per "a volte"?》
《Quindi non è davvero un portafortuna?》 dice il biondo, interrompendoli.
《Beh, questo lo vedremo. Intanto gli ho fatto un piccolo incantesimo!》 risponde Aqua. Un sorriso sorge sul volto di Ven.
《Davvero? Cosa?》
《Un legame indissolubile!》 Aqua tiene il suo portafortuna al cielo. 《Non importa dove siamo, siamo connessi. Il potere della nostra connessione ci aiuterà sempre.》
Anche Ven tiene il suo al cielo stellato. Nel frattempo, la mia testa si ricolma di nuovo di pensieri.
《Un legame... indissolubile?》
(...)
《Beh, domani abbiamo l'esame. Chi vuole allenarsi?》
Alla proposta di Terra, Ven si volta allegramente, infilando il portafortuna nella tasca, fronteggiandolo faccia a faccia. 《Io!》 risponde, evocando il suo Keyblade; Evocavento.
《Vi unite anche voi?》
《Con piacere.》 rispondo alla domanda del biondo sia per me che per Aqua, materializzando i miei due Keyblade nelle mani.
(...)
Ven inciampa provando a parare una palla di fuoco causata da Aqua che lo colpisce in ogni caso, mentre io indietreggio a seguito di un attacco diretto rivolto contro Terra facilmente deviato.
《Ven!》 chiamo il ragazzo, che subito si gira a guardarmi con un sorriso per farmi sapere che sta bene.
《Stai bene?》
Aqua corre precipitosamente, ma Ven salta in piedi senza nessun aiuto, Keyblade alla mano. 《Quella non conta. Ancora una volta!》
《C'è una differenza in abilità qui.》 chiama Terra, ridendo a Ven.
《Nooo, sono solo inciampato!》
《Significa comunque che ha vinto.》 dice il bruno e io e Ven mettiamo via i nostri Keyblade, con un piccolo esalo e un sorriso da parte del biondo.
《Ragazzi, siete pronti, ve lo dico io. L'esame di domani sarà una passeggiata. Tu che ne pensi, Rosa?》
Annuisco. 《Sono d'accordo.》
《Spero che sia così facile!》 dice Terra, e anche lui e Aqua mettono via i loro Keyblade, un'espressione mista si forma sulla faccia di quest'ultima.
《È come ha detto il Maestro: la forza nasce dal cuore.》 dice, fermandosi davanti a noi. 《Quando è il momento, guardate dentro di voi... e la troverete.》
Annuiamo.
Terra, Aqua e io ci avviamo al castello, ma ho notato che Ven non ci sta seguendo: invece è lì fermo, imbambolato a osservare un'ultima volta il cielo stellato.
Quando sono sul punto chiamarlo, Terra mi anticipa appena in tempo.
《Ehi, noi torniamo a casa.》
Il ragazzo sobbalza al richiamo, ma annuisce subito dopo.
《Sì, vengo anch'io.》 risponde, toccandomi la spalla quando ci allineiamo. I miei occhi si posano dritto sui suoi, ricambiando il sorriso che si è formato sulle sue labbra.
Camminiamo tutti insieme fianco fianco lungo la distesa di prato, sotto la pioggia di meteore.
La rivedremo mai?