Titolo: Whaea (vale a dire "madre", ma potrei anche modificarlo.)

Autore: @Nobody_Nothing

Stato: inedita (capitoli: 3/6 circa completi)

Genere: narrativa generale, di formazione, soprattutto con forti basi introspettive in cui la natura e il personaggio degenerano verso la tragedia. Si tratta di un racconto abbastanza breve.

Trama: il protagonista è un bambino che, immerso in un contesto tribale, vede sua madre morire di parto. Comincia così il suo viaggio di purificazione, prima bevendo fino a scoppiare, poi andando a cercare un senso al suo dolore nella fitta foresta. Questa è quindi aggettivata con caratteri umani, il cui corpo è qualcosa di esteso, malleabile, fatto di foglie gonfie: la natura prende le sembianze di un ventre, le mani di lui, messe davanti allo sguardo, sembrano sformarsi in zampe animali. Si susseguono diversi personaggi, per ora soltanto tre donne: la madre morta, una vecchia sciamana, la bambina promessa in moglie.

Breve presentazione di me: mi chiamo Valeria, più vicina ai diciassette che ai sedici. Mi trovo in una fase in cui lo scrivere scava nelle profondità di senso del mio essere, il che alle volte può diventare un male. Leggo soprattutto roba introspettiva, leggo tanto.

Di quanti beta ho bisogno: chiunque voglia, con un po' d'interesse, darmi una mano.

Cosa vorrei da un beta: la storia non segue uno sviluppo temporale, poiché i ricordi sono tanti.

Vorrei riuscire a rappresentare una regressione nel protagonista che possa riportare l'idea di una gestazione al contrario, in cui la cosiddetta "madre natura" rende forti e sfrenati succhiando la ragione: alla fine dovrei quasi ricostruire una sorta di rientro nell'utero.

La mia scrittura è complessa, dato il carico di immagini, una scarsità di dialoghi e la presenza di scene forti. Sto cercando di portare a termine uno sviluppo comprensibile, di cui non ci si stanchi di leggere, dove trovare spiragli di calma nel ricordo di un pugno di sabbia rossa, non soltanto tensione, paragrafi brevi, ritmo serrato. Una nuova disposizione della punteggiatura sarebbe una boccata d'aria!

Avrei davvero bisogno di un punto di vista esterno, in modo da aprirmi ad un pubblico che non merita soltanto scrittura fine a se stessa.

In più, a parte lo sproloquio in campo di struttura, sarei felice di trovare un lettore in grado di offrirmi spunti, idee, indicazioni soggettive che mi spingano a tentare la stesura di un racconto interessante e originale, e che magari piaccia anche a lui - si spera -.

Avverto solo di tenere conto della carnalità del contesto. Alcuni frammenti potrebbero turbare, sto ancora decidendo quale rating inserire.

I miei capitoli sono brevi, non arrivo quasi mai alle 1.500 parole. Allo stesso modo tendo ad esaurire la storia in meno di 7/8 capitoli. Per ora ne ho scritti tre, appuntado già qualche paragrafo nelle parti successive.
Di solito mi dedico alla scrittura di notte, ma non ho una grande coerenza, nonostante impieghi tutto l'impegno e l'eccitazione possibili.
Mi andrebbe bene attendere, pubblicare una bozza e correggerla in seguito, il tutto con calma.

Spero di aver incuriosito un po', aver trasmesso la mia passione. Se avrete voglia d'immergere le mani nel fango della foresta insieme a me, non potrò che ringraziarvi e farvi un grande sorriso.