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Il mio nome é..........

-Dove siamo?

-Questa é First Beach,la spiaggia più piovosa d'America.

Patricia si siede su un tronco lasciato sulla spiaggia e Eddie si siede di fianco a lei.Restano per un pò in silenzio ad osservare le onde che si scontrano con gli scogli.

-Vieni spesso qui?

-No,a dire la verità é la prima volta che ci vengo.Sono passato per La Push una o due volte,ma non ho mai pensato di fermarmi e fare un giro turistico.E poi,mi piace stare dentro l'acqua non fuori a guardare.

Patricia ride un pò.

-Sei un ragazzo molto interessante.

-Davvero?Perché?

-Non lo so.Ma lo sei.

Si guardano nei occhi per un tempo che sembra interminabile.Eddie si sente trascinare a fondo,un fondo irresistibile e affascinante.

Patricia distoglie lo sguardo e sente il suo cuore schizzare fuori dal petto.

-Parlami un pò di te.-chiede Eddie per spezzare il silenzio-Quale é il tuo hobby preferito?O la tua canzone preferita.......

-Bé.....ogni tanto faccio degli schizzi,mi piace disegnare,ma non credo di essere molto brava.

-Come no?Dai,avanti,fai un disegno.

-Adesso?

-Si,adesso.-prende la sua borsa e tira fuori un blocco da disegno e una matita e le mette tutto in mano.

-Non saprei che cosa disegnare.

-Disegna la spiaggia......disegna me.

Patricia l'ho guarda a bocca aperta,sposta lo sguardo sulla spiaggia,che non é molto di ispirazione e alla fine comincia a disegnare.

La sua mano va da sola,come tutte le volte che comincia un disegno.Eddie cerca di spiare,ma lei lo spinge via.

-Non guardare.E non guardare nemmeno me,non riesco a rimanere concentrata se mi fissi.

-Che cosa vuoi che faccia?

-Guarda da un altra parte.

Eddie si gira dall'altra parte,mentre lei continua con il disegno.

Comincia a battere il piede sulla sabbia,lottando contro la voglia di girarsi e guardarla.Ma é più forte di lui.

Sta per girarsi,ma il destino vuole che il suo occhio veda quattro Quillutte che passeggiano.

Riconosce Embry e Jacob,poi una ragazza e un ragazzino il cui volto gli ricorda per un attimo Burt.

Seguendoli con lo sguardo Eddie sposta un pò la testa,rimanendo di profilo.

Patricia gira il foglio e riprende.

Eddie continua a fissare i quattro,l'ho colpisce particolarmente il mondo in cui sono vestiti.

Maglietta a mezza maniche e pantaloncini.Sembra che non sentano freddo.

Parlano tra loro,e lui vorrebbe tanto sapere che si dicono.Due lanciano un occhiata nella loro direzione senza farsi notare,ma il ragazzino si volta e l'ho guarda apertamente.

Gli fa pure un sorriso.Eddie rimane un pò sorpreso,ma alza la mano e lo saluta.

La ragazza riprende il ragazzino e se ne vanno velocemente.

-Finito.

-Ora posso guardare?

-Certo.

Patricia gli mostra il disegni.

Il primo é la spiaggia,il mare e il cielo grigio.Non é un panorama bello,ma disegnato con delle piccole sfumature sembra fantastico. 

Passa al secondo disegno.E sorride.

-Mi hai disegnato.

Sul foglio c'è lui di profilo che guarda davanti a sé,in realtà guardava i quattro giovani indigeni.

-Sì,sei un ottimo modello.

-Ma non quanto te.

Scende il silenzio.

Ma come mi é uscito?si chiede

-Vuoi continuare a girare per Forks o torniamo a Seattle?

Patricia sembra pensarci,poi l'ho guarda e alla fine dice:

-Possiamo stare qui.

Poi gli prende il viso tra le mani e posa piano e delicatamente le sue labbra sulle sue.

Questo strano silenzio. Che grida tutto il mio amore.

Ma lei riesce comunque ha sentirlo?

___________________________________________________________________

Eddie fa il suo rientro,in stato di estasi totale,l'ho chiamano,ma lui non sente e si dirige dritto in camera sua.

Apre la porta,richiudendola con un calcio e poi si getta sul suo letto,accanto a Bella,che é seduta con le brace incrociate.

-Immagino che sia andata bene

-Mi ha baciato.Ti rendi conto,lei mi ha baciato.

-Wow.-fa lei sarcastica

-E non sai che disegnatrice brava,ma che dico?Eccezionale,sia.Ha fatto due disegni magnifici,tra cui io di profilo.E........

-Eddie!

-Che c'è?

-Burt.

Eddie si alza di scatto preoccupato per il suo piccolo e fragile amico.

-Che gli é successo?

-Ha scritto una poesia.Su sua madre.

Eddie si risiede piano,guardando un punto indistinto,a terra.Tutti in casa conoscono la sua storia,tutti sanno da chi ha preso.Lo sanno e lo proteggono,come se fosse un prezioso e fragile oggetto di cristallo.

E lui é molto fragile.

-Come sta?

-Ora sta bene.Ha avuto un attimo di........non lo so,non riusciva a respirare e poi é svenuto.

-Dove si trova ora?

-E' in camera sua.

-Dorme?

-Prima si,ma ora non lo so.Va pure a controllare.

Eddie si dirige in fretta e furia dall'amico,prima che possa mettere la mano sulla maniglia,Angel l'ho ferma.

-Voglio solo vedere come sta.

-Se sta ancora dormendo.Esci senza far rumore.

Eddie apre piano la porta e da un occhiata al letto.Vuoto.

Entra e vede Burt seduto alla scrivania che scrive sul suo diario.Alza la testa sentendo un rumore e vedendolo sorride.

-Come é andata?

-Bene.Tu invece?

-Sto bene,non ti preoccupare.

Come si fa ha non preoccuparsi per te Burt?

Si siede al suo fianco e lo guarda nei occhi.

-Perché hai scritto una poesia su di lei?

-Non lo so.Credo.......che stessi pensando a lei.Stavo cercando la sua fotografia,che ho perso.

-Hai perso la fotografia di tua madre?

-Credo di si.Non riesco ha trovarlo.Era qui sulla scrivania,ma ora non c'è più.

Eddie guarda intorno,ma non nota niente che possa sembrare una vecchia foto.Poi torna a Burt il quale é bianco come un fantasma.

-Forse é meglio se ti rimetti a letto.

-Forse.Ho molto sonno.

Sostenendosi con una mano alla sedia e con l'altra scrivania,si tira su e zoppicando arriva al letto e si mette sotto le coperte.Eddie l'ho guarda.Si é già addormentato.

Scende di sotto.

Bella,Maxine e Emilia sono sedute sul divano con la televisione accesa,ma nessuna di loro lo guarda.

-Bella.Maxine.Cominciate ha cercare.

-Cercare cosa?-chiede Maxine

-La foto della madre di Burt.Lo ha perso.-dice cominciando subito a mettere sotto sopra il salotto.

-Io controllo di sopra.-dice Maxine

-Io in cucina.

Un ora dopo la casa era in totale confusione e quando James e Colin rientrarono rimasero sorpresi.

I ragazzi scendono e nessuno di loro a trovato niente.

-Adesso voi sistemate tutto e subito!-grida James

E ad un ordine di un re,tutti obbediscono.

_______________________________________________________________________

Bella é fuori,in giro per Seattle.

Sembra pensare,ma non riesce più neanche in quello.Si siede su una panchina e guarda la gente che va e viene.

Bisogna sempre staccare.

-Ciao.E' bello vedersi anche fuori dalla scuola.

Si gira e vede Ronald che le sorride.

-Posso sedermi?

-Certo.

-Come stai?

-Bene.Forse un pò stanca.

-Abiti da queste parti?

-Si,poco fuori,tra Seattle e Port Angeles.E' tranquillo e isolato.

-Ci facciamo un giro?-chiede 

Nella sua testa una vocina dice di no,ma la sua bocca dice di sì.E così si ritrova davanti ad un chiosco di hamburgers,una sala giochi e un parco per bambini.E poi davanti a casa.

Ma non riesce ha collegare ogni momento nel punto giusto.E le sembra passato tutto così velocemente.

-Domani non c'è scuola,ti va se ci vediamo,per un giro?-le chiede 

-Perché no?Aspetta che ti do il mio numero.

Gli da il suo numero e poi entra in casa,mentre il rosso inglese se ne va con un sorriso.

Ma quando varca la porta e la richiude,sente un botto e la terra comincia a tremare.

********

Nina scatta,guardandosi intorno spaventata.

Le sta girando intorno,tenendolo imprigionata in un cerchio.

Non vede chi é,ma di sicuro non é una persona quell'essere che le si muove attorno così velocemente da impedirle di vedere davanti a sé.

Prescelta.Fermalo.

Non riesce a capire,mette le mani sulle orecchie e grida.

Qualcosa si spezza e li vede.Un demone e una strega.

Una fata e uno Scudo.

Si vede al centro,vede che una barriera si alza attorno a loro.

Per proteggere,dice di nuovo la voce.

Proteggere cosa?Da chi?Da loro?

La porta si apre e Fabian entra tutto preoccupato gridando il suo nome.

-Fabian?!Va via!

-No!

Fabian cerca di tirarla fuori da lì,ma viene spinto dentro,cade a terra in ginocchio e sente il cervello esplodergli.Nina cerca di aiutarlo,ma non sa che cosa stia succedendo.In tanto lui comincia a urlare a squarcia gola,ma anche il respiro gli si blocca.

-Per favore,lascialo stare!-implora Nina in lacrime.

°°°°

-Usbet hel si nadrt ghis.

Occhi color ambra con sfumature di rosso.

Una mano che gira e che controlla.

  -Usbet hel si nadrt ghis. 

°°°°

Lo sente.

E forte.

Bisogna fermarla.E corre.Corre senza sapere dove sta andando.Le sue gambe l'ho guidano dove deve andare,e intanto continua a sentire quel tormento.

°°°°

Fabian cade a terra,senza muoversi più.

-Fabian!Fabian!Ti prego rispondimi!

Amber,Alfie e Patricia corrono e rimangono completamente raggelati al loro posto.

-Oh mio Dio!

Nessuno sa cosa fare.

-Ghis si hel Usbet gha ghdelt!

Un urlo che gela il sangue squarcia la casa e una nube nera viene inghiottita sotto terra,tornando così tra gli inferi.

Fabian si riprende di colpo.

-Fabian!Stai bene?Come ti senti ora?

-Mettetelo sul letto e dategli da bere.-dice un uomo dietro di loro

Nina l'ho guarda e si sente tranquilla e ansiosa allo stesso tempo.Alfie fa come gli viene detto e mette Fabian sul letto e corre a prendergli un bicchiere d'acqua

-Chi sei?-chiede Nina fissandolo intensamente e altre tanto fa lui

-Paragone,benvenuta.Mi dispiace per quello che é appena successo,non abbiamo fatto abbastanza attenzione.E siamo stati dei sciocchi ad abbassare guardia così.

-Non capisco.

-Non vi preoccupate.Ora vi abbiamo trovata.Il vostro nome?

-Ehm.....Nina Martin.

-Molto piacere.Io sono il Signore dei Draghi e della natura.Il mio nome é.......Merlino.





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