Beneath a moonless sky
Aggirarsi di notte per le strade vuote, avvolta da silenzio e oscurità, senza farsi notare, conosciuta eppure ignorata, accompagnata solo dal ticchettio dei tacchi delle sue scarpe nelle pozzanghere e dal gocciolare ritmico degli ultimi residui di pioggia appesi alle grondaie: dopo tanto tempo, tutto questo non le mette più angoscia.
Alza gli occhi al cielo, nero e senza luna, le stelle piccole e lontane.
Un calore strano le infiamma il petto; abbassa lo sguardo per rivolgerlo altrove, verso la luce ancora accesa dell'insegna di un bar, vuoto, aperto ai viandanti notturni come lei.
Anche quel cartello luminoso le accende un fuoco nel cuore, quella balconata di legno che affaccia sulla strada deserta riporta alla sua mente immagini di tempi bui.
Un sorriso si fa largo sulle sue labbra lucide e carnose mentre con passo deciso avanza verso l'ingresso del locale.
I should have known that you'd be here, I should have known it all along.
Ai tavolini di legno chiaro non è seduto nessuno, le sedie sono vuote; dietro il bancone ordine e silenzio immacolato, davanti una macchia nera di vita accompagnata nella bevuta solitaria dalla musica dolce e malinconica di un piccolo stereo.
Un tango, uno dei suoi preferiti.
This whole arrangement bears your stamp.
You're in each measure of that song.
Si siede al suo fianco, accavalla le gambe coperte dal lungo vestito rosso, quello delle sue occasioni speciali.
Lui non sembra accorgersi della sua presenza, la sua concentrazione pare essere assorbita dall'attenta osservazione del contenuto ormai esiguo del suo bicchiere, dallo studio di ogni singola bollicina che dal fondo raggiunge il filo della sua bevanda per poi esplodere discretamente.
Il ticchettio dell'orologio appeso al muro è il loro unico appiglio per il mondo reale al di fuori della porta chiusa; intorno a loro solo silenzio e la luce tenue delle candele sparse, chiaramente non facenti parte dell'arredamento abituale.
"È proprio da te." pensa lei con un sorriso.
L'uomo poggia il bicchiere sul bancone e si alza in piedi, sistemandosi la giacca elegante e la cravatta porpora, la preferita di entrambi.
Si volta e le porge la mano, la sta invitando a danzare.
Lei sorride e risponde all'invito, alzandosi e lasciandosi guidare dalle mani esperte di lui.
Non si avvicina, rimane a distanza dal suo petto, come se stesse ballando con uno sconosciuto.
Lo è, in effetti, ma non del tutto: entrambi conoscono poco l'uno dell'altro, ma quel poco sembra bastare.
Lei non è cambiata di molto negli anni: i capelli neri e mossi sono ancora lunghi e lucenti sulle sue spalle e ondeggiano con lei a tempo di musica; il corpo è ancora sodo e ben disegnato, elegantemente valorizzato dal vestito che ne accarezza ogni curva; il volto è ancora giovane, seppur con qualche ruga leggera ai lati degli occhi, ambrati e splendenti come soli.
Lui sembra cambiato di più: i capelli biondi sono più lunghi e più chiari, raccolti in un piccolo codino; il corpo snello e forte è diventato più muscoloso, lo si intravede dall'abito che tira un po' sulle braccia e le spalle; il viso, segnato da una cicatrice sul sopracciglio e poche rughe, mantiene ancora la freschezza e il fascino che lo caratterizzavano.
Il suo profumo è cambiato, manca qualcosa.
«Hai smesso di fumare? Sul serio?» sussurra lei, alzando un sopracciglio per enfatizzare la sua reazione sorpresa e dubbiosa.
«Ho avuto dei problemi ...» si giustifica lui a mezza voce, accennando un sorriso nella sua direzione.
Non si sono ancora avvicinati.
«Cosa speri di ottenere da questo nostro incontro?»
La voce di lei è dura, non sorride.
How dare you try and claim me now?
How dare you come invade my life?
«Assolutamente niente.» risponde lui, la voce piatta, vuota.
Continuano a ballare, anche se ormai sono solo più dei passi in tondo.
«Allora perché sei qui?»
Lei si allontana, interrompendo la loro danza. Si siede di nuovo al bancone e afferra il bicchiere abbandonato, trangugiandone il contenuto dal colore ambrato.
Lui la guarda, immobile e in silenzio.
La musica continua a suonare, ignara di tutto.
Si siede anche lui, a mani vuote.
«Sono venuto a trovarti, solo questo.» risponde, appoggiandosi con la schiena al bancone, i gomiti a sostegno. Una mano gli corre alla tasca interna della giacca, fruga senza trovare alcunché.
«Le abitudini sono dure a morire, eh?» dice lei, rivolgendo lo sguardo rassegnato all'ultima goccia irraggiungibile sul fondo del bicchiere.
«Decisamente, mia cara Violet ...»
Lei si volta verso di lui.
«Quando imparerai una buona volta che mi chiamo Viola, testone di un Gamba Nera?» lo avverte con un mezzo sorriso, scompigliandogli i capelli con la mano affusolata.
«Perdonatemi, Vostra Altezza, ma, come avete detto, le abitudini sono dure a morire.»si scusa lui sorridendo, i denti un po' ingialliti dal fumo che fanno capolino tra le sue labbra sottili.
Silenzio.
Oh Christine, my Christine, in that time when the world thought me dead.
«Perché sei venuto a trovarmi?»
Ancora silenzio, la risposta tarda ad arrivare.
«Non ti sei fatto vedere per dodici anni ... neanche una notizia su di voi ... per quel che ne sapevo, potevi anche essere morto.»
My Christine, on that night just before you were wed.
«Sono venuto perché volevo rivederti, niente più di questo. E poi, questa notte ... non ti ricorda niente?» risponde lui con un sorriso sornione in volto.
«Fu piuttosto importante per te, non puoi averla dimenticata ... un addio al nubilato indimenticabile, direi ... o sbaglio?»
Ah Christine, you came and found where I hid, don't you deny that you did.
That long ago night ...
Un tremito le scuote le spalle.
That night ...
«Maledetto ...» risponde lei in un sussurro infastidito, posando il bicchiere sul piano e mordendosi le labbra.
I ricordi la assalgono come onde di tempesta, il suo cuore ne è in balia e non riesce a riemergere.
"Maledetto."
Once there was a night, beneath a moonless sky, too dark to see a thing, too dark to even try.
Le manca il fiato per rispondere.
Se la ricorda eccome, quella notte.
Era buia e fresca di pioggia, proprio come questa.
Non sapeva neanche lei perché era andata a trovarlo in quel luogo così lontano, semplicemente l'aveva fatto.
"Ne avevo bisogno. Avevo bisogno di certezze, di fugare ogni dubbio, prima del mio matrimonio."
I stole to your side to tell you I must go.
I couldn't see your face but sensed you even so.
Fianco a fianco, restano in silenzio: il cuore di lei accellera il battito, trema; lui si passa una mano tra i capelli per scostarli dal viso, sembra tranquillo.
And I touched you ...
«Perché devi ricordarmelo? Perché, Sanji? È stato ... non ... perché devi ricordarmi l'errore che ho fatto?» esclama la regina furibonda, quasi piangendo.
Il pirata si alza e le si para di fronte, sovrastandola.
«Un errore, dici? Non mi sembrava lo fosse, siccome sei venuta a cercarmi tu stessa ... la notte prima delle tue nozze, per di più.» risponde calmo, mettendosi le mani in tasca.
Sospira.
And I felt you ...
«Dovevi impedirmelo.» mormora lei, abbassando lo sguardo per la vergogna.
«Sai che non lo avrei mai fatto ... e sai anche che tu non l'avresti voluto veramente.»
Lui si china verso di lei, sollevandole il viso verso il suo e guardandola dritta negli occhi.
«Come avrei potuto, Viola? Tu sei l'unica donna che io abbia mai amato.»
And I heard those ravishing refrains.
Lei non si sottrae al suo gesto, ma lo asseconda, spera, desidera che conduca a qualcos'altro.
Socchiude gli occhi, ha le guance arrossate per l'emozione travolgente che la possiede di nuovo dopo tanto tempo; le gira la testa, forse per l'alcool, forse per la sua vicinanza, ed è costretta a sorreggersi appoggiando le mani sul suo petto.
The music of your pulse.
Il cuore di lui strepita, proprio come quella notte.
Quanto le era mancato quel dolce suono.
Il pirata la stringe a sé, affondando il viso tra i suoi capelli e respirandone l'aroma dolce e inebriante.
Quanto gli era mancato il suo profumo.
The singing in your veins.
La sente tremare sotto il suo tocco, la sua pelle morbida e calda che freme sotto le sue dita per il desiderio forzatamente celato.
Anche lui trema, ha aspettato così a lungo dopo quella notte ... ha aspettato solo per lei.
Ha aspettato solo lei.
And I held you.
And I touched you.
And embraced you.
And I felt you.
L'abbraccio si allenta per permettere ai due volti di confrontarsi, di comprendersi una volta per tutte.
Sussurrano i loro nomi, le bocche si sfiorano, si respirano a vicenda, infine annullano la distanza che li separa: finalmente il bacio, atteso, anelato per dodici lunghi anni.
And with every breath and every sigh.
Le labbra avide paiono fondersi, i volti compenetrarsi; le mani si aggrappano alla nuca e le dita stringono i capelli con forza, per impedire che qualcuno si sposti da quella posizione di assoluta perfezione.
I felt no longer scared.
Lei non molla, non vuole per nessuna ragione: desidera disperatamente le sue labbra sulle sue e le sue mani strette sul suo corpo, ora adagiato scompostamente sul bancone e schiacciato dal suo peso.
La musica dello stereo è cambiata, è energica, passionale, focosa; qualche candela si è spenta.
Nessuno dei due ha paura delle conseguenze, sempre che ce ne siano, soprattutto lei.
I felt no longer shy.
È sua, di nuovo, finalmente.
L'aria torna a fluirgli liberamente nei polmoni, come se si fosse liberato di un grosso peso che li opprimeva.
Proprio come quella notte.
Le sue mani corrono lungo il corpo della donna amata, accarezzandone ogni centimetro ancora coperto dal vestito di seta.
Lei ride e ansima al suo tocco, l'eccitazione sale in entrambi.
«Da quando ... sei così bravo?» chiede lei con la voce rotta dagli ansiti.
Lui esibisce un ghigno soddisfatto: solo lei lo sa, solo a lei ha rivelato che quella notte incriminata era stata la sua prima volta.
Un po' vergognoso per uno come lui, ma ne era valsa la pena.
Una mano corre alla sua coscia e solleva la stoffa del vestito, stuzzicando e amplificando l'estasi della regina, ormai completamente sdraiata sul bancone lucido.
Altre candele si spengono.
«Non ti mentirò ... mi sono esercitato ...» risponde lui riprendendo fiato tra un bacio e l'altro, senza interrompere la scia di carezze.
«Tranquillo ... l'ho fatto anch'io ...» sussurra lei nel suo orecchio, mordicchiandogli poi il lobo.
Brividi di piacere scorrono sui loro corpi, scuotendone membra e anime.
At last our feelings bared beneath a moonless sky.
Perché non lo vuole ammettere, lei, che questo è tutto ciò che ha sempre desiderato? Che quella notte non è stata affatto un errore?
"Sono sposata, ho un figlio, sono la regina di questo Paese, dovrei dare il buon esempio ... no?"
Il suo vestito scivola pian piano sul suo corpo imperlato di sudore, le sue mani armeggiano con i bottoni della camicia del suo amato pirata; non ha più la cognizione dello spazio, ma sembra essersi spostata dal bancone su qualcos'altro, più morbido e comodo ... ah, è il divanetto che se stava seminascosto in un angolo del locale: l'ha portata in braccio fin lì senza farglielo nemmeno notare, talmente era concentrata sulle sue carezze roventi.
Lui non ha mai negato i suoi sentimenti, mai, ma lei ... è sempre stata titubante, combattuta tra ciò che è giusto e ciò che è bello.
Quella notte l'ha detto, il suo "ti amo", l'ha ripetuto molte volte tra i gemiti e i sospiri, ma deve ripeterlo ancora, come sta facendo lui adesso, mentre le lascia una scia di baci sul collo che la fanno rabbrividire ed inarcare la schiena per il godimento.
And blind in the dark, as soul gazed into soul, I looked into your heart and saw you pure and whole.
Deve smetterla di porsi dei limiti, di impedirsi di raggiungere la felicità desiderata.
Il cuore di lui era sincero quella notte e lo è anche adesso, lo sa, l'ha visto.
In quella notte di assoluta distanza dal mondo ed assoluto contatto di anime, Viola aveva capito, senza la sua chiaroveggenza, che i loro cuori si appartenevano per l'eternità in maniera indissolubile.
Cloaked under the night with nothing to suppress ...
Il buio nel locale si fa più fitto, le candele si spengono, si consumano velocemente come vite umane, la pioggia fuori torna a cadere in gocce sottili, coprendo con la sua melodia incessante i loro gemiti e la musica che li accompagna.
Cuoco e ballerina, pirata e regina.
A woman and a man, no more and yet no less.
"Stavolta non ci lasceremo di nuovo." pensa la regina. "Stavolta sarà per sempre."
And I kissed you.
And caressed you.
And the world around us fell away ...
Se al di fuori di quella porta c'è un mondo, entrambi sono certi di non volerci tornare: vogliono restare lì, l'uno nell'altro, nudi, sudati, ansimanti, con i cuori che scoppiano per l'eccitazione e la felicità e la testa inebriata dal piacere, lontani dai loro ruoli, dalle loro responsabilità e, perché no, anche dalle loro famiglie.
We said things in the dark, we never dared to say.
Quella notte, quante promesse si erano fatti, quanti giuramenti erano usciti dalle loro labbra gonfie e arrossate per i lunghi baci: avevano rinnegato le cose a loro più care e le promesse fatte al di fuori di quel letto che li accoglieva, le lenzuola facevano loro da scudo per difendersi dalle pressioni del mondo esterno.
And I caught you.
And I kissed you.
And I took you.
And caressed you.
With a need to urgent to deny.
And nothing mattered then except for you and I.
Again and then again, beneath a moonless sky.
Sotto quel cielo senza luna si erano promessi tante, troppe cose, cose assurde, cose meravigliose.
And when it was done, before the sun could rise ...
Viola apre improvvisamente gli occhi, un flash ha interrotto il suo sogno d'amore. Sanji fa lo stesso.
Si guardano, riprendono fiato, il petto di entrambi si alza e si abbassa in fretta senza sosta.
Gli occhi di lei si riempiono di lacrime.
"Non voglio che succeda di nuovo."
Lui distoglie lo sguardo, si tira su e si siede poco distante da lei, prendendosi la testa fra le mani per la vergogna.
Ticchettio della pioggia e nient'altro: questa è la colonna sonora della fine del loro amplesso.
Il disco nello stereo ha finito di suonare insieme alla sinfonia appassionata dei loro gemiti.
Il buio diventa più nero, come il cielo prima dell'alba.
Anche al pirata scappa qualche lacrima al ricordo di quella notte, al ricordo del suo gesto orribile, vigliacco, da criminale qual è e non da cavaliere quale gli piace considerarsi.
Ashamed of what I was, afraid to see your eyes.
I stood while you slept and whispered a goodbye.
And slipped into the dark beneath a moonless sky.
«Lo farai di nuovo, vero?» chiede lei, alzandosi e mettendosi a sedere al suo fianco: non le importa di essere nuda, con i capelli in disordine e il trucco rovinato, vuole solo una risposta.
«Lo farai di nuovo?»
Lui continua a stare in silenzio, lei singhiozza piano stringendosi al suo braccio.
And I loved you, yes I loved you.
I'd have followed anywhere you led.
«Perdonami ... Dovrò per forza ... cos'altro potrei fare?»
Viola si alza di scatto in preda alla rabbia che queste parole hanno scatenato in lei e gli si mette di fronte, le mani sui fianchi e il cipiglio severo.
«Perché mi hai promesso tutte quelle cose assurde se poi sapevi che non avresti potuto mantenere la tua promessa? Io ... io mi ero illusa che avremmo potuto vivere insieme per davvero ... e tu te ne sei andato!»
I woke to swear my love and found you gone instead.
«Io ti amavo con tutta me stessa e tu ... mi hai abbandonata ...»
And I loved you.
How I loved you.
«Anch'io ti amavo e ti amo ancora adesso, ma cos'altro avrei potuto fare?» esclama lui, cercando di difendersi dalle sue accuse.
And I left you.
And I loved you.
And I had to, both of us knew why.
«Io sarei scappata volentieri dal mio matrimonio con te, ma tu non ci hai provato nemmeno ad infrangere le regole! Che razza di pirata sei?»
We both knew why.
Lui sospira, asciugandosi le lacrime con il dorso della mano e rimpiangendo di non avere una sigaretta al seguito su cui sfogare la sua frustrazione.
«Io lo faccio per te, Viola. Perché non voglio che tu viva la mia stessa vita ... non è quello che vorrei per te ... A proposito, tuo marito e tuo figlio come stanno?»
Viola si morde il labbro nel tentativo di trattenere un urlo, poi sbuffa stizzita.
«Non cambiare discorso! Pensate tutti di sapere cos'è meglio per me e invece vi sbagliate! Io l'ho vissuta la tua vita e ci sono momenti in cui ...»
Le parole le muoiono in gola, annaspa.
"La rimpiango? Sul serio?"
Viola tace per un momento, per riflettere sulle sue stesse parole. Le lacrime le scorrono silenziose sulle guance, qualche brivido le scuote le spalle.
And yet I won't regret from now until I die that night I can't forget beneath a moonless sky.
«No ... non rimpiango quella vita, anzi ... la rinnego con tutta me stessa ... ma io ... voglio stare con te ... io voglio te ... Io ti amo ... Per questo non rinnego quella notte ... Per questo non mi pento di ciò che ho fatto ...» ammette la regina tra i singhiozzi, piegandosi su se stessa come un fiore morente, solenne nella sua nudità.
«Perché non me lo permetti? Perché non vuoi che io stia con te?» chiede la regina tra le lacrime.
«Perché ti amo! Sarò anche egoista, ma questa è la vita che voglio per te!» risponde il pirata, alzandosi e stringendole le braccia tra le mani, come a volerla scuotere per svegliarla da un sogno ingannevole.
«Anche se ti desidero così tanto, così tanto che il pensiero di averti lontana da me mi devasta e mi fa male più di tutte le ferite accumulate negli anni, permettimi di scegliere questo per te ... non riuscirei a vivere sapendoti in pericolo, soprattutto se lo fossi al mio fianco ... per causa mia.»
Si guardano, gli occhi spalancati e lucidi di lacrime che scorrono insistenti sui loro volti, attoniti per le parole appena pronunciate.
Una lieve risata spezza la tensione.
«Non ci credo che ti succede ancora! Pensavo l'avessi superato!» dice la regina, indicando il viso del pirata.
«Tu mi farai sempre questo effetto, mia cara ...» risponde lui, ripulendosi le labbra dal sangue che gli è colato dal naso.
«Sei davvero incredibile ...» dice lei con un dolce sorriso sulle labbra.
I due si riavvicinano, si abbracciano, i corpi nudi e sudati che aderiscono l'uno all'altro.
«Mai quanto te.» sussurra lui nel suo orecchio, stampandole poi un bacio sulla fronte e asciugandole le lacrime con un gesto leggero delle dita.
Stanno così per un po', in piedi in mezzo alla stanza, poi lui decide di far ripartire la musica dello stereo e la trascina nella danza, lenta, sensuale, dolce e malinconica.
And now ...
Lei appoggia il viso sulla spalla di lui e si lascia cullare dai suoi movimenti e dal ritmo del suo respiro.
«Devi proprio?»
«Sì.»
«Stavolta è un addio, dunque?»
«... No. Ci rivedremo.»
«Non ne sembri molto convinto ...»
«Sono un pirata, il mio futuro è avvolto nella nebbia ...Tu sei la mia unica certezza, il mio faro nel buio, l'unica immagine dai contorni certi.»
Viola non riesce a trattenere un sorriso lusingato al sentire queste parole, addirittura arrossisce.
Sanji sorride alla sua reazione, stringendola più forte a sé e trattenendo una lacrima.
"Non voglio lasciarla di nuovo ... ma non ho altra scelta."
Dalla porta a vetri una timida luce si fa strada nella semioscurità del locale.
I due si separano, come se quello fosse il segnale per spegnere la passione e ritornare alla razionalità, raccolgono i loro vestiti e se li infilano lentamente, senza guardarsi negli occhi.
How can you talk of now for us?
Rivestiti e ricomposti, gli amanti si fronteggiano un'ultima volta, occhi negli occhi.
Fronte contro fronte, si accarezzano il viso a vicenda con gesti lenti e tristi, carichi di quella riluttanza all'idea di lasciarsi ancora una volta senza una certezza di rincontrarsi.
Si baciano, appassionatamente, con foga e dolcezza, perché, chi lo sa, quello potrebbe essere il loro ultimo bacio, quella la loro ultima notte d'amore, il loro ultimo incontro.
Si sussurrano un "ti amo" per l'ultima volta, giurandosi di mantenere questa promessa d'amore per l'eternità.
Viola si siede al bancone, lui le versa da bere con eleganza, la musica fluisce senza sosta dallo stereo, insensibile osservatrice della nottata.
Ha smesso di piovere e il sole sta sorgendo sempre più luminoso.
Sanji si rimette la giacca, chiude i bottoni e si sistema il nodo della cravatta.
Viola fissa il suo bicchiere, poi si inumidisce le labbra con il suo contenuto, inspirandone il forte aroma.
La porta si apre con un cigolio, poi si chiude. Lei non si volta.
Una lacrima non richiesta le solca il viso, che tenta di essere inespressivo senza successo.
Di nuovo, il vuoto nel suo cuore torna a farsi sentire, ma lei lo scaccia in fondo dove non può dare fastidio.
Il sole sorge, la vita ricomincia.
Questa notte è passata, come l'altra, come l'alta marea, ed è il momento di tornare alla normalità, al proprio ruolo, alla propria famiglia.
Si alza, cancellando per sempre quella lacrima dal suo volto.
There is no now.
"Torniamo a casa." pensano entrambi, andando incontro alla luce sfolgorante dell'alba con un timido sorriso sulle labbra e i cuori più leggeri, pur avendo accumulato nuovi ricordi da conservare gelosamente e vissuto emozioni sconvolgenti che si sono incise a fondo nelle loro anime.
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