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CAPITOLO 31

«Prometto che andrà tutto bene». Mi stringe forte a sé e io non desidero altro che credergli, lo vorrei con tutta me stessa. Non posso continuare a stare qui, ho bisogno di andarmene. Devo allontanarmi da lui prima che la mente si offusca. Lo amo e lo amerò per sempre ma è pura follia continuare in questo modo. Ho provato a resistere, cercando di farmi scivolare addosso tutto quello che è successo, ma sono arrivata al limite.

 «Amore guardami. Parla con me, non chiuderti in te stessa» insiste prendendo il mio viso tra le mani.

Non sento più, non cerco più di capire, sono sfinita. Non riesco più a seguire il suo passo. Voglio una vita normale e non un continuo "Adesso cosa succede?".

Sto per prendere la decisione più importante della mia vita. Sto per dire addio all’unico amore che abbia mai conosciuto. Sto per rovinare le nostre vite per sempre. Cerco di respirare ma sembra che l'aria non sia abbastanza. Gli occhi sono carichi, sto per piangere. Vorrei fermare le lacrime, ma non ne ho le forze.

 «Vado via» dico di punto in bianco. Le parole più difficili della mia vita.  Mi guarda confuso e cerca di capire. Di leggermi dentro, scava a fondo e poi mi vede. Lui sta guardando il dolore che provo consapevole che non c’è modo per farlo passare.

Il mio cuore urla un "mi dispiace", ma dalle mie labbra non viene formulata nessuno frase.

 «Dove vai?» chiede a bassa voce.

 «Vado via per sempre, Erik» preciso.

 «Non puoi andartene. Dove ci sei tu, ci sono io».  Ti prego, non complicare la situazione. Non è facile mettere la parola fine alla nostra storia, ma lo devo fare.

 «Voglio mettere la parola fine a noi» dico allontanandomi di qualche passo. Prova ad afferrarmi ma mi divincolo.

 «No. Tu non puoi dire  una cosa del genere» protesta afferrandomi prepotentemente.

 «Non riesco più a lottare, mi sono arresa. Lo capisci?». Cerco di liberarmi ma lui rafforza la presa.

 «Lotterò io per noi, ma non lasciarmi. Non rinunciare a noi».

I suoi occhi non lasciano i miei neanche per un istante, sta aspettando un cedimento, ma stavolta non arriverà. Stavolta è diverso.

 «Mi dispiace ma è finita».

Mi libero dalla sua presa e cerco di allontanarmi. Il suo corpo mi blocca la strada.

 «Non puoi riuscirci come non ci riesco io. Non lasciarmi di nuovo». In un gesto disperato mi scuote. I suoi occhi sono lucidi. Mi fa male vederlo in questo stato.

 «Non riesco più a combattere».

 «Come pensi di vivere sapendo che non ci sarà più un noi? Dimmi, come cazzo ci riuscirai?» urla fuori di sé. Sapevo che sarebbe esploso tirando fuori la sua parte selvaggia e grottesca.

 «Arrivi a un punto che non trovi più le forze per combattere e ti arrendi, ho fatto tutto quello che potevo, ho cercato di resistere per il nostro amore. Ma adesso non ci riesco più. Ho capito che è meglio soffrire non avendoti perché averti mi distruggerebbe».

Fa un passo indietro come se l'avessi schiaffeggiato.

 «Noi ci amiamo e il nostro amore durerà per l'eternità» le sue parole suonano come un ultimo tentativo per convincermi a restare. I nostri cuori urlano, l’anima si distrugge ma niente e nessuno potrà rimettere insieme ciò che eravamo.

                                                      

ERIK

Sembra troppo decisa. Non è più la donna insicura, e piena di dubbi.

 «Non ti permetterò di chiudere tutto, non così. Hai la mente offuscata e stai prendendo una decisione affrettata» cerco di farla ragionare.

 «Tu non mi permetterai?» chiede sarcastica. Prova ad allontanarsi ma la trattengo. Sto cercando di lasciarle spazio, rischio di diventare matto se continuiamo questa conversazione.

 «Resta con me, non andartene».

 «No» risponde secca, guardandomi negli occhi. Mi sta sfidando. Ora basta. La carico in spalla e mi avvio alla macchina. Donna cocciuta. Non le permetterò di rinunciare a noi, lotterò fino alla fine per farle capire che lei è l’unica cosa che conta nella mia misera esistenza.

 «Mettimi giù, non puoi costringermi a rimanere» protesta. Cerca di liberarsi dalla mia presa ma io rido perché mi piace quando cerca di opporsi, rende tutto più interessante.

La costringo ad entrare in macchina e chiudo le portiere, lei tira i pugni sul vetro urlando. Salgo alla guida e lei cerca di prendermi le chiavi ma non ci riesce sono più veloce di lei.

 «Non ti lascerò guidare, sappilo» dice minacciosa.

 «Come vuoi, se dobbiamo morire almeno saremo insieme».

Mi guarda, chiude gli occhi a fessura e quando parto lei si arrende, lascia andare la schiena sul sedile e guarda fuori dal finestrino. Finalmente si è rassegnata, altrimenti avrei dovuto legarla, e l’idea non mi dispiaceva. Deve capire chi comanda e quando è giusto fermarsi e ascoltare. Ho sbagliato, è imperdonabile la sofferenza che le ho provocato ma non ho avuto scelta. Ora che la situazione si è risolta, possiamo andare avanti e ritornare alla nostra vita. Stefan rimarrà in carcere a vita, Jason è ancora vivo ma lo aspettano in carcere appena si rimetterà. Non ci sono più segreti, non ci sono più minacce e non permetterò che lei si arrenda proprio ora che è tutto risolto.

Arrivati davanti a casa sua spengo il motore e mi  volto verso di lei.

 «Ora se non ti dispiace, fai la brava e scendi».

Non mi renderà le cose facili se la conosco abbastanza. Mi guarda con sfida e incrocia le braccia al petto sbuffando.

 «Non voglio».

L’hai voluto tu mia cara. Faccio il giro della macchina, apro la sua portiera e la prendo con forza trascinandola fuori mentre si ribella. La carico in spalle e la stronza strilla, scalcia ma io non mi fermo. Le do una sberla sul sedere, forse troppo forte e lei si lamenta ma io rido perché mi piace.

Apro la porta con difficoltà mentre lei continua a muoversi sperando di liberarsi.

 «Erik mettimi giù subito, altrimenti…»

 «Altrimenti cosa?» chiedo divertito prendendomi gioco di lei. Chiudo la porta con il piede e vado verso la camera da letto. Vorrei legarla, chiudere quella bocca adorabile e poi farla ragionare. Mi sono stancato di lasciarle spazio, sto impazzendo.

 «Adesso» dico buttandola sul letto «rimarrai qui con me, per sempre» continuo trattenendola per le braccia mentre cerca di scappare.

 «Non rimarrò, voglio andarmene lontano da te» strilla tirandomi calci. Cazzo se fa male.

Salgo sopra di lei bloccandola del tutto.

 «Vuoi scappare adesso perché sai che se resti un minuto di più non troverai più le forze per andartene».

Lei mi guarda negli occhi, non sa cosa dire e io capisco che si sta arrendendo. Il suo corpo diventa molle, non lotta più. Si volta di lato nel tentativo di nascondersi, sta per piangere e io vorrei morire.

Mi sposto accanto a lei e le accarezzo il viso delicatamente, lei ha lo sguardo perso, sta  combattendo con se stessa.

 «Non puoi immaginare l'amore che provo per te Elisa» sussurro. «Mi dispiace vederti soffrire per colpa mia e so che ciò che ho fatto è sbagliato ma devi capire che non ho avuto scelta».

Mi guarda negli occhi e vedo la tristezza, mi fa male il petto.

 «Promettimi che andrà tutto bene».

Non ho esitazione. «Prometto che mi prenderò cura di te, guarirò le tue ferite e ti renderò felice».

Appoggia il viso sul mio petto e sospira. Le sue mani mi cercano, scivolano sul mio petto e il mio cuore sta per esplodere.

 «Mi sento persa» ammette. La stringo a me, e finalmente lei mi permette di entrare e abbassa le difese. Si lascia sfiorare i capelli, un altro sospiro, le bacio la fronte. Si rannicchia sul mio corpo e io la tengo stretta perché voglio aggiustare tutto e farla stare bene. Mi prenderò cura di lei, la amerò più di prima e spero che un giorni mi perdoni per ciò che ho fatto. Il silenzio non è mai stato piacevole come in questo momento, posso sentire il battito del suo cuore consapevole che batte ancora forte per me, per noi.

Eccomi❤ oggi doppio aggiornamento. Trovate anche il capitolo 32.
Fatemi sapere cosa ne pensate 😘

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