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Pagine bianche

🎶Parole senza mistero per non cadere in un buco nero che è dietro noi🎶

Una strofa di una canzone che continua a infastidire i miei pensieri mentre leggo per la ventesima volta questo messaggio.
Mi sarei dovuta  già alzare a momenti Baris verrà a  prendermi, ma io mi cullo nell'illusione che queste parole abbiano un significato reale.

"Non vuole perderti eppure continua a nasconderti"

"Non iniziare è tardi mia dolce mente"

Una videochiamata in arrivo interrompe il mio confronto mattutino con la mia mente, già pronta a schierarsi apertamente con le mie scelte.

" Ehi Giulia come mai così presto, che succede?"

Un sorriso malizioso illumina il suo volto per esplodere in una fragorosa risata.

"Sei sola?"
"E con chi dovrei stare?"
"Ieri ti sei fatta accompagnare da Baris e quindi pensavamo..."

"Pensavate cosa ?
Lui è solo il mio capo e poi irragionevole che fantastichiate su di noi."

"Irragionevole ma se ieri quasi ti ha fatto una dichiarazione d'amore solo perché ti sei vestita più elegante, per non parlare di come ha cercato di tenerti lontano da Fabio."

"Non dire sciocchezze è solo orgoglio maschile entrambi sono abituati a fare le prime donne e quindi cera un po' di rivalità."

Una voce che  riconosco si aggiunge alla chiamata.

"Hei Luciana ci sei anche tu?"

" Si tesoro e dobbiamo parlare al più presto di Fabio.
Ti rendi conto che è stato lì a guardare la sua donna mentre un altro ci provava e non ha fatto nulla."

"Ragazze Baris non ci stava provando con me è solo che non sopporta Fabio e viceversa Fabio non sopporta Baris Ecco perché c'era attrito ieri sera, ed io purtroppo ero giusto al centro di questa controversia.
E poi Fabio mi ha chiesto un po' di tempo ed io gliel'ho concesso quindi ragazze tranquille va tutto bene."

"Sara ma a me questa storia non convince che fai ci raggiungi più tardi?"

"Oggi sono impegnata devo lavorare tutto il giorno comunque se finisco prima vi chiamo ma ora devo scappare Baris  mi verrà a prendere fra pochissimo"

"Starai tutto il giorno con Baris?"

"È inutile che ridete è solo per lavoro ci vediamo o ci sentiamo più tardi."

Mi alzo con l'umore ancora più demoralizzato e confuso, perché in fondo so che le ragazze hanno ragione.
Per sdrammatizzare questo baccano che la mia mente sta facendo cerco di concentrarmi sulla outfit che dovrei indossare.
Cerco qualcosa che non mi faccia sentire grigia e infelice come la mia anima  e opto per un jeans e una camicetta bianca abbinate a scarpe di ginnastica e uno zainetto molto comodo in cui ripongo tutte le mie cose.
Prima di mettermi un filo di mascara e un po' di lucidalabbra prego il mio angelo custode che almeno per oggi mi dia un po' di attenzione in modo che il mio sogno si avvera.
Mentre sono ancora intenta a pregare salto per il rumore di quel citofono così tanto fastidioso e prima che mia mamma posso andare a rispondere mi catapulto alla porta per rispondere a Baris.

" Non mi inviti a salire?"

Ecco adesso ci manca solo che Baris si incontri con mia mamma in piena fase depressiva.

"No scendo io."
Arrivata di corsa giù lo trovo con un cartone contenente due cappuccini e una busta piena di cornetti.

"Facciamo colazione insieme anche se non vuoi farmi conoscere i tuoi?"

Mi sento tremendamente in colpa, anch'io come Fabio sto nascondendo la mia famiglia perché mi vergogno, probabilmente non dovrei essere così arrabbiata con lui sono una codarda esattamente come lui.
Ma come riesco a presentare al mio datore di lavoro una "Principessa Pan"
Anche se non è merito mio aver coniato questo termine, le si addice molto.
Una donna che non vuole crescere ma che desidera per la sua vita solo leggerezza, nessuna responsabilità anche e soprattutto verso i suoi figli.

Incostante irrequieta volubile e capricciosa sono solo alcune delle qualità che potrei elencare, e che appartengono alla mia genitrice ma ciò che negli anni è inclinato i nostri rapporti definitivamente e la sua voglia di essere me.
Fin da ragazzina il suo obiettivo era mortificare me per far emergere la sua personalità,per dimostrare a tutti quelli che mi circondavano che riusciva tranquillamente a prendere il mio posto perché io era inesistente, non valevo nulla, non ero importante.
Con l'andare del tempo la mia crescita emotiva e il distacco che avvenne da questo rapporto malsano, la gettarono nello sconforto, e una forte depressione si impossessò di lei.

Ad oggi per lei sono la causa del suo fallimento, incosciamente o volutamente dà la colpa a me per ogni suo insuccesso ed è per questo motivo che non voglio che Baris la conosca.
Ho sudato per realizzare il mio sogno ed ora che quasi riesco a stringere tra le mani la mia ricompensa non voglio che rovina tutto.

Per farmi perdonare o per zittire la mia coscienza dico a Baris che mamma non sta molto bene e che quindi la prossima volta gliela farò conoscere.

Il sorriso appare di nuovo su quel volto che a volte mi da la sensazione di trovarsi avanti un bimbo innocente che cerca affetto.
E quindi con il cuore ancora in agonia per aver ricordato tutto ciò che nella vita mi ha fatto del male lo incoraggio ad andare in macchina a consumare la nostra colazione.
La mia vita sembra un libro in cui dovrei cancellare tante pagine scritte in maniera orrenda, ma se pure ci riuscissi un libro vuoto chi lo vorrebbe?
Allora quelle pagine devono rimanere lì ma devo imparare a non scappare a non nascondermi.
So di essere un'illusione ma prima o poi imparerò ad essere me stessa.





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