Indissolubile
Katsuki era rimasto in cucina tutto il tempo con le mani che si passava freneticamente fra i capelli e andava avanti e indietro, mentre il rosso era in quella stanza ormai da un bel po'.
Aveva sentito il suo scricciolo gridare e piangere e pronunciare il suo nome e la voglia di andare da lui a consolarlo era stata maledettamente tanta ma sapeva che doveva provare a cambiare qualcosa se voleva che il suo deku tornasse a sorridere sul serio,quindi se n'era stato buono in cucina aspettando che il rosso uscisse,ma l'attesa era davvero esasperante e più di una volta i suoi passi avevano ceduto appena in quella direzione di corridoio che lo portava a quella porta, ma si era fermato sempre in tempo.
Doveva avere pazienza.
Già la pazienza, non poteva non averne per lui,dopo tutto quello che gli era successo ed aspettò e aspettò finché non vide uscire un rosso col volto altrettanto colorato ma sorridente.
Il suo sguardo si fermò su di lui che lo guardava e sorrideva per tranquillizzarlo.
-c-ci sei riuscito? È riuscito con te a calmarsi vero?
-si.
-ooooh dio ti ringrazio.
E si sedette con non curanza sulla sedia poggiando i gomiti sul tavolo e le mani dietro la nuca abbassata, chiudendo gli occhi e sospirando energicamente come se avesse voluto togliersi quell'ansia da dosso.
Eijiro che lo stava osservando, in quel momento capí quanto anche lui stesse male per tutta quella storia e quando li tenesse legati indissolubilmente.
Si sedette anche lui sulla sedia che era spostata un po' più in là dal tavolo ed aspettò che si calmasse un po'.
-Katsuki va tutto bene. Si, con me è riuscito a calmarsi. Era spaventato solo che non eri tu come sempre a stargli vicino. Gli ho detto che te l'avevo chiesto io. Ascolta, io lo amo, sono pazzo di lui, non potrei e vorrei mai fargli del male e questo l'ho detto anche ad Izuku, ma mi ha detto che ha bisogno di tempo, che per lui non è semplice tutto questo.
La sua testa si alzò allontanando le mani dalla nuca e guardando il ragazzo d'avanti a lui per la prima volta senza diffidenza.
-e cosa vorresti fare allora? Per lui questo è davvero un ostacolo da superare, ne avrai la forza?
-arriverei a sciogliermi nel sole per lui. Brucerei all'inferno se necessario se lui ci finisse dentro per salvarlo. Mi chiedi se ne avrò la forza?
Io voglio lui, voglio stargli vicino così com'è,perché tutto fa parte di lui ed è il lui che voglio.
Gli ho chiesto di uscire.
-cosa?
-si, per il momemto come amici. Maaaaa
-maaaaaa.
-ha paura. E così gli ho detto che possiamo uscire tutti insieme, anche tu.
-eeeeeeh, no nononono nooooo. Non faccio il terzo incomodo. Grazie maa..
-non succederà, ti ho detto che usciremo da amici, non voglio che si senta obbligato a qualcosa e so che tu sei l'unico con cui si sente veramente a suo agio.
-oddio, fare la candela non è da me. Ma se lo renderà tranquillo ok, ma. Ti avviso. Non provare a fare il furbo capelli di merda perché ti giuro che ti massacro,il mio scricciolo è puro e limpido, se gli fai del male ti faccio scoppiare il cervello.
A quell' affermazione alzò le mani in segno di resa sorridendo.
-non potrei mai fare qualcosa che lui non volesse.
-cazzo sei un alpha, raccontalo a qualcun altro per piacere. Siete tutti uguali.
-non tutti, strano da dirsi ma c'è chi ha imparato a rispettare tutti qualunque gene sia e di non approfittarne.
-stronzate. Voi alpha non avete scrupoli pur di farvi una scopata soddisfacente. E non pensate nemmeno un attimo ai poveri omega che subiscono.
-katsuki io non sono così, la mia famiglia non è così. Noi rispettiamo tutti soprattutto gli omega e posso dimostrartelo.
Allora quando deciderete come e dove incontrarsi me lo farai sapere tu, ora Izuku sta cercando di riposare, ti lascio il mio numero.
-perché lo lasci a me?
-perché so che tu vuoi solo il suo bene ed io voglio essere il più trasparente possibile, non voglio che tu abbia dubbi con me.
-ok, ok recepito il messaggio, ti darò anche il mio,sarà meglio che tu vada ora e portati quel coso che sta fuori, innervosisce anche me se so che é così vicino al mio scricciolo.
-recepito.
Eijirou si alzò voltando la testa un ultima volta verso quella lieve luce che si intravedeva dalla porta socchiusa in quel corridoio scuro per poi girarsi di nuovo verso il biondo.
-ti prego per qualsiasi cosa non farti scrupoli a chiamarmi a qualunque ora. Io correrò come un lampo sempre, sarò la sua roccia e ti aiuterò ad alleviare questo peso che ti porti da solo da tanto.
E mentre le sue gambe si dirigevano verso l'uscita un lieve bisbiglio si sentí ad eco in quella stanza.
-grazie.
La voce sottile del biondo, quasi impercettibile che pronunciava quella semplice parola detta però piena di gratitudine che bastò un semplice cenno del capo senza una risposta per capire che era stata ben accettata e capita ed il rosso uscì da quella porta e tutto dopo fu silenzio, assordante silenzio.
Katsuki restò seduto a fissare il vuoto mentre il ticchettio dell'orologio risuonava in tutta la stanza ad eco seguendo quasi i battiti del suo cuore.
Si mise una mano al petto desiderando per un attimo che si fermasse del tutto per non sentirsi come si sentiva in quel momento. Ripensò un po' a tutti gli avvenimenti di quella sera, al ragazzo che aveva visto a terra terrorizzato, all'altro che sembrava il diavolo in persona per lui e che invece a quanto pareva si era dimostrato tutt'altro tanto da dargli quasi un briciolo di fiducia. Anche se conoscendosi doveva davvero conquistarla per bene quella fiducia, ma col suo scricciolo si era comportato a dir poco in modo esemplare quindi una piccola fetta se l'era guadagnata.
Il suo Deku era riuscito per la prima volta a calmarsi senza di lui, gli faceva un po' male questa cosa, lui era sempre stato lì per lui e sapere che prima o poi sarebbe finito, gli portava fitte al cuore, ma tutto ciò era inevitabile se voleva che le cose cambiassero per quel ragazzo che ora riposava in camera.
Già. Le cose dovevano cambiare per entrambi se volevano avere una vera vita come tutti. Non che lui non l'avesse, ma Izuku,no,quella non era vita per lui, le cose dovevano e sarebbero cambiate forse proprio da colui che era appena uscito.
Di scatto si alzò dalla sedia e guardando verso il corridoio intravide quella lieve luce provenire da quella porta socchiusa, riguardò l'orologio e decise di preparare lo spuntino preferito del suo nerd.
"biscotti allo zenzero e cioccolata calda".
.
.
.
.
Toc toc.
-ehi scricciolo, posso entrare?
La porta socchiusa si aprí pian piano e una luce tenue avvolse l'immagine del biondo nell'oscurità del corridoio.
Quando entrò si ritrovo un ammasso di lenziola e coperte tutte avvolte intorno al verdino a mo di involtino.
Dal respiro aveva capito che era sveglio, andò a sedersi di fianco a lui e posò sul comodino il vassoio col bicchiere fumante.
-scricciolo.sei arrabbiato con me?
-mmmmmmm.
-ti ho portato qualcosa che so che ti piace.
Le lenzuola si spostarono appena e le narici inalarono un sapore che lui amava tanto ma c'era qualcosa di diverso.
Izuku costò coperte e lenzuola e i suoi occhi si scontratono con quei due rubini che tanto lo rassicuravano per poi voltarsi verso il vassoio, spalancare gli occhi e rigirarsi verso Kacchan.
-sei arrabbiato con me scricciolo? Io non, non volev....
Una mano gli tappò la bocca mentre due smeraldi diventavano improvvisamente lucidi.
-Kacchan , tu deludermi, semmai il contrario.
E due braccia circondarono il collo del biondo mentre il verdino si stringeva a lui quasi a stritorarlo.
-io come potrei fare senza di te e le tue premure? Hai pensato che sarebbe stata la cosa migliore per me, e, e lui, lui, lui mi ha detto che mi ama,e, e io come uno uno stupido, io, io, io.
-shhhhh tranquillo lui ha capito, infondo è il tuo mate.
-il, il mio mate?
-scricciolo, ancora non te ne sei reso conto? Si vede lontano un miglio.
Il verdino si scostò dal biondo, rosso in viso.
-dimmi qual è stato l'odore che hai percepito subito appena sono entrato che ti ha fatto reagire?
Il volto tornò sul vassoio con quel bicchiere pieno di cioccolata fumante e di fianco, i suoi biscotti preferiti, ma in più c'era qualcosa che subito gli era arrivato alle narici prima di tutto.
"marshmallow"
Katsuki li aveva messi di proposito per il suo nerd.
-cioccolata e marshmallow.
E sorrise guardando il vassoio.
-lo vedi. Non l'hai mai fatto e scommetto che lo pensi da quando l'hai conosciuto, non sei nemmeno riuscito a parlarmi di lui.
Lo sguardo del minore si abbasso.
-scusa per questo, è solo che volevo, bhe insomma io.
-ho capito. Ma ora dimmi vuoi rivederlo?
"rivederlo"?
-Kacchan vorrei vederlo ogni istante ma io ho paura, tu sai cosa sono. Iooo.
-adesso basta. Sei Izuku Midorya un ragazzo come tanti che ha il diritto di vivere ed amare.
-ma questo non distoglie il fatto che io abbia questa e mi renderà quello che sono per sempre.
Gli occhi si chiusero mentre quelle mani alzarono quel tessuto mostrarono sotto di essa, un enorme cicatrice in rientranza che prendeva buona parte del fianco e dello stomaco, uno squarcio ricucito come meglio si poteva per ricostruire uno strato di pelle che ormai era sparito sotto quella presa stretta che l'aveva stracciata e portata via con se. Quelle aderenze che facevano così male a volte, che quasi non osava toccare perché sentiva appena il tatto e tutti quei segni di punti, non ricordava nemmeno più quanti glie ne avessero messi per cercare di risanare i vasi sanguigni che per fortuna non erano letali. L'osso della costola spezzato che per miracolo non aveva reciso qualche organo vitale.
Quella grossa cicatrice di un altro colore che era come un tatuaggio permanente che non sarebbe più andata via, ma al contrario di avere un bell'aspetto, era ripugnante.
Chiunque lo avrebbe disprezzato e non voleva vedere quel tipo di sguardo sul volto di Eijirou, non voleva nemmeno immaginarlo.
-questo, permettimelo, lascialo decidere a lui. In fondo anche io ho deciso e non ho visto un ragazzo ripugnante ma il mio scricciolo.
-Kacchan.
-dai, dagli una possibilità, cazzo non sembro io, ehheheh ma mi è simpatico. Allora che dici ci proviamo a dargliela questa possibilità ? Male che vada lo mando al creatore.
-KACCHAN. no ti prego non voglio
-non vuoi dargli una possibilità?
-no, non voglio che lo mandi al creatore.
-ehehheheh, oooh bhe allora credo che dobbiamo decidere il giorno che vuoi uscire con lui e dove andare, ma ti prego niente cinema. Dopo dovrò solo accendere l'accendino per fare la fiamma della candela.
Uno splendido sorriso si piazzò sulle labbra del nerd, mentre una mano sfiorava il volto del biondo.
-tu non sei una candela, non potresti mai esserlo, tu sei mio fratello. E sei insostituibile.
Una forte stretta di braccia li avvolse entrambi, piena di calore e amore.
-bene, allora pensa al giorno che gli mandiamo un messaggio, anzi dopo ti dò il numero così glie lo dirai tu stesso.
Ora peró fai il tuo spuntino se no si fredda.
-si Kacchan. Eeeeh Kacchan ti voglio un mondo di bene.
-lo so nerd. Ora vado un attimo di là a prendere il telefono . Tu mangia.
Uscì dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle, ma restando lì fermo e per la prima volta anche impaurito, con la consapevolezza che prima o poi il suo nerd sarebbe andato via da lui, ma anche con la gioia che forse avrebbe superato quell'enorme scoglio.
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