5. Stefano e Sascha in giro per la città.
St3pny POV'S
A quanto pare Giuseppe non ci parlerà per tutta la giornata dopo l'accaduto di ieri sera, comunque mi sono preso un croissant e mi sono fiondato in camera.
<Ah, che palle.> Dissi annoiato, non avevo niente da fare, finché...
<Ste, ti andrebbe di passeggiare un po' per strada ?>
<Si cazzo !> E ancora una volta Sascha mi ha salvato dalla noia.
Uscimmo dall'Hotel e andammo a fare quattro passi, faceva un caldo quindi decidemmo di andare in giro con addosso solo un costume da bagno se in caso volessimo andare in spiaggia.
Mentre passeggiavamo, io cominciavo ad avere dei dubbi.
<Sascha, ti posso chiedere una cosa ?> Annuì.
<Secondo te stiamo facendo la cosa giusta ?> Domandai.
<In che senso ?>
<Nel senso se questo amore è la cosa giusta per noi due ?>
<Non lo so nemmeno io, ma finché saremo insieme lo capiremo fino alla fine.> Lo presi per mano e li spettinai i capelli.
<Il problema è un altro, non lo deve sapere nessuno e ci possiamo fidare di Vanessa, solo di lei.>
<Ora rilassati e godiamoci questa bellissima giornata, ok ?> Senza di Sascha non saprei cosa fare.
<Sai c'è una canzone che dice che possiamo essere i re del mondo.> Di sicuro una canzone della DPG.
<È della DPG ?> Mi fece con il no con la testa.
<È di un tizio con un nome strano.> Allora è straniera la canzone.
<Me la fai ascoltare ?> Annuì prendendo il suo telefono e mette Spotify con la canzone.
Ci mettemmo una cuffia per uno in modo da ascoltarla insieme, era molto bella, così bella che cominciammo a cantare a squarciagola mentre tutto ci guardavano male, ma fanculo dopotutto era la Grande Mela, quindi si posso aspettare tutto, tra cui la Saschefano alla riscossa, e sì l'ho detto perché si può definire che la Saschefano is real.
<Sascha, hai ragione, noi possiamo i re del mondo.> Mi abbracciò.
<Te l'ho detto.> Mi disse.
<Ora che si fa ?> Li domandai pieno di energie.
<Andiamo in spiaggia ?> Annuì correndo verso una spiaggia vicina.
<Ste, aspetta cazzo.> Urlò tentando di raggiungermi in vano, dato che la sua velocità è paragonata a quella di un elefante, decisi di rallentare e andargli incontro.
<Meglio che non corri.> Mi diede un pugno sulla spalla per poi riprendermi la mano.
<Guarda, siamo quasi arrivati.> Mi disse indicando un cartello che dice "Paradise Beach", finalmente pensavo non saremmo mai arrivati.
Appena arrivati pagammo due lettini dove posammo la roba per poi buttarci in acqua, l'acqua era gelata infatti Sascha fece un urlo che sembrava il richiamo degli struzzi.
<A pennuto, che te urli ?> Scoppiai dal ridere per poi essere schizzato dal pennuto stesso, poco dopo lo presi e lo buttai in acqua per poi baciarlo dato che eravamo letteralmente bagnati.
Giuseppe POV'S
Non trovavo ne Sascha ne Stefano da nessuna parte, idem Sabrina.
<Secondo me sono andati a spasso.> Disse Trevis con molta serietà.
<Ha ragione, c'è solo un problema, potrebbero essere ovunque e non sappiamo di preciso dove si trovano.> Allora presi il telefono e chiamai Stefano.
Niente, nessuna risposta, allora provai con quello di Sascha, ma nemmeno il suo raggiungeva.
<Secondo me sono stati rapiti non so voi.> Disse Sabrina.
<Vabbè io e Lore li cerchiamo.> Disse Salvatore prendendo l'ascensore.
<Buona fortuna.> Dissi.
Eravamo nel panico.
Sascha, Stefano...DOVE CAZZO SIETE ?
<Trovati.> Almeno una salvezza.
<Dove sono ?> Domandai a Trevis.
<Sono in spiaggia.> Perfetto, ora chiamo Lore.
Chiamata tra Vegas e Favij
<Lore.>
<Dimmi ?>
<Sono in spiaggia.>
<Quale spiaggia ?>
<Che ne so, penso quella più vicina, non credo che siano andati così lontani, sono pigri cazzo.>
<Ok, ora andiamo, ciao.>
<Ciao.>
Fine chiamata tra Vegas e Favij
Favij POV'S
Arrivammo alla spiaggia e notammo due figure uscire a braccetto, erano loro, allora io e Salvatore andammo di soppiatto e li spaventammo a morte e dopo si sentirono le urla da checca dei due e scoppiammo a ridere per poi immobilizzarli dalla nostra presenza.
<Bene bene, guarda chi c'è, i Saschefano.> Disse Salvatore ironico.
<Che avete da dire in vostra discolpa ?> Li domandai.
<Ci stavamo annoiando.> Disse Sascha.
<Sascha, lascia fare a me.> Disse Stefano.
<NO !> Urlò.
Stefano POV'S
<È colpa mia, Stefano non c'entra niente, è stata tutta una mia idea, quindi mi prendo tutta la responsabilità della situazione.> Non ci credo, Sascha si è preso tutta la colpa, perché lo ha fatto, potevo difenderlo io, ma non l'ho fatto, perché.
< Interessante, beh in ogni caso hai solo perso tempo.> Disse Salvatore.
<In che senso ?> Domandai.
<Cambiatevi, si va in giro a divertirsi.> Lorenzo ci lanciò una borsa con un ricambio per me e Sascha, allora ci cambiammo per poi seguire Lorenzo e Salvatore per questa giornata programmata da loro due.
<Allora qual'è la prima tappa ?> Domandai.
<Il ristorante giapponese.> Daje, se mangia sushi 🍣.
<E con Giuse ?> Domandò Sascha.
<Li scrivo che era un falso allarme.> Disse Lorenzo con il telefono in mano.
<Perfetto, allora si esplora New York.> Esultammo felici per poi cantare a squarciagola More Than You.
Camilla POV'S
<Dunque, ti piace Tudor, ma non sai come conquistarlo.> Vanessa stava sclerando per la situazione, lei amava moltissimo Tudor, ma non sapeva la triste verità, è già fidanzato.
<Basta, glielo dico tutto in faccia.> Ma chista si tutt' scimunita.
<No Vane, che cazzo fai ?>
Vanessa POV'S
Andai in camera di Tudor, così diretta, della serie "Fanculo, tolto il dente tolto il dolore" mi avvicinai a lui e lo baciai diretto, forse troppo diretto, infatti dopo corsi in bagno e andai a vomitare.
<Vane, che cazzo hai combinato.> Sentivo Camilla un tantino (ma solo un tantino) incazzata.
Ho incasinato, mi sento uno schifo, mi rialzai e mi sciacquai la bocca e mi misi una decina di mentine per rinfrescare il mio alito.
<Lo so, ho combinato un casino.>
<Non solo, non ti ho detto di una cosa.> E da lì cominciai a preoccuparmi.
<Che cosa ?> Domandai.
<Tudor...è fidanzato.> Il mio cuore si fermò, mi inginocchiai a terra.
<NOOOOOOOOOOOOOOOOOO.> Urlai dalla tristezza.
Stefano POV'S
Finalmente, un po' di giappo, avevo una fame (non so come alle 8 di mattina, ma vabbè), trovammo un locale carino con ovviamente le scritte in giapponese perché sennò non era figo.
Entrammo e ordinammo un tavolo.
<Allora che ordiniamo ?> Domandai.
<Nighiri tutta la vita.> Disse Lorenzo.
<Boh, mi prenderò qualche Temaki.> Disse Surry e da lì a me e Lore ci partì una risata perché questa cosa mi riporta a Socialface 2 con la sua penitenza.
<Non l'ho capita.> A Sascha, almeno tu non puoi farmi questo 😂😂😂.
<Madonna Sascha, non ti ricordi di Socialface 2 ?> Li domandai.
<Ah, 😂😂😂😂😂😂.> Madonna che figure.
In quel momento eravamo felici, finché...
<Comunque ragazzi, io e Sascha vi dobbiamo dire una cosa.>
<Una cosa stupida o seria ?> Domandò Salvatore.
<Seria.> Disse Sascha.
<Allora vi ascoltiamo.>
<Insomma...non è facile.> Stavo iniziando a piangere.
<Stefano, calmati, va tutto bene.> Mi consolò Sascha.
<Se vuoi ne parliamo un'altra volta.> Disse Lorenzo.
<NO !> Urlai mentre mezzo locale ci guardava.
<Stefano, abbi le palle, dillo e basta.>
<JUST DO IT.> Disse Salvatore.
<OK OK, ok...Io...e...e...> Sascha vedendomi in difficoltà mi baciò sulle labbra facendo capire in modo più ovvio la situazione nel mentre Lorenzo e Salvatore rimasero a bocca aperta per l'accaduto, poi mi staccai da Sascha e mi asciugai le lacrime.
<Vi prego, voglio che resti tra noi, per favore.> Dissi.
Non ebbi risposta e in quel momento me ne andai dal locale piangendo, finché non sentì tre persone abbracciarmi da dietro, mi girai ed erano Sascha, Salvatore e Lorenzo, poi ci riabbracciammo tutti quanti per poi sentire gli applausi da tutto il locale.
<Tranquillo, il tuo segreto sarà al sicuro.> Mi sussurrò Salvatore nell'orecchio.
Continua...
Ps: Capitolo mensile, sorry.
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