2. Fan a caso
St3pny POV'S
Sascha è sparito, non riesco a ritrovarlo, da notare che con il buio è ancora più difficile trovarlo, intanto mi squilla il telefono e rimasi un secondo immobile, è Giuseppe, ora che faccio ?
Non posso attaccarlo in faccia, ma non posso nemmeno perdere tempo, devo ritrovare Sascha.
Chiamata tra St3pny e Vegas.
<Non ora Giuse sono in un casino.>
<Che è successo, Stefano dimmi la verità.>
<Sascha si è perso nella stazione mentre scappava da me.>
<Come caspita fa una persona a perdersi in una stazione ?>
<Credimi, può succedere di tutto.>
<Devi assolutamente ritrovarlo, manca mezz'ora allo sciopero, sbrigati a riportarlo sul treno.>
<Ricevuto.>
Fine chiamata.
Meglio usare la torcia per vedere qualcosa, ma ho poca batteria, devo sbrigarmi a trovarlo.
Anima POV'S
Tra tutti i posti sono riuscito a perdermi proprio in una stazione ferroviaria, il problema è come torno indietro ?
Poco dopo sentii dei passi muoversi nell'ombra, tremai all'idea che fosse qualcuno di sospetto, continuava ad avvicinarsi e io diventavo più spaventato, allora cominciai a correre più velocemente possibile, anche lui cominciò a correre, nel mentre correvo inciampai una lattina e mi presi una storta al piede, sentì molto dolore, non riuscì a muovermi, il dolore era più forte di me, inoltre arrivò la figura sospetta con molta lentezza.
<AIUTO.> Gridai fortemente.
Continuai a gridare aiuto, ma nessuna risposta, ero sfinito, cominciavo a perdere la voce è vidi la figura più vicina a me, pensavo fosse la fine che la mia vita fosse arrivata fino a questo punto, invece...
<Tutto bene ?> Mi domandò la figura che si rivelò un ragazzo più o meno della mia età, con i capelli biondi e indossava la maglietta dei Mates e dei jeans rossi.
<Non proprio, per poco pensavo di essere morto.> Dissi partendo una risatina.
<Scusa se ti ho fatto spaventare, non è tutti i giorni trovare una celebrità dispersa nella stazione.> Disse ridendo.
<Idem con dei fan che spawnano a caso.> Dissi tentando di rialzarmi.
<Aspetta, ti aiuto.> Disse poggiandomi sulla sua spalla.
<Grazie mille, io sono Sascha, ovviamente mi conosci come Anima.> Dissi.
<Io sono Trevis.> Rispose il ragazzo.
<Anche tu eri diretto per l'aeroporto di Milano ?> Li domandai.
<No, sono sceso da poco da un treno e ho visto che era tutto buio che mi sono avventurato.> Disse Trevis.
<Ma non ti preoccupa il fatto che potrebbe esserci dei malviventi ?> Domandai a Trevis.
<Grazie a Dio non ce ne sono in questa stazione.> Mi rassicurò con un sorriso finale.
St3pny POV'S
È passato un quarto d'ora e non c'era nessuna traccia di Sascha, sono troppo in pensiero per lui.
All'improvviso vidi due figure venire nella mia direzione, all'inizio pensavo di preoccuparmi, poi vidi che era Sascha con un ragazzo dai capelli biondi.
<Sascha.> Dissi correndo verso di lui.
<Stefano.> Mi disse saltando sulle mie braccia.
<Stai bene ?> Dissi abbracciandolo forte.
<Si, ho solo una piccola storta al piede.
Scusa se non ti ho ascoltato, è tutta colpa mia.> Mi disse piangendo.
<Tranquillo, l'hai fatto solo perché passassimo un po' di tempo insieme.> Dissi asciugandoli le lacrime.
<Grazie ancora Trevis, sono in debito con te.> Disse Sascha rivolgendosi al biondo.
<Non fa niente, ho solo fatto quel che dovevo.> Disse il ragazzo.
<Piacere Travis, io sono Stefano, noto anche come St3pny.> Mi presentai a Trevis.
Ci avvicinammo al treno dov'era Giuseppe e grazie anche all'aiuto di Trevis riuscimmo a salire sul treno.
<Finalmente siete arrivati.> Disse Salvatore sbuffando.
<Chi è quel ragazzo che sta portando Sascha ?> Domandò Giuseppe.
<Tranquillo, lui è Trevis, un nostro fan che ci ha aiutato a portare Sascha.> Spiegai a Giuse facendo i complimenti a Trevis.
<Non è niente, ho fatto solo il mio dovere, ora è meglio che vada, buon viaggio.> Disse scendendo dal treno.
<Trevis aspetta.> Disse Sascha.
<Si ?> Domandò Trevis.
<Perché non vieni con noi, dopotutto sono ancora in debito con te.> Disse Sascha facendo l'occhiolino.
<Ne sei sicuro che non sono di intralcio ?> Disse Trevis.
<No, tu hai salvato un mio amico e ci hai portato in tempo dentro il treno, certo che puoi venire con noi.> Dissi sorridendo.
<Grazie mille, non so come ringraziarvi.> Disse Trevis felice.
<Non serve, ora noi ti dobbiamo ringraziare.> Dissi.
Il treno ricominciò il percorso verso l'aeroporto.
Favij POV'S
Sono passate 2 ore dall'ultima chiamata di Giuseppe, spero che arriveranno presto.
Tudor e Sabrina hanno deciso di andare a casa, ma io sono rimasto all'aeroporto per aspettare il loro arrivo.
All'improvviso mi squillò il telefono, era Giuseppe.
Chiamata tra Favij e Vegas.
<Giuse.>
<Ciao Lore, come stai ?>
<Bene, allora siete ancora in viaggio.>
<Guarda, siamo scesi proprio adesso, quindi ti consiglio di venire subito all'aeroporto.>
<Già fatto.>
<Wow, che velocità.>
<No, è che ero qua da moooolto tempo.>
<A quanto pare hai deciso di disobbedire ad un ordine, ma che bravo figliolo, apparte gli scherzi, grazie che sei rimasto.>
<Prego.>
Fine chiamata.
Vegas POV'S
Finalmente, dopo non so quante ore di viaggio siamo finalmente atterrati a New York, il problema è che abbiamo una sottospecie di cadavere, non sarebbe successo se Sascha non fosse sceso dal treno, ma, come sappiamo già, lui è Sascha, quindi lui può.
Dopo un pochino di traffico, riuscì a vedere Lorenzo che ci aspettava con ansia.
<Ce l'avete fatta.> Disse Lorenzo.
<Già non è stato facile a causa di un PICCOLO imprevisto, ma per fortuna siamo qui sani e salvi.> Dissi con molta felicità e rabbia allo stesso tempo.
<Menomale, ehm...a quanto pare c'è un vostro fan.> Disse Lorenzo notando la presenza di Trevis.
<Ah, dimenticavo, Lore lui è Trevis, Trevis lui è Lorenzo.> Dissi presentando i due.
<È un vero piacere conoscerti.> Disse Trevis con molta felicità.
<Quindi sei un fan ?> Disse Lorenzo.
<Si.> Disse Trevis annuendo con la testa.
Anima POV'S
Usciti dall'aeroporto, prendemmo due taxi, uno per Giuseppe, Salvatore, Lorenzo e Trevis, l'altro invece per me e Stefano.
<Ti devo delle scuse.> Dissi cominciando a piangere.
<Non importa, io voglio solo che tu sia più...come si può dire...più...responsabile.> Disse Stefano con difficoltà.
<Stefano.> Dissi.
<Sascha ?> Mi domandò.
<Io non lo sarò mai, perché non sono mai stato una persona responsabile, non riesco ad esserlo, io sono casinista di natura.> Spiegai a Stefano.
<Non è vero, tu stai mentendo.> Mi disse.
<Cosa ?> Li domandai.
<Non è che non sarai mai una persona responsabile, in realtà tu hai paura di essere responsabile.> Mi disse.
<Chi pensi che io sia, un fifone, vabbè la fobia dei ladri è unica per chi ce l'ha (like sottoscritto), ma non ho mai avuto paura di nient'altro.> Dissi a Stefano mentendolo.
<Tu non sai mentire, ti conosco troppo bene.> Disse Stefano.
<Io non posso essere responsabile, punto e basta.>
<Non è->
<PUNTO E BASTA.> Lo interruppi.
<Stai calmo che comunque non hai ragione su quel che hai fatto.> Riprese con la storia di prima.
<Ancora con questa storia, quanto sei insopportabile, quasi quasi se mi chiedessi qualsiasi cosa, ma QUALSIASI COSA che non sia questa storia, mi sentirei felice.> Dissi.
<Hai detto qualsiasi cosa ?> Mi domandò e io annuii.
<Sono pronto, vediamo che hai in mente.> Dissi provocandolo un pochino.
<D'accordo...perché non mi dai un bacio ?> Mi disse.
<Un bacio dove ?> Li domandai.
<Se hai le palle di farlo veramente, baciami sulle labbra, sennò sei un senzapalle.> Mi disse istigandomi.
<Guarda guarda, il piccolo Stefanino si sente molto caldo.> Dissi in modo sarcastico.
<E io aspetto questo bacio, mio caro senzapalle.> Ridisse.
<Lo vuoi ?> Domandai.
<Se c'hai le palle.> Mi disse.
<Allora eccolo.> Dissi avvincinamdomii verso di lui.
Questa cosa diventò molto seria, infatti cominciò a battermi il cuore e io non sapevo il perché, entrambi eravamo fidanzati felicemente con ognuno una fantastica ragazza e abbiamo ognuno una vita perfetta, ma pensavo che tutto questo era solo una bufala, un'illusione, mi avvicinavo sempre di più a lui, il quale mi aspettava solo per quel momento, allora decisi di mandare a fare in culo la vita è di baciarlo...finché il guidatore non frenò per la presenza di traffico facendomi cadere miseramente tra le braccia di Stefano.
<Io sto ancora aspettando.> Mi disse Stefano con un sorriso diabolico.
Ripresi la scena, ma con più velocità, infatti lo presi con forza e lo baciai con tutta la mia anima, poi mi staccai, lui ancora non pensava che lo avrebbe fatto veramente.
<Wow...allora non sei un senzapalle.> Mi disse mentre scoppiavo a ridere.
<Ora devi rispettare l'accordo.> Dissi.
<Ok, non parlerò più di quella vicenda.> Mi disse.
Dopo un'altra ora di viaggio finalmente arrivammo ad un albergo con un nome strano, il 66Burro.
<È il nome più brutto per un Hotel.> Dissi.
<Su questo concordo fortemente.> Mi disse Stefano.
St3pny POV'S
Dopo che Lorenzo ci ha fatto fare non so quante rampe di scale, finalmente arrivammo al piano dove si trovavano 4 stanze, tra cui una occupata da Tudor e Sabrina.
<Allora ragazzi, come ci dividiamo le stanze ?> Domandò Giuseppe.
<Trevis, ti dispiace se ti metto in stanza con Lorenzo ?> Domandò Salvatore.
<No, niente affatto.> Disse.
<Tu Stefano, con chi vuoi stare tra noi tre ?> Domandò Giuseppe.
<Stavolta...scelgo di stare in stanza con Sascha, non so perché, ma credo di avere un buon presentimento.> Dissi facendo sorridere Sascha.
<Beh, allora buona fortuna.> Disse Giuseppe, scoppiando a ridere.
Entrammo nel nostro alloggio, era bellissimo, chiusi la porta e mi sdraiai sul letto.
<Finalmente, siamo soli.> Dissi rilassandomi nel comodissimo letto.
<Già, tu, io e il fantastico letto, ceh minchia quanto è morbido.> Disse.
<Comunque ti vorrei chiedere una cosa, anzi vorrei che mi facessi una promessa.> Dissi a Sascha.
<Spara.> Mi disse.
<Promettimi che sarai sincero con me e per sempre, se sei mio amico, qualunque cosa accada, promettimelo.> Dissi.
<D'accordo, da questo momento sarò sincero con te.> Mi disse.
Poco dopo si avvicinò a me e mi baciò, rimasi shockato e non so se fermarlo o no.
Continua...
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