1. La partenza andata a puttane
St3pny POV'S
Finalmente è arrivato il momento in cui ogni persona si diverte e si gode ogni giorno in tranquillità, pieno di felicità ed euforia: LE FERIE.
E bene sì, anche gli YouTuber hanno bisogno di una pausa dal nostro duro lavoro, specialmente chi se lo può permettere.
Infatti, Giuseppe (alias Vegas) ha organizzato una vacanza a New York, insieme a tutti i Mates, Lorenzo (Favij) e Sabrina (LaSabriGamer), Tudor (Klaus) l'unica cosa che mi preoccupa è Sascha (Anima) perché ogni volta combina un casino dove andiamo di mezzo pure noi, speriamo che sia cresciuto di cervello in questi giorni perché non riesco a sopportare un'altra sua cazzata, ma del resto sarà una bella vacanza.
<Surry, sei pronto ?> gridai a Salvatore (Surry) che stava nell'altra stanza.
<Un secondo.> Mi disse mentre portava un valigione che al confronto alla mia valigia, lui si era portato mezza casa.
<Non sarà un po' troppo pesante quella valigia ?> Li domandai in modo sarcastico.
<Divertente, devo finire di editare qualche episodio di Minecraft.> Mi disse con molta serietà.
<Ma tu non pensi ad altro oltre a Minecraft ?> Li domandai.
<Si, alla mia vita sociale.> Mi disse in modo sarcastico.
<È meglio che andiamo siamo già in ritardo.> Li dissi con tutta fretta.
<Tranquillo, Sascha farà più tardi di noi.> Disse Salvatore per rompere un po' il ghiaccio.
<Sbrigati.> Dissi uscendo di casa.
Vegas POV'S
Come al solito sono in ritardo, non ci sarà mai una volta che arriveranno in tempo, dopotutto non sono come Sascha.
Forse credo di vederli da lontano, comunque Lorenzo, Tudor e Sabrina ci stanno aspettando all'aeroporto di New York, eccoli stanno arrivando.
St3pny POV'S
Eccoci, siamo quasi arrivati alla stazione riesco a vedere in lontananza Giuseppe, di sicuro non sarà contento di vederci dato che siamo in un ritardo cane, al massimo ci tirerà un orecchio.
<Stavolta siamo molto in ritardo> Dissi correndo con molta fatica.
<Zitto e corri.> Disse Salvatore aumentando il passo.
Riuscimmo finalmente ad arrivare alla stazione, anche se c'era ancora un piccolo ostacolo, cioè Giuseppe.
<Come mai ci avete messo tanto ?> Chiese Giuseppe.
<Non è holpa mia se questo si porta mezza hasa.> Li spiegai della situazione anche se Salvatore continuava a farmi il medio della serie "Ti odio".
<Giuse, ma Sascha ?> Li domandai.
<Ha detto che sta più avanti di noi, su muoviamoci.> Disse Giuseppe.
Rimasi shockato, per la prima volta Sascha Burci è più puntuale di noi, secondo me sarà cambiato.
<Siamo sicuri che non sia un altro Sascha ?> Dissi in modo sarcastico.
Per il momento il nostro treno per l'aeroporto di Milano era ancora lontano, poi arrivò un altro treno che veniva da Roma, d'improvviso una mano mi afferrò e mi portò dentro al treno, il quale ricominciò a partire.
Notai che il treno era vuoto c'ero solo io e l'altra figura che si rivelò subito una persona di cui potevo immaginare.
<Sascha !> Esclamai con scocciatura.
<Ciao Stefanino, da quanto tempo non ci vediamo ?> Mi disse con molta felicità ed euforia.
<Lo sai che per holpa tua perderemo il volo per New York maledetto idiota.> Li risposi con molta rabbia.
<Tranquillo, ci metteremo un secondo, però mi devi aiutare.> Disse.
<A fare che ?> Domandai.
<Sto cercando di fare uno scherzo a Salvatore così spaventoso e crudele che possa coniugare risate e bestemmie assicurate.> Mi disse.
<Non esiste uno scherzo del genere, passi uno sciopero dei treni se ne esistesse uno.> Dissi con voce sarcastica.
D'improvviso il treno si fermò e le luci si spensero, poi parti un messaggio dal capo metro.
<Attenzione: a causa di un guasto tecnico ai motori, tutti i treni rimarranno spenti intorno dai 50 minuti a 1 ora, grazie.> Disse chiudendo la chiamata.
<Mi prendete per il culo ?> Dissi incazzato nero.
<Dai Stefanì, calmati ce la caveremo.> Disse per farmi felice.
<Col cazzo, è tutta colpa tua se siamo in questa situazione, e per dimostrarlo farò un video in cui ti darò la holpa.> Risposi.
<Stefano, basta.> Mi disse per calmarmi.
<Non mi devo halmare, sei tu che ti devi far curare, sei malato di mente, un rompi palle.> Sbroccai a più non posso.
<Oh, finalmente, ecco il tuo lato cazzuto.> Gioì quando mi vide incazzato.
<Ma allora sei scemo, tu devi farti curare, CU-RA-RE.> Dissi.
<E dove, al centro Pokemon ?> Disse in modo sarcastico.
<Mio Dio, giuro che ti picchio, senti ora chiamo Giuseppe e vediamo home dobbiamo risolvere questo problema.> Dissi mentre facevo il numero di Giuse.
Chiamata tra St3pny e Vegas.
<Pronto ?>
<Stefano dove sei ?>
<Sascha mi ha trascinato in un altro treno ed ora siamo bloccati a causa di uno sciopero.>
<Anche noi siamo nella tua situazione, quindi Sascha è con te, ma allora perché ci ha mentito che era più avanti di noi ?>
<Perché è un mongoloide, ecco perché.>
<Smettila, è pur sempre un membro di famiglia.>
<Membro un cazzo, per holpa sua perdiamo il volo, giuro che lo ammazzo.>
<Stefano, non ti azzardare a toccarlo.>
<Io non lo sopporto più.>
<È normale, lui è Sascha.>
<Non mi frega chi è, ne ho abbastanza di lui.>
<No Stefano, aspe->
Fine chiamata
<Stefanì, forse questo ti aiuterà a farti passare la rabbia.> Sascha mi diede del cioccolato, lo accettai ma non lo perdonai per niente.
<Perché hai fatto questo ?> Li domandai.
<Non lo so, sai come sono fatto, faccio cose a caso.> Disse con insicurezza.
<Si, ma non hosì esagerate come questa.> Dissi.
<Sai volevo provare qualcuna più particolare, ma non so se avrà un termine.> Disse con aria sconfitta.
<Wow, ti dai molto da fare, e io che pensavo che fossi pigro tutto il giorno.> Dissi ridendo sotto i baffi che non ho.
<Ha ha ha, divertente, davvero divertente.> Disse sbuffando.
<Sai, la prossima volta dovresti essere più creativo.> Li dissi per sicurezza.
<Beh, non si sa mai, comunque mancano 50 minuti, quindi abbiamo ancora un po' di tempo, che facciamo ?> Mi domandò Sascha.
<Non lo so, giochiamo a obbligo o verità ?> Li chiesi.
<Non hai altre idee ?> Mi domandò.
<Potevamo fare un pezzo di Vlog qua dentro se QUALCUNO non mi avesse preso con tanta velocità.> Risposi.
<Ah, già.> Disse.
Giuseppe POV'S
La situazione sta diventando preoccupante, Stefano potrebbe uccidere Sascha da un momento all'altro, speriamo che questo problema si risolva in fretta, intanto mi chiama Lorenzo.
Chiamata tra Vegas e Favij.
<Hey Lore.>
<Giuse ma dove cazzo sei ?>
<Siamo bloccati in treno e per di più c'è lo sciopero dei treni.>
<Grandioso, ora come farete a prendere l'aereo ?>
<Non lo so, però sono preoccupato per Sascha.>
<Perché, che succede ?>
<Stefano tenta di ucciderlo perché lo ha portato in un altro treno e ha causato lo sciopero dei treni.>
<Perfetto, di meglio in peggio.>
<Avvisa gli altri che tarderemo un po' e di aspettare all'appartamento, poi dopo ci dirai l'indirizzo, ok ?>
<Ok, allora a dopo Giusè.>
<A dopo Lore.>
Fine chiamata
<Secondo te dovremo denunciare Stefano se ucciderà Sascha ?> Disse Salvatore.
<Non ancora.> Li dissi sicuro.
Anima POV'S
A quanto pare Stefano è passato da angelo a Satana in persona, mi stava rincorrendo e nel mentre mi lancia le scarpe, tra cui una mi colpì alla schiena.
<Preso.> Disse Stefano bloccandomi le braccia molto forte.
<Ahia, Stefano mi stai facendo male.> Dissi strillando.
<Era quello il punto.> Mi disse con una faccia satanica.
<Sei proprio un troio.> Dissi a Stefano in modo sarcastico.
Stefano scoppiò a ridere per un quarto d'ora intero solo per quella parola, sembrava che avessi detto una barzelletta.
<Co-come ti è venuta in mente questa ?> Disse continuando a ridere.
<Non lo so ho pensato che dato che la parola Troia era per le femmine e pensavo, perché non esiste una versione maschile, così ho deciso di chiamarti Troio.> Dissi con molta serietà.
<Ceh, altro che Petaloso, questo dovevano portare alla crusca.> Disse.
<Senti io non volevo farti perdere il volo per New York, è solo che...io non ho mai passato del tempo insieme a te, nel senso come amico.> Dissi infelice.
<Sascha, guarda che passeremo il tempo insieme a me...e ai Mates.> Disse in modo rassicurante.
<Non hai capito, io e te da soli, possibile che tu non l'abbia capito ?> Li dissi.
<Sascha, io non posso stare con uno che fa cazzate dalla mattina alla sera, esiste pure un limite ad alcune cose, mi dispiace Sascha ma non posso passare il tempo con te.> Disse sedendosi su una poltrona del vagone.
<Tu non vuoi perché io ti imbarazzo, non è così ?> Dissi confuso.
<No, Sascha-> Lo interruppi.
<No Sascha un cazzo, ho capito come va la situazione, io ti imbarazzo solo perché sono io, sai che c'è...VAFFANCULO STEFANO LEPRI.> Dissi incazzato nero tentando di uscire dal treno.
<Sascha calmati, io non ho detto questo.> Mi disse tentando di spiegare com'è la situazione.
<"Io non ho detto questo", ma sembra che tu sia andato molto vicino a quello che volevi dire veramente.> Dissi.
<Ti stai comportando come un ragazzino.> Mi disse preoccupato.
<Era meglio che restavo con i Godz.> Dissi uscendo.
<Sascha non dire cazzate, fermati subito.> Mi disse rincorrendomi.
Corsi come non avessi mai corso prima e riuscì a seminare Stefano, il problema è un altro, dove sono finito ?
...Continua...
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