NELLA LUCE
Alex passava il pennello sul dinosauro sempre più colorato, ogni tanto posava gli occhi su Legoshi situato a pochi passi da lui.
"Che è successo?" chiese per l'ennesima volta, ma il lupo non proferiva parola.
Continuava a pensare ad Haru e Louis, voltò la testa e vide la coniglietta che posizionava i vasi su tutta la sua sezione con il solito sorriso pacato sul volto.
"Andiamo a sciacquare i pennelli" disse lo studente vivono a lui intento a mostrare l'oggetto talmente sporco da essere inutile per il loro lavoro.
Il canide annuì in silenzio e seguì l'amico diretto al rubinetto, i due procedevano sotto lo sguardo di Juno che girò la testa verso il simile come se le sue pupille fossero il mirino di un'arma.
Sospirò leggermente, purtroppo la distrazione le fece urtare una capra di sesso maschile.
"Scusa".
Si affrettò a dire la carnivora intenta a fissare il ruminante.
"L'hai fatto apposta!"
L'urlo del ragazzo attirò l'attenzione di tutti quelli che potevano udirlo, compresi Alex e Legoshi.
"Ehy, è stato un incidente".
"Un incidente?! Mi hai toccato perché mi hai scelto come preda!"
L'erbivoro girò per un attimo su sè stesso così da guardare tutti quelli che gli erano attorno.
"Stai fraintendendo".
"Voi carnivori siete la vergogna della società!"
L'ultima frase accese una scintilla nel cervello della lupa che inspirò dalle narici con forza come fosse un toro imbufalito, le mani strinsero la gonna bianca e, con un poco di attenzione, era possibile notare del fumo che le usciva dalle orecchie come una locomotiva a tutta velocità.
"Come-"
"Qualche problema?"
Alex si mise in mezzo ai due con lo sguardo verso il maschio.
"Non è affar tuo".
"Stai urlando e hai coinvolto mezza scuola, la prossima volta, se vuoi risolverla in privato, modera il tono della voce".
La capra mostrò mezza fila di denti in un'espressione scocciata.
"Tu non hai il diritto di parola qui, non sei un erbivoro né un carnivoro, è già tanto che ti lascio parlare".
Come se il ragazzo appena arrivato fosse una belva iniziò a mostrare le sue "zanne" con la mano destra stretta intorno al bastone ogni secondo di più.
Il cuore batteva con forza nel petto, era il lupo che bussava per uscire e lui lo concesse... Ma solo nelle parole.
"Sei solo un codardo".
"Come-"
"Fai tanto il gradasso, ma è solo la commedia di un vile: faresti tutto questo casino se tu e Juno foste da soli? Avresti iniziato tutto questo con solo lei presente?"
La capra non fiatò, il suo respiro veniva a malapena captato dallo studente.
"Ti dico io come stanno le cose: sai benissimo che Juno non può reagire perché, a prescindere dalla situazione, diventerebbe la cattiva visti gli ultimi avvenimenti e tu cavalchi quest'onda sorridendo".
Alex fece un passo avanti così da ridurre al minimo la distanza con il bersaglio di quelle frecce scoccate dalla lingua.
"Hai detto che non sono un erbivoro né un carnivoro, bene, dì a me tutto quello che vuoi allora".
Il ruminante fissò il ragazzo negli occhi decisi ma, infine, si voltò per poi camminare sempre più lontano da lui.
"La prossima volta che fai una cosa del genere ti rompo il bastone in testa!"
Tutti fissavano colui che aveva parlato, ma era proprio quest'ultimo a mostrare la reazione più sorpresa con la mani sinistra davanti alla bocca.
"Grazie, Alex" sussurrò Juno per poi guardare il lupo di fianco a lui.
"Grazie anche a te, Legoshi".
"Ma io non ho fatto nulla".
Lo studente con il bastone scosse leggermente la testa e, nel farlo, si toccò la tasca sinistra e avvertì ciò che aveva messo in essa tempo prima.
Un lampo gli attraversò la mente e tutti i ricordi riguardo l'argomento riafforarono come un pallone che tornava a galla dopo pochi istanti sotto la superficie dell'acqua.
Si voltò verso l'amico per parlare ma lo notò camminare intento a ridurre la distanza con la coniglietta.
Sorrise e, dopo una rapida occhiata nei paraggi, si diresse verso un tendone bianco.
Haru metteva via tutto ciò che riguardava la sua zona, il tramonto cominciava a manifestarsi e ciò la portò a sospirare.
"Mi tocca tornare da sola anche stasera" sussurrò, poco dopo si voltò di scatto e trovò Legoshi a un passo da lei... Aveva avvertito qualcosa di inquietante alle sue spalle.
"Haru, torniamo insieme".
"Perché?"
"Perché si sta facendo buio ed è pericoloso".
La faccia che assunse il lupo era tutto l'opposto di una rassicurante, ma l'erbivora accettò comunque la sua proposta.
Camminavano all'ingresso della metropolitana in silenzio, la più bassa fissava chi era al suo fianco concentrata sul suo strano comportamento.
Il giorno prima l'aveva evitata e ora insisteva per accompagnarla.
Purtroppo il treno partì pochi istanti prima che i due potessero raggiungerlo e furono costretti a sedersi in attesa del successivo.
"Legoshi, ricordi il nostro primo incontro?"
Il lupo smise di respirare appena quella notte gli tornò in mente in un istante: la fontana, la lieve nebbia e lui stretto attorno alla coniglietta pronto a divorarla.
"Ricordi come sei scappato?" chiese l'erbivora sorridente con la mente indietro a quel giorno nel club di giardinaggio.
Purtroppo il canide non aveva la forza di sorridere, non con quel peso sulla coscienza.
"Possiamo anche prenderla a ridere, è passato molto tempo".
"Già" disse a voce bassa il lupo per poi entrare in contatto con lo sguardo della femmina leggermente scocciato.
"Non capisco se sei più gentile o arrogante". parlò rivolta alla totale leggerezza con cui il canide aveva risposto.
Poco dopo il treno arrivò e la studentessa avanzò fino alla striscia gialla con gli occhi rimasti all'espressione di poco prima.
Si mosse di lato, lontana dal lupo, e chi era con lei le afferrò il braccio.
"Lasciami! Non voglio stare vicino a te sul treno!"
"Haru, aspetta!"
"Lasciami! Ti ho detto di lasciarmi!"
"FERMO!"
Gli studenti si voltarono nell'udire la voce di un poliziotto, un gatto grigio, che corse fino a stare davanti ai due.
"Che cosa stai facendo?"
"Nulla, lo giuro".
Il lupo alzò di poco le mani.
"A me sembra che stai molestando questa coniglietta".
"No, lo giu-"
Il lupo sussultò quando fu tirato dell'erbivora intenta a correre.
"Haru, che fai? Se scappi sembrerò colpevole".
"Se un carnivoro viene beccato con un atteggiamento del genere con un erbivoro viene arrestato".
"FERMI!"
Il poliziotto correva sempre più vicino, la studentessa non poteva correre troppo veloce vista la statura.
"Vai, Legoshi! Corri! Io non corro alcun pericolo!"
Legoshi osservò la più bassa.
"Vai!" ripetè.
Il lupo sembrò obbedire e il suo corpo alto superò l'erbivora che, però, si ritrovò a essere trainata da chi aveva davanti, il canide non era intenzionato a lasciarla indietro.
Non corri alcun pericolo ma corri insieme a me.
Pensò il maschio.
Dopo una lunga corsa si chiusero in un bagno e aspettarono.
"Se n'è andato" sussurrò il carnivoro con i piedi poggiati sulla tazza prima di ricevere una gomitata dalla coniglietta.
"Te lo ripeto, non capisco se sei più gentile o arrogante".
Era ormai buio quando i due raggiunsero i cancelli della Cherriton, da alcuni minuti Haru continuava a massaggiare il braccio sinistro, il braccio che tempo prima mostrava fasciato.
"Legoshi..."
Entrambi si fermarono.
"... ricordi la ferita al braccio? Ti ho mentito: so benissimo cosa l'ha causata".
Il lupo sentì nuovamente il sangue nelle vene che diventava ghiaccio.
"È stato un carnivoro che mi ha quasi divorata".
La mano bianca continuava a toccare l'arto ormai guarito seppur con quel ricordo indelebile.
"Haru..."
Il canide prese un bel respiro ma poi fissò lo sguardo di chi aveva vicino e ciò che voleva davvero dire non andò oltre la punta della lingua.
"... Sono sicuro che quel carnivoro non tornerà più".
La coniglietta sorrise.
"Forse hai ragione".
Il più alto fissò la femmina che si allontanava verso i suoi dormitori e finì per sospirare.
Lo avrebbe confessato ma, per il momento, voleva camminare nella luce con lei per un po'.
Un colpo di tosse lo fece voltare, Alex era dietro di lui.
"Non dirmi che-"
"Sì, ero sul treno".
"E-"
"Sì, vi ho visto".
"Quindi-"
"Sì, non volevo disturbare".
Legoshi sorrise e camminò, mentre il ragazzo fissava il bastone con la voce di Gohin che rimbombava nella mente.
"Dovrebbero bastare, segui le istruzioni sul foglio alla lettera".
Ciò che aveva in tasca era sicuramente servito, strinse di poco il bastone e una punta grigia uscì dall'estremità superiore.
Era pronto a usarla contro tutti i carnivori malintenzionati.
CIAU, spero che il capitolo vi sia piaciuto.
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