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TI AMO

Haru portava i vasi contenenti i fiori verso un piccolo carretto che sarebbe stato usato come mezzo di trasporto per il Festival del Meteorite, in genere con le piante e simili si sentiva a suo agio ma quel giorno gli amici vegetali non confortavano abbastanza.

Louis, questo nome ronzava nella sua testa con un eco di tristezza.

Aveva ottenuto il suo affetto ma non il suo amore, ormai la solitudine che sentiva era sempre più alta.

Legoshi.

Il nome le apparve d'istinto, quasi come se qualcuno lo avesse sussurrato nelle sue orecchie da coniglio, non lo conosceva bene ma quel lupo le era sembrato un misto di diverse cose: strano ma unico dopo la sua "fuga", gentile ma rude nei suoi modi e sicuramente dall'aspetto abbastanza minaccioso ma di carattere taciturno.

La scena del loro primo incontro apparve nella testa della coniglietta...e il sorriso avuto poco prima svanì.

Alex aprì la porta della stanza di Legoshi e si avvicinò al suo letto per poi scostare le tende.

"Eccolo".

Osservò il piccolo scarabeo nero dentro una piccola, seppur più grande dell'insetto, teca di vetro.

"Gorky". 

Era quello il nome dell'invertebrato se il ragazzo ricordava bene.

Il sorriso di quest'ultimo svanì quando notò la rivista che il panda aveva dato al lupo.

"Ma...".

Il giornaletto venne afferrato dalle mani di Alex che fissò la copertina sempre più incredulo.

"Alla faccia del timido".

Sussurrò come se la stanza fosse piena, la porta si aprì e rivelò Jack.

"Ehy Alex".

Ma proprio ora doveva entrare.

Pensò il giovane mentre nascondeva la rivista dietro la sua schiena.

"Ehy Jack....come va?"

"Va come deve andare, io intanto vado a controllare Gorky".

Il cane raggiunse lo scarabeo mentre il ragazzo si mise con la pancia rivolta verso il letto interessato.

"Legoshi ha messo un piede su un porcospino perciò mi ha chiesto se potevo dargli da mangiare io".

Una foglia cadde quasi come una piuma nella teca.

Per tutta risposta Alex annuì con un verso di affermazione.

"Tutto bene?"

Non conosceva da molto il ragazzo ma era certo che se rispondeva in quel modo qualcosa non andava per la corrente giusta.

"Si".

"Cos'hai dietro la schiena?"

Per un attimo le pupille dell'interrogato girarono verso destra.

"Le mani".

"E le tue mani tengono qualcosa?"

La testa venne scossa.

"Allora perché non le tiri fuori?"

Jack cercò di andare dietro il ragazzo ma quest'ultimo girò su sé stesso e continuò a farlo anche nei tentativi successivi.

"Sono le mie mani e le faccio vedere a chi voglio".

"Sì può sapere qual'è il problema?"

"Nessuno".

Nel rispondere il ragazzo mise d'istinto le braccia si lati con la forma di un V un po' contorta e rivelò così l'oggetto proibito.

"Ti posso spiegare".

Legoshi entrò poco dopo con il piede destro indolenzito, la scena che si trovò davanti sarebbe potuta essere esilarante se non fosse stato per il dolore, il suo carattere chiuso e il notare cosa stringeva Alex nella sua mano destra.

"Ci devi delle spiegazioni amico".

Alex parlò con la bocca leggermente ostruita dalle dita del cane mentre lui premeva il suo palmo sinistro sulla faccia di Jack.

La rivista era finita a terra mentre i tre erano seduti sul letto del lupo grigio.

"Ecco perché eri insieme ad Haru quella sera".

Il lupo aveva raccontato il suo interesse nei confronti della coniglietta, ovviamente non disse nulla riguardo quella notte.

"Questa coniglietta da quanto la conosci?"

Chiese il canide più basso.

"Tralasciando i giorni in cui non l'ho vista...forse tre o quattro giorni".

Il ragazzo si alzò e afferrò il bastone.

"Non voglio fare il complottista né tanto meno seminare discordia, ma quello che ha detto Louis...".

Si riferiva alla piccola chiacchierata fra il lupo e il cervo sulle scale.

"...insomma sembrava che ti volesse fuori dai piedi".

"Louis non apprezza i carnivori ormai è pubblico a tutti".

"Lo so Jack, ma anche per uno come Louis dire quelle cose, senza un secondo fine, sembra troppo".

Il sole andò a dormire e ore dopo anche la luna finì il suo turno, mentre il sole segnava mezzogiorno Legoshi, Alex e Kai dipingevano il dinosauro nella zona riservata al Festival.

La mangusta dipingeva le zampe insieme al lupo, mentre il ragazzo pensava alla testa.

"Legoshi mi porteresti dell'acqua pulita?"

Chiese la mangusta mentre continuava a colorare con il pennello la statua.

"Certo".

Il lupo aprì il rubinetto e iniziò a riempire il secchio grigio...la sua coda venne tirata da qualcuno e quando si voltò la vide.

Haru.

"Ciao".

Disse con entrambi le mani aperte.

"Ciao...anche il club di giardinaggio partecipa al Festival...me n'ero dimenticato".

Disse a tratti il canide mentre si chinava per avere un contatto visivo pari con la ragazza.

"Sai mi chiedevo se durante il Festival tu potresti darmi una mano, sai sono sola al mio club".

La studentessa pronunciò le ultime parole con una malinconia ormai naturale.

"Ehm non lo so...il club di arte ha molto da fare".

"Si, capisco".

Dopo un sospiro Haru si allontanò.

Patetico.

Pensò il lupo, si era inventato una maledetta scusa per quelle maledette parole dette dal maledetto panda.

Maledizione.

Pensò infine per poi tornare all'enorme lucertola.

Ora si trovava sulla testa insieme ad Alex.

"Oggi era richiesta la presenza di Louis?"

Chiese il secondo mentre osservava il cervo camminare per gli stand.

"No...".

Quasi sussurrò il canide e mentre il suo amico riprendeva la pittura lui osservava il ruminante fermarsi davanti alla coniglietta che lo accoglieva con un sorriso e notò la sua mano arancione posarsi sulla testa bianca di Haru.

Il lupo fissò il tutto mentre le parole di Louis sul suo rapporto con la coniglietta e quelle di Alex sul possibile comportamento del cervo tornavano come ronzii nella sua mente.

Qualcosa si fece largo nel suo cuore, era fuoco dal fumo soffocante...la gelosia.

Con la forza della mano sinistra fece espellere i coloro dai loro rispettivi tubicini e il pelo bluastro divenne multicolore.

"Leg".

Alex chiamò invano l'amico mentre quest'ultimo si portava la mano in faccia e colorava il suo pelo, mentre la soluzione di ogni sua domanda venne da quattro parole dette da solo senza neanche aprire la bocca.

Io ti amo Haru.

CIAO A TUTTI, allora che ve ne pare? Fatemelo sapere ;), CIAU.

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