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NELLA LUCE

Haru girò più volte la testa e notò l'assenza degli altri studenti.

"Dovrò tornare da sola".

Sussurrò mentre piegava leggermente le orecchie, in un certo senso era abituata alla solitudine ma a lungo andare iniziava a fare male.

Un'ombra la coprì del tutto e quando alzò lo sguardo notò Legoshi intento a fissarla.

"Haru torniamo insieme".

Disse mentre si chinava.

"Ehm perché?"

"Perché sta facendo buio fuori ed è pericoloso!"

Per un attimo sul volto del canide apparve una faccia tutt'altro che rassicurante, era dovuto al fatto che Legoshi aveva sforzato sé stesso per parlarle e anche per trattenere i ricordi di lei e Louis.

"Va bene".

Rispose assai poco convinta l'erbivora mentre scendeva i gradini che conducevano alla metro, continuava a fissare il lupo e non trovava il nesso nel suo comportamento: il giorno prima l'aveva evitata e oggi invece le aveva chiesto di tornare insieme, di certo le facce fatte dallo studente non aiutavano ad allontanare comportamento strano dai pensieri di Haru.

Un bip con eco negativo accompagnato da una luce rossa la riportò concentrata, a quanto pare il biglietto del carnivoro non era stato accettato...almeno per il momento.

Quando i due raggiunsero la banchina il treno sfrecciò via come se il destino li volesse lì, a parlare.

Si sedettero su una delle panchine in attesa del treno successivo.

"Legoshi ricordi il nostro primo incontro?"

Alla domanda il lupo sembrò mettersi sull'attenti, l'imbarazzo provato nel passato era tornato nel presente mentre si ricordava ogni singolo momento.

"S-si".

"Ti imbarazzi ancora?...".

Alla coniglietta sfuggì una risata breve.

"...insomma arrivati a questo punto potremo pensarci con allegria, guarda me".

Indicò il sorriso apparso per la risata precedente, il lupo era in procinto di imitarla ma il vero primo incontro fra i due tornò nella sua testa come se il suo subconscio volesse farlo restare in quel limbo di colpa e terrore.

Terrore di cosa?

Terrore di perdere la coniglietta dalla pelliccia pura che ancora lo fissava.

"Devo dirti una cosa...".

Haru accarezzò l'avambraccio sinistro.

"...la ferita che avevo qui non è stata causata da un incidente...".

Se si aveva un udito fino si poteva sentire il cuore dello studente accelerare, andava più veloce di una macchina con un motore modificato per le gare illegali.

Lo sa.

Pensò.

"...un carnivoro mi ha attaccata e quasi divorata".

Smise di accarezzare il braccio mentre il cuore di Legoshi rallentò, Haru dopo una breve esperienza persa in segno di riflessione si alzò.

"Non capisco se sei più carino o arrogante".

Si riferiva al silenzio il lupo non aveva detto nulla dopo la sua confessione e, come detto poco prima, non capiva se il tutto fosse dovuto a gentilezza o arroganza.

Il treno arrivò e la coniglietta iniziò a muoversi verso la parte finale di esso seguita dal carnivoro.

"Sul treno voglio stare da sola".

Continuò a camminare ma la mano più lunga e forte dell'amico raggiunse la sua.

"Lasciami! Non voglio stare vicino a te sul treno!"

"Dimmi perché al...".

"Allora che succede qui?"

Una voce maschile fece il suo ingresso accompagnata da un corpo felino, gatto per la precisione, e come ciliegina sulla torta una divisa da poliziotto.

"Non stavamo facendo nulla agente".

Fu la prima cosa che disse lo studente mentre alzava le mani in segno di innocenza.

"A me sembra che stai molestando quella coniglietta".

"No è tutto un equi...".

Il lupo fu costretto a correre quando una coniglietta bianca e con il volto intimorito iniziò a correre con la mano stretta alla sua.

"Ma se scappiamo è come se mi dichiarassi colpevole".

"Corri e basta! Dopo quello che è successo in città se un carnivoro tocca in modo sospetto un erbivoro viene arrestato! Vai avanti tu!"

Il gatto li inseguiva e visto che il lupo era alle spalle di Haru controllava la velocità per evitare di calpestarla.

"Vai Legoshi! Se quello ti prende...insomma io non corro pericoli quindi vai!"

Il lupo seguì il consiglio e si portò davanti alla studentessa ma le loro mani restarono legate.

Non corri pericoli ma corri insieme a me.

Pensò mentre la sua velocità normale bastò per dileguarsi e nascondersi nei bagni, i due misero i piedi sulla tazza e quindi evitarono che il poliziotto potesse trovarli.

"Aspettiamo qui un po' nel caso tornasse".

Una gomitata raggiunse il suo ventre e gli fece emettere un sussulto.

"Te l'ho detto non capisco se sei carino o arrogante".

L'intera situazione era il centro di quel dubbio. 

Ormai era sera inoltrata e i due erano all'ingresso della Cherrytown.

"Haru, devo dirti una cosa...".

Era il momento.

"...domani torniamo insieme?"

La coniglietta sorrise e annuì per poi avviarsi verso il suo dormitorio.

Non ancora, lei lo avrebbe cacciato nel migliore dei casi e voleva stare al suo fianco ancora un po'.

Camminare nella luce con lei ancora un po'.

Si voltò di scatto, Alex era in piedi alle sue spalle.

"Non mi dire che...".

"Si ero sul treno".

"E...".

"Si vi ho visto".

"Quindi...".

"Si non volevo disturbare".

Dopo le esaustive risposte dell'amico il lupo si ritirò, Alex invece fissò il bastone e i ricordi tornarono.

"Tieni".

Gohin si avvicinò al ragazzo ora con la sua maglietta addosso, nelle sue mani teneva una piccola busta e un foglio.

"Cosa sono?"

"Chiamale migliorie, segui le istruzioni sul foglio mi raccomando".

Tornato con la mente al presente Alex schiacciò un piccolo pulsante sul bastone e una punta affilata uscì dalla coma di quest'ultimo, il ragazzo fissò la nuova aggiunta mentre pensava di usarla sul prossimo carnivoro che avrebbe osato toccarlo con brutte intenzioni.

CIAO A TUTTI, secondo voi la punta verrà usata?

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