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MENSA

Legoshi era immerso nel sonno che andava dalla sera al mattino, il lupo sarebbe voluto restare in quello stato per sempre  senza più preoccuparsi di aprire o chiudere gli occhi.

"Legoshi!"

Kawab, un cane dal pelo bianco con dei peli che coprivano gli occhi e una postura salda, aprì le tende che facevano da persiana al lupo grigio.

"Non puoi dormire tutto il giorno".

Poco dopo il cane aveva afferrato il compagno di stanza sotto le ascelle e lo trascinava sul pavimento.

"Dormi quanto un ghiro e pesi quanto un orso".

Ironizzò Kawab.

"Legoshi, scommetto che non hai studiato per il compito di matematica".

Karim, un coyote dal pelo divido fra marrone chiaro e alcune parti in cui invece era di una tonalità più scuro, usciva dal bagno.

"No".

Rispose il lupo del tutto assente.

"Come ti capisco amico".

Nel frattempo Jack e Joshua, rispettivamente un cane dal pelo marrone molto chiaro da sembrare bianco e una iena dal pelo arancione con dei pois neri, finivano di indossare la divisa davanti allo specchio.

Infine Dimitri un piccolo animale dal pelo marrone era seduto sul suo letto, la stanza era abbastanza spaziosa soprattutto perché i letti erano a castello e messi attaccati al muro con una tenda per coprire la luce e quindi facilitare la chiusura degli occhi.

Il lupo nonostante la fretta che Kawab aveva cercato di infondergli era fermo davanti allo specchio a pensare a ciò che era successo la sera prima.

Qualcosa non va.

Pensò Jack, conosceva Legoshi sin da bambino e qualcosa in lui quella mattina non andava.

La coniglietta, la fontana, l'odore della preda e il ragazzo.

Mentre il lupo seguiva i compagni di stanza diretti alla mensa la sua mente continuava a pensare a tutte quelle cose, sopratutto a una...perché il ragazzo non ha detto nulla? Ci sarebbero state delle conseguenze nei confronti del canide già la sera prima eppure non era successo nulla, e continuava a chiedersi il perché.

"Cosa c'è? È sopraggiunta la vecchiaia in anticipo?"

Il lupo alzò la testa curioso di sapere cosa significasse quel commento, Alex era in piedi davanti a lui e nella mano destra stringeva un bastone, a causa dell'arma poco convenzionale aveva ricevuto diversi commenti non proprio gentili ma per la prima volta nella sua vita non veniva scalfito da essi in quanto la sua concentrazione era superiore.

I due stettero fermi per circa dieci secondi a fissarsi.

"Legoshi allora?"

"Voi andate avanti...io arrivo subito".

Karim alzò le spalle e si avviò verso la mensa con gli altri, il ragazzo invece deglutì silenziosamente e prese un bel respiro per poi avanzare verso il lupo a cui arrivava all'incirca al petto.

"Non dirò niente".

Sussurrò, il lupo invece sussultò in quanto si aspettava chissà cosa ma mai che la faccenda si chiudesse in questo modo.

"Vorresti...ehm...vorresti venire a fare colazione con me e i miei compagni di stanza?"

Chiese mentre girava più volte lo sguardo.

"Perché no".

Il ragazzo si avviò per poi tornare indietro.

"Da che parte è la mensa?"

Circa dieci minuti dopo i due avevano raggiunto l'enorme stanza dove si consumava il cibo, Alex era l'ultimo della fila e fissava il suo bastone stretto fra le mani...la sua idea non andava affatto male.

Se davvero i carnivori della scuola potevano mostrargli le zanne senza temere conseguenze doveva trovare protezione, e quel lupo così alto gliene poteva dare molta ma non era da fraintendere; non era un ragazzo opportunista ci teneva ad avere qualche amico ma si era da poco alzato l'istinto di auticonservazione.

"Bistecca di fagioli si!"

Joshua ne andava pazzo.

"Bistecca di fagioli?"

Chiese Alex.

"Be qui i piatti sono fatti per soddisfare esigenze di carnivori ed erbivori, è scontato che mangiare, trasportare e vendere carne qui e dovunque sia un crimine".

Intervenne Jack mentre prendeva il vassoio nero, Alex non rispose era ironica la cosa cercava amicizia da anni ma quando aveva l'occasione stava sulle sue...doveva andare piano un passo alla volta, poco dopo tese velocemente la mano e bloccò Joshua, per poco la iena non schiacciava una piccola scoiattolina.

"Passa pure...".

Disse dopo che il cuore perse un battito.

"...che vista amico".

Amico? Pensò il ragazzo nessuno lo chiamava così, nel vero senso della parola, da...mai.

Tutti si sedettero al tavolo

"Per poco non schiacciavo quella piccola scoiattolina penso che mi servano gli occhiali, Legoshi tu mi dicevi che un paio di occhiali mi starebbero bene...mi farebbero sembrare un intellettuale".

Legoshi però era ancora assente, il cibo era morbido come il suo pelo...Alex fissava il lupo ed era l'unico che poteva capire cosa dettava il suo sguardo.

"LA FINISCI DI PESTARMI LA CODA STUPIDA VOLPE!"

"DATTI UNA CALMATA AMICO!"

L'attenzione dell'intera mensa si scagliò su due studenti intenti a litigare e Alex li riconobbe all'istante, la volpe e il coyote che il giorno prima l'avevano minacciato.

"SMETTILA DI SORRIDERE!"

"STA ATTENTO E QUELLE RUGHE DA STRESS NON SE NE ANDRANNO!"

Poco dopo un urlo generale si alzò, il coyote aveva addentato il polso sinistro della volpe...il ragazzo strinse il bastone a quella scena ma quello più toccato era il lupo al suo fianco, quella scena riportò nelle sue vene l'istinto della sera prima.

"BASTA!"

I due smisero di litigare e oramai l'attenzione era focalizzata sul lupo che aveva appena gridato.

"Come scusa?"

La volpe si portò davanti al canide.

"Pensi che solo perché sei più grosso hai il diritto di dirmi cosa fare?"

"N-no, hai capito male?"

Rispose Legoshi visibilmente spaventato non dalla volpe molto più bassa ma dal fatto che, a giudicare da occhi e sguardo, non aveva intenzione di rinunciare allo scontro.

Fu allora che Alex sbattè il bastone sul tavolo con forza e richiamò l'attenzione della volpe.

CIAO A TUTTI,  che succederà ora? Spero che il capitolo vi sia piaciuto se avete domande o curiosità scrivetele nei commenti e ci vediamo al prossimo capitolo CIAU.

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