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L'ULTIMO DELLA FILA

La zuppa di verdure presente in ogni ciotola spariva sempre più ogni volta che un cucchiaio attraversava la sua superficie liquida e trasparente.

Alex e tutti quelli coinvolti nella caccia alle Zanne Crudeli, fatta eccezione per Liam e Gohin, erano seduti l'uno affianco all'altro in una fila simile a quella formata dalle processionarie.

Un piccolo vociare partiva da quel gruppo ma due membri restavano in un volontario silenzio: Louis che apriva la fila e Juno che la chiudeva, i due alzavano lo sguardo e sembravano quasi guardarsi a vicenda ma in realtà le loro pupille erano puntate al centro come fossero riflettori che illuminavano il personaggio protagonista della loro storia.

Il cervo inquadrava Haru con un sorriso che non mostrava da chissà quanto ma che riservava principalmente al lupo di fianco a lei che per lo più restava ad ascoltare la sua giornata da sola al club e per questo ricca di lavoro e qualche volta di momenti cruciali come quello che raccontava proprio nel momento presente.

"...ero talmente squilibrata per colpa della scatola e nel tentativo di farla aderire sulla mensola con il rastrello ho smosso involontariamente la scala che si è chiusa...".

"Ti sei fatta male?"

Chiese subito il canide mentre la coniglietta sorrideva e scuoteva la testa.

"Mi sono aggrappata a un ramo proprio lì accanto".

Legoshi sospirò sollevato senza sapere che la sua simile con il ruolo di chiudi fila lo guardava con il cuore spezzato ma allo stesso integro, dopotutto il lupo non le aveva mai mostrato interesse quindi di certo non poteva fargliene una colpa.

Eppure sospirava mentre la sua ciotola di zuppa era ancora piena e immacolata.

"Juno stai...?"

"Apprezzo l'interessamento ma sto bene grazie".

Rispose con lo sguardo fisso sul cibo, riempiva il cucchiaio e poi lo girava per circa quarantacinque gradi mentre osservava il liquido commestibile cadere come una cascata e lei non si sentiva tanto diversa: sentiva di non poter andar su ma forse era lei che non lo voleva, Icaro si era bruciato le ali quando volò troppo vicino al sole e sentiva che se avesse provato ad avvicinarsi al lupo che le aveva riempito il cuore sarebbe caduta con quest'ultimo affranto come fosse un bicchiere di vetro che cadeva e si divideva in moltissimi pezzi trasparenti.

Era talmente distratta da questo pensiero che non si accorse neanche di avere Karim di fianco intento a parlarle nuovamente.

"Cosa?"

Chiese visibilmente assente.

"Dovresti mangiare la zuppa".

"Non ho fame".

"Non è un buon motivo per farci il bagno".

La lupa sgranò gli occhi quando notò la sua gonna bianca con una macchia sempre più in avanzamento come un esercito in marcia in pieno centro.

Si alzò di scatto mentre la ciotola si rompeva sotto lo sguardo degli altri incentrato principalmente sulla macchia che sul disastro a terra, la vergogna di Juno finì quando il telefono di Alex squillò.

"Liam?"

Chiese il lupo all'amico che annuì mentre premeva il tasto per far smettere la suoneria che venne sostituta dalla voce del gatto.

"Si?...veramente stiamo mangiando...cosa?!...".

Le parole del ragazzo, dette a intervalli irregolari, attirò l'interesse degli  altri che lo fissarono in silenzio soprattutto quando riagganciò e pose il telefono nella tasca senza proferire parola.

"Bill è morto".

"Cosa?!"

Chiese Legoshi mentre gli altri mostravano del dispiacere per la notizia da poco entrata nel loro cervello e quindi ancora da assimilare del tutto.

"Sì è opposto all'arresto e...".

Il silenzio calò come un velo sottile ma un'interferenza disturbava la calma ossia il cucchiaio del cervo che toccava i bordi della ciotola per mangiare.

"Non capisco la vostra tristezza, era un assassino e meritava di morire".

Affermò senza distogliere lo sguardo dal piatto vuoto per metà.

"Quindi solo perché era un assassino avremmo dovuto ucciderlo?"

Alex tornò in piedi e si avvicinò all'erbivoro.

"Non ho detto questo, ho semplicemente chiarito che meritava il suo destino e poi si è opposto all'arresto quindi si può definire...un incidente".

Sorseggiò un cucchiaio colmo di zuppa come fosse una tazza di tè, poco dopo un calcio fece volare la ciotola dalla sua mano sinistra e, come quella di Juno, si schiantò sul terreno con la conseguente fine della sua carriera di accogli-zuppe.

"Interessante già due ciotole rotte".

Commentò Joshua mentre riceveva uno scalpellotto da Kawab.

"Non è il momento!"

"Ops...incidente".

Disse Alex mentre fissava il cervo per poi voltarsi.

"Liam ha detto di raggiungerlo il prima possibile".

Quaranta minuti dopo circa tutti, anche Gohin, erano nell'edificio mentre il felino dal pelo nero spostava le foto delle uniche tre Zanne Crudeli conosciute sulla parte della lavagna con tutti i nomi in codice, afferrò due pennarelli che mostrò ai presenti: il primo era di colore nero e venne poggiato vicino al cancellino rettangolo su un sostegno attaccato alla base della lavagna mentre il rosso si ritrovò senza il tappo e creò due ics che andarono a coprire i volti di Bill e Phoenix, afferrò il nero e per una seconda volta li mostrò al gruppo principalmente giovanile.

"Nero dietro le sbarre, rosso sottoterra".

"Ci hai chiamati per questo?"

Chiese il panda desideroso di sentire il motivo del gatto.

"Anche, l'unico rimasto in vita fra i nostri finalisti qui...".

Indicò la lavagna.

"...è Tim, perciò lo terremo sotto controllo e vi avvertiremo quando incontrerà uno dei suoi colleghi di setta".

I presenti si guardarono per poi alzarsi ma quando erano in procinto di ritirarsi un colpo di tosse proveniente da Liam li fermò.

"Devo chiedervi un favore, uno di voi deve spegnere tutte le luci fra un'ora oggi non posso restare...ho un impegno".

Fissò il pavimento mentre diceva le ultime parole separate dal resto della frase come da un'interferenza di silenzio.

"Resto io".

"Tu?!"

"Haru!"

Legoshi si avvicinò alla coniglietta ancora con la piccola mano eretta come se fosse alle elementari e volesse rispondere alla domanda di un professore.

"Haru...".

Louis si avvicinò ma una mano bianca a qualche metro di distanza bloccò l'avanzata del cervo mentre l'altro arto superiore toccò con delicatezza il muso del lupo che mostrò un delicato rossore sulle guance.

"Resterò io".

"Non può restare nessun'altro?"

Chiese Alex mentre distoglieva lo sguardo dai due e lo portava sul gatto che scuoteva la testa.

"Solo uno va bene più di uno c'è rischio di essere scoperti".

Il lupo si alzò e fissò l'amata.

"Haru resterà".

Tutti fissavano il lupo che non distolse  un attimo lo sguardo dalla coniglietta, tolse il suo cellulare dalla tasca e toccò il suo schermo per una trentina di secondi per poi darlo all'erbivora.

"Ho tolto la schermata di blocco e c'è il numero di Jack pronto, se dovesse succedere qualcosa chiamalo e io verrò subito".

Haru sorrise mentre gli occhi del cervo fissavano quella scena con gelosia.

"Andiamo".

Liam aprì la fila diretta all'uscita mentre Alex e il suo amico canide fissarono per un attimo la coniglietta che li salutò sorridenti.

"Sei sicuro?"

"L'aspetterò all'entrata della scuola".

"Meglio soli che mal accompagnati".

Il ragazzo sorrise mentre ammetteva la sua presenza al cancello d'entrata quella sera che, immaginava, sarebbe stata lunga per i due innamorati.


Che ne pensate?  Cosa succederà?

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