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IL MERCATO NERO

"Ecco queste sono le disposizioni per il Festival del Meteorite".

Il direttore mise via il taccuino dove erano scritti gli appunti.

"E gli erbivori?"

Kayla alzò il braccio sinistro.

"Gli erbivori resteranno sul campo per un po'".

"Se vi state chiedendo perché vi rispondo io...".

Luois avanzò verso gli studenti.

"...tutti sanno com'è un carnivoro senza controllo".

Legoshi e Bill si irrigidirono quando le loro menti riaccesero i ricordi del mese prima sulla loro zuffa in teatro.

"Ancora con questa storia dai".

Sussurrò la tigre a braccia conserte.

"Un ultima cosa, non pensate neanche di andare al Mercato Nero".

Il ragazzo con il bastone fissò il cervo mentre lasciava la stanza.

Cos'era il Mercato Nero?"

La sera rubò il cielo al giorno e mentre il buio dominava la vista del lupo grigio intento a guardare all'esterno, il suo amico si avvicinava con un quesito semplice da dire ma arduo da spiegare.

"Cos'è il Mercato Nero?"

"Ehm...be' si potrebbe definire...un...un...".

"È un posto nascosto nella città dove i carnivori mangiano carne".

Alex si voltò verso Aoba seduto al tavolo distante qualche passo.

"Ma non è illegale?"

"Per questo è nascosto".

Non aveva tutti i torti.

"E la polizia non ha mai provato a trovarlo?"

"A quanto è ben nascosto".

Prima che il ragazzo potesse fare un'altra domanda il canide alle sue spalle poggiò la mano destra sulla spalla del ragazzo.

"Dobbiamo parlare".

"Vorresti che venissi con te domani?"

Chiese Alex appoggiato al muro.

"Io e Bill non penso che ci siamo ripresi del tutto, e a dirla tutta mi sento più a mio agio con te".

Un dilemma attraversò la mentre del ragazzo: a malapena sopportava gli occhi di tutti a scuola in città sarebbe stata molto più dura, ma non doveva dimenticare che era uno dei suoi pochi amici a chiederlo.

"D'accordo".

Il sole splendeva e dopo tutto il tempo passato alla Cherrytown sembrava una luce quasi abbagliante, le strade erano piene di animali di entrambi le classi...eppure si poteva toccare sulle mani l'armonia che fluiva come un fiume pacato.

Il ragazzo era seduto a un capo del tavolo mentre gli altri ai rispettivi lati: Legoshi era il più vicino sulla sinistra intento a mangiare delle patatine fritte, a destra invece c'era Henry una pantera nera e al momento il più basso del gruppo dopo Alex, affianco a lui Aoba leggeva il giornalino per il Festival del Meteorite mentre davanti all'aquila e affianco a Legoshi sedeva Bill che vociferava questioni sessuali sulla sua ragazza della quale non parlava mai in modo specifico.

"Allora Legoshi quando ti deciderai a perdere la verginità?"

Come fa a saperlo?

Si chiese il lupo mentre quegli argomenti riportarono la mente alla coniglietta, invece Alex per tutto il tempo aveva fissato la tigre o per essere più precisi il suo petto dove si poteva notare la catenina di un ciondolo mai vista dal ragazzo.

Devo essere proprio cieco, pensò.

"Ti piace eh".

Il felino estrasse con fierezza il ciondolo e mostrò la zanna di leone di metallo con sopra inciso qualcosa, lo guardò per pochi secondi ma abbastanza per raccogliere negli occhi le lettere e metterle in fila nel cervello.

Wolf.

Una strana combinazione per una tigre.

"Ma queste sono le disposizioni dell'anno scorso".

Legoshi lesse il giornaletto.

"Lo so, ci serviva solo per uscire in libertà".

Sorrise l'aquila, il tramonto portò il Sole ad abbassarsi sempre più spinto da chissà quale forza di gravità, il gruppo cercava di ritornare sui propri passi ma a quanto pare il destino aveva altri piani.

La sera calò e il quintetto dovette ammettere che ormai la strada era persa.

"Ragazzo".

Sussurrò una voce esausta al lupo, un animale poco riconoscibile per il buio era seduto con la schiena al muro.

"Signore...".

Legoshi si sedette per stabilire un equo contatto visivo.

"...potrei chiederle delle indicazioni?"

Le mani dell'animale si mostrarono e per poco Alex non ebbe un conato di vomito, alcune delle dita mancavano e non era necessario chiedere perché visto che su quelle rimaste erano appesi dei piccoli cartelli con sopra scritto il prezzo.

Il lupo iniziò a respirare affannosamente quando quelle mani tastarono il suo volto, il sudore e la saliva dei carnivori entrarono come odore nel suo naso, un furgone parcheggiato proprio affianco agli studenti sfrecciò via e rivelò il famigerato Mercato Nero.

"Serviti pure".

Bill spostò con poca educazione il lupo.

"Se paghiamo posso mangiarlo?"

Chiese con una gola da film dell'orrore.

"Si".

"Ragazzi mettiamo insieme quello che abbiamo...".

Una mano dal pelo bluastro colpì la guancia sinistra del felino.

"MA CHE TI PRENDE?!"

Il pelo del canide divenne irto mentre mostrava i denti nel vedere un mostro identico a quello che era stato lui quella maledetta notte.

"Legoshi".

Sussurrò Alex prima di venire interrotto dall'aquila.

"Legoshi non fraintendere, sarei dalla tua parte se fossimo a scuola ma qui...siamo nella vita reale".

"Lo mangierete?"

"Non vedo perché no...è arrivata l'ora di essere adulti".

Bill sorrise come se avesse appena fatto uno scherzo a qualcuno, con naturalezza e forse anche fierezza.

"Adulti? E tu credi che devi diventare un mangia-carne ti renderà adulto!"

Detto ciò il lupo corse in mezzo al mercato.

"LEG!"

Lo chiamò invano il ragazzo con il bastone per poi lanciare un'occhiata ad Aoba.

"Attento a non strozzarti".

Poco dopo anche Alex corse nel mezzo del luogo proibito alla ricerca dell'amico.

CIAO A TUTTI, dove andrà a finire il lupo? Scopriamolo; ).

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