Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

10. Sul precipizio




Sorpresaaaaaa!

Questa non è un'esercitazione, ripeto: questa non è un'esercitazione!

Sono davvero riuscita a scrivervi un nuovo capitolo prima del tempo!

*Sì, lo so, è incredibile, non ci sto credendo nemmeno io*

Buona lettura






10. Sul precipizio



I wanna touch your body

So fucking electric

(Måneskin, "I wanna be your slave")


A causa del pedinamento serrato di cui era stato vittima nell'ultima settimana, Blaise Zabini era stato costretto a scrivere il nuovo racconto erotico negli unici momenti in cui Draco Malfoy ed Hermione Granger l'avevano lascito solo; ossia quando si trovava in bagno o a letto.

Era incredibile a quante buone idee fosse giunto seduto sul suo gabinetto preferito del terzo piano, o in compagnia di Mirtilla Malcontenta nel bagno delle ragazze del secondo piano.

Malgrado il rischio di essere scoperto, aveva iniziato a portare sempre con sé una pergamena e una piuma, così da essere sempre pronto a fissare nero su bianco ogni idea o intuizione.

La sera, dopo cena, aveva trovato già da anni un metodo piuttosto semplice, ma efficace, per non essere disturbato; prima di mettersi a letto e chiudere le tende del letto a baldacchino intorno a sé, informava i suoi compagni di stanza di essere intenzionato a masturbarsi prima di dormire.

Blaise non aveva problemi con la sua sessualità: era un adolescente, in una stanza con altri tre adolescenti e gli sembrava molto ipocrita fingere di non avere, come chiunque altro, bisogno di scaricare la tensione ogni tanto.

Ecco perché non aveva problemi ad annunciare, ogni sera, di non voler essere disturbato, prima di chiudere le tende del baldacchino e lanciare un incantesimo insonorizzante intorno a sé.

Per precauzione, giusto per non rischiare che Malfoy — preso dalla sua smania d'indagare — decidesse di fare qualcosa di molto inappropriato, tipo sbirciare oltre le tende tirate intorno al suo letto, Blaise iniziò a prelevare — facendo attenzione che gli altri lo notassero — il plico di cartoline, ritagli di giornale e poster erotici, che aveva nel suo baule.

Aveva smesso di usare quelle immagini, in cui corpi nudi — maschili e femminili — in svariate posizioni compromettenti ammiccavano all'obiettivo, per il semplice fatto che non aveva bisogno di loro per eccitarsi ormai, non quando gli bastava pensare agli adorabili nei che adornavano il collo da cigno di Pansy Parkinson, per ottenere un'erezione più che soddisfacente.

Blaise Zabini aveva capito di essere bisessuale il quarto anno, quando si era reso conto di avere una spropositata cotta per Victor Krum e Fleur Delacour allo stesso tempo. I primi tempi era stato difficile accettarlo e gli ci erano voluti due anni per venire a patti con quella inaspettata scoperta.

Aveva avuto un breve flirt con Anthony Goldstein all'inizio del sesto anno e un'altra storia altrettanto breve e passeggera con Ginevra Weasley poco dopo, poi aveva iniziato a chiedere a Pansy consigli su come truccarsi e mettere lo smalto nero e la facilità con cui la Serpeverde aveva accettato quella sua particolare richiesta, l'aveva portato a provare per la ragazza un profondo setimento, che aveva scambiato inizialmente per semplice amicizia.

Quasi tutti i Serpeverde sapevano della sua bisessualità e nascondevano quella verità come un incofessabile segreto, qualcosa che avrebbe potuto rovinare la reputazione dell'intera casa Serpeverde per sempre.

Blaise lo aveva rivelato, con il candore di chi è troppo ubriaco e in pace con se stesso per potersi vergognare, durante la festa di Halloween del sesto anno.

Ricordava ancora gli sguardi sconvolti puntati su di sé; l'orrore negli occhi di Theodore Nott e la confusione nell'espressione di Malfoy, mentre Tiger e Goyle erano sbiancati tanto da far preoccupare Millicent Bulstrode, che aveva cercato di aiutarli lanciando loro troppi incantesimi Innerva, che avevano rischiato di far avere un prematuro infarto ai due ragazzi.

L'unica che non aveva avuto reazioni negative o colme di imbarazzata sorpresa era stata Pansy Parkinson, che gli aveva sussurrato in un orecchio le parole che Blaise non pensava aver bisogno di udire in quel momento: «Lo sapevo già».

Tre parole, semplici, pulite.

Quando le aveva sentite, Blaise aveva provato l'impulso di scoppiare a piangere tra le braccia dell'amica, invece era scoppiato a ridere, aveva ingurgitato un sorso di Firewhisky e aveva ballato con una foga e allegria che avevano lasciato sbalorditi tutti gli altri Serpeverde.

Nessuno aveva avuto abbastanza iniziativa per prenderlo in giro o fare battute inopportune nei confronti della sua sessualità, forse perché sembrava a tutti impossibile riuscire a fare vergognare una persona tanto sicura di sé e in pace con la propria coscienza.

Con il passare dei mesi i suoi compagni di casa finsero di dimenticarsi ogni cosa, mentre Goyle, Tiger, Nott e Malfoy — i suoi compagni di stanza — sentirono il bisogno di fargli sapere di non essere interessati a lui e di non gradire commenti su di loro e i loro fondoschiena.

Zabini non aveva ritenuto necessario far sapere loro che il suo interesse nel sesso anale era più passivo, che attivo, e che quindi non avevano motivo di preoccuparsi, ma aveva iniziato a informarli ogni volta che si sentiva in vena di masturbarsi, giusto perché a Blaise piaceva far sentire a disagio gli altri, quasi quanto gli piaceva ammirare la lucentezza dei capelli di Pansy durante le lezioni.

Incredibile come un'abitudine del sesto anno si stesse rivelando tanto utile durante il suo ottavo — e si sperava ultimo! — anno ad Hogwarts.

Per l'intera settimana in cui Malfoy e Granger si erano dedicati al suo pedinamento, Zabini aveva messo in secondo piano la masturbazione — quindi il proprio piacere personale —, per poter sfruttare la privacy del proprio letto in modo più proficuo.

L'unica cosa che dispiaceva infinitamente a Blaise era il fatto di, diversamente dalla settimana precedente, non essere riuscito a leggere la sua più recente creazione a Pansy, prima di appendere l'unica nuova pergamena — inutile scriverne due, ora che le vittime si erano alleate — sulla porta della biblioteca.

La sua migliore amica era stata tanto presa dai compiti, lo studio e il suo traffico illegale di elaborati da non aver avuto un solo minuto per sé negli ultimi giorni, costringendo Blaise a passare più tempo in sala comune, in compagnia degli altri Serpeverde, rispetto al solito.

Blaise sospirò, bevendo il suo caffé ristretto e guardando la Sala Grande quasi completamente deserta alle sette del mattino di quel secondo sabato di Ottobre, e pensò che fosse ora di far sapere ai suoi compagni da casa, che quell'anno aveva intenzione di organizzare la festa di Halloween migliore di sempre.


°◊°◊°◊°


Hermione Granger stava andando in biblioteca per studiare con Luna e Ginevra, quando vide la pergamena, con la scritta "Leggimi", sul portone in legno e sentì il cuore iniziare a batterle rumorosamente nelle orecchie.

La Grifondoro si guardò intorno, prima di estrarre la Mappa del Malandrino dalla tasca del mantello e cercare il nome di Draco Malfoy tra le centinaia di altri nomi, che si muovevano tra i corridoi del castello.

Appena lo individuò, seduto in Sala Grande, a pochi passi da Nott e Zabini, Hermione afferrò la pergamena con la scritta "Leggimi" e la nascose nella borsa, insieme alla Mappa del Malandrino.

Prima di correre verso il piano terra, si ricordò della sessione di studio con le ragazze ed entrò in biblioteca per avvertire Luna e Ginny, entrambe intente a leggere quelle che a Hermione sembrarono lettere, che le avrebbe raggiunte più tardi, dato che era sorto un imprevisto.

Né Luna, né Ginevra sembrarono indispettite dalle sue parole ed Hermione si sentì meno in colpa, mentre si dirigeva, a passo di marcia, verso la Sala Grande, ancora gremita di studenti intenti a consumare la loro prima colazione.

Draco Malfoy si trovava seduto tra Millicent Bulstrode e Gregory Goyle e stava mangiando una pera Williams, quando Hermione lo raggiunse e gli si fermò alle spalle.

«Buongiorno, Malfoy, dobbiamo andare subito nell'Ufficio dei Capiscuola e dei Prefetti», disse frettolosamente la ragazza, attirando l'attenzione di mezza tavolata verde-argento, tra cui gli occhi divertiti di Blaise Zabini e quelli incuriosiri di Theodore Nott.

Draco si pulì mani e bocca con un tovagliolo in stoffa e si alzò con un movimento aggraziato, mostrando la raffinata fattura dei suoi pantaloni scuri e del maglione color cobalto che indossava.

Hermione si sentì fuori luogo per qualche istante, coi suoi abiti babbani e il mantello scuro che le copriva le spalle, poi Malfoy le lanciò uno sguardo colmo di curiosa preoccupazione ed Hermione si riscosse dai propri pensieri, iniziando a marciare fuori dalla Sala Grande.

Appena i corridoi si fecero deserti, Malfoy l'affiancò e le appoggiò una mano sulla spalla: «Va tutto bene, Granger?»

Hermione scosse il capo ed estrasse dalla borsa la pergamena con la familiare scritta "Leggimi": «L'ho trovata sul portone della biblioteca».

Malfoy sospirò e borbottò con tono poco entusiasta: «Evviva», lanciando un'occhiata di sottecchi alla Grifondoro.

Hermione ridacchiò: «Ma come? Non sei curioso di sapere come hanno deciso di raffigurarci questa settimana i tuoi cari amici Serpeverde?»

Malfoy sollevò gli occhi al cielo, poi un sorrisetto gli spuntò sulle labbra: «Ovvio che sì, Granger. Quale stanza pensi che battezzeremo questa settimana?»

«Bagno dei Prefetti? Biblioteca?», elencò Hermione, cercando di continuare a mantenere un tono di voce sereno e divertito e non far trapelare l'eccitazione che iniziava a provare, all'idea di leggere insieme a Draco Malfoy quel nuovo racconto erotico.

«Torre di Astronomia? Sala Grande?», propose Malfoy, sussurrando le parole e pochi centimetri dall'orecchio della Grifondoro.

La risata che fuoriuscì dalla labbra di Hermione aveva una nuova punta di nervosismo, derivata dalla consapevolezza che quello che era iniziato come uno scherzo, stava avendo su di lei un effetto, che forse avrebbe dovuto prevedere.

Aveva passato l'ultima settimana a stretto contatto con Malfoy.

Avevano sorriso insieme, avevano parlato di argomenti che solitamente preferivano ignorare; si erano avvicinati in un modo che Hermione trovava sorprendente e anche un filo preoccupante.

La fiducia che sentiva di provare per Draco Malfoy era maggiore di quella che avrebbe dovuto provare, considerando il passato che condividevano.

Eppure...

Eppure Hermione sentiva la pelle andarle a fuoco al solo pensiero di leggere insieme al ragazzo quel nuovo racconto erotico.

Malfoy disse la parola d'ordine, una volta che furono arrivati di fronte all'Ufficio dei Capiscuola e dei Prefetti, e Hermione lo seguì dentro alla stanza, sfilandosi immeditamente il mantello e appoggiando a terra la sua borsa.

Si sedettero al tavolo con passi sicuri, come se stessero seguendo una coreografia provata e riprovata fino allo sfinimento, poi si bloccarono, le mani di Malfoy strette intorno alla pergamena e le labbra di Hermione arricciate in una smorfia colma d'impazienza e timore.

«Leggo ad alta voce?», chiese con incertezza la voce del Serpeverde, mentre i suoi occhi grigi si spostavano dal viso della Grifondoro alla pergamena.

Hermione scrollò le spalle: «Come vuoi».

Hermione Granger chiuse gli occhi e si mise comoda sulla sedia su cui era seduta, incrociando strettamente le braccia al petto, mentre ascoltava attentamente le parole che fuoriuscivano dalle labbra di Draco Malfoy.


Dall'Ufficio dei Capiscuola e dei Prefetti uscirono quasi tutti coloro che aveva partecipato alla riunione quel pomeriggio, gli unici che rimasero seduti al tavolo furono Hermione Granger e Draco Malfoy, che essendo Capiscuola dovevano finire di segnare gli argomenti che erano stati trattati durante l'incontro e con quale esito.

Si scambiarono poche parole, per confrontarsi sulla riunione che si era appena conclusa, poi Hermione prese posto accanto a Draco e insieme controllarono di aver segnato correttamente ogni punto affrontato.

Non era la prima volta che si trovavano così vicini, Hermione era certa che non sarebbe stata nemmeno l'ultima, dati i loro continui incontri in quanto Capiscuola, eppure quel giorno Hermione non sembrava in grado di sopportare tale vicinanza.

Forse era il profumo che emanava dalla pelle del ragazzo, forse era il modo in cui pronunciava certe parole, con quell'accento terribilmente elegante e snob, forse era il fatto che da quando avevano iniziato a lavorare insieme come Capiscuola Hermione non riusciva a togliersi dalla mente il sogno che l'ossessionava e che la vedeva in posizioni compromettenti con Draco Lucius Malfoy.

«Stai bene, Granger?», chiese il Serpeverde, forse notando le gote arrossate e le labbra socchiuse della ragazza.

Hermione cercò di riscuotersi, di disperdere il desiderio che le annebbiava la mente, ma non ci riuscì, tutto quello che...



Hermione sussultò e sbarrò gli occhi, nel sentire la mano di Draco Malfoy sfiorarle la spalla.

«Sei pallida, Granger, stai bene?»

Dalla gola di Hermione emerse un suono strozzato, a metà strada tra un gemito di desiderio e uno di sofferenza, poi la ragazza si coprì il volto con le mani e appoggiò i gomiti sul tavolo, nel vano tentativo di calmare il battito del proprio cuore e di regolarizzare il suo respiro.

«Vuoi che smetta di leggere?»

La voce di Malfoy era colma di una delicatezza e gentilezza tale, da riuscire a lenire in parte le sofferenze della ragazza.

«Come fai ad essere così calmo?», sussurrò con un filo di voce Hermione, spostando abbastanza il capo da poter sbirciare con la coda dell'occhio l'espressione del ragazzo.

Hermione si era aspettata di trovare il volto di Malfoy congelato in una maschera di pura indifferenza o impassibilità, invece gli occhi grigi del ragazzo sembravano più grandi che mai, mentre la osservavano — preoccupati? — e le labbra spiccavano, rosse e lucide — se le era morse? — sulla pelle pallida del viso.

«Calmo non è l'aggettivo che userei per descrivermi», mormorò Draco Malfoy ed Hermione capì di non essere l'unica, in quel momento, a sentirsi sul bordo di un precipizio.


°◊°◊°◊°


Quando Hermione Granger allungò una mano verso di lui, Draco non si allontanò, ma rimase immobile, terrorizzato e impaziente allo stesso tempo.

La mano della Granger era tiepida e morbida — piacevole — contro la pelle del suo viso e Draco inspirò a fondo l'odore dolce che aveva imparato ad associare alla ragazza, nell'ultima settimana di stretto contatto.

Lasciò che la Grifondoro esplorasse la sua guancia e lo zigomo, con le dita incerte e tremanti, per qualche secondo, poi Draco allungò a sua volta la mano, affondandola tra i ricci e crespi capelli, che circondavano disordinatamente il volto della ragazza.

Hermione, Hermione, Hermione...

«Vorrei...», sussurrò la voce timida e incerta della Granger, prima che si mordesse il labbro, gli occhi puntati sulla bocca di Draco.

Anche Malfoy voleva.

Lo voleva talmenta tanto da faticare a respirare normalmente.

«Posso?», chiese Draco, leccandosi le labbra.

Hermione diminuì drasticamente la distanza tra i loro volti, mentre diceva: «Sì, sì, sì» con un filo di voce e immergeva una mano tra i sottili capelli di Draco, mentre l'altra continuava a saggiare la consistenza della sua guancia.

Draco premette con delicatezza le proprie labbra contro quelle di lei, chiudendo gli occhi per qualche istante.

Da quanto tempo sognava di compiere un gesto simile? Da quanti giorni, settimane — mesi? — aveva iniziato a tormentarsi con l'inconcepibile desiderio di voler baciare Hermione Granger?

Hermione gemette contro le sue labbra e Draco rispose approfondendo il bacio, allacciando le dita intorno alla nuca delicata della ragazza, così da premerla maggiormente contro di sé.

La bocca di Hermione sapeva di tè, pane tostato e burro e Draco si rese ben presto conto, che non gli sarebbe bastato quell'assaggio, per saziarsi.

«Draco».

Il modo in cui Hermione pronunciò il suo nome, lo fece gemere contro la bocca della ragazza.

Fu la Granger a interrompere il bacio, premendo le mani sulle guance di Malfoy per scostarlo abbastanza da liberare le proprie labbra e il dolce sorriso che le incurvava.

Rimasero per qualche secondo a fissarsi negli occhi, mentre cercavano di riprendere fiato.

Draco non riusciva a pentirsi di quello che era appena successo. Sapeva che forse avrebbe dovuto; in fondo aveva appena baciato Hermione Mezzosangue Granger, eppure, dopo tutto quello che era successo — dopo la Guerra, la morte del Signore Oscuro, l'incarcerazione di suo padre ad Azkaban — gli sembrava sciocco anche solo soffermarsi sugli ideali che un tempo aveva creduto veri.

Sanguesporco, purosangue, mezzosangue, babbano...

Che differenza faceva?

Non erano tutti esseri umani?

Gli occhi caldi e lucidi di Hermione lo osservavano con intensità, studiandolo con la stessa pazienza e precisione che avrebbe impiegato per leggere un testo complicato di Trasfigurazioni e Draco si ritrovò a sorridere, senza un vero e proprio motivo, oltre al fatto che quello che aveva appena ricevuto fosse probabilmente il miglior bacio dei suoi diciotto anni di vita.

«A cosa pensi?», chiese la ragazza, con le gote arrossate e le labbra gonfie per il lungo bacio che si erano appena scambiati.

«Penso a come sarebbero diverse le cose, se invece di litigare, tutti questi anni li avessimo passati a baciarci».

Hermione rise, gettando appena indietro il capo e gli occhi di Draco si trovarono a scendere sulla gola della ragazza e sulla leggera scollatura del maglione giallo, che indossava e che si sposava magnificamente con la sua carnagione olivastra.

Le dita della Granger si premettero sul viso di Malfoy, in modo tale da muovere il volto del ragazzo e di far scontrare nuovamente le loro labbra.

Iniziò come un bacio dolce — dolce e sorprendente e... wow — come il primo, poi Hermione si sporse dalla sedia, facendo scontrare le proprie ginocchia contro quelle di Draco e il ragazzo premette le mani sulle spalle della ragazza; una la lasciò scendere lungo il braccio coperto dalla lana del maglione, l'altra la appoggiò con delicatezza al collo morbido e inarcato di Hermione.

«Anche tu, leggendo i racconti...» sussurrò la Granger contro la sua bocca, prima di mordergli delicatamente il labbro inferiore: «Anche tu hai iniziato a pensare... a volere...»

Draco la baciò, introducendo la lingua in quella danza di bocche, dita timide e respiri affannati, riuscendo a dire un misero: «Sì», solo quando interruppe brevemente il bacio per prendere fiato.

Draco non avrebbe saputo dire quanto rimasero a baciarsi in quel modo, incapaci di cercare un contatto più intimo, ma allo stesso tempo troppo coinvolti da quelle effusioni per interromperle, poi Hermione si scostò e scoppiò a ridere.

«Non abbiamo finito di leggere il racconto», disse lei, contagiando Draco con la sua allegria; finirono col ridere l'uno contro la bocca dell'altra, con le fronti vicine che tremavano appena e sottili rughe d'espressione intorno agli occhi.

Draco riprese in mano la pergamena, scorrendo con occhi veloci le righe del racconto, poi tornò a fissare gli occhi scuri di Hermione: «Sembra che anche questa volta battezziamo un tavolo», disse il ragazzo, indicando la cattedra accanto alla quale erano seduti in quel momento: «E che le mie prestazioni siano tanto strabilianti da farti venire due volte».

Draco notò, con un pizzico di compiacimento, che le guance di Hermione erano rosso fuoco, mentre ridacchiava nervosamente.

«Metteremo in pratica le tua capacità un'altra volta, ora devo andare, Ginny e Luna mi aspettano in biblioteca».

Draco ebbe giusto il tempo di rimanere senza fiato per ciò che le parole della Granger implicavano, prima che la ragazza gli lasciasse un frettoloso bacio sulla bocca, recuperasse borsa e mantello e uscisse dall'Ufficio dei Capiscuola e dei Prefetti, lasciando dietro di sé il suo profumo dolce.









***

Buonsalve popolo di Wattpad!

Siamo arrivati al decimo capitolo di questa storia e, come penso abbiate notato, le cose iniziano a farsi interessanti *inserire risata maniacale* per i nostri due protagonisti.

Ma andiamo con ordine:

- Blaise Zabini in questa fanfiction è bisessuale (spero di aver mostrato in modo convincente i suoi ricordi e pensieri, senza annoiarvi troppo con inutili dettagli)

- Ginny e Luna leggono lettere invece di studiare

- Draco ed Hermione si BACIANO! *first reaction: SHOCK*

Non sono riuscita ad aspettare fino a mercoledì, avendo questo capitolo già pronto, ho pensato che meritaste di leggerlo subito!

Spero abbiate tempo e voglia di farmi sapere cosa ne pensate!

Per il prossimo capitolo sto pensando di inserire, invece del punto di vista di Blaise o Pansy, quello di qualche altro personaggio...

Non vi dico chi, perché sono cattiva, ma se volete provare ad indovinare, fate pure!

Vi ricordo che potete trovarmi anche su Instagram, il nome dell'account è lazysoul_efp.

Un bacio,

LazySoul_EFP

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro