20 Doppia festa, Washington D.C., settembre 2019
'Accidenti, sei uno schianto...il colore è azzeccato, splendido...' Tony rimirò la Reynolds in un tubino senza maniche rosso, lungo al ginocchio, con un volant sulla vita che le donava un'aria assai romantica, décolleté nere e borsetta abbinata; Bucky le era vicino, in un abito grigio scuro.
'Certo, l'ho scelto io, il mago dell'immagine; lei è Pettirosso, ed è il colore dell'amore' piccato, Jack si mise in mezzo 'i vostri, cari maschietti, li ho presi di una taglia in più, così sotto avete potuto indossare le tute da combattimento. Tranne Rogers, Stark e Banner' si girò in direzione di Bruce 'quando ti trasformerai, ti invito a non mostrare le parti intime verso le telecamere, che riprenderanno la prima parte dell'evento del pomeriggio, fino al cocktail!'.
L'altro, in imbarazzo, rise 'Ci proverò!'.
'Ricapitoliamo' West prese la parola, rivolgendosi al gruppo 'le vostre armi saranno in giardino, ben nascoste. Lo scudo di Steve abbiamo deciso di no, ci saranno invece arco e frecce di Clint, le ali di Falcon, le pistole di Natasha, il mitragliatore di Bucky. Tony richiamerà i componenti di Iron Man con facilità, pure senza intelligenza artificiale...'.
Robin aveva proposto di organizzare, nel prato antistante la Casa Bianca, un ricevimento per la presentazione ufficiale del suo libro, a cui avrebbero partecipato gli Avengers e i membri del suo governo.
'Ho disposto che il pubblico sia composto da agenti che si fingeranno ospiti e giornalisti. I ministri saranno i più vulnerabili, pertanto, in caso di attacco, li faremo allontanare prima possibile' Ray spiegò.
'Per i potenziati siamo d'accordo?' li interpellò la moretta, preoccupata. Era la cosa che le premeva maggiormente.
'È complicato...sarebbe meglio annientarli!' si oppose Fury, elegante in abito nero.
'Signore...sono persone. Come Bucky. Se per lui aveste deciso in maniera diversa, oggi non sarebbe qui con me' fissò James per un breve e intenso attimo 'Non desidero che gli sia fatto alcun male; devono essere catturati e aiutati ad uscire dal loro stato. Maximoff, te la senti?'.
'Sì, li imprigionerò nei miei campi di forza, per evitare che colpiscano e vengano colpiti!' in un tailleur pantalone color panna, scollato e sexy - l'unico punto di incontro che aveva trovato con Jack sul suo abbigliamento - Wanda si rese disponibile al piano di Robin.
'Signorina Maximoff, mi raccomando, sono cinque...non uno, evitiamo i casini di Lagos' Lowell la squadrò, lei gli fece l'occhiolino, con la conseguenza immediata di farlo arrossire come un peperone.
'C'è altro?' sbuffò Tony 'smancerie a parte...'.
'Voi non potrete portare armi' il portavoce guardò Ray, Robin, Sharon e Maria, in una tuta pantalone nera, 'se Pierce dovesse attaccare sul serio, vi consiglio di mettervi al riparo, insieme al Capitano Rogers, a Nick ed agli altri politici...Vi ricordo nuovamente, e non voglio sentite altre lamentele, che il Governo è alla base della saldezza del nostro paese e che dobbiamo preservare le vite di chi ne fa parte, come massima priorità'.
Steve, in completo blu e cravatta rossa e bianca, accanto alla Carter in un vestito con maniche a tre quarti interamente di pizzo celeste chiaro, rimase granitico.
West fece spallucce, stranamente 'Va bene, mi hai convinto!'.
'Un'ultima cosa...Sergente Barnes...Bucky...sarebbe preferibile indossassi un guanto a copertura della mano bionica, sai...per il pubblico' Jack si vergognò a chiederlo.
Controbatte' Fury, al posto di James, con un gesto emblematico, sentimentale e da lui inaspettato; prese la sinistra dell'ex Soldato d'Inverno e la sovrappose a quella di Pettirosso, muovendosi verso il giardino 'Lowell, occupati di politica e il resto lascialo a noi. Bando agli indugi. È ora...'. Per farsi perdonare dei comportamenti del passato, unì pragmaticamente i corpi e le anime di due giovani che aveva contribuito a separare.
Erano usciti nel prato antistante l'edificio presidenziale; i componenti del Governo e gli Avengers si erano seduto nelle prime fila delle seggiole predisposte di fronte al sobrio palchetto da cui Robin, in diretta, il proprio romanzo fra le mani, rispondeva alle domande che arrivavano dalla platea. Con calma, chiarì le motivazioni che l'avevano spinta a scrivere il libro ed a pubblicarlo.
Era facile e complesso al tempo stesso, si trattava di spiegare un battito del cuore...e chiunque fosse stato innamorato avrebbe concordato con lei, che i battiti non si spiegano. Si provano, si sentono, si condividono col partner. Lei era stata costretta a spartire il proprio con i suoi lettori e col mondo intero.
'Francis Scott Fitzgerald è uno fra i miei autori preferiti...una sua frase sento mia. La amo e questo è l'inizio e la fine di tutto...nel caso di 'Battiti d'amore' è stato così...è la persona che amo l'unico motivo per cui il libro esiste, perché per me è l'inizio e la fine di tutto' in quel frangente, gli occhi scuri di Pettirosso si fissarono nelle pozze azzurre di Bucky, che le sorrise, arrossendo, come se il tempo si fosse fermato al tavolino del bar di Bucarest, testimone del loro primo appuntamento.
Un lieve e sentito applauso si alzò verso la moretta, che ogni tanto levava lo sguardo in alto e ai lati del giardino, in attesa.
'Bel discorso' la Romanoff, indosso uno splendido e sensuale vestito in lame' dorato, le si avvicinò per complimentarsi, intanto che prendevano un aperitivo, appena terminata la presentazione del romanzo.
'Grazie' fece la Reynolds, muovendosi verso James, che nascose il viso fra i suoi capelli, sussurrando 'Sei solo tu il mio battito...lo sei sempre stata...'.
Robin avrebbe voluto baciarlo; si bloccò, osservando in lontananza dei puntini scuri volare nella loro direzione, talmente tanti che oscuravano il cielo. Sembravano uno stormo di rondini, che volteggiavano.
Capì, immediatamente, che fossero i droni di Tony e le venne in mente il regalo mattutino ricevuto proprio da Rondine.
'Mettetevi al riparo' gridò ai giovani componenti il Governo, tirando fuori dalla pochette nera una pistola argentea dalla forma avanguardistica, con Clint e Nat che aiutavano i politici a lasciare in fretta l'edificio, avendo compreso il pericolo imminente.
'Mirate alla parte sotto il logo delle Industrie Stark' Ray le si affiancò, un'analoga arma in mano insieme a Sharon Carter, Maria Hill e Nick Fury.
'Che diavolo fate? Vi avevo detto di mettervi in salvo!' Lowell aveva le mani nei capelli, vedendo il Capitano liberarsi del completo elegante per restare in tuta da combattimento, agganciando all'avambraccio lo scudo lanciatogli da Barnes, nascosto anch'esso sotto le seggiole dei partecipanti.
Steve nemmeno gli rispose, e si posizionò dietro all'amico, che si era egualmente preparato, con il mitragliatore nella destra.
'Tieni!' Fury passò una pistola a Jack, che la prese, tremante 'Non sono capace, te l'ho detto!' si oppose.
'Prova, Lowell, chiacchieri tanto, saprai far funzionare qualcosa che non sia la tua lingua biforcuta!' Wanda lo spronò ed il portavoce esaminò l'oggetto del contendere, incerto, per riporlo nella tasca della giacca.
'Se muovi la leva in alto a destra spara proiettili, a sinistra dovrebbe...' il nero puntò un drone, il primo che gli venne incontro, abbassandosi. Un raggio di luce bianca toccò il metallo dell'apparecchio e lo disintegrò, in un nuvola di fumo chiaro.
'E vai! Made by Ray West!' strillò quest'ultimo, mirando ad un paio di droni, che furono spazzati via in un attimo.
'Il solito genio!' si congratulò James, notando entrare in giardino, con la coda dell'occhio, cinque sagome in uniformi scure che riconobbe...quella che aveva indosso lui ai tempi dell'HYDRA, la stessa che indossava nei suoi incubi e nei ricordi mostruosi che si portava dietro e con cui si era reso un assassino crudele e spietato, per volontà altrui e senza possibilità di ingerenza alcuna sui propri comportamenti, macchiato nell'anima fino alla fine dei suoi giorni.
Gli altri lo avevano perdonato, persino Stark, e con lui il debito era enorme, l'assassinio dei suoi genitori; purtuttavia non era riuscito a perdonare se stesso, fino in fondo.
Vedendo i cinque individui che combattevano, senza esclusione di colpi, contro gli operativi piazzati lì da West - su cui ebbero la meglio facilmente - privi di personalità, freddi come il ghiaccio, semplici automi assassini, si chiese se non fosse preferibile spazzarli via dalla faccia della Terra piuttosto che fermarli e ricondizionarli. Il percorso sarebbe stato complicato e doloroso...e non avrebbero avuto la fortuna di un battito d'amore accanto...Robin!
La cercò, preoccupato, con lo sguardo e lei, come per magia, si materializzò alla sua destra, quasi telepatica 'Dobbiamo prenderli vivi...ce la faremo...' gli si mise schiena a schiena, continuando a sparare ai droni sopra la sua testa, vedendo Steve piegare le ginocchia e lanciare il clipeo contro il potenziato dai tratti mediorientali, facendolo arretrare di un paio di metri.
La Maximoff lo racchiuse in un campo di forza e lo bloccò, il tempo giusto perché la Romanoff gli sparasse un sonnifero nella dose per dieci cavalli, preparato da Banner.
Tony, ricomposta sul suo corpo l'armatura di Iron Man, si stagliava in alto, distruggendo i droni di propria progettazione, smadonnando; gli pareva di uccidere i propri figli, era il boia delle macchine di sua medesima creazione. Alternava i colpi a quelli che sparava verso il basso, contro le armi dei potenziati. La Reynolds aveva posto il veto ad un'azione di forza. Nemmeno aveva tutti i torti, elucubrò Stark, loro non erano mostri e non erano Pierce.
'Preso!' Clint aveva riempito il cielo azzurro, a sua volta, di frecce. I dardi, scoccati con incredibile precisione, nel punto debole degli oggetti volanti indicato da Ray e Tony, andavano a bersaglio. Nel suo caso, gli apparecchi metallici cadevano al suolo; aveva creato un vero e proprio cimitero sul prato della Casa Bianca.
'Troppi rifiuti, Barton! Devi provvedere alla raccolta differenziata' lo schernì Ray.
'Attenzione!' Vedova Nera strillò verso West, nel mirino del fucile della donna potenziata.
Lui non avrebbe fatto in tempo a spostarsi e Nat si posizionò, senza paura, fra l'uomo ed i colpi destinatigli, che modificarono all'ultimo la loro traiettoria, grazie al provvidenziale intervento di Banner, repentinamente trasformatosi.
Tutti, tranne un unico proiettile che si insinuò nella spalla sinistra della Romanoff; la russa indietreggiò, con un grido strozzato in gola, sbalzata dall'impatto e per il dolore, ritrovandosi fra le braccia di Ray, che la sorresse 'Mi sono fatta perdonare, Ministro?'.
'Sì...che razza di modo, Vedova!' la aiutò, accompagnandola sotto il porticato, facendola sedere a terra e chiamando i soccorsi. La sovietica era fuori gioco, la ferita si era rivelata profonda ed in punto ricco di terminazioni nervose.
Almeno prima di essere portata via in direzione dell'ospedale poté vedere Hulk, suo amore perduto, che tramortiva l'avversaria che l'aveva ridotta in quelle condizioni e le rivolgeva un sorriso, che lei intuì, con chiarezza, attraverso le fattezze verdognole che gli stravolgevano il viso.
Bruce si era rivelato prezioso, la sua avversaria era stata sedata ed allontanata.
Non poté dirsi lo stesso per il potenziato albino, che, inginocchiato, aveva sparato prima un colpo e poi un altro con un bazooka di ultima generazione, un sofisticato lancia razzi anticarro di fabbricazione israeliana.
Buck lo riconobbe con facilità, data la sua conoscenza delle armi. Invece che anticarro, furono anti Stark ed anti Falcon.
Tony schivò il proprio razzo, con scioltezza; il collega, meno fortunato, fu raggiunto sull'ala sinistra che si spezzò, e cominciò a precipitare verso il suolo, a peso morto.
Iron Man volò a recuperarlo, con i droni in scia che riuscirono a colpire l'armatura rossa e gialla nel punto più debole, in cui era custodita la parte informatica rimanente utile per librarsi, senza la cui collaborazione, la gestione e guida del guscio metallico, già difficoltosa, divenne impossibile.
In assenza del residuo del terminale, Stark navigava a vista, ovvero al buio. Riuscì a portare in salvo Wilson, atterrando con quest'ultimo a qualche chilometro dalla Casa Bianca, alla fine di Capitol Street.
'Siamo sempre meno!' la Hill non fece in tempo a dirlo che un drone le arrivò quasi all'altezza del viso, facendola arrancare e cadere malamente. Si lamentò, per la distorsione alla caviglia che le impediva di continuare a rendersi utile, giacché, di certo, non poteva sparare seduta sull'erba, senza divenire lei stessa un facile bersaglio. Gattonò, faticosamente, fino all'interno dell'edificio, mettendosi al riparo.
'Steve...a destra!' Barnes attenzionò l'amico, che si voltò nella direzione indicatagli, colpendo con lo scudo il volto del potenziato castano. James raggiunse Cap e, con il braccio bionico, lo aiutò a tenere l'avversario il più fermo possibile, affinché il Falco lo centrasse con un dardo che, al posto della classica punta di una freccia, aveva una siringa col sonnifero. 'Bingo!' si felicitò Barton, imbracciando l'arco nuovamente, per mirare al cielo, per terminare l'ultima decina di marchingegni.
'Non si stancano mai!' Robin era preoccupata, mancavano due potenziati, che erano i più aggressivi ed apparentemente caparbi e capaci.
Si augurò che i campi di forza di Wanda potessero essere risolutivi, poiché la manipolazione telepatica di cui era maestra si era rivelata inutile con le menti condizionate dei soldati che stavano affrontando, come preannunciato da James.
Lo osservò, improvvisamente, impallidire e girò il viso, per capire quale fosse l'oggetto del suo profondo turbamento: un uomo biondo e distinto in abito scuro, camicia bianca e cravatta argentea, con un sorriso splendente e spavaldo, camminava sul prato della Casa Bianca, una piccola rivoltella alla mano...lo aveva visto solo in foto...Alexander Pierce, il male assoluto in persona.
Bucky si fermò, nel combattimento, una miriade di ricordi spiacevolissimi che gli scorrevano nella testa.
'Maledetto!' Fury, il più distante, corse verso l'amico di un tempo, con intenzioni bellicose...omicide!
Pierce sogghignò, dando ordini secchi in russo ai due sottoposti, utilizzando le parole scritte in cirillico contenute nel libretto dalla copertina nera. L'albino attaccò la Maximoff, che, distrattasi dall'arrivo di Pierce stesso, fu presa alla sprovvista; l'avversario utilizzò l'impugnatura del fucile, dandole un colpo forte sulla nuca che le fece perdere conoscenza. Fu chiaro che il bastardo macchinatore la volesse viva, per sfruttare i suoi poteri e che loro avessero perso il pezzo da novanta per la realizzazione del piano.
La Reynolds volò verso Barnes, scuotendolo, per un braccio e verbalmente 'Resta con me, ho bisogno di te, Bucky...tu sei Bucky e lo sei sempre stato, il mio Bucky...'. Sapeva non avrebbe avuto crisi ma, altrettanto, che il suo passato fosse il suo tallone d'Achille.
Lui rinsavì, concentrandosi su un unico saldo pensiero: la persona che ti ama davvero ti sprona ogni giorno ad essere migliore. Ed era un uomo migliore, dacché aveva conosciuto Robin, che si era messa in gioco per proteggerlo e condurlo fuori dall'abisso. Gli fu sufficiente averla vicina, per recuperare il suo spirito battagliero 'Grazie, amore mio!' sussurrò, lieve, buttandosi contro il potenziato che aveva ferito Wanda, cercando di disarmarlo, in una colluttazione fisica in cui gli si affiancarono gli unici due che potevano reggere il confronto, Rogers e Banner- Hulk.
Tre contro uno, lo atterrarono e Steve lo siringò, mandandolo fra le braccia di Morfeo, con il mostro verde che lo sollevò per spostarlo insieme agli altri colleghi dormienti.
Barnes aveva lasciato, scientemente, Pierce a Nick, dato come era evoluto il loro rapporto; in fondo, il nero era più giovane, più prestante e molto motivato.
Tuttavia, l'ex Segretario Generale dello S.H.I.E.L.D. e leader dell'HYDRA aveva sette vite. Poteva usarne altre sei...ed era scaltro...durante l'attacco al penultimo soldato schiavo, osservando il suo ex amico Fury precipitarsi nella sua direzione, aveva scelto la vittima sacrificale ideale...la ragazza delicata, elegante e bellissima che reggeva le sorti del mondo occidentale, la compagna del Soldato d'Inverno. Lei era concentrata su Barnes e la vecchia volpe l'aveva agguantata, premendo la canna della Glock 33 sulla stoffa del vestito che le copriva la schiena.
La Reynolds aveva emesso un gemito di disappunto alla pressione del metallo sulla carne, ancorché attraverso il tessuto, percependo che l'infame stesse muovendo la rivoltella verso il suo capo.
'Giù le armi ed allontanatevi, sennò le faccio saltare il cervello!' aveva minacciato Pierce.
Nick si era fermato nella corsa, alzando le mani e tutti avevano indietreggiato, compreso Hulk.
Barton aveva fatto cadere sul prato arco e frecce, Ray la sua pistola.
Esclusivamente Bucky e Steve non lo avevano fatto; Rogers si era trovato a reagire contro il potenziato calvo e particolarmente robusto, che aveva schiaffeggiato a mano aperta Sharon sul viso, per farle abbassare la mano in cui teneva la propria arma, tanto forte che la Carter era svenuta per il dolore. L'avversario aveva rivoltato e gettato a terra il Capitano, che, perso il clipeo, aveva ritenuto di rimanere immobile, per l'incolumità della Reynolds.
Barnes, invece, d'istinto aveva imbracciato il fucile, a gambe aperte, come fosse in trincea o al poligono di tiro.
Pierce teneva la pistola puntata alla testa di Robin, all'altezza della nuca, più che piazzata, con la canna poggiata sui capelli.
Il potenziato rimasto, ultimo baluardo fra il tutto e il niente, faceva lo stesso con il proprio fucile, nel mirino il cranio del Capitano Rogers, finito a pancia in sotto sull'erba, con un piede dell'altro poggiato fra i reni ed i glutei, con tanta forza che riusciva a respirare con difficoltà.
'Soldato' l'ex capo dell'HYDRA si rivolse a Bucky, ridendo 'una volta eri il mio giocattolo...un soldatino perfetto...deponi il mitragliatore...oppure spara. Se sceglierai me, il tuo amico più caro morirà, se opterai per il coraggioso eroe, addio grande amore!' mosse l'arma sulla testa della Reynolds.
Barnes li aveva sotto tiro e spostava l'attenzione dall'uno all'altro dei suoi temibili avversari. Avrebbe potuto ucciderli con uno scatto del grilletto, esperto com'era. Entrambi...uno per volta, purtroppo. Scelta impossibile...Robin o Steve...una scelta del cuore, pura follia.
Comprese, nello stesso istante, cosa avesse provato Robin all'aeroporto di Lipsia Halle posta davanti ad un bivio terribile...lui o Ray. L'amò ancora di più, per il suo coraggio, per l'immensità del suo cuore.
Fu Pettirosso a tentare di toglierlo d'impaccio. Lo scrutò, coi suoi bottoni di cioccolato fondente, lucidi e luminosi come mai e mise la mano sul proprio cuore...'Scegli Steve' lo disse seria, la voce non le tremava, consapevole dell'amicizia che legava i due maschi e che Rogers fosse un Avenger, insostituibile, una mezza divinità.
Lei era solo la sua compagna perduta, tornata ad esserlo realmente da pochi giorni ma soprattutto era il Presidente degli Stati Uniti... e, per esperienza, sapeva esistesse un ordine di successione costituzionale per l'incarico che ricopriva e proprio Steve fosse destinato a prendere il suo posto.
Non ebbe alcun timore di proporsi per il sacrificio, solo il rammarico che non avrebbe più sentito il suo battito d'amore, se non in un'eventuale futura o parallela vita dell'anima.
'Non posso' con le mani strette sul metallo del proprio fucile, Bucky rimase concentrato, in cerca di un guizzo mentale, di una ispirazione geniale. Genio era West, non lui...e Ray era fuori gioco.
Indeciso e comprendendo che il tempo fosse scaduto, che fosse giunto il momento di diventare un giustiziere per una delle due persone che amava di più al mondo, quelle che lo avevano protetto a qualsiasi costo, posò lo sguardo sul Capitano.
Lo rivide adolescente, minuto e sgraziato, timido e cortese. L'immagine si sovrappose a quella del giovane uomo muscoloso che tendeva i polpastrelli della mano destra a sfiorare il braccio di sua moglie, svenuta e coricata a un metro da lui.
Con un groppo alla gola, si bloccò, notando un lieve sorriso e un... battito di ciglia...anzi ...di ali del suo Pettirosso.
Le lesse negli occhi una speranza e udì, nello stesso attimo, il suono più bello e spettacolare del mondo alle proprie orecchie, battito del cuore a parte, ovvio...l'armarsi di un grilletto!
'Vaffanculo, potenziato!' Jack Lowell, il portavoce gentile, nel suo completo elegante, le gambe divaricate, entrambe le mani sulla pistola brevettata da West, che gli aveva regalato Fury, mirò al piede dell'individuo che teneva Stevie sotto scacco, il sostegno poggiato sul terreno della Casa Bianca. E lo centrò in pieno, in un punto non vitale, nel rispetto dell'ordine del suo capo di non ucciderlo, con una freddezza spaventosa, facendogli perdere l'equilibrio intanto che Rogers, subito rialzatosi e ripreso lo scudo, gli strappava il fucile e lo immobilizzava.
In quello stesso nanosecondo, il Sergente Barnes fece fuoco, senza remore, alla nuca ed al petto del mostro che lo aveva torturato, usato, manipolato e che minacciava il suo battito...addio, Alexander Pierce...
'Arrivederci all'inferno!' bisbigliò Bucky, stringendo Robin che gli era volata fra le braccia, il cadavere del suo incubo a terra, il proprio battito del cuore che si regolarizzava.
***
Un'ora più tardi
Nella stanza ovale, Robin serviva thè caldo e biscotti ai suoi ospiti, in un momento di rilassatezza e chiacchiere, per ritemprarsi delle fatiche e stemperare la tensione.
'Un onore...lo scriverò nel curriculum...il Presidente degli Stati Uniti mi ha versato il the...e messo pure il limone!' Rondine prendeva in giro Pettirosso 'comunque, grazie per aver elogiato le pistole che ho ideato per disintegrare i droni! Siete degli ingrati, ecco cosa siete'. Era logorroico.
'Sei un genio! E' palese, non ricordacelo in continuazione!' Bucky gli dette una pacca sulla spalla, col braccio bionico, mettendoci più forza del normale.
'Mi fai male!' bofonchiò West, indolenzito.
'Dobbiamo fare i complimenti al portavoce!' ridacchiò Fury, correggendo l'Earl Grey con un goccetto di whisky invecchiato, da una fiaschetta che portava sempre con sé 'quando ti ho dato l'arma ero convinto non l'avresti usata mai...e, invece, mi hai stupito. Sei stato fenomenale'.
'Ero motivato' in brodo di giuggiole, coccolato e festeggiato da tutti per il suo gesto, Jack faceva gli occhi dolci a Wanda...contraccambiato!
Era sì motivato; quando aveva visto gli scagnozzi di Pierce ferire la Maximoff - che si era perfettamente ripresa, ancorché tenesse una borsa del ghiaccio sul bernoccolo - aveva sclerato. Lui era disarmato in apparenza e agli avversari era sembrato un impiegato sfigato, certo non un agente o un Avenger.
Non lo temevano e non se ne erano curati, Pierce compreso; era un altro politico pieno di sé, un pallone gonfiato come tanti Lowell aveva incontrato. Con Wanda ferita, si era sentito prudere le mani e si era ricordato dell'omaggio di Nick. Gli era venuto naturale impugnare la pistola e aveva rammentato di dover spostare la leva in alto verso destra. Beh, fattolo, il resto era stata conseguenza doverosa.
'È la fortuna del principiante!' commentò Barton, interrotto da un messaggio al cellulare che lesse e riferì 'Era Bruce, dall'ospedale; Natasha sta bene, i medici hanno estratto il proiettile e ricucito la ferita. La dimetteranno domani. Banner resterà con lei...magari si rimetteranno insieme' auspicò.
'Meno male, non era nulla di serio' la moretta, sedutasi in braccio a Barnes, fece un sospiro di sollievo.
'Oggi, Cap, ti ho visto in difficoltà!' Wilson si rivolse, ironico, a Rogers, limitrofo a Sharon, in piedi al buffet, che si serviva di biscotti da un piattino.
'Sono stato meglio, Sam. Non mi piace fissare il pavimento, cemento o erba che sia, con il piede di un energumeno potenziato sul culo! Sono sempre le chiappe più belle d'America' sbottò.
'Diamine, Capitano, linguaggio! Sei pure Vicepresidente!' Tony si sbrodolò il pizzetto col the, facendo quasi cadere a terra la sua tazza, per il troppo ridere.
'Posso chiederti, Bucky, a chi avresti sparato, se non avessi avuto scelta? A Steve o a Robin?' timidamente, Maria Hill - la caviglia fasciata - curiosa, provò a sondare il terreno.
James pose lo sguardo sulla moretta, che alzò il viso nello stesso attimo e rispose al suo posto, una mano sul suo torace 'Avrebbe seguito il suo battito e non avrebbe sbagliato!'.
'Risposta giusta e l'unica che ci aspettassimo, chiaramente! Sergente...forse c'è speranza, per me!' Jack ricordò una loro conversazione passata, con la testa a indicare Wanda, infinitamente ed insolitamente sfacciato.
'Lowell...più facile che diventi il prossimo Presidente!' ribatté Barnes.
L'altro sbuffò 'Sempre il solito pessimista. Che ora abbiamo fatto? La conferenza stampa ti aspetta, capo' interloquì Robin, con un cenno al suo polso sinistro.
'L'ora che desidero' Robin 'Pettirosso' Reynolds lo bisbigliò, poggiando le labbra su quelle di James Buchanan 'Bucky' Barnes, il suo unico battito del cuore, il suo eterno battito d'amore.
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