Prima Volta
<< ATTENZIONE: scene di sesso abbastanza esplicite, se non vi piace o non gradite leggete i prossimi capitoli :3 >>
L'acqua fredda della doccia percorreva il corpo del ragazzo albino.
Dopo l'allenamento aveva deciso di prendersi una lunga e rilassante pausa da tutto e da tutti, soprattutto da lui. Claude.
Quando si allenavano i due diventavano come avversari, anche se erano i co-capitani della Chaos, non facevano altro che aggredirsi l'un l'altro e ormai quasi nessuno riusciva più a sopportare le loro litigate.
Bryce era decisamente stufo, non sopportava l'idea di dover ogni volta discutere con il suo ragazzo, non che ne gli importasse poi molto, detto da lui; ma il fatto era che quando Claude tornava nella camera che condividevano insieme, non faceva altro che brontolare e parlare, anche da solo.
Dopo essersi coperto con un accappatoio a caso uscì dal bagno, proprio mentre la porta d'entrata si apriva.
Claude, ancora mezzo furibondo, posò lo sguardo sul corpo del'albino:
- Stai indossando il mio accappatoio... -
Bryce si accorse soltanto ora di quel dettaglio, arrossendo leggermente:
- Problemi? - Vide il rosso avvicinarsi a lui con passo felpato e fermarsi ad un centimetro dal suo corpo.
- Sei così fottutamente sexy. - il tutto accompagnato da un ghignetto malizioso - toglitelo... ORA -
Lo sguardo stupito dell'altro lo fece abbastanza divertire e vederlo così imbarazzato lo eccitava.
- Tu sei fuori, aspetti che mi vesta, poi te lo ridarò. - disse allontanandosi da lui e avvicinandosi all'armadio per prendere i vestiti.
- Ma io non voglio che tu ti vesta, semplice. - detto questo lo circondò con le braccia, abbracciandolo.
- L'ho già detto che sei fuori? Mollami e fammi vestir... - non riuscì a finire la frase appena sentì una mano introdursi sotto l'indumento bagnato.
- Sei congelato, ti riscalderò io allora. - incominciò ad accarezzarlo ovunque, mentre con la bocca gli lasciava dei baci sul collo.
L'albino non poté far altro che rispondere con un piccolo gemito quando una mano gli accarezzò il membro - C-Claude...-
- É scomodo farlo in piedi, meglio sul letto vero? - Sempre ghignando lo prese a mo' di sposa, dirigendosi verso il suo.
- C-che cosa vorresti fare? Mettimi giù. -
L'altro lo osservò divertito, prima di aprire la porta della camera da letto: - voglio fare l'amore con te. -
Il rossore di Bryce divenne più evidente, quando, dopo essere stato posato sul letto, Claude incominciò a scoprirgli il petto e l'addome, baciandolo.
Il rosso, sentendosi ricambiato dai leggeri ansiti, cominciò a scendere sfiorando con la punta delle dita la cappella del membro eretto del più piccolo.
- Sei così eccitato - sussurrò, mentre con la mano accarezzava l'intera lunghezza, facendolo gemere e ansimare.
- Z...zitto - Bofonchiò con la mano davanti alla bocca, non se l'aspettava da Claude tutto questo. Intanto il rosso si stava già occupando di lui con la bocca, inglobando l'erezione dalla punta alla base, con gli occhi sempre fissi nei suoi, languidi di piacere.
La mano tremante di Gazzelle si chiuse stretta tra i suoi capelli, facendogli rilasciare un ansimo roco e, dopo essersi tolto dal suo basso ventre, prese a baciarlo su tutto il viso dolcemente, quasi a volerlo rassicurare.
L'altro tutta via cercò di ribaltare la situazione, non era solito essere sottomesso da qualcuno, men che meno da lui.
Claude si ritrovò sotto con un ghigno malizioso in faccia, aveva ottenuto ciò che voleva e l'essere in parte sottomesso non gli dispiaceva. Prese ad accarezzargli i fianchi mentre l'albino gli abbassava i pantaloni e i boxer, facendolo ansimare lievemente quando quello gli prese il membro in mano.
- Vedo che dopotutto non ti da fastidio questa situazione eheheh. - disse con un sorrisino, che scomparve subito vedendo la faccia arrossata e imbarazzata di Bryce.
- P-piantala di rompere i coglioni. - esclamò e incominciò ad abbassarsi verso la sua erezione svettante con del leggero liquido preseminale e, dopo un po' di titubanza, la prese in bocca. Il rosso non poté che gemere, socchiuse poi le labbra e gli occhi osservandolo eccitato. Chi se lo aspettava...
La dedizione che metteva l'albino nel fare tutto ciò faceva godere l'altro incredibilmente.
- Cazzo, Bryce...! Se non la smetti ti vengo in bocca! - gemette roco osservandolo, ma di risposta il diretto interessato prese a succhiare e leccare più insistemente. Il rosso non era per niente deciso a venire, così, con uno sforzo estremo, lo prese mettendolo seduto sulle sue gambe.
- G...guasta feste - non riuscì a finire la frase, poiché venne interrotto da un bacio con tanto di lingua che per un momento non lo fece respirare. Le mani prima posate sui suoi fianchi finirono sulle gambe e infine sulle natiche, che vennero allargate facendolo gemere di sorpresa.
- Voglio stare dentro di te, qui. - e infilò con poca delicatezza un dito nel suo antro
- Cazzo, se continui a gemere così riuscirai a farmi venire immediatamente. -
Di risposta Bryce rilasciò molti ansiti carichi di eccitazione
- U...un a...altro, ah~. - si maledì per questa richiesta, che invece sorprese Claude ancora di più, ma la esaudì aggiungendo altre due dita, sforbiciandole con insistenza.
I gemiti si susseguirono veloci e finalmente il tulipano poté violare, molto delicatamente questa volta, la verginità del più piccolo che ora, tutto rosso e ansimante si stringeva a lui mentre l'accappatoio scendeva piano, lasciando pienamente scoperto il suo pallido e eccitato corpo.
Dopo svariati minuti in attesa del suo consenso, Claude prese a muovere il bacino verso quello dell'albino, baciandolo e morendogli il collo, marchiandolo così di segni violacei.
Dal canto suo Bryce stava esplodendo, sentiva un dolore al basso ventre che, soltanto grazie alla sensazione delle sue labbra, il rosso riusciva a lenire e distrarlo.
I primi movimenti disconnessi vennero sostituiti da quelli più coordinati, che donavano piacere ad ambo le parti, soprattutto quando il capitano della Prominence prese a masturbarlo prima veloce poi lentamente.
- N...no a...ah~. S...sto per venire! - esclamò artigliandogli le spalle
- Vieni, cazzo... ngh - rispose, ritrovandosi poi la mano ricoperta di liquido perlato.
Ora non ce la faceva più, doveva assolutamente venire, quindi incominciò a spingere sempre più forte e a fondo, sentendo le unghie dell'altro graffiarlo.
Con due ultime spinte di bacino si riversò nel suo antro caldo e stretto, ansimando roco.
- T...tu e quel cazzo di accappatoio di merda. Mi devo rilavare ora! -
- Ops, ci laviamo insieme? - Domandò ridendo, prendendosi un pugno in testa e un bacio dolce sulle labbra.
Angolo autrice che sicuramente volete ammazzare male:
Mi scuso sinceramente con tutti/e, perché penso che il capitolo faccia abbastanza pena e mi dispiace un sacco; e perché è da un miliardo di anni che non aggiorno. Quindi se mi volete linciare fatelo pure, ne sono consapevole.
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