Riflessioni- Capitolo 12
"Vizio che si insinua. Serpente che striscia Tra le mie ossa Cresce Non riesco a fermarlo Deforma i visi, i sorrisi, la vita. Acre il sapore dentro la bocca Occhi arrabbiati risentimento. È tutto quello che rimane di noi due"
( @_serelunatiche)
(Frosinone)
Povs Andrea
L'invidia: un sentimento negativo che si insinua dentro di te, per divorarti come un tarlo con il legno, fino ad arrivare al punto di rottura. Ti porta a distruggere i rapporti, anche quelli più stretti, perché sei accecato da essa e non ragioni più lucidamente.
Parlo per esperienza: per colpa dell'invidia ho perso il mio migliore amico.
Faccio un tiro dalla IQUOS e sbuffo il fumo fuori dalla finestra della mia camera, so che è una pessima abitudine, ma da un po' di tempo a questa parte quando fumo riesco a schiarirmi le idee.
Quello che vedo al di là della mia casa sono vecchi palazzi grigi fatiscenti, con intonachi sgretolati dalle condizioni atmosferiche.
Grandi nuvoloni carichi di pioggia dello stesso colore dei palazzi si stanno facendo strada nel cielo, confondendosi con il mio umore.
Avevo l'amico migliore che si potesse desiderare e non è un'esagerazione. Nunzio non mi ha mai giudicato solo perché vivo in un palazzo dei quartieri popolari, manco ci badava quando veniva a trovarmi. Né ha mai detto una parola sul buco di casa in cui sono cresciuto, che stonava un sacco se paragonato alla villetta dove alloggiava.
Stringemmo amicizia alle scuole medie, quando entrambi avevamo dodici anni. Veniva spesso a casa mia molte volte rimanendo anche a cena e io facevo lo stesso, ovviamente quando non andava a danza.
O se no, ci vedevamo nei corridoi della scuola: eravamo in classi differenti, ma site al primo piano. Ci vedevamo prima degli inizi di lezione e durante l'intervallo. Era l'unico amico che avevo. Nella mia classe non legai con nessuno, più per una mia paranoia di essere giudicato per la mia situazione economica.
Entrambi eravamo dei sognatori: io volevo fare l'attore e lui di diventare ballerino professionista.
Mi innamorai della recitazione quando nella scuola organizzarono un laboratorio di teatro, mi iscrissi per gioco, ma fu come un colpo di fulmine e da quel giorno diventò il mio più grande sogno.
Nunzio era fortunato: i suoi genitori gli pagavano una scuola professionale, dove sin da piccolo iniziò a muovere i primi passi nella danza.
Con il passaggio alle scuole superiori ci siamo divisi, ma la nostra amicizia rimase ugualmente: io frequentai un Istituto Professionale, mentre lui il Liceo Artistico. Sembrava che niente potesse scalfire questo nostro legame, mai avrei immaginato di diventarne io l'artefice.
Mi ero autoconvinto che entrambi avremmo coronato il nostro sogno, ma non feci mai i conti con la dura realtà: i miei genitori non potevano permettersi il costo dell'accademia di recitazione. Ciò lo scoprì solo con la maggiore età.
Per me fu come sbattere la faccia contro un grande muro, dopo aver corso una maratona.
Non lo dissi con Nunzio, so che sbagliai, perché se non mi aveva giudicato fin da subito, non lo avrebbe mai fatto neanche in quella situazione. Eppure mi convinsi che era meglio fingere. Anche se cominciai a covare invidia nei suoi confronti.
Sentimentalmente ero diversissimo da lui: ho avuto qualche ragazza, ma da una botta e via. Invece Nunzio si legò con Rosa, la sua partner di Latinoamericano di un anno più grande. E che femmina, mammamia! Italo Spagnola, rossa di capelli e due occhi da furba. Insieme sembravano perfetti: sia nella danza che nella vita sentimentale.
Lei fu la rovina di tutto, insieme a questa maledetta invidia, che si insinuò nel mio cervello, poco per volta.
Una sera di gennaio di due anni fa mi scrisse perché aveva voglia di compagnia: Nunzio era impegnato con la preparazione alla maturità.
Accettai il suo invito e quando arrivai a casa sua passammo il tempo a bere: si lamentava del fatto che non faceva più sesso da un po' di tempo e che aveva delle esigenze. Ascoltai il suo sfogo, ormai eravamo brilli entrambi e lei iniziò le avance verso di me. Avrei dovuto allontanarla, ma quando mi baciò non la respinsi, non ero immune alla sua bellezza, invece ricambiai. Era sbagliato, ma non mi sentivo in colpa: dentro di me una vocina mi ripeteva che Nunzio aveva tutto dalla vita, mentre il sottoscritto doveva faticare con le unghie e con i denti.
Finimmo a letto insieme e da quella sera avviammo la nostra relazione clandestina: non c'era amore tra di noi, solo voglia di sesso, senza legami di alcun tipo.
Durò esattamente quattro mesi: per tutto il tempo fingevamo, ero diventato molto bravo a mentire. Con Nunzio mi comportavo in un modo, ma con Rosa gettavo la maschera e mostravo un'altra parte di me, che prima non conoscevo. Come se mi fossi sdoppiato e avessi una seconda identità.
A mente lucida potevo paragonarmi al Mattia Pascal di Pirandello: lui si costruì una nuova identità e si comportava di conseguenza. Uguale al sottoscritto.
Un pomeriggio Nunzio scoprì il tradimento: venne a sorpresa a casa mia e mi vide baciarmi con Rosa. Vedere l'dio che stava iniziando a crescergli dentro per me fu come una doccia gelata e solo allora realizzai quello che avevo combinato.
Mi meritai lo schiaffo in pieno viso così come quando sostenne che per lui ero morto e che dovessi sparire dalla sua vita, senza provare a cercarlo.
Dopo quel episodio smisi di vedere Rosa, presi il diploma e iniziai a lavorare come meccanico in un'officina. Mantenni la promessa fino al mese scorso, quando mi convinsi che dovevo parlare con Nunzio.
Ho provato a contattarlo per messaggio dopo aver cambiato numero, ma non ha mai risposto. So che si è trasferito, ho trovato il cartello vendessi davanti alla sua casa, ma non ho idea di dove sia andato.
Do l'ultimo tiro con la IQUOS e chiudo la finestra giusto in tempo: sta iniziando a piovere e le goccioline cadono sulla mia finestra scivolando giù lungo il vetro.
Mi lascio cadere sulla sedia della scrivania e accendo il computer, cercando possibili annunci di comparse per film o serie TV, ho fatto qualche provino, ma senza successo, eppure non getto la spugna tanto facilmente.
Mentre scrollo Google mi imbatto in una pagina che cattura la mia attenzione: ci clicco sopra e compare la schermata dell'annuncio.
È una piccola scuola di recitazione dove offrono borse di studio per chi non può permettersi l'accademia vera e propria. Ti danno anche alloggio se vieni da fuori. C'è un forum da compilare dove inserisci tutti i tuoi dati.
Il posto si trova ad Anzio, vicino a Roma. Sento un sorriso spuntarmi sulle labbra, mentre prego che sia la volta buona che possa coronare il mio sogno.
Faccio quanto richiesto e spengo il PC, mi alzo dalla sedia, per poi stendermi sul letto e fissare il soffitto: non ho nessuno con cui condividere questa notizia, se non con i miei genitori. Il ticchettio della pioggia mi culla facendomi venire sonno, dopo il lavoro svolto decido che posso meritarmi un sonnellino, così chiudo gli occhi, girandomi su un fianco e finendo in un mondo senza sogni.
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(Roma)
Nunzio
Non riesco a togliermi dalla testa l'immagine di Serena, dopo l'attacco di panico che ha avuto qualche ora fa. Sostiene che la colpa non sia la scarsa autostima che ha di sé, ma allora cosa è successo esattamente?
Parcheggio la macchina fuori casa e lancio uno sguardo a mio fratello: Albe è appoggiato contro il motorino e si sistema i capelli.
Quando gli andiamo incontro mi chiedo se sa di Serena, probabilmente no. Così senza troppi giri di parole lo informo
<< Serena ha avuto un attacco di panico>>.
Non lo sapeva, lo noto dalla sua espressione che cambia in maniera repentina.
<< Sai come sta adesso?>> Domanda preoccupato.
<< L'ho accompagnata a casa, dice di stare bene. Ha avuto una crisi prima della lezione di danza Moderna>>.
Corruga la fronte, come a riflettere, poi dice
<< Oggi se non sbaglio avevano la prova dei vestiti. Mi ha detto che era in ansia perché avrebbe dovuto indossare le culottes e un top. Lei è a disagio a mostrare il suo corpo>>. Butta fuori tutto d'un fiato.
Annuisco brevemente, mentre Albe comincia a torcessi le mani, indeciso sul da farsi.
Luca sta in silenzio a braccia incrociate.
<< Forse è meglio che vada da lei>> dice infine Alberto, da una pacca a mio fratello.
Prima che salga sul motorino gli poso una mano sulla spalla
<< Non è che potresti darmi il suo numero, insomma credo che sia giusto averlo, così non le scrivo sempre in direct>>.
Penso che dica qualcosa, ma invece non fa commenti, si limita a tirare fuori il telefono e a farmi copiare il numero.
Ci saluta e mette in moto, per poi sparire lontano.
Sto ancora fissando l'orizzonte quando Luca dice
<< Lui non è come Andrea>>.
Mi volto nella sua direzione e lo guardo scettico, Luca non si sbilancia, fermo nella sua convinzione.
<<È una brava persona: ha ascoltato il mio sfogo sulla vicenda di Amanda. E anche il tuo>>
<< Pensi ancora a lei?>> So quanto ci tenesse al loro legame, d'altronde era la sua prima ragazza.
Scrolla le spalle<< A volte si. Certo che io e te siamo sfortunati con le ragazze, vero?>> Domanda ironico.
Entriamo dentro casa, nell'aria si sente un buon odore: nostra madre fa capolino dalla cucina con indosso un grembiule.
<< Sto preparando una torta alle carote, ipocalorica, perfetta anche per i miei due ragazzi sportivi>> annuncia con un sorriso.
Si richiude in cucina, così ne approfitto per sedermi in divano. Luca mi imita, prendendo posto dall'altro lato.
<< Ti piace proprio Serena>> butta lì, dopo un po' di silenzio nel quale si sentiva solo il rumore del timer del forno.
<< Non farti strane idee. È una bella ragazza, ma nulla di più. Ti saresti preoccupato anche tu al posto mio>>.
Si stringe nelle spalle, non avendo da ribattere. Poi si alza dal divano e sale al primo piano per farsi una doccia.
Ripenso a Serena, al suo carattere diffidente nei confronti dei ragazzi. Poi mi viene in mente l'abbraccio che mi ha dato, in quel momento sono rimasto spiazzato, mi sono detto che le avrebbe fatto bene abbracciare qualcuno per trovare conforto.
L'amore non rientra nei miei piani, Rosa mi ha lasciato un buco nel cuore. Sono troppo concentrato a diventare un ballerino professionista, ad entrare alla Latin Dance Accademy, che non ho la testa per innamorarmi e vivere una relazione.
Poi lei è la mia allieva, insomma. Certo tra me e Serena c'è una bella intesa, come è giusto che ci sia tra due ballerini, ma finisce lì.
Le ho chiesto di venire al Keep-dance, così che puoi farsi un'idea del mondo della danza, al di fuori delle mura della scuola.
Non voglio limitarmi a insegnarle la disciplina, desidero farle da mentore, guidandola passo per passo, come fece Raimondo con me.
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Mi siedo sul bordo del letto, indossando solo i pantaloni del pigiama. Apro Youtube: è da un po' di tempo che non carico video sul mio canale. L'ultimo risale all'inizio di questa estate, mentre mi allenavo a Frosinone.
Scrollo la mia page rivedendo le anteprime, che mi riportano indietro nel tempo. Piccoli frammenti che compongono il mio passato artistico, che certificano i miei sacrifici e la mia tenacia.
Chi desidera di prende la strada del professionismo sa che non bastano le due ore di lezione con il maestro, bisogna allenarsi sempre con costanza, anche a costi di sacrificare il tempo libero.
Da quando ho perso l'amicizia con Andrea mi sono buttato anima e mente nella danza, senza mai perdere di vista il mio obbiettivo. Ogni volta che entro in sala sento la voglia di fare sempre meglio, di dare il massimo nelle performance.
La danza fa parte di me, come il sangue che mi scorre nelle vene, come l'aria che riempie i miei polmoni.
Esco da Youtube e apro WhatsApp, senza pensarci due volte mando un breve messaggio a Serena, chiedendole come sta e poso il telefono sul comodino.
Angolo autrice:
Vi ho presentato Andrea Maistro: lui ha covato per diverso tempo dell'invidia
nei confronti di Nunzio, per questo è stato spinto a tradire la sua fiducia.
Tenetevi a mente questo personaggio, chissà se porterà zizzania o meno.
Intanto Nunzio pensa a Serena, dice che non vuole avere una relazione,
Eppure le scrive.
Lei cosa risponderà?
Ringrazio Serelunatiche per la poesia intro del capitolo, andate a seguirla, merita.
Vi ringrazio come sempre per la lettura.
Se avete spotify cercato la mia playlist Dance For Me, dove trovate le canzoni
che fanno da colonna sonora al romanzo.
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