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Il traditore e la vipera- Capitolo 20

"L'invidia è quel sentimento che nasce nell'istante in cui

Ci si assume la consapevolezza di essere dei falliti."

-Oscar Wild-

(Attenzione: linguaggio scurrile.)

Frosinone




POVS ANDREA

Osservo la mia immagine allo specchio a petto nudo: la palestra ha fatto il suo dovere, regalandomi un fisico bello muscoloso. Sembro totalmente un altro, rispetto a prima.

Le donne vanno pazze per un corpo del genere e a me piace divertirle. Con questo nuovo taglio inoltre i capelli mi donano un'aria sbarazzina e sexy.

Sorrido compiaciuto al mio riflesso: domani partirò per Anzio, mi hanno accettato la borsa di studio per partecipare alla scuola di recitazione. Non sarà come frequentare l'accademia della capitale, ma me lo faccio andare bene ugualmente.

Di fianco all'armadio giace il mio trolley aperto che ho riempito per metà, nuovo posto significa anche nuove ragazze e non vedo l'ora di divertirmi con qualcuna di loro tra una lezione e l'altra.

Un colpo leggero alla finestra chiusa mi desta dai pensieri, sembra che sia stata colpita con qualche sassolino. Apro le imposte e mi affaccio, incurante che siamo a novembre e c'è freddo.

Di sotto spicca il sorriso di una persona che non vedevo più da tempo, Rosa mi fa un cenno con la mano

<< Ehi posso salire?>> Chiede con voce squillante.

Nonostante il clima non proprio idoneo ha deciso di indossare una minigonna inguinale e delle calze velate, il maglione che indossa è aderente, mette in risalto il suo seno.

<< Perché hai deciso di farti viva dopo tutto questo tempo? Pensavo di essere stato chiaro due anni fa>> Mi trattengo dallo sbuffare.

<< Dai rompipalle, se non mi apri do fastidio a tutto il vicinato>>.

So che è capace di farlo, così mi arrendo e dirigendomi verso l'ingresso do un tiro al portone del palazzo.

Rosa si materializza sulle scale davanti a me cinque minuti dopo, raggiunge il pianerottolo e mi sorride sfacciata.

<< Bravo bambino>>. E si infila dentro casa come se fosse sua.

La seguo a ruota, richiudendomi la porta alle spalle. Incrocio le braccia al petto, mentre lei si guarda intorno

<< Non è cambiato un cazzo da quando venivo qui, sembra che il tempo non sia passato>> commenta.

Mi rendo conto che sia diventata più scurrile nei termini, cosa che prima non era.

<< Rosa cosa vuoi?>> Taglio corto, cercando di arrivare al sodo.

Lei punta lo sguardo su di me e mi guarda con finta innocenza.

<< Ho voglia di divertirmi un po'>>. Sbatte le palpebre.

Capisco subito dove vuole andare a parare

<< Non penso sia una buona idea>> dico categorico.

Lei alza il sopracciglio

<< Ma se scopavamo insieme mentre ero fidanzata con il tuo migliore amico e non mi sembrava che la cosa ti desse fastidio>>.

Faccio una smorfia a quel ricordo. Andare a letto con Rosa è stata la cosa peggiore che potessi fare ai danni di Nunzio. Ero pieno di rabbia ed invidia, perché lui stava ottenendo quello che desiderava, mentre io mi dovevo fare il culo per ottenere qualcosa.

Rosa non è cambiata tanto rispetto a due anni fa, gli è solo aumentato un po' il seno. Per il resto fisicamente è uguale. Ora però ha più l'aria da zoccola.

Lei si muove provocante nella mia direzione, fino a trovarsi faccia a faccia con me. Prende una mia mano e se la posa sul seno destro, ma la ritraggo quasi subito.

<< Mi sembra di ricordare che ci siamo divertiti parecchio>> mormora con voce roca.

È una strega capace di ammaliarti fino a farti cadere ai suoi piedi. Il serpente tentatore dell'Eden.

<< Ho rovinato la vita del mio migliore amico>> sputo fuori.

Lei si allunga verso il mio orecchio e mi sussurra

<< Andrea la tua amicizia con Nunzio era destinata a finire, tu sei marcio dentro. Hai coltivato un sentimento di invidia nei suoi confronti che non ti ha permesso più di ragionare. Io sono stata solo la bomba che ha fatto esplodere tutto, ma fidati sarebbe successo con o senza di me. Lui non è un santo, pensava più alla danza che a me>>. Scosta il viso e torna a guardarmi in faccia.

Inizia ad accarezzarmi sensuale il petto, poi la sua mano scende fino all'inguine. Accarezza anche quel punto e devo fare una fatica da matti a non cedere, non voglio stare al suo gioco.

<< Tu l'hai fatto apposta vero? Dicevi di sentirti trascurata perché non facevate abbastanza sesso. Hai iniziato a sedurmi a tuo piacere, ignorando il casino che avresti scatenato. L'amore non è solo sesso>> sibilo.

<< Parli troppo Maistro>> si inginocchia e cerca di afferrare i miei pantaloni, capisco le sue intenzioni e mi sposto rapido all'indietro.

Lei rimane di sasso: non si aspettava che la rifiutassi. Scuoto la testa "Cara Rosa, stavolta non attacca". Penso tra me e me.

Vedendo che non cedo mi rivolge uno sguardo indurito, mentre si alza in piedi.

<< Vuoi la verità: si l'ho fatto apposta. Non ne potevo più di sentirlo parlare di danza, okay? Ero la sua partner di Latinoamericano, ma sembrava che il ballo venisse prima di tutto. Provavamo in sala un sacco di ore, poi lui quando tornava a casa si buttava sui libri a studiare, mentre io chiedevo di più di una semplice carezza o di un bacio. Non avevamo quasi più vita sessuale e volevo fargliela pagare.

Inizialmente volevo sedure il bastardello, sai che casino enorme sarebbe stato scoprire che tuo fratello tradisce la tua fiducia andando a letto con la tua ragazza.

Ma Luca ha sempre straveduto per lui e non lo avrebbe fatto. Poi c'eri tu: ho notato che ti comportavi in maniera strana quando Nunzio ti chiedeva qualcosa sulla recitazione, lasciavi cadere l'argomento o davi risposte vaghe. Ho pensato che fosse per un problema di soldi, visto le condizioni in cui vivi.

Così quella sera quando ti ho invitato a casa mia sei esploso e hai riversato tutta la rabbia che ti portavi dietro, dettata da questa invidia nei confronti suoi e della sua famiglia. È stato semplice farti cedere>>.

Stringo i pugni a questa sua confessione

<< Sei una puttana, ecco la verità>> le parole sgorgano fuori dalla mia bocca senza freno.

Ora lo sguardo di lei è beffardo

<< Non fare la vittima, se volevi potevi fermarti, invece hai preferito andare avanti. Hai distrutto la sua fiducia e lo sai che per lui sei morto. Si è rifatto una vita nella capitale e tanti cari saluti al passato>> sputa fuori rabbiosa.

Rimango interdetto a questa confessione e lei ride della mia espressione

<< Come fai a saperlo che vive a Roma?>> Cerco di indagare.

<< Ho le mie fonti>> risponde lei stringendosi nelle spalle.

Mi sono rotto le palle di questa situazione, così afferro Rosa per il polso e la trascino fino alla porta. Tenta di divincolarsi, ma la mia presa è salda.

Apro la porta e la sbatto fuori, sono pieno di rabbia.

<< Non ti azzardare a farti vedere mai più qui, chiaro?>> sibilo, per poi sbatterle la porta in faccia.

Ho un nervoso dentro che mi logora e non mi fa trovare pace, spaccherei tutto, ma non posso farlo nel rispetto della mia famiglia.

Procedo a grandi falcate verso la mia camera da letto, mi accascio per terra con la schiena appoggiata al muro, tiro le ginocchia al petto e comincio a martellarmi la testa con dei pugni, mentre la mia mente torna a quello che Nunzio mi aveva detto scoprendo il tradimento. È vero, l'ho invidiato, questo dannato sentimento è sbocciato pian piano nel mio petto ed è diventato sempre maggiore.

Lui aveva tutto, io non avevo niente. Lui aveva la casa bella, io quella dei quartieri popolari. Lui avrebbe preso la sua strada nella danza grazie alla sua famiglia, io non potevo permettermi l'accademia di recitazione per via del salario minimo dei miei genitori.

E Rosa è una dannata sadica manipolatrice, che si diverte a mettere zizzania per far litigare le persone. Io sono una merda umana che ha tradito il suo migliore amico per una scopata.

Cerco di riprendere il controllo smettendo di battere pugni, mi alzo anche se le mie gambe sono malferme, tanto è il nervosismo che ho accumulato. Prendo la IQUOS dal comodino, la accendo e comincio a tirare una boccata di fumo sedendomi a bordo del letto.

Espiro il fumo che evapora in una nuvoletta e vorrei che anche i miei casini si dissolvessero allo stesso modo.

Fumare mi aiuta a calmarmi, penso più lucidamente. Guardo la camera dove dormo, osservo ogni centimetro come a volermelo imprimere nella memoria.

Domani partirò per Anzio e spero di iniziare una vita diversa, mi darò da fare per diventare attore, mi divertirò con le ragazze. Magari mi farò dei nuovi amici, chi lo sa. Comunque cambiare aria farà bene, lo sento.

Spengo la IQUOS e torno a riempiere il trolley, pieno di tante aspettative che mi riserverà il futuro. 




Angolo Autrice:

Rosa è una vera è propria arpia, ha confessato cosa l'ha spinta a comportarsi in quel modo.

Andrea è lo stesso colpevole avendo ceduto in passato.

Il suo personaggio lo ritroveremo più avanti.

Secondo voi vorrà trovare un modo per parlare con Nunzio?

O vorrà semplicemente lasciarsi tutto alle spalle?

Che ne pensate di lui? 

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