Esprimere le proprie emozioni- Capitolo 7
"La danza: Passi ritmati di significati intrisi regaliamo agli altri mostrando i nostri visi. Quindi ci estraniamo dal mondo, creando figure nuove ogni secondo. Con una bella giravolta esprimi la fierezza di una persona più disinvolta, la danza ti tira fuori dal baratro in cui sei caduto, ti aiuta a trovare il tuo flow donandoti qualcuno che quando ti guarda ballare esclama per te il suo "wow". Essa è salvezza, ancora, cura e immensa certezza. Una disciplina che riesce a fare ciò la si deve solo amare, crescerci insieme e sperimentare".
- @lacquaeilsole-
Povs Serena
Raggiungo trafelata la biblioteca: i miei compagni sono usciti un'ora prima perché manca il professore di Matematica.
Gli studenti delle altre classi sono tutti a fere lezione, di conseguenza sono sola qui dentro.
Prendo posto a un tavolo al centro e sfilo il quaderno con gli ultimi appunti che ho preso e sistemo le fotocopie che la professoressa di Italiano ci ha consegnato. Mi piace tenere il quaderno in ordine, al contrario di Carola, il suo è un casino totale, d'altronde come tutte le sue cose. Lei è la regina del caos.
Rilego tutto con calma, approfittando del silenzio assoluto, senza studenti che sbuffano, bisbigliano o altro.
Sfoglio pagina per pagina, completamente assorta dall'argomento che stiamo trattando, da non accorgermi che è entrata un'altra persona, finché non mi sento chiamare: alzo lo sguardo e intercetto quello di Luca.
Abbozza un mezzo sorriso e si passa una mano nei capelli: noto che li ha tagliati, ora sono rasati sul lato sinistro e ricadono a ciuffo su quello destro.
<< Non pensavo di incontrarti>> accenna lui.
<< Mi sono rintanata qui dentro per sistemare gli appunti: gli altri sono usciti prima perché mancava il professore di Matematica.>>
Annuisce<< da noi c'è l'assemblea di classe, una palla assurda. Sono uscito perché non ne potevo più: la maggior parte di quei ragazzi si lamenta per tutto. La prima ora l'ho sopportata, ma per la seconda ho deciso di evadere>>.
Sposta la sedia e prende posto di fronte a me, da quel poco che lo conosco mi sembra più espansivo rispetto a Nunzio.
Mi studia e sento salirmi il senso di disagio, cerco di camuffarlo ripetendomi di stare calma.
Notando la mia espressione dice
<< Se disturbo mi metto ad un altro tavolo>> e fa per alzarsi.
Lo trattengo<< rimani pure, non mi dai fastidio>>.
Si rimette comodo, mentre mi mordo il labbro inferiore. Tanto ormai ho finito di sistemare il quaderno, posso fare due chiacchere.
<< Tuo fratello è molto riservato, mentre tu sembri l'esatto opposto>> dichiaro.
Si stringe nelle spalle prima di parlare
<< Nunzio non è un cattivo ragazzo: in passato gli è successo qualcosa che gli ha fatto perdere fiducia nelle persone. Quella che mostra è la sua corazza>> vedo un'ombra passare attraverso il suo sguardo.
<< Sei molto legato a lui vero?>> La domanda mi esce spontanea.
Incrocia le braccia al petto, appoggiandosi allo schienale della sedia.
<< Sono stato fortunato a conoscere la famiglia Caputo e voglio un gran bene a Nunzio, perché è stato il mio punto di riferimento nei momenti più difficili>>.
Questo suo modo di parlare della famiglia mi lascia perplessa, ma dura poco perché Luca inizia a raccontare
<< Sono nato a Napoli, ai Quartieri Spagnoli: quando avevo sette anni i miei genitori sono morti in un incidente stradale. Avevo una zia, ma per problemi economici non poteva provvedere a me. Così sono finito in orfanotrofio per due anni>>.
La sua voce trema leggermente mentre ripercorre quelle vicende.
<<È terribile, non avevi altri famigliari?>> Noto che anche la mia voce si sta incrinando.
Scuote la testa<< la famiglia di mia madre non ha mai accettato il suo matrimonio con mio padre e io non li ho mai conosciuti. I servizi sociali avevano provato a contattarli, ma se ne sono lavati le mani. Ho provato rabbia nei loro confronti, perché mi hanno trattato come un pacco indesiderato.
Quando ho conosciuto i Caputo avevo nove anni e desideravo trovare una nuova famiglia. Mi hanno accolto come loro figlio e cresciuto dandomi tutto il loro amore>>.
Mi sistemo meglio sulla sedia e schiarisco la voce
<< Anche Nunzio è stato adottato?>>
Scuote la testa<< lui è figlio loro. Desideravano dargli un fratello, ma purtroppo Anna, la mia seconda mamma, ha avuto delle complicazioni durante il parto e il bambino non si è salvato. Per loro sono una benedizione, la luce dopo il periodo buio che hanno passato.
Ho legato sin da subito con Nunzio. È stato il mio protettore quando i primi tempi dei bambini mi prendevano in giro dicendomi che ero figlio di mafiosi, solo perché venivo da Napoli.
Mi ha sempre detto che si può essere fratelli senza avere legami di sangue>>.
Le ultime parole fluttuano nell'aria, non mi sono accorta che stavo piangendo, finché Luca non tira fuori un pacchetto di fazzoletti e me ne porge uno.
<< Scusami, sono molto sensibile e reagisco così quando qualcosa mi tocca nel profondo>> asciugo le lacrime che mi hanno rigato il viso e prendo un profondo respiro.
<< Non giustificarti, non c'è né bisogno>> mormora dolcemente << e poi posso vantarmi di avere due cognomi: "Luca Parascandalo Caputo".>> Cerca di essere ironico.
La campanella suona, decretando la fine dell'ultima ora. Raccolgo le mie cose e le sistemo nello zaino, mi alzo e Luca fa lo stesso.
<< Hai lezione con Nunzio oggi?>> Chiede a bruciapelo.
<< Si, continua a insegnarmi i passi base del Latinoamericano, prima però ho lezione di Modern>>.
Ci siamo diretti all'uscita della scuola, lui abbozza un sorriso e si incammina verso il motorino salutandomi con un cenno.
Lo vedo infilare il casco ed allontanarsi, dopodiché mi reco alla fermata dell'autobus e intanto che aspetto scambio qualche messaggio con Carola.
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La lezione di gruppo è finita da una decina di minuti, ma sono rimasta in sala con la maestra per lavorare al mio assolo.
Veronica è una donna sulla cinquantina d'anni minuta: porta i capelli a caschetto con la frangia che le donano un'aria giovanile e ha piccoli occhi vispi neri. Sono cresciuta sotto la sua guida, da quando decisi di lasciare la danza Classica per avvicinarmi al mondo della danza Moderna.
Mi sistemo al centro della sala e la maestra fa partire il pezzo: nell'aria si diffondono le note di Creep degli Radioheat e inizio ad eseguire la coreografia del mio assolo.
Passo dopo passo mi faccio trascinare dalla musica, finché essa non si modella su di me come un vestito cucito su misura.
Chiudo la coreografia con due Piroette e afferro la gamba sinistra portandola alla testa.
Veronica stoppa la musica, mentre poso la gamba a terra e riprendo fiato dice
<< Serena hai una tecnica pazzesca e quando balli sei sinuosa, utilizzi bene gli spazi a tua disposizione. Purtroppo però non mi sono arrivate le tue emozioni ed è un peccato: bisogna lavorarci. Ci vorrà tempo, ma fidati che una volta che ti sarai lasciata andare completamente allora sarai una ballerina completa e potrai avere tutte le carte in regola per essere professionista. Lavora sul significato del testo, come fanno i cantanti>>.
I consigli di Veronica sono sempre produttivi, lei crede in me e nelle mie potenzialità.
Mi saluta e ne approfitto per fare alcuni esercizi alla sbarra, finché non intravedo il riflesso di Nunzio allo specchio: osserva ogni mio movimento studiandomi con uno sguardo assorto.
Mollo la sbarra e lui si decide ad entrare in sala, chiudendosi la porta alle spalle, non so perché ma mi ritrovo a dirgli
<< Con la maestra Veronica sto lavorando a un mio assolo, ma ho dei problemi a far traspirare le mie emozioni quando ballo. Tu come ci riesci?>>
Si stringe nelle spalle<< ho imparato con il tempo>>
Poi mi spiazza chiedendomi<< Ti va di mostrarmelo?>>
Mordo l'interno della guancia, ma penso che non ci sia niente di male. Per fortuna ho la copia della canzone sul telefono, così mi dirigo allo stereo, collego il dispositivo alle casse e faccio partire play.
Mentre eseguo la coreografia faccio finta che ci sia la maestra a guardarmi, per non farmi prendere dall'ansia.
A esecuzione finita Nunzio mi fa un cenno di apprezzamento.
<< Sono rimasto colpito, hai un talento pazzesco>>.
Quel complimento mi fa arrossire, reazione alquanto strana per me.
<< Gr-Grazie>> balbetto, mentre i suoi occhi percorrono il mio fisico. Sento la saliva azzerarsi.
<< Per quanto riguarda le emozioni: esse vanno a pari passo con il significato della canzone. Sia esso un testo allegro, triste oppure introspettivo>> continua lui.
Mi si avvicina fino quasi a sfiorarmi, sento le ginocchia instabili mentre mi fissa con i suoi intensi occhi scuri. Il suo profumo mi invade destabilizzandomi e quando allunga una mano per spostare una ciocca dei miei capelli dietro l'orecchio mi ritrovo a trattenere il fiato.
Siamo vicinissimi, tanto che i nostri respiri si mescolano all'unisono.
<< Sono convinto che farai strada nel mondo della danza Serenina>> si lecca le labbra e sento il cuore battere così forte che martella nelle mie orecchie, mentre decine di farfalle svolazzano nel mio stomaco. Ma che mi prende?
Spezzo l'incantesimo con la scusa che devo indossare i tacchi e fuggo nello spoiatoio. Bevo lunghe sorsate d'acqua e poi bagno il viso. Dopo essermi asciugata con delle salviette fisso la mia immagine allo specchio, imponendomi di stare calma.
"Nunzio è un bel ragazzo ed è normale sentirsi così, ora devo solo riprendere in mano il controllo della situazione. Non succede niente" dice la vocina dentro la mia testa.
Mi siedo sulla panca e sfilo le scarpe per indossare i tacchi, decido di legare i capelli e torno in sala padrona di me stessa, o almeno penso.
Nunzio si volta a guardarmi e poi dice
<< Oggi continuiamo con la Rumba, ci hai preso bene la mano e sei quasi padrona di questo stile>>.
Annuisco mentre lui si lega i capelli: mi piace la Rumba, Nunzio mi ha spiegato che è un ballo di origine Cubana. Gli altri stili della danza Latinoamericana sono: il Samba, il Cha Cha Cha, il Paso Doble e il Jive.
Mentre i balli Caraibici sono: la Salsa, la Bachata e il Merengue.
Iniziamo la lezione e nelle sue mani ho incominciato a sciogliermi completamente, seguendo il ritmo di questa danza che si plasma con i nostri corpi: è come se stessimo parlando in silenzio. Dire molte cose usando solo il linguaggio del corpo.
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A fine lezione la maestra si affaccia in sala e annuncia
<< Ragazzi come sapete a inizio novembre si terrà il Gran Galà della scuola. Mi piacerebbe che voi due vi esibiste in coppia. Visto che tu Serena devi imparare ad esprimere le emozioni stavo pensando che potreste realizzare una coreografia di Paso Doble, dove il tema è il corteggiamento.
Nunzio dovrai corteggiare Serena: la coreografia è tutta nelle tue mani, l'unica cosa che chiedo e che alla fine si chiuda con un bacio scenico.>>
Sgrano gli occhi, non l'ha detto davvero? Veronica notando la mia espressione attonita si affretta a dire
<< Serena è per finta, nel mondo della danza capita che i coreografi chiedano queste cose. Pensa solo al Balletto di Romeo e Giulietta portato in scena dalla compagnia del teatro Opera della nostra città. Dovrete far credere a tutti di esservi innamorati>>.
Okay la maestra è ufficialmente impazzita! Nunzio invece non sta facendo una piega.
Veronica ci saluta e si allontana, mentre mi giro verso il mio partner e chiedo
<< E mo' come facciamo?>>
Scrolla le spalle << Ci inventeremo qualcosa>>.
Fantastico. Sfilo l'elastico liberando i capelli, mentre il mio cervello sembra un treno in corsa.
<< Ma la tua fidanzata non è gelosa se baci un'altra?>> Non so come mi venga questa cosa, giuro che non sto ragionando più.
Alza un sopracciglio a questa mia affermazione, allora mi giustifico dicendo
<< Ho visto che hai un canale Youtube, ho sbirciato qualche esibizione e con la tua partner sembravate molto affiatati, tanto da farmi ipotizzare che ci sia qualcosa tra di voi>> la mia voce è un po' incerta mentre gli rivelo queste cose, tanto da far fatica a guardarlo dritto negli occhi.
<< Non sono fidanzato. Immagino che sia una situazione scomoda per te, ma l'affronteremo. La danza è un po' come la recitazione, sai>> dice senza scomporsi troppo.
Scioglie a sua volta i capelli, con il solito ciuffo che gli ricade sugli occhi.
Mordo il labbro inferiore, evitando di fare commenti. Ora penserà che sono una specie di stalker.
Lo seguo fuori dalla sala, mi fa un gran sorriso e poi dice
<< Ci vediamo giovedì così ti insegno i passi base del Paso Doble. Buona serata Serenina>>.
Mamma quanto è bello! Ma che cavolo penso? Okay sto diventando bipolare.
Accenno anche io un mezzo sorriso e mi fiondo in spoiatoio, per farmi una doccia e cambiarmi.
Dopo cena chiamo Carola e le racconto tutto per filo e per segno
<< Serena stai calma, cosa sarà mai un bacio per di più scenico?>> Dice tranquillamente.
<< Facile parlare per te>> sospiro gettandomi sul letto a pancia in giù.
<<È solo per finta, mica ci devi uscire a cena>>. La fa facile insomma.
Alzo gli occhi al cielo, anche se so che non può vedermi, mentre continua
<< Dovresti lasciarti andare di più tesoro>>.
Come se fosse facile: Leonardo non solo si è portato via la mia verginità, ma anche la mia fiducia.
Ma se non comincio a muovere qualche paso, resterò in stallo per sempre e non va assolutamente bene.
Le auguro la buonanotte, mi svesto e indosso un pigiama in cotone color pastello. Non avendo ancora sonno decido di aprire Instagram: mi sono cancellata da Facebook dopo la storia con Leonardo e per un periodo avevo deciso di stare senza social. È solo da un anno che sono iscritta su Instagram ma posto pochissimo.
Scrollo la homepage osservando i post delle persone che seguo, non ho tanti Follower: alcuni sono compagni di classe, altri del corso di danza e ovviamente i miei amici.
Alberto ha postato una foto con i fratelli Caputo inerente alla serata al Millenium e, notando i Tag, decido di sbriciare i profili.
Luca ha un sacco di foto, quelle più recenti lo vedono ritratto insieme al fratello. A quanto pare hanno fatto una vacanza a Sorrento, niente male.
Apro poi il profilo di Nunzio e anche qui mi accorgo che ci sono un sacco di foto, soprattutto inerenti alla danza: in una delle tante posa con in mano una coppa, la scritta recita "Vincitore del Latin Dance anno 2021".
In nessuna di quelle si vede la ragazza dei video, che non siano più in buoni rapporti?
Ma che vado a pensare, non sono mica affari miei quelli.
Senza pensarci troppo mi ritrovo a mettere il Segui ad entrambi, dopodiché spengo il telefono, che appoggio sul comodino. Sfilo le coperte e mi metto sotto, chiudo la luce e mi addormento quasi subito.
Angolo Autrice:
Luca confessa di essere figlio adottivo,
A Nunzio e Serena toccherà interpretare una coreografia
dove dovranno fingere di essere innamorati.
Se lei sembra rimasta schioccata da questa richiesta
Nunzio invece non ha avuto reazioni eclatanti.
Cosa ne pensate?
Ringrazio
per la poesia incipit di questo capitolo
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