Dance With Me- Epilogo
Giungo
5, 6, 7, 8
Dalle casse risuona la canzone Sunshine, di Evil Ebenezer, un pezzo con dei ritmi latini. In contemporanea io e Luca ci muoviamo su queste note, creando una coreografia mista, come quella che portammo al Keep Dance qualche mese fa. Ci stiamo preparando per il saggio finale della Dream, che sarà la mia ultima esibizione con questa scuola, dato che a settembre inizio l'anno alla Latin Dance Accademy.
Siamo un flusso di energia tra danze latine e street dance, che si amalgamano sulla canzone, giocando con la nostra versatilità. Una bomba che esplode in passi ritmati, giri, ed effetto scenografico.
Sfilo la camicia, mentre parte l'ultimo beat della canzone, compio tre giri ed atterro sulle ginocchia, mentre Luca chiude in una posa plastica tipica della breakdance che prende il nome di freeze, nel frattempo le note sfumano via.
Si leva un forte applauso e lancio uno sguardo al suo artefice: Serena è seduta vicino alla porta di ingresso della sala, con le gambe incrociate. Il suo sguardo scivola sul mio petto nudo e un lampo li attraversa.
Nell'alzarmi in piedi afferro la camicia da terra e la getto sulla spalla, i pantaloni scuri mi scivolano sui fianchi.
Batto il pungo a mio fratello<< ottimo lavoro>> borbotto.
Lui fa un mezzo sorriso, poi sposta il ciuffo di capelli che gli era finito davanti agli occhi.
<< Fratè simme fortissimi, me mancherà ballare cu te>>*
Afferra una bottiglietta d'acqua e ne beve metà, proprio ieri il suo maestro gli ha annunciato che ha vinto una borsa di studio per una scuola di danza a Napoli e starà via due mesi, tra luglio e agosto.
<< Luca quella che ti hanno dato è una buona offerta. Potrai migliore di più nella streetdance e lavorare su altri stili>> dico entusiasta.
Annuisce, perchè è consapevole che una opportunità così non capita a tutti.
Dopo aver salutato la mia ragazza, esce per lasciarci soli e si dirige nello spogliatoio a farsi una doccia.
Mi avvicino a passo lento verso Serena, indossa un tutù e delle calze e ai piedi indossa le scarpette con le punte.
Sta lavorando a una coreografia di Neoclassico contaminata con Modern, sempre per il saggio finale, sulla canzone Enjoy The Silence dei Depeche Mode.
<< Ti sei divertita Serenina?>> Chiedo facendo scivolare la lingua sul suo nomignolo, accarezzandone ogni lettera.
<< Tu e Luca siete bravissimi>> dichiara con un sorriso. I suoi occhi traditori scivolano nuovamente suoi miei pettorali e vedo che deglutisce a vuoto.
Mi accovaccio per essere alla sua altezza, poso la camicia sopra la sbarra e catturo le sue labbra in un bacio passionale, fino a rubarle l'aria, strappandole un gemito basso.
Non sono mai sazio dei suoi baci, della sua pelle morbida o del suo profumo meraviglioso. La adagio sul pavimento in legno e comincio a succhiarle il collo, mentre con una mano mi infilo sotto la maglietta e le accarezzo un seno. Mugola come una bimba, desiderando le mie attenzioni. Il fatto che sia inesperta contribuisce a voler farle esplorare sensazioni nuove.
Afferro il bordo delle calze, aspettando un suo segnale. Non dimentico che abbia subito violenza sessuale, non le farei mai del male, ma se non volesse io smetterei subito.
<< M-Ma se ci scoprono?>> Borbotta impacciata. Mi suscita tenerezza.
<< Veronica ci ha lasciato le chiavi per provare, non c'è nessuno a parte noi e mio fratello. E fidati quando ti dico che per prepararsi ci mette una vita>>.
Annuisce piano, così le chiedo<< Voi che continui?>> Se dovesse dire di no mi fermerei all'istante.
<< Continua per piacere>> risponde con voce roca. così le abbasso piano le calze e sollevo il tutù.
<< Sei sexy vestita così>> mormoro. Accarezzo piano la sua gamba, lasciandole il tempo di rilassarsi. Mi sposto nell'interno coscia, dove disegno cerchi con i polpastrelli. Le sfugge un sospiro, quando scosto le mutandine e la accarezzo intimamente. Sgrana i suoi bellissimi occhi azzurro-verdi e devo premere la mia bocca sulla sua per reprimerle un gemito più intenso.
Strofino il pollice sul suo punto più sensibile, mentre la divoro di baci. é così calda e bagnata da farmi impazzire.
La stimolo fino a farle raggiungere l'orgasmo ed è la visione più bella del mondo. Le bacio la fronte, poi la ricopro e sistemo il tutù. il suo corpo è ancora ansimante, mentre cerca di riprendere fiato.
<< Ti amo Serenina>> le sussurro, il fiato caldo che le solletica il lobo.
<< Anche io Nunzio>> mormora.
La aiuto ad alzarsi, afferro la camicia e usciamo dalla sala. Quando apro la porta dello spogliatoio dei ragazzi, mio fratello si sta asciugando i capelli. mi da le spalle, così finisco di spogliarmi e mi infilo sotto la doccia, cercando di calmare i miei bollenti spiriti.
*
Parcheggio la Golf sul vialetto di casa, i miei genitori hanno chiesto di invitare Serena per una cena di famiglia.
Ora indossa una gonna lunga fino al ginocchio, sopra ad una camicetta viola. Sono consapevole dello sforzo che sta facendo, visto che per ben quattro anni si nascondeva dentro i vestiti, cercando di passare inosservata davanti ai ragazzi.
Le ho spiegato che il suo modo di vestirtisi non era sbagliato quel giorno maledetto, ma è stato quel lurido verme a farla sentire inappropriata, come se avesse voluto provocarlo apposta.
Bisogna essere libere di vestirsi come si vuole e una minigonna non deve essere una scusante per commettere uno stupro.
Serena giocherella nervosamente con il bordo della camicetta, la prendo sotto braccio.
<< Va tutto bene, rilassati>> le dico dolcemente.
Luca decide di fare una battuta, per smorzare la tensione. Le strappa un sorriso, così con un gesto lo ringrazio.
Suono il campanello e mamma viene ad aprirci, come vede Serena sul suo viso si apre un sorriso grande.
<< Ciao cara, che bello conoscerti>> le prende la mano e cerca subito di metterla a suo agio.
La mia ragazza risponde al saluto con un piccolo sorriso, ed entriamo in casa. Papà è già seduto a capotavola, si alza per presentarsi, mentre mamma sparisce in cucina.
Poco dopo ritorna con una grossa pentola e serve a tutti una porzione di paccheri alla sorrentina. Cerchiamo di intavolare una discussione sulla scuola.
Luca si sta preparando per dare gli esami di maturità: è in piena sessione di studio e solo la danza lo stacca dai libri. Due sere fa Albe per disperazione è venuto fin da noi minacciandolo che se non uscivano insieme lo avrebbe trascinato lo stesso fuori.
Con lui sto cercando di costruire un rapporto, dentro di me c'è sempre il timore a fidarmi, dopo quello che mi ha fatto Andrea, ma non voglio che mi possa condizionare a vita.
Albe si è sempre dimostrato anche fin troppo paziente nei miei confronti, altri al posto suo avrebbero già lasciato perdere.
Mentre mamma serve il dolce, un tiramisù, Serena racconta che dopo il saggio partirà per il campo estivo della M.A.B per un mesetto, dove potrà studiare con grandi nomi del mondo della danza Moderna e Classica.
Le accarezzo distrattamente il polso, beandomi del calore della sua pelle. Mi mancherà averla così vicina, ma so che un mese passa in fretta e avremmo poi il resto dell'estate da passare insieme.
Non posso non pensare alle parole del maestro Raimondo quando lasciai Frosinone " Vai a Roma per ricominciare da zero, non chiuderti nel tuo rancore. I vent'anni non tornano più".
Aveva ragione, ora ho tutto quello che posso desiderare: a breve compirò ventuno anni, mi hanno ammesso alla Latin Dance Accademy, ho una ragazza meravigliosa e sto imparando nuovamente a fidarmi.
Angolo Autrice: Si chiude così la mia storia, stavolta ufficialmente.
Ho voluto riscrivere questo capitolo, perchè come era venuto fuori prima non mi convinceva. Ho eliminato anche il capitolo su Luca dove incontra la cugina, non mi piaceva e sapeva di forzato.
Grazie a tutti quelli che mi hanno seguito dall'inizio della storia e chi si aggiungerà.
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