Capitolo 6- Un bacio e passa la bua
Bakugo e Midoriya camminano veloci, inforcando bus e metro alla velocita' della luce.
Il biondo esplosivo solitamente si muove in sella alla moto, ma per ovvie ragioni sarebbe impossibile farlo.
I due ragazzi non si rivolgono parola, sono immersi in una totale assenza di suoni che appare distante ma che li accomuna in quanto entrambi sono estremamente preoccupati per le condizioni di Shoto.
La macchia rossa sulla maglietta del bicolore si sta allargando a dismisura e sulla fronte iniziano a formarsi le prime goccioline di sudore. Bakugo lo intrappola sempre più vicino a sé, sondandone con la vicinanza il respiro che gli appare, a tratti, fin troppo flebile.
Izuku quasi va a sbattere contro la sua schiena quando il biondo si ferma di fronte ad un cancello arrugginito.
-Ma in che schifo di posto fatiscente vuoi portarci? - Si lagna Midoriya arricciando il naso disgustato.
Di fronte ai suoi occhi verdi scrutatori si erge un edificio pericolante, con finestre aventi vetri rotti e pezzi di cornicione mancanti. Il colore non e' uniforme, bozze di giallo scrostato ne fanno risaltare l'aria sciatta e abbandonata che emana.
Bakugo rilascia un sospiro rassegnato ed estraendo faticosamente dalla tasca il pennino, lo muove in aria producendo dei simboli e oltrepassando la porta di ingresso.
Quando varcano l'interno, il posto come magicamente inizia a trasformarsi. Izuku sbatte le palpebre meravigliato; sembra quasi che l'ambiente attorno a sé si stia colorando.
Gli arredamenti grigi prendono forma tinteggiandosi di nuance calde e facendo assumere alle stanze che si intravedono dall'ingresso un aspetto pulito e funzionale.
I quadri che lo adornano svettano alle pareti, l'edificio trasuda di arte ma al tempo stesso di avanguardia.
Vengono accolti da una ragazza dagli strani capelli color rosa e da un ragazzo massiccio con una chioma di un rosso acceso.
-Katsuki! -Grida allarmato quest'ultimo adocchiando preoccupato la figura del biondo.
-Eravamo in pensiero per te.
Cos'è successo?- Chiede osservando curiosamente prima Midoriya e poi il ragazzo ancora stretto nelle sue braccia.
-Chiamate Recovery Girl. SUBITO! – Gli urla contro Bakugo in preda al panico.
-Ditegli che deve venire in camera mia.- Continua oltrepassandoli e dirigendosi a passo svelto verso un cunicolo di stanze.
Midoriya lo segue mesto, cogliendo l'occasione per guardarsi intorno e osservare i monitor e i computer che svettano all'interno dell'edificio. E' tutto computerizzato, Izuku direbbe che si tratta in maggior parte di domotica. La sua parte esclusivamente nerd si è improvvisamente destata e risulta essere interessata ma anche inquieta per tutto ciò.
Bakugo depone delicatamente Todoroki sul suo letto. Shoto appena si sente liberato da quel contatto caldo, si desta appena, cercando di aprire gli occhi ma non riuscendo a farlo appieno. Sente una gran fatica avvolgerlo, anche le azioni elementari come parlare gli risultano difficoltose.
-Dove sono?- Chiede in un sussurro.
-Ssshh. Non parlare, non ti devi sforzare. – Gli risponde il biondo apostrofandolo dolcemente.
-KIRISHIMA DOVE CAZZO E' LA VECCHIA ?- Urla Bakugo girandosi verso il rosso.
-Sono qui, biondino. Dammi almeno il tempo di arrivare, no?-
Borbotta entrando in stanza una bassa e anziana signora con i grigi capelli raccolti in uno chignon a rete, da cui spunta diagonalmente a sinistra una grossa siringa.
Si avvicina al ragazzo steso sul letto, osservandolo seria. Gli occhi piccolini lo scrutano attentamente. La donna afferra un lembo della sua maglietta, alzandola e stringendo le sottili labbra a disagio.
-Bakugo tu sai che io non posso aiutarlo se non e' un Hero o uno Shadowhunter. Non lo conosciamo e potrebbe essere un mondano. Lui non ha ... -
Katsuki la interrompe stizzito.
-Non lo è - Dichiara saldo.
-Ma ...- Prova a ribattere Recovery.
-Ti dico che non è un semplice mondano! Ha dei poteri ti dico...
Tu fallo e basta. Mi prendo io la responsabilità- Ribatte acido.
La vecchia scuote la testa rassegnata, si avvicina al bicolore e gli stampa un rumoroso bacio sulla fronte.
Izuku alza un sopracciglio confuso. Rimangono tutti fermi ad osservare il viso sbiancato di Todoroki che lentamente riprende colore.
-Ehm, Scusatemi ma cosa sta facendo? Non eravamo venuti qui per farlo curare? – Midoriya pone la domanda a disagio, come se si trovasse imprigionato in una gabbia di gente completamente fuori di testa.
-E infatti è quello che stiamo facendo – Risponde Bakugo continuando ad osservare il viso di Shoto in silenzio.
-Voi siete tutti pazzi! Io adesso prendo il mio amico e lo porto fuori di qui. In un posto dove si prenderanno seriamente cura di lui! – Sbotta Izuku avvicinandosi al letto di Todoroki.
Al primo passo che prova a fare però Bakugo lo blocca emettendo fuori dalla gola un ringhio furioso.
- Non ti azzardare a spostarlo- Gli sibila contro.
Gli altri due ragazzi osservano la scena in puro mutismo. Il disagio sceso ora nella stanza si potrebbe tagliare con un coltello.
Poi la ragazza si avvicina a Midoriya prendendolo delicatamente per un polso.
-Katsuki sa quello che sta facendo. Fidati. Vieni fuori con me, così posso spiegarti meglio –
Il verdino non ribatte. Tanto Bakugo non lo sta già più calcolando. Si è seduto vicino a Todoroki e non smette di fissarlo completamente assorto.
Izuku scrolla le spalle mentre che esce dalla porta, sospirando rumorosamente in segno di protesta verso la figura del biondo.
Ma Katsuki lo ha gia' lasciato perdere da un po', è troppo concentrato a cercare di capire se Todoroki stia veramente migliorando e non abbia invece commesso un'enorme cazzata.
Shoto sbatte le palpebre un paio di volte cercando di mettere a fuoco i contorni che gli appaiono ancora leggermente sfuocati.
Una signora di un certa eta' gli sta bagnando la fronte con una pezza umida. Spalanca gli occhi appena sente il freddo contatto osservandola dubbioso.
-Oh, ti sei finalmente svegliato. Come stai ragazzo? – Gli domanda la donna spostandogli la frangia chiara di lato.
-Mmmmm, bene ? - Risponde confuso cercando di capire dove si trova mentre tenta di alzarsi e mettersi in una comoda posizione seduta.
Recovery Girl nota lo sguardo curioso che ha Shoto verso l'ambiente circostante.
-Sei nella centrale principale degli Shadowhunter, quella ubicata a Tokyo.Ti ci hanno portato ieri.
Quando sei arrivato eri svenuto.-
Todoroki continua a muovere le iridi attorno a sè, a disagio. Ricorda una lotta, una ragazza strana e ovviamente il ragazzo biondo.
-E questa centrale di non ho capito cosa, e' situata dentro ad una camera da letto?- Domanda meravigliato il bicolore riportando l'attenzione sulla signora di una certa eta' che sta sistemando diligentemente le coperte.
-Ah no no, praticamente tu sei in una delle stanze che la compongono. Per essere precisi sei in quella di Bakugo Kastuki. -
Todoroki arrossisce praticamente subito al solo sentire pronunciare quel nome. Dei pensieri poco casti collegati al letto dove è steso lo attraversano fulminei.
-Ragazzo come sei caldo, non ti stara' salendo di nuovo la febbre spero!- Dice Recovery Girl toccandogli la fronte preoccupata.
-Spero ben di no! Mi sono spaccato la schiena a dormire sulla sedia. Rivorrei il mio letto. - Bakugo entra nella stanza osservando serio il viso di Shoto.
Appena lo vede il cuore del bicolore inizia a battere forte e il viso si imporpora maggiormente.
-Ahh – Dice solo il biondo notando la reazione del ragazzo e alzando gli occhi al cielo scocciato. Da quando si conoscono ogni volta che Todoroki gli appoggia lo sguardo addosso, la reazione che ha è sempre la stessa.
-A me sembra che stia alla grande- Borbotta rivolto verso la vecchia.
-E quindi, come sempre, avevo ragione io- Asserisce piatto senza rivolgersi a nessuno in particolare.
La donna annuisce piano, alzando la maglietta di Shoto dalla parte del fianco incriminato e scrutando il buco dato dell'ingresso della lama che appare essersi quasi cicatrizzato.
Todoroki sgrana gli occhi stupefatto mentre che Katsuki ridacchia di fronte alla sua espressione confusa.
-Ti devo spiegare un paio di cose. Ma prima..-
Non riesce a terminare la frase che una chioma verde si precipita in stanza catapultandosi addosso al bicolore.
-Fai piano Izu! - Dice Shoto sorridendo felice ed alzando le braccia per abbracciare l'amico ancora più stretto.
-Sono stato malissimo. Non potevo pensare di rimanere senza di te. -Ribatte Midoriya senza staccarsi dal petto del bicolore.
Bakugo li guarda pensieroso alcuni istanti; la vicinanza che hanno lo innervosisce un pochino. E questa sensazione a lui nuova proprio non riesce a farsela piacere.
Si volta scocciato verso la porta e nota una testa rossa che lo scruta in attesa.
Il suo migliore amico, Kirishima
Eijiro, attende impaziente di essere raggiunto.
Quando si accorge di essere osservato distoglie veloce lo sguardo.
È da ieri che al biondo il suo comportamento sembra alquanto strano, esattamente dal momento in cui e' rientrato all'edificio con Shoto e Midoriya. Ha un cipiglio pensieroso e serio che proprio non è da lui.
-Eijiro ti va se facciamo un po' di allenamento solamente noi due?- Gli chiede il biondo sorridendogli e dandogli una leggera pacca sulla spalla.
A Kirishima spunta finalmente sul viso, un sorriso raggiante e pieno di gioia.
-Non vedevo l'ora che me lo chiedessi.- Risponde felice allungando il braccio e portandosi il biondo accanto.
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