Capitolo 4 -Katsuki Bakugo
E' stata una nottata costellata da incubi, brividi sulla pelle e terrore nelle viscere.
Quando riapre gli occhi Todoroki fatica a mettere a fuoco i contorni della stanza.
Per un attimo sbatte le ciglia frastornato, prima di scattare seduto sul letto appoggiandosi le mani, ancora appiccicaticce dal sudore della notte appena trascorsa, sulla bocca.
Rimane così, immobile e fermo, completamente immerso nei pensieri.
Il ragazzo si sta chiedendo se effettivamente quello che ha visto ieri sera possa essere considerato veritiero, se nel mondo comune possano esistere esseri fantastici.
Scrolla la testa incredulo facendo ondeggiare i capelli bicolori.
E' impossibile, non esistono creature sovrannaturali.
Esse sono presenti solamente nei Manga che legge il suo migliore amico Izuku.
Sicuramente ieri sera le strane visioni sono state provocate da qualche sostanza allucinogena che girava libera nella discoteca.
Non c'e' altra spiegazione razionale a quello che è accaduto .
Alla fine neppure il ragazzo biondo è realmente concreto, come sarebbe anche normale che fosse.
Una persona cosi' sexy sarebbe illegale anche solo da immaginare.
Sbadiglia già stanco, allungando bene le gambe ancora addormentate e facendo uscire i piedi dalla coperta nella ricerca delle ciabatte.
Un'altra giornata di lezioni lo aspetta.
-Ciao Fuyumi. Ciao Natsu. -
Shoto saluta la sorella ed il fratello già pronto per uscire.
-C'è qualcosa che non va? -
La domanda gli sorge spontanea in quanto entrambi stanno seduti in cucina, in silenzio, ed hanno lo sguardo preoccupato posato su di lui.
Come se stessero aspettando qualcosa.
- Si- Risponde in fretta la sorella in un sospiro.
Si siede in pacata attesa.
-Ieri sera sei rientrato tardi e continuavi a farneticare di cose strane. Midoriya ci ha detto che sei sparito e che ti ha ritrovato in un angolo di una via, sconvolto e che blateravi qualcosa riguardo a delle esplosioni. -
Shoto corruga la fronte perplesso.
- E straparlavi anche di un ragazzo biondo.-
Adesso il bicolore abbassa la testa a disagio mentre che la frangia si allarga sul volto nascondendone il chiaro imbarazzo.
-Devi dirci qualcosa ? - Ritenta Natsu mentre Shoto scuote la testa senza smettere di evitare il loro guardo.
Il fratello rilascia rumorosamente un sospiro.
-Senti Fuyumi, forse sarebbe il caso di dirglielo e basta. -
A quelle parole Shoto rialza il viso di scatto, estremamente confuso. Sul viso del fratello e della sorella ci legge a chiare lettere moltissima ansia.
Devono rivelargli qualcosa?
La paura gli serra lo stomaco. Non vuole sapere cosa hanno da dirgli, sono troppo preoccupati e Shoto non può che aspettarsi qualcosa di brutto.
E se avesse ereditato la malattia della madre e stesse per diventare pazzo come lei?
Non può nemmeno pensarci ad una eventualità del genere.
-Devo andare.
Ci vediamo più tardi, anzi verso cena. Oggi vado a pranzo con Izuku-Annuncia alzandosi di scatto e precipitandosi fuori.
- Mi sono veramente preoccupato ieri sera. Mi hai trascinato in una discoteca alquanto dubbia, in mezzo a gente completamente fuori di testa. Inoltre sei sparito quasi subito e quando ti ho ritrovato eri fermo in un vicolo mezzo buio, da solo e chiaramente sconvolto.
Sei sicuro che vada tutto bene?-
Midoriya ripete la stessa domanda con l'identica preoccupazione di qualche istante prima, girando il capo in obliquo per tentare di osservarlo meglio.
Shoto si passa una mano sugli occhi.
Cosa sarebbe più corretto dirgli?
Si sente come un funambolo che cammina sull'orlo della pazzia.
Forse veramente qualche sostanza stupefacente gli e' entrata in circolo senza che se ne accorgesse.
-Izuku mi devi perdonare. Non andremo mai piu' in posto del genere. Per un attimo ho pensato che... -
Il sorriso incoraggiante che era riuscito a sfoderare gli si ferma di colpo sul viso.
Perché davanti a lui appare la figura del biondo esplosivo.
-Bastardo a metà vieni fuori. Ti devo parlare.-
Todoroki apre la bocca sconvolto.
Ecco lo sapeva!
Probabilmente lo chiuderanno in manicomio insieme a sua madre!
Oltretutto non capisce se stia parlando proprio con lui, visto il nomignolo particolarmente carino che gli ha affibbiato.
Ma lo sguardo impaziente che gli lancia addosso elimina ogni suo dubbio.
Midoriya volta la testa verso le spalle, seguendo confuso il suo sguardo.
-Shoto cosa c'è'? Hai visto qualcuno?- Domanda a disagio.
-Tu .. tu non lo vedi quel ragazzo biondo che si sta dirigendo verso l'uscita?-
Izuku si gira velocemente verso il luogo indicato da Todoroki, per poi rifarlo nella sua direzione.
-Non capisco a che gioco tu voglia giocare, ma in questo locale ci siamo solo io e te. Il bar e' vuoto.
Seriamente, ti senti bene ? - Richiede perplesso.
E' preoccupato, inizia ad esserlo seriamente. Sta pensando di comporre il numero e chiamare subito la sorella di Shoto per parlargli.
- Esco un attimo- Farfuglia il bicolore scappando fuori.
Midoriya si tocca i capelli distratto per poi auto convincersi in un minuto scarso di farlo. Afferra il cellulare e compone il numero.
- Fuyumi, sono Midoriya. Penso che tuo fratello non stia molto bene .... Mmm ... Mmm... Ok va bene.
Lo recupero e arriviamo.-
Izuku termina con calma il caffe' mentre che cerca i soldi per pagare il conto.
Nel mentre Shoto ha raggiunto il vicolo davanti al bar dove trova il ragazzo biondo ad aspettarlo.
Si posiziona di fronte a lui ed inizia a scrutarlo attentamente.
Non riesce a smettere di fissarlo.
-Beh cazzo guardi in quel modo?- Gli chiede il biondo soppesandolo.
Todoroki trattiene a stento la voglia matta che lo sta assalendo di allungare una mano e toccarlo, sentire la sua pelle diafana e calda sotto le dita, per capire se e' seriamente fatto di carne, sangue e ossa.
-Cosa mi devi dire ? -Domanda invece incolore, cercando di evitare di incrociare quegli occhi rossi magnetici.
- Ieri sera, quello che hai visto, non e' come sembra. Ero troppo incazzato per spiegartelo, ma ora se vuoi sono qui per farlo. -
Shoto non risponde subito, si sente atterrato da quelle iridi che lo stanno valutando così attentamente.
-Prima pero' devi spiegarmi come fai a vedermi.-
Todoroki aggrotta le sopracciglia trasalendo appena a quella affermazione.
- In che senso come faccio. Non sei veramente qui? - Domanda stupito.
Il biondo esita un attimo prima di avvicinarsi fino quasi a toccarlo.
Shoto ha la bocca asciutta: da vicino il ragazzo è ancora meglio. Il fisico muscoloso è fasciato da una maglia stretta che mette in risalto la pelle di porcellana.
La bocca ben fatta, il naso alla francese e le lunghe ciglia che fanno risaltare quegli occhi che contengono delle pietruzze rosse che lo rendono unico e ... assolutamente irresistibile.
Non si trattiene oltre: allunga una mano per toccarlo e saggiarne la pelle.
È proprio come se la immaginava: morbida e delicata.
Il ragazzo esplosivo rimane stupito dal gesto, sgranando gli occhi ma lasciandosi andare inaspettatamente a quel contatto sulla sua guancia che doveva essere fugace ed invece risulta prolungato.
Come a riprendersi, però, si allontana di scatto.
- Ehi bastardo a metà, ti sembro forse un cane che mi fai le coccole?-
Shoto ritrae la mano veloce.
-Volevo solo capire se eri sul serio qui.
E comunque non mi piace come mi chiami .- Ribatte piccato.
Il biondo sorride, sghignazzando.
-Io sono Katsuki Bakugo e tu invece saresti?-
-Mi chiamo Shoto Todoroki - Gli risponde allungandogli la mano e aspettando la sua per stringerla.
Bakugo lo guarda ironico senza accennare a seguirlo nel gesto.
-Shoto- Midoriya arriva nel vicolo chiamandolo a voce alta.
-Rientriamo a casa tua. Mi ha chiamato tua sorella e ha bisogno di noi-
Izuku si mordicchia nervoso l'interno guancia mentre che attende conferma dal bicolore .
Si capisce che quello che ha detto è una bugia, l'ansia nella sua voce lo ha tradito fin troppo.
-Qualcosa non va?- Prova a domandare Todoroki. Izuku scuote la testa.
- Vengo anche io con voi. Se veramente c'è qualcosa che non va a casa tua, questo nerd di merda non riuscirà sicuramente a fare un cazzo. Cosi' almeno dopo avremo un po' di tempo da soli per parlare -
Gli sussurra Bakugo nell'orecchio.
Shoto avvampa.
Cosa gli sta succedendo?
Anche solo immaginare di essere in camera sua, da solo con lui, lo agita a livelli assurdi. Un sorriso turbato gli attraversa il volto.
Midoriya sta fissando il suo amico, confuso. Todoroki sfoggia sul viso delle espressioni inedite, che lui proprio non ha mai visto.
-E smettila di guardarmi come un'idiota e imbarazzarti ogni volta che dico qualcosa. Il tuo amico non puo' vedermi e penserà che sei matto –
Dice il biondo verso Shoto prima di dargli un buffetto sul naso, in modo sfacciato, provocandogli di nuovo l'imporporare delle guance.
Todoroki sorride a quel gesto a testa bassa, dopotutto non vede l'ora di restare da solo con lui.
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