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Capitolo 14- Sei serio Kat?




Un bussare insistente alla porta sveglia Todoroki di soprassalto facendolo quasi cadere dal letto.
Il ragazzo alza la testa di scatto da sopra al cuscino e la volta confuso verso la sveglia che reca sul display l'orario delle otto.
Si passa una mano sulla faccia, stropicciandosela piano, ancora troppo intontito per riuscire a comprendere cosa possa essere stato quel rumore che lo ha fatto quasi sbattere contro il pavimento.
Ha trascorso praticamente tutta la notte insonne, riuscendo a prendere sonno solo questa mattina, alle prime luci dell'alba. In definitiva ha riposato pochissime ore.

Inizia a scendere dal letto, posizionando i piedi bene a terra. La testa sembra essere diventata pesante e la bocca impastata molto di più che ad ogni altro risveglio.
I pensieri che si erano sopiti, riprendono a frullare nel cervello come un vortice impazzito.

Todoroki si osserva per un attimo la maglietta e i boxer, meditando se mettersi qualcosa di più consono prima di andare a controllare alla porta se c'è qualcuno, ma un'altro colpo più vigoroso degli altri, lo spinge a non trattenersi oltre.
Quando apre l'uscio sulla soglia appare la figura di Bakugo.
Il ragazzo lo guarda per qualche secondo facendo indugiare lo sguardo su tutto il suo corpo.

Lentamente.

-Come mai non sei ancora pronto? – Domanda cercando di fermare le pupille solo sopra il viso dove scorge i chiari segni della difficile nottata che ha appena trascorso.

- Pronto? Per cosa?- Farfuglia Shoto stringendosi appena le spalle.

-Andiamo a cercare tua sorella.- Dichiara Katsuki.

-E perché mai dovrei venire anche io? Puoi sempre mettermi al corrente quando avrete gia' fatto tutto. Tanto è così che preferisci, no? - Ribatte amaramente dandogli le spalle e dirigendosi nuovamente all'interno della stanza.
Todoroki e' arrabbiato.
Anzi no, arrabbiatissimo.
Soprattutto con lui. Lo ha tenuto all'oscuro di tutto: di suo fratello, del fatto che fosse un lupo mannaro e di chissà quante altre cose.
È un duro colpo al cuore; lui si fidava di Bakugo!

Katsuki entra sospirando e richiudendosi la porta alle proprie spalle.
Guarda il giaciglio ancora sfatto e le coperte ammassate da un lato che significano chiaramente una nottata costellata da molto movimento.
Scorge sul comodino il libro ancora aperto e si volge ad osservare serio il volto bistrattato di Todoroki.

-Non hai dormito bene stanotte?-

-Ti interessa? - Sbotta acido rispondendo all'occhiataccia che gli rifila lui con una altrettanto dura. Poi si schiarisce la voce prima di continuare con tono più mansueto.

- Ho riposato molto poco... ho fatto fatica.
Trovare mio fratello, sapere che sono stato preso in giro fino ad oggi da lui, da mia sorella ... da tutti.
E poi... tu ti sei mosso senza pensare a me. Hai deliberatamente deciso di tenermi all'oscuro...
Io proprio questo non me l'aspettavo.-

Shoto decide di sedersi sul letto e abbassare il capo. Smuove i capelli con un rapido movimento della testa, facendoli planare in avanti, in maniera che Bakugo non possa notare le lacrime imminenti che sente premergli ai lati degli occhi.
Sbatte le ciglia varie volte per disperderle.
Ad un tratto un movimento e uno spostamento sul materasso lo avvisano che Katsuki si è seduto accanto a lui.

-E' questa la ragione per cui sei così arrabbiato con me?-

Todoroki annuisce senza alzare lo sguardo.

-L'ho fatto perché non volevo che quella bella testolina che hai si riempisse di pensieri inutili e dannosi. -

Shoto alza lo sguardo di scatto dirigendolo verso il viso di Bakugo. Quest'ultimo gli sta sorridendo dolcemente.
Per un attimo si incanta a fissarlo, estasiato.

-Se te lo avessi detto prima, saresti stato tutto il tempo a tormentarti e mi avresti riempito di domande.
Non stava a me spiegarti le cose.
Alla fine avrei ceduto e ti avrei raccontato tutto: ho scoperto che non sono proprio capace di dirti di no. -

Bakugo pronuncia  l'ultima frase con tono roco, come se fosse una confessione. Muove una mano lentamente verso il volto di Todoroki,
Il polpastrello scivola piano su quella pelle morbida mentre che Shoto avvampa di nuovo.
Questa volta però Bakugo non si scosta ma anzi lo attira in un abbraccio stringendolo forte a lui.

- Preferisci riposare questa mattina? -

-Mmm– Mugugna in risposta Todoroki annuendo piano sul suo petto.
-Puoi restare con me fino a che non mi riaddormento?-

Katsuki inizia a sentire caldo, sulle guance, sul collo... ovunque.
Si toglie le scarpe velocemente e si stende supino sul letto portandosi con se' il ragazzo ancora perfettamente attaccato al suo corpo.
Todoroki posiziona meglio il capo sul petto del biondo allungando un braccio fino a cingergli il bacino.

Anche Bakugo lo abbraccia leggermente, appoggiando pensieroso il mento sulla sua testa e su quei capelli così profumati che gli fanno venire voglia di tirarseli vicini e annusarli ancora meglio.
I cuori nei petti dei due ragazzi battono forte, quasi all'unisono.
Entrambi non si placano, ma anzi cercano un modo per eludere dalla barriera invisibile che hanno creato i due proprietari per poi incontrarsi.
E stare finalmente insieme.
Todoroki strofina piano la guancia sulla pelle calda dello shodowhunter, prima di sospirarci teneramente contro.

-Mi piaci Katsuki.
Dio, mi piaci proprio tanto...- Mormora piano prima di cadere addormentato.

Bakugo rimane fermo ancora un pochino, senza riuscire ad emettere nessun fiato. La mente in subbuglio sta vagando persa per i fatti suoi.
La frase che gli ha appena detto Shoto è difficile da digerire, rimane ferma lì, in mezzo al petto.
Quando percepisce che il ragazzo si è totalmente addormentato, inizia a coccolarlo.
Lo sfiora sul volto, sulle braccia, sui fianchi.
Le gambe di Todoroki lo cingono stretto, mentre che nel sonno si accoccola ancora di più sul suo corpo. A Bakugo sale la voglia irrefrenabile di svegliarlo, stringerlo per il mento e baciarlo.
Tanto, tantissimo, fino a farlo fremere ovunque.
Nel cuore, nelle ossa ... nelle mutande.

Alza gli occhi al cielo a disagio dal suo stesso pensiero. Non capisce cosa gli stia succedendo, cosa siano quei pensieri che mai si sarebbe aspettato di poter avere. Ma sembra che altre parti del suo corpo lo abbiamo capito fin troppo bene cosa stia succedendo, visto come sono ben svegli e vigili. 
Sposta delicatamente il ragazzo dal suo corpo, appoggiandolo sul materasso prima di andarsene velocemente da quella camera.


Quando Todoroki esce dalla stanza è già pomeriggio inoltrato. Al risveglio non ha trovato Katsuki ma il suo inconfondibile profumo gli è rimasto ancorato addosso. Non solamente a lui, ma anche alle coperte del suo letto. Il suo odore gli ha confermato che gli ha dormito veramente vicino.
Non l'ha sognato.
Il ragazzo sorride felice.
Si incammina per l'istituto cercando di capire dove siano finiti gli altri. Passa dalla cucina recuperando una banana e mangiandola veloce.

-Ti sei perso? - La voce di Dabi arriva alle orecchie di Todoroki come se fosse un suono gracchiante.
Il gran capo ogni tanto sparisce per riapparire magicamente quando meno te lo aspetti.
A lui proprio non riesce di farselo piacere.

- Stavo cercando qualcuno. Sai per caso dirmi dove sono?-
L'uomo lo soppesa serio, come a valutare se rispondere o meno.

-Sono tutti nella stanza della rivelazione. Bakugo e Kirishima hanno deciso di attivare il loro potere di Parabatai per trovare il luogo dove è finita tua sorella. -

-Possiamo andarci anche noi?- Prova a chiedere timidamente aspettandosi un secco rifiuto. Dabi ci pensa un attimo prima di annuire.

-Va bene. Seguimi. -

La stanza dove arrivano e' semi-buia, a rischiarare l'ambiente ci sono soltanto molte candele colorate che creano giochi di luce sulle pareti spoglie.
Attorno a loro torce di fuoco sono tenute diritte da statue a forma di gargoyle.
I ragazzi si trovano uno di fronte all'altro. Si guardano fissi negli occhi, rosso dentro rosso, ipnotizzati uno dall'altro.
Si prendono per mano senza spostare lo sguardo nelle iridi calde dell'altro e si avvicinano ancora, fino a far sfiorare quasi le loro labbra.
Todoroki trattiene il respiro.

-Cosa stanno facendo?- Domanda in preda al panico con la voce rotta dall'ansia.

-Te l'ho già detto. Entrano in contatto uno con la mente dell'altro per attivare i loro poteri e cercare di capire dove potrebbe essere finita tua sorella. -

-E ... devono stare cosi vicini per farlo?-

Dabi si gira a guardarlo attentamente. Il ragazzo proprio non è riuscito a tenere ferma la voce.
-Essere Parabatai vuol dire accettare ad avere con il tuo compagno, un rapporto molto intimo.
Nel momento in cui i due Shadowhunters entrano in connessione, le due menti diventano una soltanto.
E se gli viene permesso dall'altro, possono percepire anche i sentimenti e i pensieri che gli girano nel cervello-

Bakugo e Kirishima chiudono gli occhi appoggiandosi la fronte contro. Alcune fiammelle iniziano a librarsi in aria volteggiando attorno a loro. Un vento gelido si alza iniziando a scompigliargli i capelli. Si avvicinano ancora fino quasi a baciarsi sul serio.
Shoto stringe le labbra portandosi una mano a spostare le lunghe ciocche ribelli dietro all'orecchio.
Poi d'improvviso le luci si spengono, le candele cadono per terra producendo un forte tonfo e tutto il resto tace.
Il primo a riprendersi è Kirishima. Apre gli occhi di scatto, ringhiando ed esponendo i denti. Afferra Bakugo dalle spalle strattonandolo forte.

- Veramente Kat? Sul serio? - Gli urla prima di lasciarlo andare allontanatosi alla svelta da lui.
Quando raggiunge l'uscio nota Todoroki e si dirige svelto verso di lui tirandogli una spallata feroce.
Il bicolore sgrana gli occhi sorpreso.

-Stai lontano da lui. Hai capito?
NON AVVICINARTI MAI PIU' A BAKUGO!-
Urla con tantissimo fiato uscendo dalla stanza.
Todoroki gira la testa sconvolto cercando con gli occhi la figura del biondo. E il ragazzo e' ancora in mezzo alla stanza a testa bassa.
La rialza serio, imbarazzato da tutti quegli sguardi piantati su di lui.

-Non ci siamo riusciti. Vado a chiamare Kaminari per chiedergli nuovamente aiuto.-

Borbotta incamminandosi verso l'uscita. Quando passa di fianco a Todoroki lo sfiora soltanto senza neppure degnarlo di uno sguardo.
Praticamente Bakugo sta scappando via.

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