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Capitolo 6


-Che cazzo fai tu qui?- Ripete Katsuki adirato guardando dal basso verso l'alto il ragazzo con i capelli verdi che lo sta osservando mantenendo sul viso lo stesso leggero sorrisino di scherno di prima.

-Ti devo parlare, mi sembrava ovvio.-

-E non potevi chiamarmi al telefono?-

-L'ho fatto... e ho anche suonato al campanello di casa, ma si vede che eri troppo preso da fare...altro... per sentire entrambi.- Insinua alzando le sopracciglia e guardando verso Kirihima che si stringe maggiormente vicino al bordo della piscina pensando mentalmente che vorrebbe soltanto sparire da questa situazione imbarazzante.

-Che stress che fai nerd del cazzo.
Sei sempre in mezzo alle palle.-

Dichiara scontroso Katsuki uscendo dall'acqua completamente nudo e senza vergogna, dirigendosi in casa alla ricerca di un telo.

Ikuzu non sposta lo sguardo neppure per un secondo dal suo corpo, seguendolo nel suo percorso, continuando a esaminarlo accuratamente.

-Potresti smettere di fissarmi il culo? Il tuo nuovo ragazzo potrebbe ingelosirsi.-

-Ti ho visto nudo mille volte, Kacchan. Anche se devo dire che devi aver fatto più allenamento ultimamente. E poi Shoto non si scompone per queste cose.-

-Certo che no...- Borbotta Katsuki comprendosi la zona sotto e mettendo la testa dentro all'armadio esterno cercandone un'altro.
- Dopo che ti ha scopato ben sapendo comunque che stavi con me... -

-Kacchan, hai detto qualcosa?-

-Nulla.- Ringhia tornando verso la piscina con un grande asciugamano aperto e facendo un cenno a Kirishima di uscire.
Eijiro tentenna qualche istante guardando terrorizzato nella direzione di Izuku.

-Vuoi guardare anche il mio meccanico nudo o pensi di girarti?- Domanda ironico ma con tono risentito.

-Già... il tuo meccanico... sono qui proprio per lui in realtà.- Ribatte girandosi di spalle e dando la giusta privacy al ragazzo che esce velocemente  dalla piscina, nascondendosi in parte il corpo dal lungo asciugamano.

Quando Izuku si rigira e osserva il busto muscoloso, un sorrisino riaffora sulle labbra.

-Adesso capisco perchè ti piace. Non male, veramente niente male.-

-Il Signor Todoroki Junior ti scopa così poco che hai sentito l'urgente impulso di venire fin qui a rompere i coglioni a me?-

Un leggero sospiro lascia le labbra di Midoriya che entra come se fosse casa sua nella parte interna dell'abitazione, dirigendosi veloce verso la cucina seguito a ruota dagli altri due.

Apre il figorifero tirando fuori del succo d'arancia prima di aprire altri vari sportelli emettendo un lamento confuso.

-Hai spostato...?-

-Se cerchi un bicchiere sono di qua. Mi dici per favore cosa cazzo fai in casa mia?-

Il tono duro e le mani serrate non sono sfuggite a Kirishima che inizia ad agitarsi sul serio.

Non ci sta capendo nulla: non sapeva che i due piloti fossero stati insieme e neppure che Deku lo avesse tradito con il figlio del padrone della loro Scuderia.
Inizia però a comprendere un pochino meglio questa rabbia distruttiva che il biondo si porta sempre dietro.

-Ehm, forse è il caso che io me ne vada. Le cose di cui dovete parlare sono private.- Dice Kirishima cercando la sua maglietta ed il suo pantalone.
Non aspetta risposta mentre indossa la parte sopra che è lunga, in modo che copra la sua nudità, e gli permetta di infilare anche i pantaloni.

-No no! Non puoi andartene adesso! Sono veramente curioso di sapere chi sei. Katsuki non ha detto nulla a nessuno di te, e io voglio capire cosa gli sia saltato in mente.-

-In realtà Denki lo sa.- Risponde sprezzante Katsuki.

-Infatti... Nessuno ho detto.- Ribatte alzando gli occhi al cielo ed ignorando l'appunto.

-Sono Eijiro Kirishima e sono il suo meccanico personale. Sto lavorando insieme a Katsuki ad un nuovo tipo di moto che potrebbe portarlo a vincere le prossime gare.-

-Nuova moto... e vincere dici.- Il tono schifato con cui strascica le frasi non passa inosservato da Kirishima che si stringe le spalle sorpreso da tanta maleducazione.

-Che lauree hai?-

-Sto ancora studiando.-

-Esperienze in questo campo?-

-Per ora nessuna.-

Izuku alza un sopracciglio guardandolo male.

-Ti sei già fatto scopare?-

Kirishima diventa completamente rosso aprendo la bocca scioccato.

-Deku!- Ringhia Katsuki furioso facendolo girare verso di lui spostandolo per una spalla.

-Deku proprio un cazzo! Hai deciso di prenderti la totale responsabilità di farti costruire una moto da un ragazzino che non ha un'idea di come fare queste cose!- Gli sbraita contro muovendo le mani in modo convulso.

-In realtà ho praticamente l'età di Katsuki e non sono...-

Izuku si gira guardandolo malissimo.

-Non è questo il punto! Se dovesse andare storto qualcosa lui sarà fuori dalla competizione. Se dovesse farsi male...- Per alcuni secondi abbassa gli occhi per terra rabbrividendo.

Riporta lo sguardo in alto cacciando le iridi smeraldo in quelle cremisi.

-E' questo che vuoi? Autodistruggerti?-

-Da quando ti importa di quello che succede a me?-

Un lungo sospiro lascia la bocca di Izuku che addolcisce il tono allungando una mano verso il viso di Katsuki.

-Lo stai facendo per farmi pagare il fatto che ti abbia tradito con Shoto?-

La mano viene schiaffata lontana da quella di Katsuki che digrigna i denti contrariato.

-Non me ne frega un cazzo di te ed il principino. Non me ne frega un cazzo che per diventare il numero uno tu abbia dovuto farti scopare. Non me ne frega un cazzo di niente...- La voce rotta nasconde in parte il tumulto interiore che sente.

-Non è andata così e tu lo sai... -

Kirishima osserva la scena con mille sentimenti diversi e contrastanti nel corpo. Vorrebbe fiondarsi da Katsuki ed abbracciarlo, sentirlo sciogliersi sulla sua spalla mentre che si lascia andare. Vorrebbe aprirgli quei pugni così stretti, mettergli le dita tra le sue e promettergli che tutto andrà meglio.
Ma non può farlo, perchè non lo conosce e non sa sopratutto in che modo potrebbe prendere questa sua iniziativa.

-Quindi continuerai a stare con... lui?- Dice Izuku indicando Kirishima con tono quasi disperato.

-E' il mio meccanico... e si, continuerò a stare con lui.-

-Ok... Io non posso dire altro allora. Buona fortuna amico.-

Midoriya si gira guardando in volto Kirishima con un'espressione talmente penetrante che per alcuni istanti si sente le guance andare a fuoco.

-Non pensare minimamente che solamente per il fatto che non stiamo più insieme questo voglia dire che io non tenga più a lui. Non pensare che averci visto litigare significa che tra me e lui vada tutto storto. Se Kacchan dovesse farsi male per colpa della tua... inadeguatezza... ti giuro che ti vengo a prendere da casa.-

Un leggero ghigno sarcastico che gli strizza le viscere ed il pilota si dirige a passo veloce verso la porta di uscita.

-Deku...- Lo richiama Katsuki avvicinandosi a lui.

-Rivoglio le chiavi di casa mia.- Sposta una mano in avanti aprendo bene il palmo e agguantando con i suoi occhi infuocati quelli altrettanto vivi dell'altro.
Per qualche secondo si soppesano a vicenda, prima che Izuku alzi le spalle arrabbiato lasciandogliele cadere tra le mani.

-Come preferisci tu.- Dichiara sbattendosi la porta alle spalle.

Le braccia gli si abbassano spente e tutto d'un tratto un senso di oppressione e tristezza avvolge il pilota che si sente come se fosse appena stato schiacciato da un enorme macigno.

-Katsuki...- Kirishima sussurra il suo nome avvicinandosi piano e con delicatezza gli appoggia una mano sulla spalla.
-Ehy.-

-Vai a casa. Stasera non sono più in grado di gestire la situazione e penso che tu non voglia vedermi nello stato in cui mi ridurrò tra poco.-

Lo spinge praticamente fuori, lasciandolo turbato e rassegnato allo stesso tempo, afflitto e da solo a guardare il cielo buio.




Il sabato che arriva porta Katsuki a varcare la soglia della Yuei subito la mattina presto, per l'orario di apertura al pubblico.

Non ha dormito: ha trascorso la notte a bere, urlare, distruggere ogni cosa sotto mano, vomitare per poi rinizare da capo tutto.

-Sono Dynamight, cerco Red Riot.- Dichiara appena entra nella stanza libera.

-Non è ancora arrivato, se vuole possiamo cercarle qualcun altro.-

-Voglio lui. Aspetterò il tempo che serve.-

Katsuki si mette a sedere nell'unica seggiola disponibile. Si passa una mano sotto gli occhiali scuri, strofinando gli occhi iniettati di sangue.

Recupera una bottiglietta d'acqua dalla borsa, bevendola avidamente mentre un moto di bile gli risale fino in gola.

Si osserva per alcuni istanti le nocche rotte, le mani piene di segni e le unghie smangiucchiate.
Scuote la testa risentito e imbarazzato dalle sue stesse azioni.

Passano neppure alcuni minuti che la voce metallica, ma con il dolce timbro inconfondibile che riconosce immediatamente, risuona nella stanza.

-Ehy, mi hanno detto che qualcuno di importante ha chiesto di me. Sono contento di sentirti di nuovo Dynamigh. Come mai sei tornato?-

-Ti prego, aiutami. Io... sto malissimo.-

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