Capitolo 13
Sono soltanto le prime ore di mattina ma il sole di Agosto risplende luminoso già alto nel cielo ed i suoi morbidi raggi abbracciano i due ragazzi scaldandogli le spalle scoperte.
L'acqua fresca della piscina si infrange sulla loro pelle nuda ed il suono inconfondibile di quegli ansimi bollenti che stanno riempiendo l'aria, non lascia spazio a nessun tipo di dubbio su quello che stiano facendo.
Kirishima tiene gli occhi serrati ed un enorme sorriso appagato sulle labbra schiuse.
Dio, fare l'amore con Katsuki è la cosa più bella che potesse mai succedergli.
Appoggia le mani a quelle braccia muscolose sentendo come la schiena gli sbatta insistentemente e con violenza addosso alla bordo della piscina, trattiene il respiro ad ogni spinta più vigorosa che gli sta dando il pilota che lo sostiene dalle gambe che sono ancorate al suo bacino e con una mano gli strattona forte i capelli rossi lasciandoli ad un palmo dal suo viso.
Kirishima è saturo:
lo è di sole, lo è di sesso... lo è di amore.
Quando raggiungono il culmine insieme spalancano entrambi gli occhi guardandosi increduli, si fissano senza riuscire a dire nulla, troppe parole che vorrebbero uscire da quelle bocche ma che rimangono ferme ed intrappolate nella gola .
Katsuki si avvicina delicatamente con il viso, restando ancora dentro Kirishima e scrutandolo nelle iridi rosse facendogli un piccolo sorrisino sfrontato.
-Buongiorno capelli di merda.- Gli soffia addosso senza appoggiare mai le labbra alle sue.
-Buongiorno a te.- Ribatte Kirishima ricambiando il sorriso contento con le gote rosse e schioccandoli un rumoroso bacio fugace sulla bocca.
Si sciolgono da questo abbraccio e ancora nudi escono dalla piscina per mettersi un telo addosso e andare verso la cucina per consumare la colazione, ma il suono del campanello li investe lasciandoli perplessi.
-Chi cazzo potrà mai essere a quest'ora...?
Denki non viene mai di prima mattina e io non aspetto nessun'altro.
Senti... tu vai a vestirti che non mi piace che qualcun altro possa vederti così.- Borbotta Katsuki prima di sparire verso l'ingresso.
Kirishima si dirige verso il piano superiore dove indossa un boxer, un pantaloncino ed un maglietta leggera.
Strizza di poco i capelli lunghi nell' asciugamano lasciandogli cadere ancora mezzi umidi sulle spalle.
Scende fischiettando dalle scale ma appena mette un piede dentro la cucina e vede chi è la persona con Katsuki, per qualche secondo non riesce più ne a muoversi ne a respirare.
L'atmosfera è strana, Katsuki digrigna i denti a testa bassa mentre Midoriya ha un'espressione beffarda sul volto.
Kirishima sbuffa apertamente spostandosi i capelli dietro alle orecchie e guardandolo storto.
-Eccoti qui! Non essere così entusiasta di vedermi! Sono venuto apposta fino a casa del mio amico perché stavo cercando proprio te.- Dichiara subito il campione con tono divertito.
-Visto che la prossima settimana dovrete partire per Dubai e io e te ancora non siamo riusciti a vederci per ultimare quel famoso discorso... Beh, ti ho raggiunto qui, sei felice?-
Dichiara raggiante guardando con un occhiata veloce Katsuki che osserva la scena a bocca aperta confuso.
-Ti avevo detto che aspettavo una tua risposta al contratto propostoti dalla Todoroki corporation.
Quindi... finita questa corsa diventi il mio meccanico?-
Chiede a bruciapelo verso Kirishima ma girando consapevolmente le iridi verdi verso il volto di Katsuki che è diventato tempesta, gli occhi cremisi che ardono, la pelle del viso sbiancata e l'espressione furiosa.
-Penso che tu stia sbagliando qualcosa. Kirishima non sa proprio un cazzo di quel contratto, altrimenti me lo avrebbe sicuramente detto.-
Ed il sorriso di Midoriya si apre maggiormente.
-Non te lo ha detto?-
Ed una risata leggera si alza dal suo petto.
-Allora ti aggiorno io sulla situazione: io ed il tuo...ehm, meccanico... ci siamo visti alcuni giorni fa e abbiamo fatto due chiacchiere. Gli ho lasciato dei fogli da leggere e lui doveva dirmi cosa ne pensasse.-
La testa di Katsuki si volta verso la figura di Kirishima fissandolo spaurito.
-E' vero quello che sta dicendo, capelli di merda?-
-Io... io...- Balbetta il meccanico incapace di proseguire il discorso e serrando le labbra tra loro.
-Oh andiamo! Non vorrai mica farmi passare da bugiardo! Forse ti sei dimenticato? Beh poco male, ti ho messo il contratto nello stesso zaino che ho visto passando prima dall'ingresso. Magari è ancora lì.-
Dichiara mellifluo senza smettere di guardare come Katsuki esca di corsa dalla cucina per andare verso l'ingresso, aprire la zip e tonare con in mano alcuni fogli.
Li sbatte furibondo sopra il tavolino guardandolo arrabbiatissimo.
-Maledizione! Ma veramente lo hai fatto? Veramente mi stai prendendo anche tu per il culo?-
-Io te lo avevo detto Kat che lui stava con te soltanto per una cosa, ma tu non mi hai creduto. Sapessi cos'altro ti tiene nascosto...-
Kirishima sgrana gli occhi scuotendo furiosamente la testa nella sua direzione disperato.
E Izuku ride ancora, apertamente e davanti a loro tenendosi la pancia stretta.
-Va bene, va bene. Direi che basta così.
Senti bel meccanico, vogliamo avere una risposta al massimo per l'inizio della gara di Dubai. Ricordati che per te è un'ottima opportunità di lavoro. Non ne avrai più un altra.
Ci vediamo tra due settimane in pista.
Io e te invece, ci sentiamo un altro giorno Dynamight.
Ho ancora molte cose da dirti.-
Dice uscendo dalla stanza fischiettando contento.
Il silenzio che si forma nella cucina allo sbattere della porta è quasi surreale.
Kirishima percepisce anche senza guardarlo, il respiro affannoso di Katsuki che cerca in tutti i modi di trattenere la rabbia.
Alza gli occhi verso di lui cercando di muovere qualche passo nella sua direzione.
-Katsuki io...-
-Vattene. Prendi tutte le tue cose e vattene da casa mia.-
-Ma... ti prego almeno ascoltami. E se dopo...-
-No. Tu me lo hai tenuto nascosto. Non mi interessano le tue motivazioni, tu me lo hai taciuto e questo mi basta e avanza.
Da questo momento ci vediamo nelle ore classiche di lavoro perchè ho ancora bisogno di te.
Andiamo insieme a Dubai come avevamo già stabilito, ma poi che vinco o che perdo, tu con me hai chiuso. Ti conviene firmare quello stramaledetto contratto perchè io di te non ne voglio più sentire neppure parlare.-
¥
E così arriva il sabato mattina e alla partenza per Dubai mancano pochissimi giorni.
Katsuki non ha fatto altro che cercare di stare fuori casa durante le ore in cui Kirishima sarebbe rimasto a lavorare da lui, e a lottare nel cercare di non cadere nelle solito vizio del bere ubriacandosi fino allo sfinimento non solo di alcool ma anche di rabbia e di sesso distruttivi.
Ha una gara veramente importate e ha non solo la mente ma anche il cuore completamente distrutto.
E' seduto a gambe aperte nella stanza dell'istituito YUEI da minuti, battendo il piede agitato per terra. Non ha fatto altro in questi giorni che aspettare questo momento, si potrebbe quasi dire che ha vissuto solamente per quello.
Appena sente l'altoparlante accendersi e gracchiare ed il primo -Hey- di saluto di Red Riot uscire fuori, inizia subito a singhiozzare forte
-Sto malissimo.-
Dichiara veloce in mezzo alle lacrime.
Kirishima si porta una mano sugli occhi rabbrividendo di dolore.
-Dynamight... mi dici cosa ti è successo?-
-Lui.. lui.. era uguale a tutti gli altri. Lui... alla fine non mi voleva sul serio.
Mi ha preso in giro mettendosi d'accordo con il mio ex e facendomi sentire una nullità. Cosa c'e' in me che non va?
Perché nessuno mi apprezza veramente?-
-Nulla, non c'e' nulla che non va.
Non pensare che sia colpa tua neppure per un misero secondo.
Tu sei perfetto, hai capito?
Senti... ma hai provato a parlarne con lui?-
-No...-
-Ma... magari... magari non hai compreso bene la situazione. Magari lui... -
-Ti dico che mi ha detto delle fottute bugie!
Adesso non mi credi neppure tu?
Ti sei talmente stancato di me che non vuoi che torno qui a raccontarti dei miei cazzo di problemi?-
Altri singhiozzi fortissimi sconquassano il petto del pilota.
-Vuoi che me ne vada?-
Sussurra con un gemito doloroso.
E Kirishima si alza di botto stravolto dalla seggiola.
-Dynamighy...EHY!- Urla disperato nell'altoparlante.
-Chiudi gli occhi per bene perchè adesso io vengo di là in stanza da te. Ti abbraccio, ti calmo e poi cerchiamo di parlare e trovare una soluzione con calma, ok?
Io... io posso farlo?-
-Si.- Un piccolo sbuffo di Katsuki a voce bassa in mezzo alle lacrime e Kirishima si lancia fuori senza aspettare un secondo di più.
Apre la porta dell'altra stanza trattenendo il respiro nel vedere il pilota appoggiato con le spalle per terra in un angolo, le gambe portate in alto e gli occhi chiusi pieni di lacrime. Si abbassa inserendosi in mezzo alle sue gambe e portandoselo vicino fino a fargli appoggiare il viso sul suo collo.
Gli infila le dita in mezzo ai capelli accarezzandoli dolcemente senza pronunciare nessuna parola.
Deve stare molto attento, dalla voce potrebbe riconoscerlo subito.
Rimangono così alcuni minuti, fino a che Katsuki si calma e smette di piangere, e si stringe maggiormente dentro nell'abbraccio.
Poi apre la bocca e lascia un primo piccolo bacio umido sul collo dell'altro che resta immobile stupito trattendosi il labbro inferiore tra i denti.
E poi un altro bacio ancora, e ancora uno alzandosi fino ad arrivare al viso dove cerca spasmodico le labbra dell'altro.
Kirishima chiude gli occhi qualche istante al contatto per poi spalancargli stupito quando sente la lingua del pilota insinuarsi nella sua cavità orale.
E rispondere a questo bacio struggente è l'unica possibilità contemplata che gli viene in mente.
Ricambia con passione, spingendola dentro con foga e facendola scontrare, cercandolo e assecondandola con sempre maggior bramosia.
-Merda...- Impreca Katsuki ancora attaccato a lui.
-Ma tu non eri innamorato di un altro?-
E Kirishima deglutisce facendo la sola ed unica cosa giusta da fare in quel momento.
-Si Katsuki lo sono.- Dichiara serio mentre il pilota spalanca gli occhi di colpo guardandolo allibito.
-Sono innamorato di te.-
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