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capitolo 6

Mi svegliai, malvolente. Non avevo proprio voglia di andare a scuola. Non volevo che quel pervertito mi facesse ancora quelle cose.

"MA INIZI GIÀ DI PRIMA MATTINA A ROMPERE IL CAZZO!?"
"Si è il mio lavoro"
"Tsk fottiti"

Con la schiena più che dolorante scesi dal letto a due spanne nella mia camera e mi dicessi verso il bagno per lavarmi i denti. Girava tutto intorno a me. Mi sentivo strano. Più del solito in quei giorni maledetti. Mi misi la divisa, sistemando la gonna più giù, per evitare le varie sbirciatine di Mineta. Per evitare altri intoppi con Todoroki mi misi dei pantaloncini neri aderenti sotto la gonna. Così sarebbe stato più difficile per quel coglione farmi i suoi "giochetti".

"Perché lo fai? Tanto ammettilo che vuoi farti sbattere forte al muro da lui"
"Ma tu hai una sorta di problema compulsivo"
"No io rappresento i tuoi desideri, quindi tu vuoi farti sbattere da lui, punto"
"Taci!"

Ignorai beatamente la mia coscienza che continuò a tartassarmi fino a che non arrivai a scuola. Entrai nel plesso tenendo alta la guardia per evitare nuovi "attacchi" da parte del ragazzo bi-colore. Che però non avvennero per mia fortuna e arrivai in classe conservando ancora la mia verginità.

"Che presto perderai te lo assicuro..."
"Cos- tu stai male forte" arrossii senza neanche rendermene conto, diventando del colore dei pomodori maturi.

Mi sedetti al mio posto vedendo mano a mano la classe riempirsi di persone. La ragazza abbastanza alta con i capelli neri e quel bel paio di tette, si avvicinò a me quasi tremando.
-c-ciao Bakugou... s-senti ti va di venire a casa mia questa sera? S-sai essendo venerdì ho organizzato un pigiama party a cui parteciperà tutta la classe, e mi sembrava carino invitare anche te- sorrise gentilmente la ragazza.
-mi dispiace, ma mi vedo costretto a rifiutare il tuo invito, devo studiare molto per l'interrogazione, e credo di non poter venire-
-oh vabbè sarà per un'altra volta- mi sorrise e se ne andò nuovamente al suo posto.
Si avvicinò subito a me quel rompi palle di Kirishima.
-che vuoi?- lo guardai con la coda dell'occhio.
-Perché non vieni alla festa? Dai ci divertiremo! Tu non hai mai visto la casa di Yaoyorozu-san! È gigantesca...-
-ho detto di no... Non insistere, devo studiare- ribadii io iniziando a spazientirmi.
-dai non farti pregare...- Si avvicina con il viso al mio bisbigliandomi all'orecchio: -ci divertiremo tanto se ci sarai anche tu...-
La mia pelle stava letteralmente andando a fuoco. Che cazzo passava per la testa di capelli di merda!? Ma quali problemi affliggono le anime di questa maledettissima classe!?
Mi scostai dal ragazzo trattenendo con le unghie e con i denti il mio istinto animale di prenderlo a schiaffi.
-l-asciami in pace non mi farai cambiare idea-

"E che cazzo per una volta che voglio studiare arriva lui a rompere i coglioni"
"Dobbiamo andare alla festa..."
"Cos- ti ci metti pure ti adesso!?"
"Noi. Dobbiamo. Andare. A. Quella. Benedettissima. Festa. CHIARO!?"
"Ma... ma..."

-valuterò la vostra proposta...- Il ragazzo mi sorrise come non aveva mai fatto e si mise di nuovo a sedere al suo posto, appena prima che entrasse Midnight. Mamma mia quanto era bona quella donna. Da dentro proprio mi saliva la voglia di saltarle addosso.

"Finalmente qualche pensiero decente..."
"Ma sempre a caga er cazzo devi sta?"
"Be dipende"
Sospirai riconcentrandomi sulla professoressa. O più che altro sul suo bellissimo balcone che se ne stava lì in bella vista, a chiamarmi, voleva essere toccato dalle mie mani, non troppo esperte, ma dettagli.
La lezione passò troppo velocemente per i miei gusti. E la professoressa lasciò spazio alla ricreazione.
Anche se ancora indeciso mi alzai dal posto e mi diressi verso la corvina che stava parlando con Jiro.
-ehi... Yaoyorozu... credo che sta sera molto probabilmente ci sarò...-
-Ma non avevi detto di dover studiare?-
-Si ma... ho comunque il sabato e la domenica per ripassare...-
-ok!- sorrise la ragazza abbracciandomi.
La sensazione che provavo in quel momento non si poteva descrivere. Era bello, molto bello soprattutto per il fatto che le sue enormi bocce fossero così vicine alle mie mani. Non credo sarei riuscito a trattenermi ancora, così decisi di staccarmi dalla ragazza.
-o-ok... a sta sera... a che ora dovrei passare?-
-dalle 8 in poi, quando preferisci- sorrise dolcemente per poi tornare a parlare con Jiro.

"Mamma mia voglio riabbracciare una ragazza immediatamente!"
"Ecco adesso sei un misto tra frocio etero e lesbica... sei un cazzo di trans"
"Se proprio vogliamo fare i pignoli si dice bisex ma vabbè"

La giornata fu noiosa... molto molto noiosa. Finite le lezioni mi diressi a casa. Appena finito di pranzare chiesi a mia madre se potevo partecipare alla festa, e per grazia divina lei disse di sì. Se avesse rifiutato non so cosa la mia coscienza avrebbe potuto dire.
-amore se vuoi ci sono dei vestitini carini in camera mia. E a questa festa stai attenta a non farmi diventare nonna...-
Per poco non mi strozzai con la mia stessa saliva. Ma che cazzo le passa per la testa!? Non mi sarei fatta toccare da quei rincoglioniti.

(Ultime parole famose)

-Ma che diavolo dici!? Non mi faccio di certo sverginare dal primo che passa. Che sono una troia!?-
-Non ho detto questo... io ho paura per te, mi fido ciecamente della tua capacità di giudizio, è di quegli adolescenti ormonati che non mi fido per niente. Quindi per favore, stai attenta.-
-va bene mamma...- sospirai salendo al piano superiore.
Andai nella mia stanza e presi dei leggins, il reggiseno e le mutande, mentre dalla stanza di mia madre presi un suo vecchio vestito, con una fantasia floreale, mi faceva profondamente schifo, ma era l'unica cosa che potessi indossare. Aspettai fino alle 7:30 prima di iniziare a prepararmi. Mi vestii e mi feci accompagnare da mia madre alla casa della corvina. Era una cazzo di mega villona extra lusso che Donald Trump può solo accompagnare. Suonai al campanello e l'enorme cancello si aprì facendomi entrare nell'enorme casa, se si poteva definire tale.
Entrai nell'abitazione e vidi di essere uno tra i primi. Per ora c'eravamo solo io, Yaoyorozu ovviamente, Jiro e Asui. Aspettammo con impazienza gli altri e quando fummo tutti, meno Todoroki che quella sera non sarebbe potuto venire, meno male, per problemi di famiglia, ci misimo a giocare tutti insieme a Just Dance. Cioè, loro stavano giocando a Just Dance io guardavo gli altri. Più volte mi avevano invitato a farmi una partitella, ma avevo rifiutato sempre. Dopo questa sessione di ballo sfrenato ci misimo a giocare ad un gioco molto interessante. Ci misimo tutti a cerchio e Kaminari tirò fuori una bottiglia di Vodka dallo zaino. Era un gioco della bottiglia un po' alternativo. Se ti rifiutavi di fare un obbligo, o di dire la verità dovevi farti un bicchierino di Vodka. Il primo che girò la bottiglia fu Deku. Uscì Tsuyu.
-obbligo o verità?- chiese cantilenante lui.
-verità, cra.- disse lei -non ho peli sulla lingua io, cra-
-bene... allora... dimmi se ti piace qualcuno in questa stanza.-
La ranocchia arrosì leggermente e annuì senza parlare. Che stronzo...
La ragazza girò nuovamente la bottiglia che questa volta si fermò su di me.
"Merda..."

-obbligo o verità?-
-obbligo...-

"Ho paura..."
"Non sei il solo"

-ti obbligo... a baciare la persona che ti piace qui dentro...-

"E SE A ME NON PIACESSE NESSUNO!?"
"Ma si che ci piace qualcuno... anzi... sono due... ora dobbiamo solo scegliere..."
"Ma manco morto..."
"Preferisci ubriacarti? Così ti scopano più facilmente?"
"Cristo santo... e adesso chi bacio!? Uraraka o Kirishima!?"
"Allora baciando Uraraka estrenamente sarà strano ma confermerai che sei ancora maschio... baciando Kirishima sarà l'esatto contrario... cosa preferisci tu?"
"Bè... preferisco baciare Kirishima"

-e va bene... capelli di merda vieni qui...- diventai rossa peggio di un peperone.
-c-cosa!?- tutti dissero in coro.
-si e allora? Avete dei problemi?-
-no no...- il rosso si alzò dal suo posto e si avvicinò a me.
-Non pensare di poter fare altro... anzi scordatelo...-
Il ragazzo mi sorrise e mi prese il viso tra le mani baciandomi sulle labbra.

"Che bella sensazione però..."
"Concordo pienamente con te questa volta"

Mi iniziò ad accarezzare i capelli approfondendo il bacio. Sentivo la sua lingua esplorarmi il palato carezzandomi i denti e innescando una strana danza tra le nostre lingue. Era una cosa diversa da quella con Todoroki. Lui mi piaceva, mi faceva piacere che mi toccasse, o che potesse toccarmi.
Lui mi faceva sentire bene...

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
SPAZIO ME
Allora shiau ragazzi e ragazze. Questo capitolo è andato per le lunghe. Spero vi stia piacendo la storia! Alla prossima bacioni 😘😘

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