capitolo 12
⚠attenzione questo capitolo contiene scene esplicite. Se il genere non vi piace non siete costretti a leggere. Buona lettura a chi leggerà. Siete stati avvisati...⚠
La mattina seguente mi svegliai con in mente la vendetta perfetta. Oggi, martedì, giorno per il quale provavo un odio profondo, senza apparente motivo, avremmo avuto le lezioni di educazione fisica. Non sapevo come ma di sicuro avrei fatto sparire tutti i vestiti che Deku avesse con sé. Così da costringerlo ad andare nell'ufficio del preside, o almeno è quello che spero, che sta in culo al mondo. Quindi girerà per tutta la scuola nudo, oppure mezzo nudo.
"Che ne dici glieli lasciamo i boxer?"
"COS-!? MA NO! DEVE ESSERE LA VENDETTA PERFETTA! LA VENDETTA PIÙ CRUDELE!"
"Ok... sì hai ragione!"
"Io ho sempre ragione!"
Sarà la cosa più umiliante di questo mondo.
Mi alzai dal letto ed andai nel bagno a prendere la divisa. La indossai e scesi al piano inferiore correndo come al mio solito per le scale. Diedi un bacio sulla guancia a mia madre, ci stupimmo entrambi di quel gesto, presi una merendina a caso dal tavolo ed uscii di casa. Corsi come un matto fino ad arrivare a scuola. Dove trovai lo stra riccone con gli occhiali. Era diventato ancora più alto -in realtà ero io che mi ero abbassato ma lasciatemi sognare- e se ne stava lì davanti ai cancelli chiusi ad aspettare l'apertura. Chissà da quanto tempo stava quì quello svitato. Non mi avvicinai, non avevo molta voglia di parlare, non che lui mi stesse antipatico, o quasi, ma volevo trovare un metodo per non farmi scoprire quando avrei tolto i vestiti a Deku, che tra l'altro mi sono accorto solo ora di quanto quasta cosa possa essere fraintesa, ma dettagli. Intanto attorno a me si stavano accalcando una miriade di studenti. La campanella suonò e tutti entrammo nell'edificio. Mi diressi verso la classe e mi sedetti al mio posto, chiusi gli occhi ed iniziai a pensare.
"Allora noi per prima cosa andiamo in palestra, poi negli spogliatoi che stanno vicino, giusto?"
"Giusto"
"Poi, dopo esserci cambiati inizia il riscaldamento"
"Quindi, noi, in quel lasso di tempo nel quale il nerd si cambia e inizia il riscaldamento dobbiamo togliergli la divisa"
"Esattamente! E poi quando andrà a cambiarsi... avrà la tuta"
"Porca merda... quella come diavolo gliela facciamo togliere!?"
"Magari... potremmo sporcarlo?"
"Che intendi?"
"Tipo gli lancio addosso qualcosa di appiccicoso così sarà costretto a levarsi anche la tuta..."
"E cosa sarebbe questa cosa appiccicosa?"
"Boh... devo riflettere..."
"Come uno specchio patam ptsss" (teoricamente il suono del tamburo e del piatto)
"Tsk. Idiota."
Mi arrovellai il cervello per un'altra ventina di minuti senza trovare la risposta, quando, entrò nella classe la persona perfetta, quella che mi fece accendere la lampadina e che avrebbe fatto funzionare alla perfezione il mio piano, Ashido. Lei, manipolata da me ovviamente, avrebbe fatto sciogliere la tuta del nerd così da farlo rimanere nudo, era perfetto, il piano perfetto!
-Ehi... EHI BAKUGO CI SEI!?- vidi Kirishima davanti a me che mi stava gesticolando di fronte. Ero talmente tanto concentrato che non mi ero reso conto che fosse arrivato.
-Oh... sì scusa, ero immerso nei miei pensieri- dissi io alzando lo sguardo nella sua direzione.
-Me ne sono accorto- si mise a ridere lui in risposta. QUANTO ERA BELLO!? Non c'era paragone. Nessuna ragazza avrebbe mai avuto un sorriso del genere.
-Sì... ah ah...-
-Ma che hai oggi? Sei strano... strana...-
-N-niente credo solo di... Non lo so sai... Non sento nulla di diverso... ma ho come un brutto presentimento-
-Mh... capita anche a me a volte...- mi sorrise e si mise accanto alla mia sedia, a mo di L di Death Note -però... poi passa subito...- mi diede un abbraccio, era caldo, avvolgente. Mi teneva stretto e tra le sue braccia mi sentivo protetto, sapevo che se fossi stato con lui, non avrei dovuto temere nulla. -... quando mi danno un abbraccio, ha funzionato?- mi chiese lui sorridendomi. Io annuii semplicemente, stringendomi ancora di più al suo petto, dimenticando che fossimo a scuola, circondati da una ventina di persone, che ci stavano tutte fissando.
-Ehm... Kirishima... potremmo rimandare a dopo queste cose?- chiesi al ragazzo diventato ormai del colore dei pomodori.
-Oh! Sì... certo, scusa, mi dimentico facilmente che ti imbarazzi- mi sorrise staccandosi e alzandosi dirigendosi verso il suo banco.
Non parlai più per il resto della lezione, non che avrei voluto, pensai solo ad un metodo per far colpire Midoriya da Ashido. Non sarebbe stato facile, lo sapevo, ma mi ci sarei impegnato neanche fosse il compito di Fisica, materia in cui andavo peggio, anche se riuscivo ad arrivare alla sufficienza.
Alla fine arrivò la tanto agognata ora di ginnastica. E il massacro poté avere inizio.
Per ora il piano stava andando come previsto, il broccolo si era cambiato ed assieme agli altri si stava dirigendo verso la palestra, per fortuna non ci fu nessun ritardatario e la prima parte del piano andò bene. Mi intrufolai nello spogliatoio e, manco fossi una Yandere, gattonai fino al suo armadietto e per grazia divina il coglione lo aveva lasciato aperto. Mi alzai e lo aprii, presi i vestiti uscii dalla stanza e dopo averli posati nella borsa di Uraraka, chissà che non mi avrebbero scoperto, perciò meglio prevenire che curare, mi diressi verso la palestra. Quel giorno avremmo allenato le unicità perciò avevo l'occasione perfetta per far sciogliere i vestiti a Deku. Ashido si stava esercitando provando a creare un getto di precisione da cui poteva far sgorgare il suo acido ma direzionandolo in un determinato punto. Senza farmi notare provocai una piccola esplosione vicino alla ragazza in rosa che per lo spavento schizzò il suo sudore corrosivo da tutte le parti. Poco prima dell'esplosione, avevo gentilmente (in realtà gli ha urlato contro una cosa del genere: "DANNATO DEKU VIENI QUI SUBITO SCHIFOSO RIFIUTO O TI AMMAZZO") chiesto al broccolo di venire più vicino. Lui accontentandomi era stato colpito dell'acido e i suoi vestiti stavano piano piano sciogliendosi. Il ragazzo dopo essersi tolto il giacchetto si recò subito nello spogliatoio, io senza farmi notare troppo lo seguii e come prima mi misi in attesa. Tutto stava andando secondo i piani, quando, il mio telefono iniziò a squillare. Lo presi e tappai con il dito la bocchetta del suono attutendone il rumore e uscendo alla velocità della luce dalla stanza. Risposi subito alla chiamata con tono scazzato, senza neanche vedere chi fosse.
-Chi è!?-
-PORCO D... Katsuki sono la mamma, devo dirti una cosa importante...-
-Ovvero?-
-Hanno appena catturato il criminale che ti ha trasformato in ragazza-
La presa sul mio telefono cedette e come quella anche le mie gambe. Ero a terra con le spalle al muro e entrambe le mani erano sopra il mio viso. Stavo piangendo. Piangevo dalla felicità, finalmente sarei tornato alla mia vecchia vita, finalmente sarebbe tornato il vero Katsuki Bakugo. Mi alzai in piedi anche se tremante e corsi verso la palestra. Entrai di nuovo all'interno della stanza, anche se avevo il viso rigato dal pianto e gli occhi arrossati. Mi fiondai verso Kirishima e gli saltai in braccio.
-B-Bakugo!? C-cosa ti prende!?- mi chiese lui sorpreso e tutto rosso in viso.
-HANNO CATTURATO IL VILLAIN! TORNERÒ NORMALE!! TORNERÒ AD ESSERE ME!!!- gridai io in risposta e tutta la classe si girò verso di noi.
-C-COSA!? DICI SUL SERIO!? MA È FANTASTICO!!- mi strinse ancora di più a sé.
-Oh ma che bella notizia Bakugo-Chan!- disse Tsuyu avvicinandosi a noi.
-Sì! Una bellissima notizia!- rimarcò il concetto Ashido.
-Ma e tu e Kirishima? Continuerete a stare insieme?- chiese invece Jiro
-E perché no?- risposi io sorridendo, ero felice, veramente tanto felice.
Passarono le ore e mia madre mi venì a prendere di persona. Subito mi portò accompagnato da Kirishima al commissariato di polizia dove dopo aver assistito all'interrogatorio del criminale dove ammetteva le sue colpe mi avrebbero fatto tornare normale. Quel fottuto pezzo di merda lo dovettero costringere ad usare la sua unicità per farmi tornare maschio, ma alla fine tornai ad essere io, ma con un piccolo imprevisto, come se non fosse bastato tutto il resto, d'altronde non era stata già una grande sofferenza diventare donna, Dio si divertiva a prendersi gioco di me... mi pare ovvio. Comunque, tornando al problema...
-MA PORCO IL DEMONIO IMPALATO PERCHÉ CAZZO SONO NUDO!?-
-Katsuki! Primo le parole porca puttana... siamo in un cazzo di luogo pubblico. (Parla lei pffft...) Secondo anche quando ti sei trasformato in ragazza eri nudo...-
-EH!? MA STIAMO SCHERZANDO!?- presi il giacchetto che aveva Kirishima per coprirmi il più possibile.
Tra l'altro mi resi conto di una cosa, quel rosso era un pervertito di prima categoria, forse peggio di Mineta, per tutto il tempo per cui ero rimasto nudo, aveva continuato a fissarlo come fosse una cosa ignota e sconosciuta. Sono rimasto scioccato. Quanta voglia di cazzo aveva quell'idiota. Tra l'altro ora che ci penso nella relazione tra me e lui... no... il mio ano non si tocca sarà lui a prenderselo in culo, non ammetto alcuna obiezione.
(Ultime parole famose parte infinito)
Tornammo a casa tutti e tre insieme, ma mia madre dovette uscire e ci lasciò da soli a casa. Noi due salimmo subito in camera mia.
-Allora Bakugo... ehm... come ti senti ad essere ritornato normale?- che domanda stupida.
"Che bello essere tornati perfidi nevvero?"
"Ah! Mi mancavi sai..."
"Davvero!?"
"No"
-Bene mi pare ovvio... Comunque chiariamo immediatamente una cosa...- glielo avrei detto chiaro e tondo, non lo avrei mai, e dico MAI preso in culo.
-Anche io volevo dirti una cosa...- alzò lo sguardo verso di me.
In coro dicemmo la stessa cosa: "io non starò sotto"
Entrambi ci guardammo seri negli occhi per poi scoppiare a ridere.
-Si va bene dai abbiamo scherzato ma io ero serio- dissi smettendo di ridere.
-Anche io lo ero...- alzò lo sguardo incrociando il mio.
-Dai Kirishima lo sappiamo tutti chi è l'attivo in questa stanza, ovve-
-Ovvero io...- disse soltanto prima di saltarmi addosso.
-COSA CAZZ- mi tappò subito la bocca con un bacio. Era travolgente, era caldo come il ragazzo che me lo stava dando. Ma non sarei stato comuqnue io il passivo, neanche tra mille anni. Lo assecondai per un po' prima di ribaltare la situazione mettendomi cavalcioni sopra di lui. Stavo continuando a baciarlo e pian piano stavo scendendo al collo. Iniziai a succhiare la pelle nei punti più morbidi lasciando segni violacei e rossastri dove passavano le mie labbra, facendo uscire dalla bocca del rosso suoni eccitanti e lascivi. La libido si era impossesstata del mio corpo e stavo dirigendo il gioco anche senza averne completamente le redini. Gli tolsi la maglietta e scesi sempre più in basso iniziando a torturare i capezzoli del ragazzo. Con l'indice ed il pollice li attorniavo rendendoli turgudi, e per quanto il rosso stesse cercando di resistere a quel piacere dalle sue labbra uscirono solo gemiti. Quei versetti eccitati stavano facendo aumentare notevolmente la pressione sul cavallo dei miei pantaloni. Però, quando scesi ancora più in basso, Kirishima ne approfittò girando nuovamente le posizioni.
-S... Scordati che... che io stia sotto...- disse con la voce spezzata dagli ansimi provocati dalle precedenti attenzioni che gli avevo rivolto.
-Stesso vale per me... anche se...- NO ASPETTA MA CHE CAZZ-!? MA CHE MI STA SUCCEDENDO!?
-A... Anche se, cosa?- mi chiese maliziosamente.
-Anche se una cavalcata non mi dispiacerebbe...- MA COSA STRA CAZZO STO DICENDO!? COSA MI PASSA PER LA CAZZO DI TESTA DI MERDA CHE MI RITROVO!?
Il ragazzo sopra di me rimase sorpreso. Forse non si aspettava che cedessi così facilmente.
-Allora... se permetti... preferisco a cagnolino...- disse lui, e vidi una scintilla di malizia nei suoi occhi.
-No quello scordatelo... sarebbe come annullare il mio orgoglio...-
-Ah perché lasciare fare tutto a te mentre ti diverti a gambe aperte sopra di me non sarebbe comunque un annullamento del tuo orgoglio? E anche del mio a questo punto...- mi guardò serio negli occhi.
-Ok... hai ragione ma...- non feci in tempo a finire che mi aveva già girato.
-NO! FERMO KIRISHIMA!- lo fulminai con lo sguardo. Lui mi ignorò beatamente e mi ficcò malamente due dita in bocca.
"Oh amico io so cosa sta per succedere e non sarà bello per noi... Anzi per nulla..."
"LO SO BENISSIMO IDIOTA... MA NON SO COSA FARE!"
Preso dal panico morsi le dita del rosso che le ritraé subito a sé, avevo morso troppo forte ed avevano preso a sanguinare.
-Peggio per te, io ti stavo facendo un favore- disse prima di sfilarmi i boxer lanciandoli in un angolo della stanza. Ero nudo, di nuovo, e Kirishima si mise tra le mie gambe allargandole. Senza alcun preavviso infilò un dito nel mio deretano e iniziò subito a muoverlo. Lo sentivo dentro di me ed era dopo tutto una bella sensazione anche se c'era il perenne fastidio provocato dalle pareti dei miei glutei. Dopo neanche un minuto aggiunse un secondo dito e poi un terzo. Dopo un po' il fastidio iniziale si trasformò in piacere. Iniziai a produrre suoni osceni, cercando di trattenermi mordendomi l'interno guancia quasi fino a farlo sanguinare.
-Non trattenerti- Dio la sua voce, mi faceva impazzire -voglio sentirti gemere il mio nome-
-S-scordatelo- gli risposi io in cagnesco. La situazione ancora non mi andava a genio.
Lui mi guardò e ghignando sfilò da dentro di me le dita. Si sfilò i boxer e prese la sua erezione avvicinandola alla mia apertura.
-Ne siamo proprio sicuri?- chiese retoricamente iniziando a penetrarmi. Mi tappai la bocca con entrambe le mani ed iniziai a gemere e ad imprecare. Il petto ed il basso ventre avvolti in un calore tale che mi parvero sul punto di bruciare. Era una sensazione soffocante e frustrante, volevo finisse al più presto, ma desideravo pure tutto il contrario, che quel momento non trascorresse mai. Il ragazzo troneggiante sopra il mio corpo prese le mie mani tra le sue stringendole. Così non avendo più le mani ad attenuarli, i suoni che fuoriuscivano dalla mia bocca erano più acuti e più forti.
-K-Kirishima... l-le ma-mani...- provai a convincerlo ma nulla... era irremovibile. Mi guardò dritto negli occhi per poi incominciare a muoversi, dando delle spinte lente e studiate. Aspettando che io mi abituassi alla sua intrusione senza dover sforzare il mio corpo. Almeno era consciensioso e pensava a me. Mi ritrovai ad inarcare la schiena, il fiato smorzato quando il rosso riuscì a toccare un punto particolare al mio interno, sollecitandone i muscoli a rilassarsi.
-A-Ah! K-Kirishima t-ti...- non riuscivo a parlare dati i gemiti e gli ansimi che rendevano vano ogni mio tentativo di parola. Finalmente trovammo un'armonia, il mio corpo alla fine si era abituato all'intrusione di Kirishima lasciandogli modo di penetrarmi senza ostacolo, stringendosi sulla sua erezione mentre questa ne stimolava la prostata. Sentivo il suo corpo ad un passo dall'apice e le sue spinte aumentarono, più veloci, forti. Una sensazione d'estasi mi pervase e non riuscii più a distinguere il sopra dal sotto, se stessi provando dolore o piacere. Le mani di Kirishima ebbero uno spasmo sgringendosi alle mie nel raggiungere l'apice, venendomi dentro, e spalancai gli occhi nel sentirmi colmare dallo sperma. Il disgusto si fece spazio sul mio volto, finendo però subito schiacciato da un flebile "basta" sussurrato, spezzato dall'ennesimo ansimo. Gli occhi mi si fecero lucidi nell'arrivare all'orgasmo, bagnando del mio seme le lenzuola del letto.
Kirishima uscì da me e mi girò guardandomi in viso.
-Io penso di essere l'unico che può godere di quelle espressioni- disse semplicemente sorridendomi prima di baciarmi, e divorarmi con le sue labbra.
-K-Kirishima... io... io ti amo- sorrisi in quell'ultimo bacio dato di sfuggita. Infatti dopo quel bacio mi addormentai tra le braccia del rosso. E lui non fu da meno.
Mia madre e mio padre tornarono assieme qualche ora dopo. E sentendo rumore alcuno salirono al piano superiore per controllare, scoprendo noi due sotto le lenzuola a farci un meritato riposino. La cena quella sera la saltammo e ci lasciarono dormire in pace. Era tornato tutto alla normalità, o quasi...
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SPAZIO MEH
Dio Santo che capitolo! Avevo detto che lo avrei diviso in due ma poi sarebbero venuti capitolo dispari quindi l'ho unificato. È un gran finale vero? Non c'è che dire sono soddisfatta di questa storia. Mi sono divertita un casino a scriverla e l'ho adorata. E grazie veramente grazie a tutti per averla letta. Ne sono veramente felice! È stata una vera sorpresa per me scoprire di aver ricevuto così tanti voti e tante visualizzazioni. Non pensavo veramente di arrivare ad un traguardo simile. Quindi vi ringrazio ancora tanto e spero che il capitolo vi abbia soddisfatto, ho dato il massimo per scriverlo! Proprio in nome del PLUS ULTRA! Al prossimo libro,
La vostra
Fulvia ❤
P.s. per finire questo capitolo sono stata sveglia fino alle 4:15 di notte... voglio morire sono peggio di Aizawa in questo momento.
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