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Parte 3- Il Mondo è "TUO"




"Il mondo è tuo,
Con quelle stelle puoi giocar
Non ti diranno no o non si può
È un mondo tuo per sempre"
-Aladdin -


"Se la scuola iniziasse ogni giornata con cinque minuti di musica classica, l'intera esistenza cambierebbe positivamente."
PIER GARIGLIO


-Ma dove cazzo e' finito?- Urla Katsuki adirato afferrando rabbiosamente alcuni vestiti sparsi sul divano e lanciandoli con foga sul pavimento.

-Eppure l'avevo lasciato proprio qui sopra!- Borbotta nervoso additando un pezzo del divano e sbattendo stizzito i piedi per terra.
Kirishima si stropiccia un occhio con un palmo della mano, sbadigliando sonoramente.

-Bakubro, cos'è questo casino che stai facendo?- Domanda stiracchiandosi la schiena e avvicinandosi a lui.

- A parte che è quasi mezzogiorno e tu dovresti già essere sveglio da un pezzo ... sto cercando, in mezzo a questi schifosi vestiti usati che non mettete mai in lavatrice, quel maledetto peluche che ho comprato giorni fa!- Esclama lanciando dietro di se il telecomando.

Kirishima si stira quasi un muscolo nello sforzo di accucciarsi a terra per prenderlo al volo.
Si rialza lanciando un'occhiataccia alla schiena di Katsuki prima di sospirare rumorosamente.
Appoggia il telecomando sul tavolino dirigendosi verso un cassetto da dove estrae un piccolo pacchettino colorato.

-Io e Denki siamo andati a suonare in un nuovo locale ieri sera. E abbiamo fatto molto tardi.
Ma siamo piaciuti ai proprietari e forse abbiamo finalmente rimediato un buon contratto fisso- Dice a voce bassa, sussurrando quasi le ultime parole con un vibrante tono di paura che risplende nella voce.
Le spalle dell'amico si irrigidiscono immediatamente. Katsuki rimane fermo nella stessa posizione di prima senza accennare a voltarsi.

- Cercavi questo? - Domanda dopo alcuni attimi Kirishima appoggiandogli una mano sulla spalla.

Bakugo si riscuote: decide di girarsi lentamente guardando in volto Kirishima con un'espressione talmente smarrita da fargli tremare il cuore. Si stringe tra i denti il labbro inferiore, martoriandolo in un chiaro gesto di evidente preoccupazione.
Osserva ancora stretto tra le mani di Kirishima il pacchetto improvvisato, intuendo all'istante che l'amico la sera prima lo ha confezionato solamente per lui, con le proprie mani.

-Grazie- Sussurra a tono molto basso prendendolo e avviandosi nuovamente verso la camera a testa china.

Kirishima scuote il capo amareggiato prima di riavvicinarsi veloce a Katsuki e bloccarlo tirandolo prepotentemente per un polso.

-'Suki lo sai che questa volta non ci troverà vero?-

Bakugo non risponde subito alla domanda. Come sempre Kirishima ha capito al volo dove sono andati a infossarsi i suoi pensieri.
Le nocche delle mani si stringono in un gesto pieno di collera.

-MI troverà- Ribatte velenoso calcando sulla particella pronominale. 
-Tu e Denki non centrate nulla in questa stramaledetta storia e dovreste vivere la vostra vita diversamente.
Non facendo i fuggitivi per colpa mia!
Vi meritate un'esistenza felice, e questo sarebbe anche possibile se non vi ostinaste a stare insieme al sottoscritto!-
Grida voltandosi e staccando malamente la mano dal suo polso con gli occhi improvvisamente lucidi. 
Kirishima lo osserva con un leggero sorriso sul volto.

-Tutti la meritiamo. Anche tu che ti credi così ... sbagliato.
A noi la nostra vita sta bene così .
Quando ti sentirai pronto a denunciarlo inizieremo un nuovo percorso... come hai detto prima ? Ah si, diverso. Ma insieme.
Non pensare minimamente che ti libererai così facilmente di me.
Sei il mio migliore amico dopotutto... -
Risponde praticamente parlando verso una montagna di capelli biondi spettinati.
La testa di Katsuki gli si è appoggiata veloce al petto; il biondo gli si è lanciato addosso per farsi stringere in un tenero abbraccio.

- Sei proprio strano Katsuki.
Un secondo prima sei uno stronzo patentato e uno dopo diventi un tenero gattino indifeso-
Gli dice sentendolo tirare su con il naso.

- Ho paura- Dichiara Bakugo dopo alcuni attimi di silenzio.
Kirishima rimane in silenzio in attesa che continui. La mano infilata tra le ciocche dorate, gli massaggiano la folta chioma cercando di tenerlo calmo.

-E se non lo fossi mai? Se non mi sentissi mai abbastanza pronto, sicuro, giusto per denunciarlo?-

- Mi toccherà abbandonare l'idea di sposarmi con Mina e farlo con te! - Ridacchia divertito Kirishima meritandosi un pugno giocoso sul fianco dall'amico.

- Seriamente. Non dovresti essere così pessimista. Vedrai che arriverà qualcosa o qualcuno che ti spronerà a farlo.
E proprio parlando di questo qualcuno.
Per chi è quel bellissimo peluche che hai comprato?-

-Per una donnina importante- Dichiara Katsuki staccandosi dall'abbraccio e asciugandosi veloce gli occhi.

-Una ragazza? - Chiede Kirishima meravigliato.
-Da quando ti interessano? Pensavo ti piacessero i maschi.- Mugugna con un sopracciglio alzato.

-Ah, ma questa non è come le altre. Questa è speciale. - Risponde  misterioso il biondo ritornando in camera con un sorriso sornione.

Katsuki respira a pieni polmoni l'aria fresca della giornata. Parlare con Kirishima gli ha sollevato il morale. 
Quel coglione trova sempre il modo per farlo stare meglio.
Emette un forte respiro, posizionandosi beato nel suo solito angolino verde. Alcuni ragazzi di passaggio lo scorgono e lo riconoscono. Passano vicini a lui dandosi gomitate e facendo cenni verso la sua direzione. Katsuki risponde con brevi sorrisi di circostanza.

Appena termina di sistemare il materiale, scorge in lontananza una gonnellina rosa e un viso paffuto che riconosce subito.  Il viso gli si rischiara in un enorme sorriso. Allunga il collo alzando il braccio per farsi notare. La bambina appena lo vede, strattona la mano della mamma attirandone l'attenzione per poi correre verso di lui contenta.

-Aspettavo proprio te! - Dichiara Katsuki serio appoggiandole un dito sul nasino alla francese.
- Conosci il cartone Aladdin?- Domanda curioso alla bambina che annuisce convinta.
Afferra il borsone aprendone la zip ed estraendo una bella coperta colorata che appoggia per terra davanti a lui.
Alcune persone, comprese la madre della bambina, li raggiungono.

-Buongiorno Signora. - La saluta Katsuki ossequioso.
-Mi deve scusare, ma oggi Tsumigi si dovrebbe sedere qui sopra ad ascoltarmi-
Dichiara indicando la coperta e prendendo la mano della bambina per farla accomodare sopra.
La bambina guarda sorpresa la madre che annuisce con il capo incitandola a seguire il ragazzo.
Si toglie le scarpette e sale sopra al morbido tessuto appoggiandoci i piedini.

- E adesso puoi sederti comoda comoda sopra al tuo bellissimo tappeto volante-

La bambina ridacchia divertita guardando in basso prima di accucciarsi e piegare le gambe incrociandole tra loro.
Katsuki si allontana cercando la custodia del violino.

-Il brano che suonerò oggi l'ho scelto per una meravigliosa principessa che mi ha rapito il cuore- Annuncia a voce alta verso le persone presenti facendo un breve inchino.
Afferra il violino respirando forte ed  indossando sul volto un'espressione seria.

Si guarda attorno verso i molti visi che sono sopraggiunti, fino a soffermarsi con lo sguardo sul fondo dove svetta la silhouette di una figura che riconosce all'istante. Izuku è appoggiato ad un albero, i verdi capelli ondeggiano cullati dal vento e le braccia sono incrociate davanti al petto.
Osserva assorto Katsuki con fare pensierioso.
Gli occhi verdi catturano in un attimo quelle cremisi dell'altro.
Un brivido percorre la schiena di entrambi.

Il violinista distoglie velocemente lo sguardo, sistemandosi comodo e chiudendo velocemente le iridi.
Si umette le labbra prima di iniziare a suonare.

Come ogni volta che succede, Katsuki non delude le aspettative. Mai.
Ad Izuku scappa un sorriso pieno di tenerezza al pensiero che il ragazzo ha deliberatamente scelto un brano più semplice degli altri fatti fino ad ora, e anche meno studiato oserebbe dire, e lo ha fatto soltanto per rendere felice una bambina.

Una vocina innocente che intona la canzone si alza in aria mischiandosi e seguendo perfettamente le note del violino. Alcuni adulti si arrischiano a fare lo stesso seguendola incantati.

Quando il ragazzo termina la sonata, riapre gli occhi con un grande sorriso soddisfatto.
La bambina si alza in piedi raggiungendolo al suo fianco e abbracciandolo stretto alle gambe.
Una risata cristallina lo pervade.

-Ti e' piaciuta ?-

-Moltissimo. - Risponde lei senza staccarsi.

-Mi sa che mia figlia si è presa una bella cotta. Non fa che parlare di te a casa.- Ridacchia la madre avvicinandosi.

-Mamma! -Si lamenta lei arrossendo e nascondendo il viso tra le manine.
Katsuki scuote la testa divertito.

- Dai Tsumigi. Saluta che dobbiamo andare- Dice la mamma facendo un cenno verso Katsuki.

-Aspettate un attimo! Vorrei darvi una cosa- Dichiara svelto il ragazzo recuperando un pacchettino dal borsone.
Lo porge alla bambina che spalanca la bocca meravigliata.

- Questo pensiero è per te.
Sei la mia prima fans e ti devo tenere stretta - Dice imbarazzato grattandosi la testa sotto lo sguardo riconoscente della madre.
- Beh ... Ciao Tsumugi.
Ci vediamo presto.-

Quando le due figure si sono allontanate, un ragazzo sbuca dal fondo.
Izuku cammina lentamente verso di lui con le mani in tasca.
Tiene gli occhi appoggiati prepotentemente addosso al corpo di Katsuki, mentre che sul viso gli aleggia un'ombra di un sorriso.
Il biondo deglutisce a disagio. Non riesce a smettere di fissarlo neppure lui.

Senza distogliere lo sguardo prende alcune monete dalla tasca e le lascia cadere nel contenitore delle offerte.
Le iridi smeraldine continuano a cercare le sue.
Katsuki invece le fa vagare irrequiete.
Scruta ogni piccolo indizio sul viso dell'altro non riuscendo a decifrarne l'espressione che gli vede in viso.
Aggrotta la fronte confuso; gli sembra di leggerci talmente tante emozioni diverse ma mischiate insieme che abbassa per un attimo la testa completamente a disagio.

Izuku stende le labbra in un sorriso accattivante prima di alzare la mano e salutarlo apertamente.

-Ciao - Gli mormora prima di girare le spalle e andarsene.

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