Parte 19- Guerriero
"E coloro che furono visti danzare vennero giudicati pazzi
da quelli che non potevano sentire la musica. "
Friedrich Nietzsche
C'è tanta ressa. Troppa gente.
Le persone si spingono, si accalcano une sulle altre, stipandosi come misere sardine in scatola solo per riuscire ad infilarsi per prime nell'antro dell'Auditorium del Conservatorio.
Katsuki sbuffa seccato alzando gli occhi verso il soffitto.
Si muove a scatti, quel poco che comunque riesce a fare, seguito da Kirishima e da Kaminari che osservano atterriti la folla di persone.
Raggiungono con fatica i seggiolini in prima fila recanti i numeri che Izuku gli ha prenotato, e ci si lasciano cadere sopra con un sospiro liberatorio.
Come abbia fatto il ballerino a farsi riservare questi posti speciali con tutto il caos di gente che è presente stasera, rimarrà un vero mistero.
Bakugo si accomoda sulla seduta quasi scivolandoci sopra, strusciando con il sedere verso il basso fin dove gli riesce possibile, nascondendosi appena.
Kirishima e Kaminari si sporgono nello spazio vuoto che ha creato il violinista tra di loro, parlottando nel mezzo.
-Non vedo l'ora di sentire cantare Shinso. Sono proprio curioso di capire qual é il suo livello.- Dichiara Denki grattandosi il mento dubbioso.
-Io invece di vedere Shoto. Chissà se mantiene lo stesso sguardo aristocratico anche quando danza.-
-Ma siete proprio due suocere!- Sbotta Katsuki rialzandosi a sedere in posizione eretta e spostandoli sgraziatamente, rimettendoli al loro posto con una mano.
-Si va beh, ma tu sei venuto fin qui soltanto per vedere un'unica esibizione! Sei talmente innamorato che non esiste nient'altro nella tua vita.- Dichiara Eijiro ridacchiando a gran voce quando nota le guance dell'amico diventargli rosse.
- Parlando di questo...Dov'e' Mina?- Domanda Katsuki cercando di deviare in questo modo il discorso da se stesso.
-Stasera è fuori con amici.
A Natale però ci sarà anche lei con noi. Ti dispiace?- Chiede soppesandolo l'amico tutto d'un tratto con espressione seria.
-No, certo che no.-
Per qualche minuto Bakugo abbassa lo sguardo verso i propri piedi, sconfitto. Averla a pranzo con loro vorrà dire ricevere occhiate storte per tutto il tempo in cui staranno insieme. Non si prospetta, a conti fatti, un gran bel programma natalizio.
-Potresti sempre venire da me, per una volta! Almeno così non mi annoierei a morte e non starei da solo per tutto il tempo.-
Dichiara Kaminari con tono gaio.
-Mi dispiace Denki, ma Katsuki è atteso con impazienza dalle mie mamme.
Lui le adora, e loro ricambiano totalmente questo affetto in modo incondizionato.
A pensarci bene, è una cosa incredibile come un uomo che apprezzi i peni riesca a farsi amare così tanto da donne che la pensano completamente in maniera opposta.-
-EIJI! - Prorompe Katsuki riprendendolo in un urletto acuto come se si fosse magicamente trasformato in una ragazzina.
-Scherzavo, scherzavo. - Sghignazza Kirishima senza vergogna, prima di afferrarlo per la testa e posargli un dolce bacino sulla tempia.
-Shhh che inizia!-
Le esibizioni scorrono veloci.
Non tutti gli alunni del Conservatorio hanno aderito al saggio di Natale, visto che alcuni abitano lontano e sono già partiti per raggiungere le famiglie per le vacanze.
I ragazzi si stanno comunque divertendo. Il livello che hanno in Conservatorio è alto e loro sono un gruppo che apprezzano ogni tipo di esibizione fatta con talento o buon gusto.
Shinso ha riprodotto un pezzo dei Maneskin cantando e volteggiando sul GeckoGrip, in un abbigliamento indecente e mezzo nudo. L'Auditorium si è incendiato e le ragazze in sala sono letteralmente impazzite.
Uraraka è riuscita a fare volare in alto il pubblico con la mente, intonando un brano molto difficile di Beyoncé.
"Love on top"
Shoto è stato straordinario.
I movimenti naturali che ha evidenziato sul palco e la tecnica magistrale dei passi eseguiti, ha catalizzato tutta l'attenzione della sala senza dover fare da parte sua, neppure un grande sforzo.
Bakugo lo ha applaudito a lungo, guadagnandosi di rimando un sorrisino di ringraziamento dall'artista.
E' essenzialmente felice di essere venuto al saggio, sinceramente non pensava di divertirsi in questo modo.
Ma quando sul palco arriva Izuku la mente gli si svuota totalmente da ogni altro pensiero e la frenesia gli attanaglia in fretta lo stomaco.
Lo ricordava che toccava a lui, la scaletta di uscita era appuntata sul foglio che sta ancora tenendo stretto tra le mani sudate. E' l'ultima esibizione della serata e sinceramente la stava attendendo con ansia.
Si muove sul posto con il sedere, una, due, troppe volte. Si cerca di sistemare meglio con la schiena, allargandosi da addosso con le mani tremanti di aspettativa, la camicetta improvvisamente diventata troppo stretta.
E' impaziente: si sente il corpo fremere dalla voglia di vederlo esibirsi sul palco ma allo stesso tempo è terrorizzato e vorrebbe fuggire via.
L'invito intenzionale che gli ha fatto cela qualcosa, oramai in questi mesi può dire senza ombra di dubbio che ha imparato almeno un pochino a conoscerlo, e non sapere cosa ha in mente quel diavolo tentatore del suo ragazzo lo agita parecchio.
La tachicardia lo avvolge.
All'improvviso la percezione che ha dell'Auditorium cambia. Le luci gli sembrano troppo sparse, il brusio ovattato lo disturba, la musica che esce dagli amplificatori sembra essere diventata rimbombante.
Uno spot inatteso illumina la figura di Izuku che rimane fermo in un angolo, in disparte e a testa bassa.
Sembra una statua cristallizzata in mezzo al silenzio.
Indossa una tutina aderente che termina in uno short di un colore verde brillante che richiama non solo i suoi capelli ma anche i suoi meravigliosi occhi. Le braccia e le gambe sono scoperte, lasciate completamente nude.
Per Katsuki è una macchia di colore in mezzo alle sfumature del grigio.
Deglutisce rumorosamente. Lo esamina a fondo, registrandone ogni piccolo particolare per poi annotarlo nella mente.
Quando finalmente le prime note del brano che ha scelto di danzare si innalzano, trattiene il respiro meravigliato: è un intro, un piccolo richiamo eseguito al violino.
Ma Izuku continua a non muoversi, ha soltanto alzato la testa nella sua direzione per guardarlo.
In realtà non lo sta guardando soltanto. Le iridi smeraldine lo fissano con una ostinazione talmente evidente che molte teste si voltano nella sua direzione per cercarne il motivo.
Katsuki percepisce il proprio corpo andare a fuoco.
Quando la vera canzone inizia e lui riconosce il brano, non capisce seriamente più nulla. E' chiaramente una dedica per lui.
Deglutisce ancora la saliva che sembra gli si sia fermata in gola, si strozza quasi nell'inghiottirla mentre la mano di Kirishima gli si appoggia impercettibilmente sulla gamba stringendogli il muscolo del quadricipite piano e per pochi secondi, in un chiaro gesto fraterno e di comprensione che gli scalda il cuore.
"Io sono un guerriero, veglio quando è notte
Ti difenderò da incubi e tristezze
Ti riparerò da inganni e maldicenze
E ti abbraccerò per darti forza sempre
Ti darò certezze contro le paure
Per vedere il mondo oltre quelle alture
Non temere nulla io sarò al tuo fianco
Con il mantello asciugherò il tuo pianto"
La partenza rimane bassa, quasi sottotono. I movimenti che vengono riprodotti sono ben fatti ma mancano un pochino di quella incisività che il violinista gli ha visto addosso più e più volte nelle prove dell'ultimo mese.
Izuku zampetta sulle punte leggero, spostandosi veloce in tutte le due estremità del palco. Arcua la schiena al limite, in quel modo che Bakugo ha avuto modo di apprezzare in moltissime e diverse occasioni. Le braccia si elevano copiando la forma di un semicerchio.
Il modo di danzare differisce totalmente da quello di Shoto, probabilmente perché anche i loro fisici sono completamente differenti. Todoroki ha una struttura corporea lunga e distesa che gli permette di vantare un'armoniosità senza pari, ma tutto quello che manca alla corporatura di Izuku viene sopperito dalla sua magnifica espressività.
Riesce a riprodurre quello che prova danzando in un linguaggio del corpo chiaro e brillante che arriva diretto anche agli altri.
Bakugo stropiccia distrattamente il foglietto con la scaletta ancora stretto nel suo palmo, completamente rapito.
Lo sguardo è perso nell'ammirare le molteplici pirouettes, l'una di seguito all'altra che Izuku esegue magistralmente occupando l'intera zona del parco.
Quando arriva all'estremità destra, atterra sulle gambe toniche, e si flette ancora di più posizionandosi in un demi-plié.
L'Auditorium trattiene il respiro.
"E amore, il mio grande amore che mi credi
Vinceremo contro tutti e resteremo in piedi
E resterò al tuo fianco fino a che vorrai
Ti difenderò da tutto, non temere mai."
Chi ha studiato ballo o si intende un minimo delle figure della danza classica, riesce a riconoscere da questo movimento studiato, quale sarà quello successivo. Compiendo il demi-plié, la gamba che inizia il passo è liberata dal peso del corpo e viene aiutata in partenza a dare la corretta spinta sui piedi che ne permetterà di conseguenza, un maggiore slancio.
Izuku sposta abilmente il peso, preparandosi indurendo i muscoli e spiccando un poderoso salto che si trasforma in aria in un incredibile Grand Jetè.
Le gambe spalancate al massimo, le mani alzate sopra la testa con i polpastrelli che si sfiorano insieme, ed il viso e gli occhi rivolti verso il pubblico.
Katsuki si sente svenire.
Un vampata di lava bollente lo investe nelle membra, mandando ogni pensiero che era rimasto accettabile fino ad ora, totalmente in cenere.
Non riesce neppure più a deglutire tanto ha la bocca secca e spalancata in un'espressione di puro stupore.
Il cuore continua a randellargli nel petto come un ossesso, replicando quello che prova il corpo del padrone che si dimena ancora su quella maledetta seggiola diventata sempre più scomoda.
Izuku continua a sorprenderlo. Gli regala ogni giorno che passa, un piccolo pezzettino di lui. Se lo stacca dal suo corpo, se lo scuce da addosso per poi rattopparlo sopra al suo.
Tutti i suoi buchi, le sue paure, le sue insicurezze, vengono coperte dall'amore disinteressato che continua a donargli.
Non lo fa per avere qualcosa in cambio, lo fa perché lo sente.
E come può lui non ricambiare interamente tutto questo sentimento?
"Ci saranno luci accese di speranze
E ti abbraccerò per darti forza sempre
Giurò sarò roccia contro il fuoco e il gelo
Veglio su di te,
io sono il tuo guerriero"
Izuku si accovaccia su se stesso, stretto come se fosse diventato un bozzolo, aggrappandosi le gambe con le braccia.
La musica termina, le luci si accendono e lui si alza per ringraziare il pubblico.
Katsuki non capisce se stiano ancora applaudendo o meno. Non sente più nulla, ha chiuso ermeticamente ogni sua percezione verso il mondo esterno.
Sente solo il pulsare del cuore, il sangue scorrere più forte sulle guance ed il sudore appiccicato addosso.
Le ciglia dorate sbattono nervose sugli occhi diventati umidi.
Si alza in piedi senza aspettare che lo facciano gli altri, si strattona via la mano del suo migliore amico appoggiata alla sua spalla in cerca di spiegazioni.
Si dirige verso l'esterno a testa bassa e con furia.
Ha notato che Izuku lo ha visto allontanarsi, ha visto la sua espressione confusa dall'insolito gesto.
E Katsuki lo attende appena fuori dalla porta dell'Auditorium. Lo attende agitato, in mezzo al gelo della notte.
Lo attende perché sa benissimo che Izuku lo raggiungerà prestissimo.
Ed infatti, avvolto in una coperta improvvisata e ancora mezzo nudo, il ballerino giunge veloce. Sul viso ha un'espressione talmente preoccupata che Katsuki si sente per alcuni istanti seriamente in colpa.
-Stai mal...?-
Non fa in tempo a terminare la frase che Katsuki se lo tira addosso. Lo abbraccia spingendoselo contro il suo corpo caldo e lo bacia con una passione ed una determinazione da non sembrare neppure lui.
Izuku risponde subito con lo stesso impeto, ridacchiandogli leggero sulle labbra.
-No, direi che non stai male. Mi hai fatto preoccupare...- Gli soffia dolcemente accoccolandosi tra le sue braccia e rabbrividendo per il freddo.
-Vatti a vestire che non voglio rischiare che ti ammali, così poi ce ne andiamo a casa tua. SUBITO!- Dichiara con foga per poi abbassare gli occhi imbarazzato da quello che probabilmente potrebbe sembrare essere un ordine. Si schiarisce la voce a disagio.
-Scusami non volevo essere maleducato.
Non mi va di andare fuori con gli altri, adesso ho solamente bisogno di rimanere con te.
Io ... Io vorrei veramente tanto stare da solo con te.
Possiamo farlo?-
Katsuki ha un'espressione talmente smarrita in volto da farlo letteralmente impazzire. Izuku deve fare appello a tutto il suo sangue freddo per non prenderlo seduta stante e sbatterlo contro un muro per poi baciarlo fino a vedere tramutare il suo sentimento di confusione, in uno di piacere.
Il solito sorriso spudorato gli compare sul volto.
-Non potevo chiedere di meglio.-
————
Vorrei scusarmi se sono stata troppo prolissa o dettagliata nella parte della danza.
Se preferite che sia più schematica, e che mi soffermi su altre dinamiche, ditemi pure che possiamo ragionarci insieme...
Ho speso tempo a rendere il capitolo "perfetto", nella mia imperfezione.
Spero che vi piaccia ❤️
Il prossimo sarà Smut, e probabilmente con lui farò uscire anche un extra che riguarda Kaminari e che potrebbe rovinare la magia creata da quello di prima.
Saranno comunque slegati tra loro.
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