Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

CAPITOLO X.

- Sicuro di non sentirti troppo caldo? O troppo freddo? Ti senti debole? Ti gira la testa? Vuoi...-.

- Kazutora- con una piccola risata, Chifuyu interruppe il discorso del ragazzo - sto bene, dico davvero: mi sono ripreso ormai. Ieri sono anche stato fuori con i ragazzi tutto il tempo e non ho avuto problemi, e stanotte ho dormito bene: posso tornare al lavoro. Tanto oggi non siamo neanche aperti, dobbiamo solamente sistemare, quindi mi sforzerò poco-.

Kazutora fissò ancora per un attimo il ragazzo, seduto sul letto, la schiena contro il muro e le gambe ancora sotto le coperte.

Il maggiore era seduto sul bordo del letto di fianco a lui: aveva provato ad alzarsi senza svegliarlo, ma non ci era riuscito... Sperava di farlo riposare ancora un po', ma Chifuyu sapeva essere parecchio testardo.

- Sicuro?- mormoró.

- Si, sono sicuro- rispose il biondo - e poi, non voglio lasciarti giù da solo-.

Non sapeva come stesse Kazutora in quel momento, ma visto ciò che era successo non voleva rischiare di lasciarlo solo.

Kazutora lo fissò per un attimo.

- Lo sai vero?- mormorò; il biondo annuì.

- Si, so che tu e Baji-san avete quasi litigato... E... Che mi ha portato lui in ospedale-.

Kazutora serrò appena le labbra.

- Io...-.

- Non serve parlarne adesso, va bene?- Chifuyu fece un piccolo sorriso e allungò la mano, posandola su quella del ragazzo - qualsiasi cosa sia successa, noi due stiamo insieme, e so che abbiamo entrambi, anzi probabilmente tutti e quattro, bisogno di pensare. Ma intanto, non c'è nulla che ci obblighi a non comportarci normalmente no?-.

- No, hai ragione- sussurró Kazutora; strinse appena la sua mano e gli rivolse un sorriso - se a te va bene così, per me è ok- dichiarò.

- Per me va bene- rispose Chifuyu.

Sapeva che, comunque, erano entrambi consapevoli che tutto sarebbe potuto cambiare; però... Kazutora si era preso parecchio cura di lui, e non voleva che improvvisamente mandassero tutto all'aria senza che tutti fossero sicuri di ciò che stavano facendo.

Non sapeva nemmeno cosa stesse pensando Baji... Non era decisamente il caso di mandare tutto a quel paese.

- Colazione per il malato!- la porta si aprì ed entrò Ryusei, con in mano un vassoio e un sorriso in volto - Kazu, l'ho portata anche per te, visto che non venivi di lá!-.

- Ti ringrazio- rispose Kazutora, osservandolo; non gli aveva ancora parlato bene da quando erano tornati dall'ospedale, visto che il ragazzo si era chiuso in camera per riposare, e poi aveva iniziato a correre in giro per casa per fare di tutto per aiutare Chifuyu...

Avrebbe trovato un momento, più tardi; anzi, magari era meglio che anche lui e Baji... Decidessero le cose tra di loro, prima che parlassero tutti insieme.

- Grazie mille Ryusei- disse Chifuyu - oggi comunque torno a lavorare, per cui tra poco arriviamo-.

- Agli ordini!- esclamò Ryusei, lasciando il vassoio ai due ragazzi prima di uscire dalla stanza.

Si diresse in cucina, dove c'era Baji, intento a fare colazione, in silenzio.

- Non stavano scopando, se ti interessa- dichiarò Ryusei, sedendosi di fianco a lui; Baji gli lanciò un'occhiataccia.

- Non sono dell'umore- sbuffò.

- Non lo sei mai- rise il minore, poi abbassò appena il tono di voce - io ti sosterrò comunque, qualsiasi sia la tua scelta, lo sai-.

Baji per un attimo non rispose.

- Non so neanch'io quale sarà- mormorò; c'era quella giusta... E quella che avrebbe voluto compiere con tutto sé stesso.

- In ogni caso, sarò con te. Come sfogo, come amico... Anche come persona che ti riporta a casa ubriaco, tanto ci sono abituato- dichiarò Ryusei, scrollando le spalle.

Baji scosse appena la testa, un lieve sorriso in volto.

- Te ne sono grato- mormorò - non ti biasimerei se mi odiassi, quindi te ne sono grato-.

- È impossibile odiarti. Ora alza il culo: Chifuyu torna al lavoro, dobbiamo cercare di preparare le cose per non farlo stancare troppo- dichiarò Ryusei, alzandosi.

Baji sbarró gli occhi.

- Così presto?! Non può! Lui...- si bloccò quando vide Ryusei alzare un sopracciglio.

Serrò le labbra: aveva ragione, non era il suo ragazzo, non poteva mettersi a fare quei discorsi.

- Va bene- si alzò - andiamo a preparare il negozio-.

- Evviva! Andiamo!- esclamò Ryusei, uscendo di casa, seguito dal moro.

Kazutora e Chifuyu intanto avevano finito di fare colazione e di vestirsi.

- Ascoltami, so che abbiamo detto di parlarne dopo, ma in caso ti sentissi a disagio a stare lì con loro... Dimmelo, va bene?- disse il maggiore, mentre uscivano dalla stanza.

- Non preoccuparti, andrà tutto bene: voglio solo concentrarmi sul lavoro. Abbiamo lasciato parecchi arretrati visto ciò che è successo, penso che saremo tutti concentrati su quello- affermò Chifuyu.

- Lo spero- mormorò Kazutora - però, se hai bisogno... Sono qui-.

- Lo so- Chifuyu si voltò e gli diede un bacio sulla guancia, rivolgendogli poi un piccolo sorriso - vale lo stesso per te-.

Kazutora non poté fare a meno di ricambiare il sorriso e prendere la mano del ragazzo, prima di uscire di casa.

Scesero insieme in negozio; lì trovarono già Baji e Ryusei, intenti a lavorare.

- Ben arrivati!- esclamò Ryusei con un sorriso; anche Baji si voltò verso i due.

Il suo sguardo si posò per un attimo su Chifuyu, che fece di tutto per non guardarlo; poi si spostò su Kazutora, che invece lo ignorò volontariamente.

- Vado a vedere cosa manca in magazzino- affermò Chifuyu.

- Va bene; chiamami se hai bisogno- gli rispose Kazutora.

- Certo- il biondo gli lasciò la mano e si diresse verso il magazzino.

Nella stanza ci fu silenzio mentre Kazutora si spostava dalla porta, dirigendosi verso le gabbie degli animali.

- Ho già controllato il mangime, bisogna cambiare l'acqua- dichiarò Keisuke.

- Posso andare a prenderla io? O rischio la morte se mi avvicino a Chifuyu? Avvisatemi per mano di chi nel caso, mi preparo- rise Ryusei, guadagnandosi un'occhiataccia da entrambi.

- Vado io- dichiarò Kazutora, dirigendosi verso il magazzino; quasi si scontrò con Chifuyu, che ne stava uscendo.

- Tutto bene?- chiese il biondo, notando che il ragazzo sembrava nervoso.

- Ryusei e le sue battute, tutto bene- mormorò Kazutora - tutto a posto in magazzino?-.

- Si, ci mancano poche cose, faccio l'ordine subito così non dobbiamo più preoccuparcene- rispose il biondo; Kazutora annuì e il ragazzo lo superò per andare dietro al bancone, in modo da accendere il computer ed effettuare gli ordini.

- Ora vuoi che vada io?- rise Ryusei - sai, in caso non ti sentissi sicuro a lasciarlo qui con noi-.

- Ryusei, non esagerare- lo riprese Keisuke, in tono duro.

- Perché? Non sono mica io quello che si getta a salvare i fidanzati dei propri amici!- esclamò il ragazzo con un sorriso.

- Ryusei!- tuonò il moro, avvicinandosi minacciosamente a lui; non sapeva se Chifuyu ne avesse idea, ma di sicuro non voleva mettersi a turbarlo in quel momento.

- Che c'è? Guarda che quella è la faccia di qualcuno che lo sa- Ryusei si voltò verso Chifuyu - lo sai no?-.

- Si- confermò lui - io e Kazutora abbiamo deciso di aspettare un attimo a parlarne, in modo che entrambi abbiamo tempo per riflettere. Se per voi va bene, potremmo metterci tutti d'accordo per questa soluzione momentanea e continuare come sempre finché non ne avremo parlato-.

Cercò di non guardare Baji mentre parlava: lui di sicuro era uno dei più confusi, e come sempre accadeva quando si trattava di Baji, il suo primo impulso era andare da lui e capire come stesse, cercare di aiutarlo.

Ma non poteva farlo: non era decisamente la situazione adatta, soprattutto dopo ciò che era successo; aveva appena deciso con Kazutora che si sarebbero dati del tempo per pensarci, ed era ciò che avrebbero fatto.

- Io sono d'accordo- mormorò Keisuke; forse, era la cosa migliore che tutti loro ci pensassero bene.

Certe decisioni non erano facili da prendere, e certe cose non erano facili da ammettere; ed era consapevole che la maggior parte di ciò che sarebbe successo sarebbe dipeso dalla sua decisione, ma ancora non sapeva cosa fare.

- Bene! Allora per un po' Keisuke è salvo- rise Ryusei - se qualcuno di voi ha bisogno di sfogarsi, sono presente! Anche per una bella notte di sesso ovviamente, proposta valida per tutti e tre- dichiarò, facendo l'occhiolino.

- Potresti smetterla con queste battute?- sbuffò Kazutora.

- Cerco solo di spezzare un po' la tensione! Insomma, qui siete tutti talmente messi male che temo potrebbe esplodere tutto da un momento all'altro-.

- Motivo in più per rimanere in silenzio a lavorare- affermò Kazutora, fissandolo; che aveva in mente? Era in mezzo a quella situazione anche lui, anzi, dopo ciò che era successo quel ragazzo avrebbe fatto molto bene a ragionare sulla sua relazione con Baji.

Invece, pareva lo stesso di sempre... Anzi, era peggio del solito.

- Che noioso- borbottò Ryusei, prima di voltarsi verso Chifuyu - sicuro che vuoi rimanere con lui? Se vuoi ti presto Baji e mi prendo cura io del tuo ragazzo! Di sicuro, eviteremmo molti problemi-.

Prima che Chifuyu potesse dirgli qualcosa, o che Baji potesse lanciarlo fuori dalla finestra, Kazutora lo afferrò con forza per un braccio e lo trascinò nel magazzino.

- Visto? Lui è già d'accordo- rise Ryusei, prima che la porta venisse chiusa con forza e lui si trovasse con la schiena contro uno degli scaffali.

- Ascoltami bene- ringhiò Kazutora, stringendo con forza la sua maglietta - ho sopportato le tue stronzate per fin troppo tempo. Stavo cercando di rimanere tranquillo perché siamo tutti in una brutta situazione, ma se non la pianti subito non ti faccio uscire intero da qui-.

- Hai tirato fuori gli artigli?- rise Ryusei - mi piace come cosa!-.

- Ryusei cazzo, sono serio: perché ti devi comportare come un perfetto stronzo?!- ringhiò Kazutora.

- Perché se non lo faccio io non lo fa nessuno no?- commentò il minore, scrollando appena le spalle.

- Ci dev'essere per forza qualcuno che fa lo stronzo!? Non stiamo già una merda così?-.

- Proprio per questo. Sono anni che stiamo tutti una merda Kazu, ma nessuno di voi tre ha il coraggio di guardare in faccia alla realtà. Serve qualcuno di stronzo che dica le cose come stanno; così almeno, mentre ve la prendete con me, potrete rendervi conto della verità- affermò Ryusei.

- E quale sarebbe questa verità?- sbuffò Kazutora.

- La verità è che questa non è la tua storia con Chifu, o la mia con Keisuke. Noi siamo solo comparse nella loro storia; non possiamo essere noi a decidere come andrà- Ryusei allungò una mano, posandola su quella del ragazzo che ancora stringeva la sua maglietta - mi dispiace Kazu, ma penso che in fondo lo sappia anche tu. Per me sei un ragazzo fantastico, avrei fatto il tifo per te e Chifuyu ma... Penso che per noi due sia impossibile pensare di intrometterci ulteriormente nella loro storia-.

- Intrometterci?- ringhiò il maggiore, stringendo più forte la sua maglietta - Chifuyu è il mio ragazzo al momento, non il suo-.

- Lo so. Ma siamo entrambi consapevoli del fatto che se quella notte non fosse mai avvenuta, loro due sarebbero ancora insieme, e noi non avremmo potuto farci niente- dichiaró Ryusei - lo sai bene anche tu, non serve che menti, non con me-.

Kazutora serrò le labbra: lo sapeva, lo sapeva eccome; sapeva quanto fosse profondo il legame tra quei due ragazzi, sapeva che separarli non era possibile, e ricordava quanto fossero felici insieme.

Non aveva bisogno che glielo dicesse Ryusei; lui stava facendo del suo meglio per riuscire a rendere felice Chifuyu. Ma lui non era Baji.

- Non mi voglio ancora arrendere- affermò, lasciando andare Ryusei, che spostò la mano da sopra la sua - io amo Chifuyu. Finché avrò una possibilità, non la sprecherò- dichiarò.

Non si sarebbe arreso così facilmente.

- Vuoi veramente vivere una storia che non è la tua?- commentò Ryusei, osservandolo.

- Non siamo noi a decidere di chi è. Piuttosto, tu... Cosa farai con Suke?- chiese Kazutora, fissandolo; nel suo discorso non aveva praticamente parlato della sua relazione con lui...

Ryusei scrollò le spalle.

- Io so come comportarmi, non te ne preoccupare. Devi decidere tu cosa farai-.

Kazutora non rispose; cosa fare? Non ne aveva idea...

Lui di sicuro... Voleva che quel ragazzo fosse felice; però... Qual'era la scelta giusta da fare?

- Stai bene?- chiese Keisuke, osservando il ragazzo dietro al bancone, che stava rimanendo in silenzio, lo sguardo fisso sul computer, ma non stava facendo niente.

Si riscosse appena a quella frase e riportò lo sguardo su Baji.

- Si, sono un po' preoccupato per... La situazione in generale- mormorò Chifuyu, cercando di non guardarlo troppo; ancora... Non aveva fatto chiarezza su quali sarebbero potute essere le sue reazioni.

- Lo immagino- Keisuke lo osservò; stava impiegando tutto il suo autocontrollo per cercare di non avvicinarsi a lui e stringerlo a sé, come faceva di solito quando qualcosa non andava.

Se solo fosse stato al suo fianco, sarebbe potuto essere tutto diverso...

- Scusa Ryusei, è... Un po' con la testa tra le nuvole ultimamente- affermò; non voleva che quella conversazione finisse.

- Dev'essere parecchio stressato, soprattutto dopo ciò che è successo... Non è un problema per me, mi preoccupa di più come stia Kazutora- Chifuyu lanciò uno sguardo angosciato alla porta del magazzino.

Sapeva che Kazutora si era arrabbiato per lui, perché aveva paura che ne rimanesse ferito ma... Temeva che il maggiore fosse il primo a stare parecchio male per quelle battute e allusioni.

- Già- sussurró Keisuke; Kazutora e Ryusei erano sempre andati d'accordo, anche se il primo capiva poco Ryusei comunque erano stati ottimi amici a lungo...

Ma sapeva che, se fosse intervenuto lui, in quel momento sarebbe stato solo peggio.

Kazutora avrebbe pensato che fosse intervenuto per salvare Ryusei e se la sarebbe presa ancora di più; anche perché, un tempo quel ragazzo aveva parecchia paura di perdere il suo migliore amico, e diventava freddo ogni volta che temeva che qualcuno glielo stesse portando via.

E Ryusei... Bè, lui sapeva che sarebbe intervenuto per entrambi, ma dopo ciò che era successo non voleva rischiare.

E poi... Non voleva lasciare Chifuyu da solo, in un momento simile.

- Immagino che ti stressi molto questa situazione, mi dispiace; posso... Fare qualcosa?- chiese Keisuke.

Pessima domanda...

Chifuyu cercò di rimanere tranquillo, ma il suo cuore aveva accelerato i battiti: quel ragazzo riusciva sempre a farlo sentire meglio anche solo con la sua presenza...

- Non serve. Però, già che ci siamo... Grazie per avermi salvato e portato in ospedale- rispose Chifuyu; prima o poi, in ogni caso, avrebbe dovuto dirglielo...

- Non potevo accettare di non fare niente- mormoró Keisuke - so che avrei dovuto lasciare che fosse Kazutora a farcela, ma era impegnato a pestare quei tipi e... Pare che quei due secondi di vantaggio abbiano creato un bel casino. Ma non potevo lasciarti lì-.

Chifuyu lo fissò, rimanendo per un attimo bloccato dallo sguardo sincero del maggiore: da quanto tempo non usava quel tono dolce con lui, non lo guardava con quegli occhi luminosi, non gli diceva quanto ci tenesse a proteggerlo e che stesse bene...

Una parte di lui si odiava per la reazione che stava avendo, ma l'altra si sentiva... Dannatamente bene.

- Grazie- mormorò, non sapendo cos'altro dire: temeva che se avesse parlato d'altro... Sarebbe successo qualcosa di irrimediabile.

E non poteva lasciarlo accadere, non poteva permettersi di cedere neanche per un secondo, di abbandonarsi completamente a quel sentimento di pace che stava provando; soprattutto per rispetto nei confronti di Kazutora, non poteva farlo.

- Ascoltami... Chifuyu. Io, appena possibile, parlerò con Tora di tutta questa situazione; ma dopo, in qualsiasi modo andrà... Vorrei parlare anche con te. Ho delle cose da dirti- dichiarò Keisuke.

Chifuyu annuì appena, il cuore che gli accelerava nuovamente i battiti; parlare da solo con lui, di questioni serie... Non accadeva da tempo.

Come sarebbe stato? Sarebbe riuscito a reagire, a dire e fare qualcosa, magari ciò che era giusto?

La porta del magazzino si aprì nuovamente e uscirono Ryusei e Kazutora.

- Riunioncina finita!- esclamò Ryusei con un sorriso - a voi com'è andata?-.

Baji lo ignorò e si voltò verso Kazutora.

- Voglio parlare con entrambi. Da soli. Prima con te e poi con lui, se ti va bene- dichiaró.

I due si fissarono per un attimo.

Baji non si sarebbe arreso: in qualsiasi modo in cui fosse andata, almeno doveva parlare con loro ed essere sincero. Con entrambi.

- Io non sono te, non mi metto a decidere per lui: se Fuyu vuole parlarti non glielo impedirò io- dichiarò Kazutora.

Il moro annuì.

- E per quanto riguarda noi due?-. Kazutora serrò appena i pugni.

- All'alba di domani. Vieni... Dove ci siamo incontrati la prima volta- mormorò, e Baji annuì.

- Ci sarò- dichiarò. Sentirono il rumore di un camion che si fermava davanti al negozio.

- Devono essere i nostri ordini; vado io a scaricare- dichiarò Keisuke, voltandosi - Ryusei, vieni con me-.

- Agli ordini!- rise il minore, seguendolo; uscirono dal negozio, dirigendosi verso il camion che aveva parcheggiato poco di fronte a loro.

- Sei pronto per parlarci?- chiese Ryusei.

- No, ma non posso più rimandare- affermò Keisuke - per quanto sarà dura... Lo devo fare. Tu con Tora? Tutto bene?-.

Ryusei scrollò le spalle.

- Non preoccuparti, so gestire queste situazioni- si avvicinò e gli mise la mano sulla spalla - comunque vada, ricordati che tutti noi abbiamo bisogno di te, Keisuke; questo non cambierà- dichiarò, prima di dirigersi verso la portiera del guidatore, in modo da avvisarlo che potevano iniziare a scaricare.

Baji lanciò uno sguardo all'interno del negozio: chissà... Se sarebbe stato ancora così...

- Tutto bene?- chiese Chifuyu, notando che Kazutora sembrava parecchio pensieroso... E ancora un po' arrabbiato.

- Si... Stai bene? Ryusei ha esagerato questa volta- Kazutora si voltò verso di lui - non la smette mai con le battute... Ti ha ferito?-.

Chifuyu scosse la testa.

- Non devi preoccuparti, io sto bene-.

- Mi dispiace... averti lasciato solo con lui, soprattutto dopo ciò che è successo- mormorò Kazutora.

- Io sto bene, non mi ha detto molto, dico davvero. Sono molto più preoccupato per te. Hai vissuto quella situazione in prima persona e... Tu e Baji siete amici da quando eravate piccoli, non mi piace vedervi in questo mondo. Anche il vostro incontro... so già che non sarà una semplice chiacchierata tra amici- ammise; aveva sempre trovato veramente incredibile la loro amicizia, e sapere che si stava pian piano sgretolando, ed era anche colpa sua... Gli faceva male.

Kazutora sospirò appena.

- Non è colpa tua, sono state anche le nostre azioni, lo sai vero?- si voltò verso di lui e gli rivolse un piccolo sorriso - io ci tengo davvero a te, Chifuyu. Voglio risolvere questa situazione in modo che tutti possiamo essere felici-.

Anche Chifuyu fece un piccolo sorriso.

- Sei davvero molto forte- allungò la mano, posandola su quella del maggiore - per qualsiasi cosa accadrà, io ci sono per te- dichiarò.

Kazutora ricambiò la sua stretta.

- Anche io, ci sarò sempre- dichiarò; avrebbe fatto di tutto per lui.

Si fissarono per un attimo. Era come se entrambi fossero consapevoli del fatto che qualcosa sarebbe cambiato irrimediabilmente, che tra loro non sarebbe stato più come prina... Che non erano destinati a percorrere quella strada.

Però, non riuscirono a dirlo; non volevano ancora accettarlo, non prima di avere parlato ufficialmente anche con gli altri.

E in ogni caso, si erano sostenuti a vicenda per anni anche prima di provare quei sentimenti, avrebbero potuto continuare a farlo in seguito.

La porta si aprì nuovamente ed entrarono Baji e Ryusei, che stavano scaricando il furgone.

- Vado a dargli una mano- dichiarò Kazutora, allontanandosi dal minore per andare a prendere altre scatole.

Chifuyu osservò per un attimo i tre ragazzi, che stavano lavorando in silenzio: e dire che un tempo quel luogo era così pieno di vita... Invece adesso, sembrava tutto così lontano...

Baji stava male, Kazutora stava male, Ryusei stava male; e lui era davvero confuso, confuso e arrabbiato con chiunque nel creare gli esseri umani avesse deciso che non potevano controllare i loro sentimenti.

Ma sapeva che, al momento, non poteva farci nulla: l'unica cosa che avrebbero potuto fare, era parlare.

Ed essere sinceri.

Se lo fossero stati, forse... Sarebbe potuto cambiare tutto.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro