Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

CAPITOLO III.

Quando la mattina dopo suonò la sveglia, Kazutora si affrettò a spegnerla, sperando che il suono non svegliasse Chifuyu; speranza vana, visto che, quando tornò con lo sguardo sul ragazzo, il biondo aveva già riaperto gli occhi.

- Buongiorno- mormorò Chifuyu, con un'aria addormentata che fece sorridere il maggiore per la tenerezza.

- Buongiorno- Kazutora si chinò e gli lasciò un bacio sulla fronte - perché non continui a dormire? Puoi scendere un pochino più tardi oggi-.

- Non è necessario- rispose Chifuyu.

- Ieri abbiamo fatto l'inventario e le grandi pulizie, quindi per un pochino siamo tranquilli; lascia fare a noi, va bene? Tu prenditela comoda, puoi permettertelo per una volta- insistette il maggiore; voleva che riposasse bene, in fondo avevano avuto dei momenti piuttosto stancanti il giorno prima, tra il lavoro, il bar, il loro momento... E quell'incontro con Ryusei.

- Facciamo così: vado io per primo a farmi la doccia e inizio a scendere, così tu te la prendi un pochino con calma, va bene?- propose il maggiore.

Chifuyu fece un piccolo sorriso: in fondo, era davvero stanco... E grato di poter avere un po' di riposo in più.

- Va bene; grazie mille- si tirò leggermente su, lasciando un veloce bacio sulle labbra del ragazzo, prima di tornare sdraiato e riaddormentarsi subito.

Kazutora lo osservò per un attimo, un lieve sorriso in volto: almeno, stava riuscendo a riposare tranquillamente...

Facendo meno rumore possibile, si alzò dal letto, recuperò dei vestiti e uscì dalla camera.

Si diresse in bagno; anche in quella stanza, si vedeva il tocco di Chifuyu: era tutto sistemato piuttosto in ordine, e non ricordava di essersi mai trovato a non avere più scorte di shampoo o simili.

Ricordava che quando Chifuyu era entrato nella Toman faceva tanto il testardo solitario e orgoglioso, quando in realtà era un cucciolino...

- Ma io non dovrei proprio parlare- rise, ricordandosi che lui all'inizio faceva decisamente una pessima impressione.

Aveva impiegato anni a svegliarsi, ma lo doveva anche alla presenza e alla lucentezza di quel ragazzo: per quante cazzate facesse, lui e Baji lo difendevano sempre, e anche Ryusei una volta arrivato... Non l'aveva mai criticato per le sue azioni, anzi, più volte era sembrato capirlo molto bene.

Era davvero felice di avere delle persone come loro vicino; anche se, data la situazione, quel gruppo era spesso pieno di preoccupazione...

Scosse la testa: andava tutto bene, non era il momento di pensarci; doveva solo aspettare ancora un po' perché tutti si abituassero completamente, e poi sarebbe tornato tutto come al solito.

Si fece velocemente la doccia e si vestí, prima di dirigersi in cucina; lí trovò Ryusei, intento a preparare la colazione.

Come la sera prima, e come accadeva molto spesso, senza maglietta.

- Ultimamente ti sei preso bene a fare la cuoca eh?- commentò; Ryusei si voltò verso di lui, rivolgendogli un sorriso.

- Dopo quanto abbiamo bevuto ieri sera, abbiamo bisogno di recuperare! Chifuyu dorme ancora?- chiese.

- Si, ne ha bisogno; i tagli come vanno?- chiese Kazutora.

- Il tuo ragazzo me li ha curati alla perfezione. Io ho già mangiato, vado giù ad aprire; Keisuke dormirà ancora un po', quindi non fare troppo casino- Ryusei si sfilò il grembiule, poi afferrò una maglietta che aveva lasciato su una delle sedie e uscì di casa, lasciando Kazutora piuttosto confuso.

- Ogni tanto proprio non lo capisco- mormorò, prima di portare lo sguardo sulla colazione; di sicuro, cucinava bene...

Mangiò velocemente il suo piatto, mettendo su due piatti anche le parti di Chifuyu e Baji per quando si fossero svegliati, prima di dirigersi verso la porta di casa.

Lanciò un'ultima occhiata al corridoio: era il caso di lasciarli da soli...?

Serrò appena le labbra: aveva promesso a Chifuyu che si sarebbe occupato del negozio, e l'avrebbe fatto; al massimo, se non gli avesse visti dopo un po', sarebbe tornato su a controllare che andasse tutto bene.

Sapeva che Chifuyu non l'avrebbe mai tradito, non era preoccupato di quello; ma quei due non rimanevano da soli a lungo, e data la sera prima forse era meglio che continuassero cosi ancora per un po'...

Scosse la testa: Baji non intendeva più fargli del male, e Chifuyu sapeva di poter contare su di lui; sarebbe andato tutto bene.

Uscì di casa, sperando di aver fatto la scelta giusta.

L'abitazione rimase silenziosa per un'altra mezz'ora, prima che Chifuyu si svegliasse nuovamente; lanciò un'altra occhiata alla sveglia e sospirò: gli sarebbe piaciuto poter dormire ancora, ma doveva andare in negozio, non poteva certo far fare tutto il lavoro agli altri.

Deciso prima di tutto a farsi una doccia per svegliarsi, si diresse in bagno; si lavò velocemente, prima di afferrre un asciugamano e avvolgerselo intorno alla vita.

Ne prese un altro per tamponarsi i capelli mentre usciva dalla stanza, dirigendoei in camera sua; di solito evitava di girare in quel modo per casa: Baji gli aveva sempre fatto mettere il suo accappatoio dopo la doccia, e una volta che si erano lasciati tra la sua presenza e le battute di Ryusei aveva voluto creare meno disagio possibile, ma era in casa da solo quindi poteva permetterselo.

Entrò in stanza e lasciò l'asciugamano che stava usando per i capelli sul letto, prima di tirare fuori i vestiti.

- Ma che...- mormorò, frugando meglio nel cassetto; possibile che...

- Tutto bene?-. Chifuyu si voltò di scatto, più che sorpreso di trovarsi davanti Baji.

- Baji-san... Pensavo fossi già giù con gli altro- mormorò, avvertendo il suo cuore iniziare a battere leggermente più forte, probabilmente per lo spavento e la sorpresa.

E perché era da un po'... Che non si trovava solo con lui.

- Ryusei mi ha lasciato dormire, ieri sera ho esagerato un po' con l'alcool... Gli ho detto di smettere di farmi da babysitter ma non mi ascolta- sbuffò il moro, lievemente infastidito

- Bè... Non sei una persona semplice a cui fare da babysitter- mormorò Chifuyu con un piccolo sorriso; lui aveva impiegato anni a imparare i metodi giusti per farsi ascoltare, e visto che Ryusei aveva un approccio un po' più duro del suo era normale che facesse fatica.

- Suppongo di no- mormorò Keisuke; anche se quel ragazzo ci era sempre riuscito particolarmente bene...

- Ti ho visto in difficoltà, è tutto ok?- chiese il moro.

- Oh sì, solo... Non trovo dei miei boxer, probabilmente sono ancora a lavare- mormoró il biondo; in fondo si occupava lui della lavatrici, probabilmente era stanco e non si era accorto di averli accumulati.

Baji lo squadró per un attimo.

- Vuoi che ti presti un paio dei miei? Un tempo eri abituato a metterli- mormorò.

Sapeva bene che non avrebbe dovuto chiederglielo, ma non era riuscito a farne a meno.

- Non preoccuparti, probabilmente ne ho per sbaglio ritirato qualcuno nel cassetto di Kazutora, a volte mi succede- rispose Chifuyu, leggermente imbarazzato, non sapendo bene come uscire da quella situazione.

Visto che Baji era ancora immobile a fissarlo, si diresse verso il lato dell'armadio appartenente a Kazutora; aprì il primo cassetto e rilasciò un sospiro di sollievo.

- Trovati- affermò. Baji per un attimo trattenne il respiro; aveva avuto il dubbio che Chifuyu avesse detto così solo perché adesso ciò che un tempo faceva con lui lo faceva con Kazutora.

Ma rilasciò un sospiro quasi di sollievo quando notò che i boxer che Chifuyu aveva in mano appartenevano veramente al biondo.

Il minore alzò lo sguardo su di lui, trovandolo intento a fissarlo.

- Ecco, Chifuyu... Come sta andando con Kazutora?- mormorò Keisuke; se non erano ancora arrivati a farlo, forse c'era qualcosa che non andava.

Magari Kazutora era ricaduto in vecchie abitudini, oppure era Chifuyu ad avere qualche problema...

Un tempo sapeva tutto di loro due, ma dopo ciò che aveva combinato si era accontentato di vederli tranquilli mentre erano insieme, per cui non aveva indagato oltre. Però...

- Sta andando tutto bene- rispose Chifuyu, fissandolo: doveva fargli capire che stava bene, doveva tenere il passato lontano da loro - Kazutora è veramente dolce e gentile, e mi trovo più che bene con lui; siamo felici insieme-.

Lo era davvero, felice di stare con lui; per quanto a volte venisse preso dai dubbi... Era contento di avere Kazutora al suo fianco, lo faceva stare tranquillo e sentire davvero bene.

- Meglio così- mormorò Keisuke; almeno... Non gli aveva totalmente rovinato la vita.

- E a te con Ryusei?- chiese Chifuyu.

- Tutto bene. Ci hanno preparato la colazione, ti va di mangiarla insieme?- chiese Keisuke, deciso a inferrompere lì la conversazione.

Come sempre, quando non voleva parlare di qualcosa era parecchio brusco... Ma era da tempo che Chifuyu aveva dovuto smettere di inseguirlo, aveva perso il conto di tutte le volte in cui gli aveva detto che poteva parlare con lui, e non era servito a niente: se avesse avuto un problema, avrebbe dovuto parlarne il maggiore.

- Si, per me va bene- rispose; se voleva affrontare quella nuova vita al meglio, doveva imparare a convivere con ogni situazione.

- Ti aspetto di là all'ora- affermò Keisuke, uscendo dalla stanza; Chifuyu annuì e si affrettò a prendere i vestiti per cambiarsi: avrebbe cercato di fare funzionare quella relazione al meglio, senza lasciare che Kazutora dovesse occuparsi di tutto quanto.

Avrebbe fatto anche lui la sua parte.

- Oh Kazu, ecco dov'eri!- esclamò Ryusei, entrando in magazzino; il maggiore si voltò verso di lui.

- Questo dovrei dirlo io; sei sceso prima di me, ma non ti ho trovato in negozio quando sono arrivato- fece notare Kazutora.

- Ho fatto un giro a controllare che fosse tutto a posto e sono uscito a fumare un po'- rispose il minore, scrollando appena le spalle - ieri abbiamo fatto un grande lavoro, e non siamo ancora aperti, per cui ho pensato di approfittarne-.

- Ma certo, bisogna sempre approfittare di ogni scusa buona per drogarsi- borbottò Kazutora, sapendo bene che quelle che Ryusei teneva in tasca non erano sigarette.

- Vero? Sono d'accordo anch'io! Ne vuoi una?- chiese Ryusei con un sorriso.

- No: aiutami a portare il cibo agli animali, così poi possiamo aprire tranquillamente- ribattè Kazutora, continuando a dargli la schiena mentre tirava giù dallo scaffale la confezione di cibo.

- Sei diventato più responsabile da quando stai con Chifu eh?- rise Ryusei - e dire che un tempo eri fuori controllo! Eri divertente sai?-.

- Si chiama crescere: mi dai una mano o no?- ribattè Kazutora.

- Puoi anche crescere senza smettere di essere divertente- Ryusei si avvicinò al suo orecchio - se vuoi, posso ricordarti come si fa... Se il tuo ragazzo non ti soddisfa abbastanza- sussurró.

Kazutora si voltò di scatto e gli afferrò la maglietta, strattonandolo appena.

- Mi dici che cazzo vuoi?- ringhiò; Ryusei scoppiò a ridere.

- Eccolo qua! Mi mancava questo tuo lato sai? Stavamo legando così tanto quando eri così...- sospirò.

Kazutora serrò le labbra.

- Bè scusami se non voglio più essere uno stronzo incapace di fidarsi dei suoi amici e che fa continuamente del male agli altri per evitare che facciano del male a lui; sei proprio uno stronzo se vuoi che tirorni così- ringhiò, spingendolo leggermente indietro e lasciandolo andare, in modo da allontanarlo da lui.

- Non è quello che devi fare, Kazu: ma se continui a trattenere tutti i tuoi impulsi, finirai per esplodere- affermò Ryusei: lui lo sapeva bene, quanto facesse male esplodere da un momento all'altro, senza nessuno vicino in grado di capirti.

E conosceva Kazutora, sapeva che per lui sarebbe potuto essere ancora peggio.

- Non sono cazzi tuoi- ribattè il maggiore.

- Si che lo sono: anche se mi consideri solo uno stronzo, sei comunque mio amico. Stai facendo tutto questo per Chifuyu, per farlo stare bene, perché lo ami... Ma sai bene che non è abbastanza-. Kazutora lo fissò ancora per un attimo: odiava come quel ragazzo riuscisse a sbattergli in faccia tutte le sue insicurezze, e ancora di più il fatto che riuscisse a capirle.

Forse perché un tempo erano stati molto più uniti, o forse perché...

- Occupati di Suke, e stai fuori dalla mia storia con Chifuyu- disse, voltandosi per prendere la sacca di cibo - non so perché tu faccia lo stronzo in questo modo, ma Chifuyu è quello che ha sofferto più di tutti, ed è comunque quello che più di tutti sta cercando di tenerci uniti. Per cui almeno rispetta le sue decisioni; e non farlo stare male, o te la vedrai con me- affermò, prima di uscire dal magazzino.

- E non solo con te- rise Ryusei, prima che il suo sguardo diventasse serio.

Se Kazutora continuava a ignorare in quel modo tutto quanto, sarebbe stato solo peggio: l'equilibrio di quel gruppo era molto fragile, si sarebbe potuto spezzare in un attimo.

E lui preferiva che tutti fossero pronti, piuttosto che trovarli nuovamente distrutti: la prima volta non aveva potuto fare niente, ma adesso...

- Sono il primo a sapere che merita la felicità- mormorò, prima di andare a prendere anche lui uno dei sacchi di mangime per tornare ad aiutare il ragazzo con il lavoro.

Non si scambiarono un'altra parola; Kazutora stava cercando di sbollire la rabbia e di calmarsi, e Ryusei doveva assolutamente mantenere la sua aria tranquilla e un pò menefrrghista, altrimenti sarebbe crollato tutto quanto.

- Siamo arrivati-. Si voltarono entrambi verso la porta mentre Baji e Chifuyu entravano nel negozio.

- Alla buon'ora dormiglioni- rise Ryusei - vi siete riposati abbastanza?-.

- Sei tu che non mi hai svegliato, coglione- borbottò Keisuke.

- Suke dacci una mano con il cibo, lo insulti dopo- Kazutora gli piazzò in mano il cibo, prima di raggiungere Chifuyu, che si era diretto verso il bancone per controllare che la cassa fosse a posto.

- Sei riuscito a riposare un po'?- gli chiese; Chifuyu gli rivolse un sorriso.

- Si; grazie per avermi lasciato a dormire, ne avevo bisogno- affermò.

- Sei quello che lavora più di tutti, è giusto che ogni tanto ti prendi un po' di riposo... Sei proprio sicuro che tu non voglia una mano in casa?- chiese Kazutora.

- Visto che è principalmente Ryusei a cucinare, per me non è un problema pulire, non preoccuparti: mi dai già tanto una mano facendo attenzione alla nostra camera e al nostro bagno. E poi mi rilassa- affermò il minore.

- Va bene, ma fammi sapere se hai bisogno di una mano, d'accordo?- si raccomandò il moro.

- Lo farò, non preoccuparti; adesso concentriamoci sul negozio, va bene?- rispose Chifuyu.

- Va bene- Kazutora si chinò per dargli un bacio veloce, prima di voltarsi - apriamo?-.

- Non parlare al plurale se lo sto facendo io- rise Keisuke, andando a tirare su la serranda della porta principale.

Ryusei fece un piccolo fischio.

- Però, quanti clienti oggi...- commentò, notando tutte le persone che c'erano fuori.

"Peke-J land" in fondo era uno dei migliori negozi di animali del paese... Animali sempre in buona salute, tanto amati e coccolati, soprattutto coccolati; inoltre, vendevano cibo di prima qualità, e anche se nessuno di loro aveva avuto voglia di mettersi a studiare per fare il veterinario, comunque i loro consigli erano ottimi.

E sí, c'era anche qualcuno che andava lì per ammirarli, ma visto che avevano messo da subito in chiaro che non erano proprio etero, almeno i clienti avevano avuto la decenza di smettere di provarci con loro.

Ok, ne avevano avuto la decenza dopo che Baji aveva appeso un ragazzo al muro, e dopo che avevano dovuto chiamare Emma per farsi dare una mano a fare sfollare le ragazze... E visto che non sembravano capire, alla fine aveva chiamato Senju e Yuzuha.

Diciamo che si erano divertite. Nessuno ci aveva più provato con loro, e avevano evitato che Baji rischiasse di essere arrestato, per cui era un ottimo risultato.

- Mi raccomando, tenete d'occhio gli animali e non fate troppo casino- si raccomandò Chifuyu - alla cassa ci penso io; Baji-san, stai alla porta e tieni d'occhio l'afflusso, ma senza urlare contro la gente. Kazutora, tu occupati dei clienti; fammi un cenno se hai bisogno di una mano. Ryusei, tieni d'occhio il magazzino e se gli animali sono a posto. E il primo che sta per lanciarsi in una rissa venga a prendere il mio posto e ci penso io, chiaro?-.

- Si capo- risposero gli altri tre in coro.

Chifuyu sarà anche stato il più dolce e pacato tra di loro ma... In fondo, era sempre meglio non farlo arrabbiare. Sempre.

E visto che gli altri tre si erano messi parecchio nei guai, erano stati più che felici di lasciargli il comando, almeno durante gli orari di punta in negozio.

- Bene: possiamo aprire- affermò il biondo.

Baji aprí la porta e uscì dal negozio.

- Stiamo per aprire: per non spaventare troppo gli animali accoglieremo un numero limitato di clienti alla volta, per cui mettetevi in fila e non fate troppo casino!- urlò, prima di rientrare in negozio e poggiarsi alla parete vicino alla porta per tenere d'occhio l'afflusso.

Per fortuna che ormai i loro clienti abituali lo sapevano ma... Comunque, non era per niente semplice gestire il negozio.

Fino allora della pausa pranzo, continuò a esserci un viavai di clienti incedibile: i quattro ragazzi riuscirono a malapena a vedersi tra di loro, ma in ogni caso non sarebbero riusciti a dirsi niente per via delle troppe persone.

Anche se ne uscivano distrutti, comunque quella era un'attività decisamente redditizia, e gli piaceva parecchio potersi mettere a coccolare gli animali quando non c'era nessuno.

Anche se dovevano lavorare tutti i giorni, e anche quando non erano aperti comunque dovevano tenere d'occhio gli animali, per cui qualcuno sempre attivo doveva esserci.

- Sono distrutto- si lamentó Ryusei, seduto al tavolo che avevano sistemato in mezzo al magazzino per mangiare.

- A chi lo dici, sono stato a parlare con clienti tutta la mattina... E questo per colpa del fatto che le vostre capacità di comunicazione fanno schifo- borbottó Kazutora.

- Tsk, almeno tu non sei stato a urlare alla gente che ENTRANO ALTRE DUE CAZZO DI PERSONE SIGNIFICA ENTRANO ALTRE DUE CAZZO DI PERSONE- sbuffò Keisuke - davvero, se qualcuno mi avesse detto che gestire un negozio di animali avrebbe implicato parlare con le persone, vi avrei proposto di trasferirci nella giungla-.

- Tanto animali lo siamo comunque- rise Ryusei - a proposito, Chifuyu?-.

- Visto quanto casino fate, aveva bisogno di un po' di silenzio; sta dando una ripulita al pavimento, tra poco vado a dargli una mano- dichiarò Kazutora.

Baji lanciò un'occhiata al negozio, ma sapeva anche lui che Chifuyu aveva tante responsabilità e ogni tanto era giusto che si prendesse un attimo di riposo e per stare con sé stesso.

Rimasero per un attimo in silenzio a finire il loro pranzo, poi Kazutora si alzò e uscì dal magazzino.

- Immagino che stanotte dovrò prepararmi a fare parecchia fatica- rise Ryusei; Baji gli lanciò un'occhiataccia.

- Non parlare come se ti dispiacesse- sbuffò.

- Oh, mi piace parecchio- il minore si alzò - vado a farmi una canna, vuoi?-.

- Ti faccio compagnia, ma non tocco quella roba- affermò Keisuke, alzandosi a sua volta e seguendolo verso la porta sul retro: non voleva rovinare l'atmosfera a Chifuyu e Kazutora... E non voleva rimanere solo, non gli avrebbe fatto bene.

Sperava solo che tra quei due stesse andando davvero tutto bene...

- Stai bene?- chiese Kazutora, circondando da dietro la vita del biondo con le braccia.

- Sì- rispose Chifuyu, fermandosi dal suo momento di pulizia - adesso vengo a mangiare, non preoccuparti-.

Kazutora lo strinse leggermente di più.

- Ultimamente mi sembri parecchio stressato... È solo il lavoro?- chiese. Chifuyu stava per rispondere di sì, ma si bloccò: era il primo che chiedeva sincerità... Quindi, doveva essere il primo a cercare di essere sincero.

- Fuyu ascolta, so che a lungo ti sei preso a cura di Baji ma... In una relazione, è importante che entrambe le persone cerchino di aiutarsi l'un l'altra. Per cui, se hai bisogno di aiuto o di qualsiasi cosa... Fammelo sapere, va bene?-.

- Ho solo... Un po' di pensieri per la testa. Ma non penso che questo sia il momento di parlarne, tra poco arriveranno altri clienti- mormorò.

Kazutora lo osservò per un attimo.

- Che ne dici se una di queste sere andassimo a cena, solo noi due? Così ci rilassiamo e parliamo un po'- propose.

Chifuyu fece un piccolo sorriso.

- È un'ottima idea- si voltò a lasciargli un bacio sulla guancia - grazie, davvero-.

- Non devi ringraziarmi, ci tengo che tu sia felice. Finisco io qui, così ti rilassi un attimo, va bene?-.

Chifuyu annuì e gli lasciò la scopa, prima di dirigersi verso il retro.

Fu quasi sollevato dal trovarlo vuoto: in quel momento, non aveva la forza mentale per sopportare tensioni o battute...

Prese il suo pranzo e si sedette, per iniziare a mangiare, nel silenzio della stanza.

- E se aprissimo tutti un negozio di animali?-. I tre ragazzi si voltarono verso Baji.

- L'alcool ti ha dato alla testa?- commentò Kazutora.

- È sempre stato il mio sogno; voi due non sapete che cazzo fare, e il mio Baby ha già detto di voler lavorare con me- affermò Keisuke, stringendo leggermente più forte Chifuyu, seduto sulle sue gambe - in quattro sarebbe più semplice, e potremmo passare giornate intere insieme a divertirci. Che ne dite?-.

- Dico che è folle e ci sto!- esclamò Ryusei.

- Puoi assolutamente contarmi!- dichiarò Kazutora con un piccolo sorriso.

- Ovviamente io sarò con te- Chifuyu gli lasciò un bacio sulla guancia a il ragazzo sorrise; in fondo, quello era il suo sogno: sia il negozio di animali, sia un luogo dove potessero stare tutti insieme, a scherzare ma anche sentirsi bene gli uni con gli altri.

- Adesso... Che ne è stato di quel luogo?- sussurró Chifuyu.

La sua domanda riecheggiò nel silenzio della stanza, ma ovviamente il ragazzo non ottenne alcuna risposta.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro