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I know you wanna go to heaven, but you're human tonight



Il ragazzo dai capelli scuri si è messo a mangiare in disparte. Ha la pelle così chiara che sembra un vampiro.
Con le occhiaie e le labbra tristi.
Vorrei parlargli ma mi intimidisce.
Non parla mai.
Non risponde neanche alle infermiere.
Mi chiedo cosa gli sia successo.

Alexander. Si chiama così.
Ho sentito l'infermiera che lo chiamava.
Stasera voglio parlargli

Non c'è l'ho fatta. Mi sono avvicinata e mi ha guardato male. Guarda male tutti.
Non so che fare, di sicuro non gli piaccio.


Quella stronza dell'infermiera bionda ha chiamato mia madre. Non so come abbia fatto a scoprirlo, dato che ormai me li faccio sulle cosce.
Mi controllano i polsi tutti i giorni.
Dio, quanto vorrei fargliela pagare ai miei per avermi rinchiusa qui da sola.

Rabbrividisco.
Scorro qualche pagina più avanti.
Descrizioni di cene, avvenimenti, telefonate di famiglia e poi di nuovo il suo nome.

Alexander mi ha fatto un cenno e abbiamo pranzato insieme. Non ci posso ancora credere...
Gli avrei voluto chiedere se potevamo scambiarci i fumetti, quelli già letti.
La sua collezione è più grande della mia. La sua famiglia è ricca e gli comprano tutto quello che vuole.
Comunque alla fine mi sono vergognata e non gliel'ho chiesto.
È taciturno, ma ogni volta che dice anche solo una parola...ho i brividi.
È davvero bellissimo.
Mi piace troppo, non so perché divento così stupida quando gli sto vicino.
Lee, la mia compagna di stanza cinese, dice che è gay.
Ne è sicura. Di solito lei ha ragione su tutto ha un Qi da fare invidia.
Ha detto: "è impossibile che Alexander sia così bello e così disinteressato al genere femminile."
Secondo me è solo disinteressato alle persone.

Vado avanti, saltando una decina di pagine.

Ne sono sicura. Non gli piaccio.
L'ho baciato ieri, quando siamo saliti sul tetto. Avevo portato della birra ma lui non era interessato a bere, né a fumare. Si è tirato indietro quando l'ho baciato.
Sembrava confuso.
Forse non ha mai baciato nessuno prima di me.
Sono stata così stupida a fare la prima mossa.

Alexander sembrava dispiaciuto per l'incidente di ieri.
Mi sono vergognata troppo.
Si è scusato educatamente e ha detto che non sopporta il gusto del fumo.
Lee ovviamente dice che essere più gay di così è impossibile...
Lei pensa che dovrei chiederglielo se è eterosessuale o meno.
Magari semplicemente è asessuale, non è interessato al sesso.
Stasera gli chiedo di venire a fare cena in camera mia e di Lee.

La odio quella stupida dottoressa Jane. Fa la gattamorta con tutti: maschi e femmine indiscriminatamente. È sempre gentile. Troppo gentile. Sembra falsa.
E ogni volta che parla con Alexander mi sale il nervoso...
Comunque eravamo in camera con Alexander, quando io e Lee ci siamo baciate con un bacio a stampo...per ridere, dopo una birra.
Alexander non sembrava in imbarazzo.
Allora lei gli ha chiesto "ti è piaciuto?"
Lui ha risposto: "è stato interessante".
Ma io ho capito che nel suo linguaggio vuol dire "sì molto".
Lee si sta convincendo che forse Alexander non è poi così gay.

Stasera a cena Lee ci ha lasciati da soli.
Stavolta lui mi ha messo una mano sulla gamba mentre guardavamo la tv.
Ha sentito la vecchia cicatrice sulla mia coscia, ma invece che chiedermi cosa fosse...ci ha premuto il dito sopra con forza, facendomi molto male.
Poi mi ha baciata.
Sono persa di lui.
Domani mattina andiamo a vedere l'alba sul tetto.

È stato bellissimo mi ha baciata di nuovo.
Mi ha chiesto se avevo freddo e mi ha lasciato la sua felpa.
Lo amo tanto, vorrei solo mi chiedesse di metterci insieme.

Alexander era di cattivo umore stasera.
Gli ho chiesto "ci vediamo dopo?"
Ha detto "No, non mi va."
Mi chiedo cosa gli ho fatto.
Non lo sopporto quando fa così.
Si chiude in sé stesso e non vuole raccontarmi che cos'ha.
E sopporto ancora meno quella stronza della dottoressa Jane. Sta sempre a parlargli, vorrei proprio sapere cos'ha da dirgli.

Sono stata a dormire da lui ieri sera.
Abbiamo parlato tutta la notte.
Alexander non riesce mai a dormire ed io ero troppo emozionata per farlo.
Mi ha chiesto perché mi taglio, così finalmente sono riuscita a raccontagli la mia storia, mentre lui mi ha detto di sua madre.
È successo solo qualche mese fa, mi dispiace così tanto vederlo soffrire ancora.
Non se lo merita.

Oggi era il mio compleanno e i miei mi hanno portato fiori e regali.
Alexander ha giocato tutta la sera con il nastro rosso che stava intorno al pacchetto del regalo di Lee.
Gli ho chiesto per scherzo se voleva portarselo a casa dato che gli piaceva tanto...
Ma lui non ha riso.
Ha chiuso la porta di camera mia a chiave, poi mi ha preso entrambi i polsi e me li ha legati con il nastro dietro alla schiena.
"È uno scherzo?" ho chiesto io.
Lui ha detto di no.
Però poi mi ha baciata.
Non ho potuto toccarlo mentre ci baciavamo e mi ha solo fatto venire ancora più voglia di stare con lui.
"Non hai più tagli" ha detto quando mi ha sollevato la gonna.
Mi hanno tolto tutto pure i rasoi per depilarmi. Come potrei farlo anche se volessi?
Alexander ha fatto un verso di approvazione, poi mi ha fatta sedere sul letto e ha cominciato a baciarmi tra le gambe con le sue labbra così morbide...perciò non so che mi è preso, gliel'ho chiesto.
Gli ho chiesto se poteva mordermi le cosce.
Il fatto che lui non abbia esitato neanche per un attimo, mi fa pensare che siamo fatti l'uno per l'altro.
Così l'ha fatto. Mi ha morso.
E mi ha fatto così male...
Poi mi ha slegata e se l'è portato via per davvero, quel nastro rosso.

Sono giorni che non scrivo.
Io e Alexander stiamo insieme ogni minuto...tentiamo di non farci scoprire dalle infermiere quando lui viene nella mia camera o io vado da lui.
Ci siamo baciati nel bagno, poi mi chiesto di fargli vedere i segni dei morsi di ieri.
È rimasto sconvolto.
Gli ho detto che avere i tagli o i lividi a me non cambia, ma lui non vuole più farlo.
Così siamo tornati in camera e siamo rimasti a guardare la tv.

Ieri ero particolarmente triste e Alexander mi ha fatto compagnia tutta la notte.
Mi ha letto Il Gabbiano Jonathan Livingston, finché non mi sono addormentata.
Stamattina ci siamo svegliati abbracciati. Lui è così perfetto... ho quasi paura si stufi di me prima o poi.

Oggi le infermiere mi hanno controllata. I lividi rossi tra le gambe non sono passati inosservati.
Mi hanno detto che chiameranno i miei genitori se continuo così.
Quando l'ho detto ad Alexander lui non l'ha presa bene, ma io non so come farglielo capire; gliel'ho detto che per me i suoi morsi sono piacevoli, che è come avere dei succhiotti... ma lui si è arrabbiato. Dice che non vuole alimentare il mio autolesionismo.
Alla fine non mi capisce come credevo.

Abbiamo litigato.
Non capisco perché diventa così testardo e non può darmi retta. Dice che io voglio dirgli cosa fare e lui non lo sopporta. È proprio un viziato che ha sempre avuto tutto dalla vita.
Lo odio
E mi odio.

Non è vero lo amo.
Ho corrotto la ragazza della camera accanto: con 50 sterline mi ha dato una lametta nuova.
Alexander si è arrabbiato tantissimo quando ha visto il mio braccio.
Mi ha tenuto il broncio tutta la sera e io sono scoppiata a piangere.
È molto più sensibile di quanto sembri, perché quando mi ha vista singhiozzare ha detto che mi aiuterà con le infermiere.
Troverà il modo per convincerle, dicendo loro che questo è un periodo difficile per me, le convincerà a non starmi con il fiato sul collo e non chiamare i miei genitori.
È fatto così. È un narcisista senza scrupoli, ma per me c'è sempre quando ne ho bisogno. E io lo amo.

Gli ho chiesto di farlo di nuovo ma ora lui non sembra più interessato a me. Forse la dottoressa Jane gli sta dando più attenzioni del dovuto. Mi chiedo se faccia fantasie su di lei.

Abbiamo di nuovo litigato.
Mi ha sequestrato la lametta. Chi si crede di essere? Pensa sempre di sapere qual è la cosa giusta per me. Ero così arrabbiata che gli ho detto "vaffanculo tanto lo so che vuoi scoparti Jane"
E lui ci è rimasto malissimo.
Ha detto che sono una bambina e che non devo fissarmi con questi pensieri ossessivi di gelosia.

Non ce la faccio più.
Non mi taglio da un mese.
Gli ho chiesto di togliermi il fiato.
Letteralmente.
L'ho visto come si è eccitato quando gemevo di dolore perché avevo la sua mano stretta intorno al collo.
"Sei solo un ipocrita, Alexander."
Gliel'ho detto.
Secondo me ha paura che le infermiere ci scoprano, lui di sicuro finirebbe nei guai.
Ma a me non interessa, voglio solo che lui lo faccia.

-Juliet che succede? Perché sei ancora qui?-
Alexander spalanca la porta ed entra nella stanza come un fulmine.
- Stai bene?- domanda preoccupato.
- Sì..ehm.. scusa ho perso la cognizione del tempo...- mormoro guardandomi in giro.
- Che cosa leggi?-
-È il diario di Mya. Me l'ha dato sua mamma. Voleva lo tenessi tu.-
Alexander si abbandona con la fronte sulla mia, poi mi abbraccia.
- Andiamo via di qui.-

🦋

In macchina la tensione si allenta un po', sopratutto quando Alexander inizia a guardarmi di male.
-Sei una curiosona e hai già cominciato a leggerlo,vero?-
-Sì. Vuoi che te lo legga?-
-Non so quanto sia corretto. Alla fine mi sembra di violare la sua privacy.-
-Però sua madre voleva che tu lo leggessi.-
Si massaggia la nuca, infine apre bocca.
-Di cosa parla?-
-Di lei che ti amava e tu che eri riluttante nel farle del male.-
Alexander resta in rigoroso silenzio, perciò riapro il diario a qualche pagina più avanti rispetto a dove l'avevo lasciato.

Siamo sgattaiolati in cucina di notte.
Inizio a leggere ad alta voce.
Alexander è davvero bravo a cucinare, mi ha preparato un'ottima bistecca con delle patate al forno squisite.
Abbiamo parlato tutta la sera.
Lui crede che l'amore sia un sentimento sopravvalutato.
Io invece credo proprio di essermene innamorata.
Non abbiamo ancora fatto sesso ma mi ha...

Mi interrompo.

...fatta venire due volte.

Alexander si schiarisce la gola con un colpo di tosse, mentre io proseguo.

Sul bancone della cucina.
Ma prima mi ha...

-Okay Juliet, va bene così.- lo sento dire.
Certo, come no! Io non gli do retta e continuo con il racconto.

Ma prima mi ha fatto il culo rosso con un grosso mestolo d'acciaio.

Gli lancio un'occhiataccia.
-Complimenti.- borbotto sottovoce.

E io...

-Okay, Juliet...non è il caso di continuare.-

Gli avrei fatto un...

Leggo evitando di ripetere quelle volgarità ad alta voce.

...mentre lui mi stringeva la gola fino a farmi soffocare.
Ma no. Lui no. Lui ha preferito farsi una...

-Juliet! Ho detto di smetterla.-

E venirmi addosso, sui lividi che mi aveva appena provocato.

-Beh, non c'è che dire.- sputo innervosita.
-Che c'è?-
-Niente. Ti sei dato da fare.-
Chiudo il diario sbuffando.
Alexander mi rivolge un'occhiata incredula.
-Stai mettendo il broncio, davvero?-
-No.- replico a monosillabi.
-Sei gelosa?-
La sua voce sembra quasi divertita dalla mia reazione infantile.
-Eri davvero innamorato di lei?-
-Non puoi avercela con i fantasmi, Juliet.-
-Ti ho fatto una domanda!- sbraito sollevando la voce.
-Avevo quindici anni. Secondo te?-
-Dimmelo tu.-
-Mi ero innamorato sì, come si può innamorare un ragazzino alla prima cotta.-
Fa una pausa, poi si spiega meglio.
-Ma non così tanto da amarla per davvero.-

Io non parlo più, così lui prova a richiamare la mia attenzione.
-Juliet, invece di focalizzarti su queste piccolezze, perché non mi dici com'è andata con sua madre?-
Lancio lo sguardo fuori dal finestrino. È finito Aprile ma la giornata sembra autunnale.
- Sua madre ha detto che ti crede. Piccolezze? Ti sembrano cose da poco? Non potevi dirle...senti,io con te non ci voglio avere nulla a che fare sei troppo ...-
-Squilibrata? Mhm? Questo avrei dovuto dirle?- mi aggredisce lui.
-Scusa, Alex.-
- Se ero lì con lei c'era un motivo, non credi? Non pensi che anche io stessi ancora raccogliendo i miei pezzi?-
-Non volevo, davvero...scusa.-
Alexander si passa nervosamente una mano tra i capelli, poi parla.
-Juliet... abbiamo un appuntamento in polizia. È molto importante. Ne discutiamo dopo, va bene?-

Spero solo che possano darci tutte le risposte di cui ho bisogno, perché questo tuffo nel passato si sta rivelando più insolito di quanto avevo previsto.

🦋

Ci sono ancora 2 capitoli prima di quello finale.😇

Comunque anche se mi ero detta di non farlo, sto già scrivendo il seguito.
Anche per me è difficile abbandonare questa storia ♥️

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