7) Black cat
Chi di voi vorrebbe venire con me alle Maldive? Ho davvero bisogno di una vacanza...
Comunque stiamo scoprendo diversi lati della personalità di Drake e di Tess, vi prometto di fare anche un capitolo con il pensiero del bello ma dannato.
Buona lettura
Quando rientro a casa l'unica cosa che vedo è il letto.
Mi ci fiondo sopra non cambiandomi i vestiti del lavoro.
Troppa fatica e proprio quando sto per entrare in un lungo coma, la sveglia inizia a suonare.
Dio per me non esiste... Sono già le 6.50 a.m e devo prepararmi per andare a scuola.
Urlo contro il cuscino, odio i compleanni, dannati perché non vanno a festeggiare in qualche ristorante invece che al Drink?!
Rotolo giù dal letto e per quanto sia poco indicata mi faccio una doccia ghiacciata che mi risveglia per un' oretta i miei cinque sensi.
Una volta pronta mi guardo allo specchio, sembro uno zombie peggio di resident evil.
Saluto la signora Denver, fermata del bus, musica cuffiette e dieci minuti di dormiveglia.
Quando arrivo vorrei fare il secondo giro, ma onde evitare di finire a Los Angels scendo.
"Buongiorno"
"Ciao Philip."
"Sei più depressa del solito o è una mia impressione?"
"Si chiama sonno."
"Nottata insonne?"
"Magari..."
Lo saluto agli armadietti, ma dato che non mi reggo in piedi, decido di saltare la prima ora, altrimenti posso scommettere la mia casa che verrò mandata dalla preside per essermi addormentata in classe.
Vado sul retro del cortile dove si trova una panchina all'ombra di una quercia.
Zaino sotto la testa e buona notte.
Almeno un'ora di sonno mi renderà più attiva, spero.
***
Sento la vibrazione del telefono... Deve essere la sveglia che ho impostato, ma oltre a ciò sento qualcosa di umido e rugoso sulla guancia, mi muovo leggermente e smette.
Quando apro gli occhi poi ho un incontro ravvicinato con un gattino nero che scappa dietro ad un cespuglio.
Ancora mezza addormentata mi strofino gli occhi...non era un sogno perché vedo ancora una codina nera dondolare avanti e dietro.
Che ci fa un gatto a scuola?
Curiosa, mi avvicino lentamente e quando lo vedo quasi mi viene la faccia kawaii dei manga.
Ha un occhio celeste e uno verde, è adorabile!
Cerco di avvicinarmi con la mano, ma lo vedo soffiare contro di me.
"Che fai? Prima mi lecchi e ora mi odi?"
Non demordo.
Riallungo la mano e me la morde con tanto di graffi.
Stringo gli occhi, ma non la muovo.
"Soddisfatto adesso?"
Mi fissa con i suoi occhioni.
È un cucciolo, quindi o è stato abbandonato o gli è morta la madre...come me.
Lascia la presa ed esce un po' di sangue, niente di grave.
Apro lo zaino e prendo dei biscotti che mi ero portata e ne mangio metà, mentre l'altra la sbriciola vicino a me.
Il gattino è diffidente, ma pian piano si avvicina e mangia con appetito, doveva aver una gran fame.
Sorrido, è davvero un testone.
Guardo l'ora, si è fatto tardi e sarà meglio andare.
Mi alzo e me ne vado, ma di sicuro tornerò dopo.
Sciacquo la ferita sotto all' acqua e vado verso la classe, ma quando entro tutte le ragazze mi guardano male, eccetto Andrea.
"Ma non ti vergogni?"
Alzo un sopracciglio, che cazzo succede adesso?
"Hai fatto fare tutto il lavoro a Charlotte!"
Resta a bocca aperta... Cosa cazzo ha raccontato quella troia!?
"Cosa?"
"Ragazze, non importa per me non è stato un peso, anzi l'importante è che voi siate felici."
Quella brutta...
"Ma merita una lezione."
Nemmeno il tempo di mandarle a fanculo che una di loro mi bagna con una bottiglietta d'acqua.
"Ora si che sembri un fantasma... Hahhahaha"
Il cuore mi batte talmente forte per la rabbia che penso di star per scoppiare, quando proprio sul limite, qualcuno mi copre gli occhi con una mano.
"Quanto mi fate pena."
"Come osi?!"
"Ragazze! Adesso basta, lasciate in pace Drake."
Drake?
Cerco di levare la sua mano ma è testardo peggio di quel gatto e resta dov'è.
"Tu sei la più patetica di tutte."
"Tesoro cosa stai dicendo?"
"La verità, odio i codardi... Perché non la dici anche tu?"
"Di cosa sta parlando Charl"
"Non ascoltatelo."
"Perché dici così? Offendi i miei sentimenti... Non eri tu quella che ieri pomeriggio ha lasciato sola Johns per venire a scopare con me?"
Cala il silenzio, e ora mi rendo conto che questo bestione lunatico di O'Connor mi sta difendendo.
"Charl è vero?"
"No...certo che no."
Ho sentito abbastanza, questo teatrino non fa né ridere né piangere.
"E tu allora? Anche tu te ne sei andato!"
"Affari e comunque sono tornato e ho fatto mio questo fantasma."
Aspetta...
"COSA!?"
Gli pesto un piede e mi libera della sua mano per poi dargli un pugno che viene miseramente bloccato.
"Nei tuoi sogni O'Connor, solo nei tuoi sogni."
"Questo è ancora da vedere Casper."
Mi sembrava strano, tutta questa gentilezza mi puzzava di bruciato.
"Drake! Cosa significa?"
Ci mancava Jessica, e da una tranquilla giornata di settembre siamo passati a "Beautiful", quasi sento la sigla.
"Non mi dire che ci stai provando con questo microbo?"
Certo, certo, parla come se io non fossi presente in questa stanza...
"Qualcosa in contrario?"
"Stai scherzando spero."
Il suo sguardo cambia da ironico a serio.
"Non mi sembra che tu abbia alcun potere sulle mie decisioni..."
La donna di mondo ingoia a vuoto, ma si può sapere chi diavolo è Drake O'Connor?!
Suona la campanella e sembra quasi quella tra un round e l'altro della box.
Ritiro il braccio ed esco dalla classe, ho sentito abbastanza per essere una sveglia da poco.
Ho bisogno di cambiarmi la maglietta e asciugarmi i capelli se non voglio cadere malata.
Il bagno è fuori discussione, tanto meno lo spogliatoio, quindi prendo la maglietta che tengo di riserva quando c'è l'insegnante di scienze motorie e scappo in infermeria.
È vuota ed è meglio così.
Asciugo i capelli con un panno per poi levarmi la maglietta restando in reggiseno.
Odio questo posto, è sempre stato così.
Per loro io non esisto ed è inutile che mi sforzi a farmi accettare per quella che sono.
Nessuno riesce a capire questo mio parlare poco o non socializzare.
Quando ero alle medie ci ho anche provato a ricostruire dei rapporti, ma, gli sguardi di pietà che mi lanciavano mi davano fastidio.
Non ero un cane abbandonato, è della loro pietà mi sono pulita il culo.
Gli amici sono quelli che ti fanno sorridere anche quando tua madre muore!
Sento le mie guance umide, non per l'acqua che mi hanno buttato addosso, ma per le mie lacrime.
Sto piangendo di rabbia e non va bene.
Devo tenermi tutto dentro, così...
La porta si apre è mi giro di scatto guardando O'Connor e il suo fiatone squadrarmi dalla testa ai piedi.
"Esci!"
Non deve vedermi vulnerabile.
"Per essere così appariscente è difficile trovarti."
Ha veramente corso.
"Bene ci sei riuscito ora vattene."
"Stai piangendo."
Recuperato il fiato chiude la porta e non è una situazione favorevole per me.
Sono mezza nuda in una stanza con lui, questo essere che mi ha baciata a tranello con la promessa di farmela pagare per averlo ricattato.
"È l'acqua di prima... VUOI USCIRE!"
Sento che sto arrosendo sia di vergogna che di rabbia.
Non ascolta e continuo a camminare verso di me.
Accarezza la mia guancia e sfiora il collo.
Ho caldo, troppo.
Sento le sue labbra contro la mia fronte ed è l'ultimo ricordo,perché chiudo gli occhi e le mie gambe cedono.
Forse alla fine avevo già preso la febbre.
Bisognava vedere se non avesse colpito anche il mio cuore.
Eheheh eeeeeee va bè. Capita no? 😅❤️
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Manu
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