Al mattino quando mi sveglio, sento come di avere un trapano in azione lavorare nella mia testa.
Premo i palmi delle mani sulle tempie e cerco di aprire gli occhi, devo ricordarmi di non prendermi mai più una sbronza così.

Dopo diversi minuti a tentare i riordinare i pensieri, noto che il letto è vuoto, strano, scappare non è da Drake ma è più da me.
Sospiro per poi entrare in bagno per concedermi una doccia post sbronza e inizio a sentirmi meglio, ma devo per forza prendermi un'aspirina altrimenti.
Sto asciugando i capelli quando sento il telefono squillare.

"André che succede per chiamarmi così presto?"

"Finalmente hai risposto"

"Ero sotto la doccia, qual è il problema?"

"Qual è il problema?! Forse non ti rendi conto che tra poco le vacanze invernali finiranno e sai cosa ci aspetta? Scuola, e sai chi ha partecipato ad un concorso regionale? Tu, e dato che non hai amici all'infuori di me ora i nostri compagni mi stanno intasando il telefono per chiedere se eri veramente tu. "

La lascio sfogare senza interromperla, in effetti questo piccolo particolare mi era sfuggito.

" Prendi un bel respiro"

"Respiro? Ho bisogno di una bombola d'ossigeno. Cosa intendi fare con il problema scuola adesso?"

"Niente, continuerà a comportarmi come sempre, ma devo parlare con Tunder, ora che è ufficialmente il nostro manager questioni del genere può risolvere lui"

"Giusto, credo che mi debba fare anch'io un manager per il mio talento nel cacciarmi nei guai"

Rido e mi sposto in cucina, ma trovo il frigo vuoto, peccato credevo che in mia assenza si sarebbe magicamente riempito.

"Ci vediamo nel pomeriggio?"

"Spero di sì, ti chiamo io"

"Come desidera super star"

"Idiota."

Chiudo nell'attimo in cui si apre la porta di casa, facendo entrare un Drake in tenuta sportiva sudato dalla testa ai piedi.
Allora non era scappato...

"Ehy"

"Ehy"

Inizia a spogliarsi e a lanciare i vestiti per terra, mentre lo guardo storto.
Capisco che con il riscaldamento si sente soffocare, ma potrebbe anche metterli sulla sedia eh?

"Tutto a posto?"

"Qualcosa non dovrebbe andare?"

"Non so, non è da te sparire il mattino"

"Dovevo allenarmi, sai dato che mi sto impegnando per diventare un pugile professionista."

Sbaglio o c'è una nota sarcastica nelle sue parole? Stamattina si è svegliato con la luna storta? No perché ieri sera sembrava soddisfatto del servizio ricevuto.

"Hai la mestruazioni? No perché sei insopportabile, qualcosa non va? Allora parla, perché io ancora non sono in grado di leggerti nel pensiero."

Lo guardo incazzata senza distogliere lo sguardo dal suo.

"Nulla, vado a farmi una doccia."

Giuro che lo strozzo, sospiro e vedo cosa posso fare per colazione, alla fine decido di fare delle uova strapazzate con del prosciutto e due toast.
Resta il fatto che il suo comportamento non mi convince, non è che il fatto di aver detto che in futuro vorrei avere dei bambini sia il motivo del suo malumore?
Quando esce indossa solo i pantaloni della sera prima mentre raccoglie la sua tenuta sportiva in un sacchetti di plastica, credo che l'abbia presa dalla macchina.

"Mangi con me o il tuo umore te lo impedisce?"

Alza un sopracciglio, ma si siede a tavola, a quanto pare sua maestà si è deciso ad essere più collaborativo.

"Drake?"

"Mmh"

"Sei così antipatico perché ti ho parlato di volere dei figli?"

Tossisce, dopo che un boccone di uova gli è andato di traverso.
Gli verso del succo e subito beve, a quanto pare ho centrato il bersaglio.

"Guarda che non voglio aprire il cantiere tanto presto, stai tranquillo"

"E se io non ne volessi nemmeno io n futuro?"

Credo che il cuore abbia perso un battito, ma cerco di non farglielo vedere, stampandomi un sorriso falso sulle labbra.

"Beh, non so nemmeno se vivrò fino a domani quindi penso che per ora non dovremmo pensarci giusto?"

Prendo il mio piatto e lo metto nel lavandino, cercando di fare lenti respiri.
Certo cantare è la mia più grande passione, ma un giorno desidero fortemente diventare madre, per creare quella famiglia che non sono riuscita ad avere da bambina.
Lo sento alzarsi e mi concentro nell'apparire indifferente mentre mi afferra per i fianchi e posa la sua testa nell'incavo del collo.

"Tess, tu ci tieni tanto vero?"

Mordo il labbro inferiore e gli accarezzo la testa.

"No, era solo un pensiero che ieri sera mi è scappato, ora non pensarci più va bene?"

Gli bacio la guancia e i suoi occhi si piantano nei miei prima di baciarmi lentamente, senza alcuna fretta o passione incontrollata come ieri sera.
Ricambio con una serie di baci a stampo e finalmente sorride.
Per un po' credo che sia meglio accantonare questo mio desiderio, in fondo come ha detto Andrea, tra poco bisognerà tornare in carcere e poi entrambi lavoriamo devo pensare anche ai ragazzi e alla nostra carriera prima di avere certi pensieri egoisti.

Finisco di lavare i piatti, quando il silenzio viene interrotto dalla musica del mio telefono, stamattina nessuno che abbia intenzione di dormire fino a tardi?

"Pronto?"

"Ehy Tess, scusa se ti chiamo così presto, ma è urgente."

Mi allontano dalla cucina e mi siedo sul bordo della finestra, mentre vedo Drake finire di vestirsi.

"Dimmi pure Tunder, qualcosa che c'entra con la band?"

"No, riguarda solo te."

Porto le ginocchia al petto e guardo fuori dalla finestra, mentre la neve scende copiosa.

"Spero niente di allarmante"

"Dipende da come la prenderai."

Forse adesso mi sto leggermente preoccupando, sta facendo troppo il misterioso ed è snervante.

"Tuo padre si è messo in contatto con me, vorrebbe incontrarti o avere il tuo numero di telefono, ma gli ho detto che questa decisione spetta a te."

Mi concentro su un fiocco di neve che scende lentamente fino a posarmi sul bordo della finestra unendosi alla neve compatta.

" Tess? Ci sei? "

"Io non ho un padre."

"Già, ma credo che l'essere testardi sia ereditario e stamattina mi ha chiamato la bellezza di sei volte, e la giornata è ancora lunga."

La mano di Drake si poggia sulla mia spalla e si siede vicino a me, notando come il mio umore sia cambiato.
Gli faccio spazio, ma lui decide di sistemarmi tra le sue gambe facendomi poggiare la schiena contro il suo petto così da sentirmi protetta.

"Tess so che per te è difficile, ma credo che dobbiate parlare te lo dico come amico, non come manager."

"Una volta, non gli concederò altro tempo e digli di prepararsi il discorso perché quando avrà finito io me ne andrò per la mia strada e lui per la sua."

"Va bene, riferirò"

"E Tunder, avrò bisogno di te in vesti da manager quando riaprirà la scuola per spiegare la situazione"

Lo sento ridere, e anche sulle mie labbra appare un debole sorriso.

"Certo, altrimenti rischio che mi licenzi. A più tardi, dovremo parlare anche con alcuni rappresentanti della TRD records per vedere i termini del loro contratto."

"A più tardi"

Chiudo la telefonata e mi rilasso tra le braccia di Drake, lasciandomi cullare dal suo calore.

"Hai deciso di incontrarlo alla fine..."

"Per dirgli addio, io almeno voglio dirglielo in faccia senza scappare con una stupida scusa.
Voglio concludere questa cosa una volta per tutte e se mai gli venisse in testa di chiedermi perdono credo che lo prenderò a pugni così da levarmi lo sfizio."

" Vuoi che ci sia anch'io? "

Scuoto la testa e prendo la sua mano intrecciandola con la mia.

" Devi pensare ad allenarti e Jonny è il mio sacco da box, non il tuo e poi il vecchio pazzo andrebbe su tutte le furie se passi troppo tempo con me. "

Non mi risponde, ma mi stringe di più sfiorandomi il collo con il naso.
Lui c'è sempre quando affronto una sfida, ma stavolta no, questa cosa riguarda solo me e poi credo che, dopo la storia sull'avere figli, sia meglio per lui non partecipare eppure sento che io e Drake ci assomigliamo sempre di più, entrambi con dei padri che per colpa dei loro errori ci hanno segnato lasciandoci nelle nostre paura e quella di Drake è sicuramente legata al terrore nel poter diventare come quell'uomo che un tempo lo ha fatto soffrire più di tutti.

Per ora niente bambini ma chissà potrei decidere di essere buona oppure no😇😈
Baci baci
Manu

P.s scusate per il ritardo ma sono stata impegnata in una mini vacanza 😂😂😂