44)K. O
Lottare per l'amore...
nei film non finisce bene.
La sveglia suona e di mala voglia la devo segnare.
Guardo per un attimo il soffitto, fino a quando una palla di pelo nero non si piazza davanti al mio viso.
Gatto invadente.
Mi siedo e vedo Drake ancora sul divano, ieri ha alzato veramente il gomito, tanto da avermi detto che mi ama... Bugiardo.
Levo le coperte e mi chiudo in bagno, preparandomi per la giornata lavorativa.
Lego i capelli e indosso un maglione nero con un paio di jeans grigi.
Dó da mangiare ad Ares e bevo del latte freddo, mentre guardo ancora Drake dormire beatamente.
Oggi è la vigilia di Natale, ma non credo di vivere appieno questo momento da diversi anni ormai.
Sospiro, prendo il telefono e scrivo un biglietto a Drake, dicendogli che sono uscita per lavoro.
Nulla di più nulla di meno.
Quando mi sembra di fare un passo avanti ecco che in realtà ne faccio dieci indietro.
Accarezzo Ares ed esco.
La neve inizia a scendere sin dal primo mattino, entro stasera credo che sarà alta almeno cinque centimetri.
Copro di più il viso con la sciarpa e riesco ad arrivare al drink senza scivolare sul marciapiede ghiacciato.
"Buongiorno."
"Ehy piccola, che faccia che hai."
"Ho dormito male."
Vedo i ragazzi della band che si preparano sul palco e li saluto con un cenno della mano.
"Tunder arriverà tra poco"
"Bene, vado dai ragazzi."
Raggiungo Bryan, Nash e Tyron e iniziamo a decidere quali pezzi proporre.
"Potremo portare al massimo due cover e due pezzi inediti."
"Già, e il concorso è tra meno di un mese."
"Vedrete che c'è la faremo, altrimenti il vecchio Tunder non me l'avrebbe proposto."
"Io posso lavorare sulla base."
Annuisco a Nash.
"Per le parole ci posso lavorare io"
"Perfetto, allora noi ci informeremo sugli altri concorrenti, per evitare di portare le stesse cover"
Questi ragazzi, sono fantastici.
"Bene ora proviamo Trigger, Bryan prima del ritornello voglio provare con un prolungamento di chitarra, e tu Tyron accompagnalo con la batteria."
"Ricevuto capo."
Partono le note e con esse anche la mia voce, canto guardando un punto indefinito di fronte a me, e inizio ad immaginare come sarebbe se mia madre mi potesse guardare adesso.
Tutto questo lo sto facendo per lei, quando ho smesso mi sono fatta del male, volevo soffrire io al suo posto, ma non è servito a niente, qualcuno aveva già deciso che non poteva restare con me.
La canzone termina e vedo Tunder annuire con Tom mentre guardano nella nostra direzione.
"Vecchio che ne dici?"
Tunder sorride prima di avvicinarsi al palco.
"Non male quella modifica, intendete portarla come cover?"
"Ne proviamo altre e poi scegliamo quella che esce meglio."
"E per gli inediti? Se avete bisogno ho un buon amico che potrebbe darvi una mano."
"Perché no, più siamo e meno tempo ci mettiamo, che ne dite ragazzi?"
"Nessun problema."
"Allora vado a fare una telefonata, voi continuate a provare."
Riprendiamo le prove, e perdo la cognizione del tempo delle ore che passo ad urlare vicino ad un microfono.
Dafne, la moglie di Tom, verso le tre ci porta dei sandwiched e ne approfitto per andare a fumare.
Il sapore della nicotina allieva il mio mal di testa, e mentre sto per finire la sigaretta, sento il telefono vibrare.
È un messaggio da parte di Drake.
-Potevi svegliarmi.-
Non gli rispondo e poco dopo ne arriva un altro.
-Stasera l'incontro è alle dieci, alla palestra Olympia, vorrei che venissi.-
Chiudo il telefono e poggio la testa contro il muro, ora io mi devo concentrare sul mio lavoro e lui sul suo, se iniziamo a distrarci non arriveremo da nessuna parte.
Rientro e continuiamo le prove, concludiamo con l'ultima cover e stiliamo una lista con le preferenze e mentre i ragazzi discutono peggio dei bambini vado al pianoforte.
Quanto ricordi.
Amavo i miei genitori, e quell'amore è andato distrutto, e adesso ho due amici, Tom, Dafne, la band e Drake, la mia incognita preferita.
Suono alcune note fino a quando non sento una mano sulla spalla.
"Nash dimmi."
"Risuonale."
Faccio come mi ha chiesto e inizia a scarabocchiare su un foglio.
"Ci posso lavorare."
"A cosa?"
"Alla canzone, mi hai dato un'idea, ora però sarà meglio andare, io e i ragazzi andiamo a mangiare un boccone da Basko, vieni anche tu?"
Guardo l'orario, sono ancora le otto.
"Perché no."
Salutiamo tutti augurando buona vigilia di Natale prima che il locale inizi a riempirsi di persone e arriviamo al Basko, per fortuna non era molto distante.
Parliamo del più e del mano, di come questi tre si sono conosciuti, del fatto che una volta Tyron stava per essere incastrato da una donna, e di Bryan che si è limonate un palo per quanto era sbronzo.
Guardo ancora l'orologio e si sono fatte le dieci e un quarto.
Sospiro.
"Ehy canarino, cosa ti prende?"
"Quant'è distante la Olympia da qui?"
"Un po', perché?"
"Devo andare, una persona mi sta aspettando."
"Va bene, allora ti dò un passaggio."
"Grazie Nash, ciao delinquenti, non limonate i bidoni della spazzatura mi raccomando."
"No mammina."
Salgo in macchina con Nash fino all'Olympia.
"Deve essere una persona importate se non riesci a stare calma."
"Già, grazie Nash e scusami per il disturbo."
"Figurati quando vuoi canarino e buona vigilia."
Scendo di corsa e appena entro sento le persone che urlano, incitando il combattimento.
Apro la porta e riesco a vedere il ring e Drake con dei pantaloncini neri mentre il suo avversario sembra essere più avvantaggiato in fatto di muscoli.
Spintono la gente guadagnandomi qualche 'vaffanculo', ma arrivo vicino al ring, nel momento in cui il bestione con un gancio sinistro colpisce Drake disorientandolo. Continua a colpirlo, e mi copro la bocca con una mano, sento le lacrime salire, odio vederlo così.
"DRAKE!"
Suona la campana e i pugili vanno all' angolo.
Vedo il suo allenatore dargli l'acqua per poi fargliela sputare in un secchio e un medico che controlla se tutto è ok.
Ad un tratto sposta il medico e guarda tra il pubblico, mi sta cercando.
"Drake, Drake sono qui!"
Sembra non sentirmi, va bene razza di animali che starnazzano peggio delle papere, l'avete voluto voi.
"Draaaakeeee"
Si gira di scatti verso di me, e vedo solo lui.
Cerco di sorridere, nascondendo le lacrime di poco fa, mentre quel testardo tatuato si batte il guantone sul petto, non distaccando lo sguardo da me.
Riprende il round e stavolta Drake schiva i colpi del bestione per poi spingerlo all' angolo e riempirlo di pugni.
L'avversario tenta di uscire, ma Drake velocemente notando un suo punto scoperto lo colpisce dritto al viso, mandandolo a terra e vincendo per
K.O.
Il pubblico applaude, mentre il medico di prima si avvicina a me, per dirmi di aspettarlo nello spogliatoio.
Nel frattempo che aspetto, mi guardo intorno, fino a quando sento delle voci di fronte alla porta.
Quest'ultima si apre di scatto per richiudersi alla medesima velocità.
Drake mi guarda e nessuno di noi due dice una parola. Osservo il suo occhio leggermente gonfio e cammino verso di lui.
Allungo una mano per sfiorarlo, ma la blocca saldamente.
"Sei qui."
"Ti aspettavi Layla per caso?"
Mi spinge contro il suo petto e mi bacia con urgenza, come se cercasse di capire se sono realmente qui di fronte a lui.
"Voglio te."
Mi alzo sulla punta dei piedi, e gli bacio l'occhio, gli zigomi, il naso, per poi sfiorare le sue labbra.
"Spero che stamattina Ares non ti abbia graffiato."
"No ma mi ha morso un dito."
Sorrido, prima di essere stretta in un suo abbraccio.
"Drake."
"Sto ricaricando le forze dammi due minuti"
"Dopo tutti quei colpi non ti conviene sederti un attimo?"
"Mmhh"
Mi trascina con sé, ma non smette di tenermi stretta e di premere il viso al mio ventre.
Gli accarezzo i capelli e sento i suoi muscoli rilassarsi.
"Tess, non pensare mai, che io mi possa interessare ad altre, tu sei l'unica."
"Non parliamo di questo adesso Rocky, vorrei evitare di ritrovarmi un ubriacone sotto casa che non si regge da solo sulle proprie gambe."
"Che persone moleste che esistono a questo mondo."
"Già, concordo."
Alza lo sguardo verso di me e lo bacio lentamente.
Per ora, non voglio pensare a tutte le ragazze che dovrò affrontare a suon di pugni.
Tess ancora non l'ha perdonato, e nel frattempo immagino Andrea stilare una lista di vittime. 😂😂😂
Baci baci
Manu
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