32) Red Riding Hood
Siamo rimasti che i due porcellini si rotolavano tra le lenzuola, ma sarà vero che i due non vogliono legami? Dalle loro azioni non sembra no?
Sono una pessima bugiarda😂
Buona lettura
Chiudo il rubinetto dell'acqua calda e asciugo il mio corpo.
Indosso un intimo nero di pizzo e la maglietta di Drake che se ne stava tutta sola per terra.
Osservo il cavernicolo avvolto tra le mie lenzuola, a quanto pare qualcuno non è abituato ad alzarsi presto.
Passo un asciugamano sui capelli e afferro il telefono per fargli una serie di foto, ora posso ricattare anche lui.
Vado in cucina e riempio la ciotola di Ares prima preparare il caffè e fare l'impasto dei pancake.
Stamattina ho voglia di dolce e ho fame, tanta fame.
Mangiucchio un pancake con la nutella appena fatto e canticchio felice.
"Che buon odore."
Sussulto e con me il pancake nella padella, riesco a riprenderlo per miracolo, mentre dietro di me si piazza Drake alias, montagna di muscoli.
"Mi hai fatto venire un colpo, potevo rischiare di darti una padella in faccia, ed era bollente."
"Sempre violenta eh?"
Si piega verso di me e ruba il mio pancake con un morso.
"Buono"
"Fallo di nuovo e rischi di uscire da questa casa in un sacco della spazzatura."
Sorride, a quanto pare è un masochista.
"Vuoi una mano?"
Appoggia le mani ai miei fianchi e mi bacia nell' incavo del collo, ma la sua lieve barba mi provoca il solletico.
"Gradirei che stessi lontano"
"Lontano, così?"
Il suo petto preme contro la mia schiena, non deve essere molto bravo a calcolare le distanze.
"Scemo."
"Lo so"
"Se vuoi puoi farti la doccia."
"Mmh, avrei preferito farla con te."
"Certo e poi da questa casa non saremo usciti."
"L'idea è allettante, tienila da parte per una prossima volta."
Ed ecco che la mia mente galoppa su una possibile giornata di sesso sfrenato in ogni angolo della casa, fa improvvisamente caldo qui, devo abbassare i riscaldamenti.
"Mi chiedevo come fosse"
"Come fosse cosa?"
"Svegliarsi con la ragazza con cui hai passato una notte di sesso sfrenato e vederla il mattino dopo prepararti la colazione"
Lo guardo leccandomi le dita di nutella finendo di preparare i pancake, ma sento la sua presa sui fianchi farsi più forte.
Se continua di questi passo però potrei fraintendere i suoi sentimenti e non sono pronta ad affrontare altre delusioni nella mia vita.
"Ehy toro della valeriana ti consiglio una doccia fredda sai?"
Lo sposto e vado a posizionare le mie regali chiappe sul bancone della cucina, anche se facendo così sembro una codarda che scappa sempre.
Si tira indietro i capelli con una mano, e invece della doccia abbassa bandiera si posiziona in mezzo alle mie gambe e mi bacia dolcemente.
" Preferirei altri metodi, ma se proprio non puoi fare tardi."
Gli accarezzo la guancia e bacia il palmo della mano, non sembra più il demone che mi ricattava per fare sesso.
"Ieri hai detto che lavori."
"Si, un una ditta edile, carico e scarico merci pesanti, ma adesso provo anche il pugilato, ho sentito che paga bene se riesci ad emergere, quindi perché non tentare?"
"Ora si spiegano uno o due addominali."
La mano scende sugli oggetti in questione e fa un respiro profondo.
"Così complichi solo la situazione lo sai vero?"
"Forse, ma ogni patto va rispettato, quindi niente sesso del buongiorno."
Alza un sopracciglio, ha qualche dubbio?
"Va bene, allora parlami di questo tipo che devi incontrare."
"È un produttore amico di Tom, non l'ho mai visto di persona"
"E ti fidi?"
"Io non mi fido nemmeno della mia ombra, ma se avrà del lavoro interessante come dirgli di no."
Mormora qualcosa, ma non capisco, si sposta e scendo per andare a cambiarmi.
"La mia maglietta, mi piace quando la indossi"
"Potrei svaligiarti l'armadio adesso"
"Fallo, ma alla fine te le toglierò lo stesso con i miei metodi."
Sento le guance scaldarsi, perché finiamo sempre a parlare di sesso?
***
Dopo aver indossato dei jeans neri strappati sulle ginocchia, una canotta e un maglioncino che lascia mezza spalla scoperta, prendo tutto il necessario, infilo gli anfibi e il giubbino e usciamo.
Lascio un biglietto sotto la porta di Mary e saliamo in macchina.
Accende il riscaldamento e nel frattempo aziono la radio.
"Che musica ti piace?"
Si gratta il mento pensando.
"Fai tu, io mi adeguo"
"Sicuro?"
"Avanti Trilli, ti dò il permesso ogni qualvolta saremo in macchina di scegliere tu la musica."
Gli sorrido e gli bacio la guancia, la musica è davvero importante per me, ma voglio punzecchiarlo.
"Quindi potrei mettere anche Justin Bieber?"
"No!"
"Hai detto che posso scegliere io"
"Basta che non sia musica da ragazzini di college drogati di sesso e feste."
"E noi cosa siamo?"
"Tutto tranne lui."
Non riesco a trattenermi più e gli scoppio a ridere in faccia.
"Hahaha dovevi vedere la tua faccia pallida, sembrava che ti avessi detto di star pensando di diventare maschio Hahaha."
"Tu, giuro che me la pagherai."
"Contanti o assegno? Accetti la carta?"
Scuote la testa e mette in moto, mentre parte "Sunflower di Post Malone"
Canto anch'io seguendo la voce del ragazzo fino a destinazione.
"Ti aspetto qui va bene?"
"Non hai gli allenamenti?"
"Si, ma prima possiamo andare a fare un giro in centro, ti va?"
Annuisco e sento il mio cuore fare una capriola, non dovrei essere così felice no?
"Allora a dopo."
"A dopo."
Fa l'occhiolino e entro al Drink, poggiando una mano al centro del petto.
È una mia impressione o sta cercando di far funzionare questa strana relazione?
Batto le mani sulla guancia, ora non ci devo pensare, ho bisogno di concentrazione.
Al bancone vedi i ragazzi della band salutarmi e sorridermi, mentre Tom parla con il questo suo amico.
"Eccoti finalmente, scusami Jack, Tess non è mai stata brava con gli appuntamenti"
"Tom, ti ricordo quella foto..."
"Puntuale come un orologio svizzero"
Jack Tunder inizia a ridere, ed è quasi particolare, con i suoi capelli brizzolati e gli occhi verdi, il fisico allenato nonostante l'età, credo che faccia ancora colpo sulle donne.
"Figurati, scusami tu per averti assalita da quella sera. Allora cosa mi racconti piccolo uragano?"
"La favola di cappuccetto rosso?"
Strappo una risata a tutti, bene così smorzo la tensione che sto provando.
"Forse più tardi, da quanto tempo canti?"
"Ho iniziato a quattordici, ma per un periodo avevo smesso"
"Sono indiscreto se ti chiedo il perché?"
"Si."
"Allora non lo farò, comunque è strano, avresti potuto partecipare a dei concorsi."
"Non erano la mia priorità."
"E perché oggi sei qui a parlare con me?"
Cazzo, ci sa davvero fare con le parole.
"Perché ho promesso ad una persona di essere sempre felice, e se non canto, non posso esserlo."
Si alza e mi afferra per le spalle prima di sorridere mostrando i suoi perfetti denti bianchi.
"Canta per me, e dimostramelo"
"Quante arie, ma va bene, ragazzi avete gli strumenti vero?"
"Certo."
Avevo pensato che sarebbe potuto verificare questo imprevisto, quindi con il resto della band ci siamo fermati diversi pomeriggi per trovare la giusta onda da seguire.
Poso il giubbino sul bancone e salgo sul palco. Aspetto gli altri e quando sento la base partire chiudo gli occhi e canto sulle note di "Nights like this".
Mi lascio andare sorrido, canto, muovo il resto del corpo e quando si conclude ascolto il silenzio, che viene subito sostituito da un applauso seguito da un altro.
"Tu ragazza mia, hai talento, da perfezionare forse, ma la base è ottima e se vuoi ho nella mia 24h ho un contratto per la mia casa discografica con tanto din collaboratori pronti per te."
Scendo dal palco mentre mi porge la penna.
"Allora? Cosa mi rispondi?"
Guardo la penna, Tom, i ragazzi e Jack Tunder.
"Spero di non farla incazzare con il mio brutto carattere."
"Ho sopportato Tom durante l'adolescenza, posso gestire anche te"
"Potrei essere molto peggio"
"Correrò il rischio."
"E voglio loro come musicisti."
"Accordato."
Come ho già detto, ci sa fare con le parole.
Prendo la penna e firmo e subito vengo investita dai ragazzi che iniziano a farmi saltare in aria.
"Ad una lunga collaborazione Theresa Johns, tieni il telefono sempre acceso a giorni ti chiamerò per iniziare a prepare tutto."
Cerco di dirgli di sì, ma lo stomaco sale pericolosamente al posto dei polmoni.
Saluta Tom ed esce.
Una volta a terra, riprendo fiato prima di dare un bacio a Tom e correre fuori.
Drake mi aspetta appoggiato alla macchina mentre si fuma una sigaretta.
Tenta di pronunciare il mio nome, ma è troppo lento.
Gli salto tra le braccia e lo stringo forte.
"Tess rischi di bruciati!"
"Ho un contratto!"
Lo bacio ed è piacevole il contrasto della nicotina.
"Sono felice per te, e se questa è la reazione sono felice anche per me, tutta questa spontaneità spero di ritrovarla più tardi."
Ed ecco lo sguardo malizioso...
"Pervertito."
Gli caccio la lingua, ma lui forse sbaglia a capire il mio gesto e la morde prima di farla scontrare con la sua.
Sento il corpo rilassarsi e lo stringo se possibile ancora di più, mentre mi sostiene con una mano.
Ora però, la paura che provo cresce ancora.
Tutto questo, è troppo per una come me e temo che mi venga strappato via, un' altra volta...
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Manu
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