31)Mine
Mi date un rimedio per il mal di testa? Perché il martello non ha funzionato 😂
Buona lettura
A volte mi chiedo quando sono diventata così, in fondo, non mi è mai importato del giudizio degli altri né tantomeno di lasciarmi trasportare dalle emozioni, e invece adesso mi ritrovo a rientrare nel locale in cui lavoro, dove prima avevo una dignità, ma adesso devo lottare per mascherare a chiunque mi conosce di intuire che fino a due minuti fa ero davanti all'entrata in preda ad un orgasmo mentre il demone dietro alle mie spalle si divertiva a torturarmi...
COM'È POTUTO ACCADERE?
Torno da Andrea con la faccia più tranquilla che mi riesce, ma a lei non sfugge il gigante dietro di me.
"Uh, visto che il tuo tormento personale è tornato? E pensare che..."
Le metto una mano sulla bocca frenando la sua linguaccia.
"E pensare che adesso le brave bambine sono a letto."
"Già, ma non vedo brave bimbe qui."
Guardo male la mia presunta amica.
"Beh? Che fine avevi fatto bel tenebroso?"
Si rivolge a lui e Drake sembra rinsavire, aspetta cosa stava fissando?
"Lavoro."
"Lavori?"
Lo guardo anche io sorpresa, e solo ora mi rendo conto che io so poco di lui e lui sa poco di me.
Annuisce e sembra poco propenso a continuare a parlare, cosa che ho notato spesso, si apre poco con me, ma ancora meno con gli altri.
"Come va la partita?"
Mi rivolga alla mia amica, cercando di spostare la sua attenzione.
"Uh bene si è conclusa con vittoria per i Bulls, era scontato."
"Se lo dici tu."
"Ora però sarà meglio che vada, domani devo partire con i miei per andare dai nonni, sai le festività in famiglia."
No, non lo so, l'ultimo Natale in cui credevo che la mia famiglia sarebbe stata sempre con me risale a quando avevo dieci anni.
"Allora divertiti e non mangiare troppo"
"Questo è impossibile, ma ti chiamerò ok?"
Sorrido, ci salutiamo e sparisce tra la folla che ora va sciamando via soddisfatta dell' esito della partita.
"Tu che progetti hai per Natale?"
Guardo Drake con un sopracciglio alzato, ora ha ritrovato la parola?
"Lavoro, casa, io e la mia bottiglia di vodka e Ares quest'anno a tenermi compagnia."
"Eccitante come programma"
"Già, in futuro mi ci vedo con dieci gatti tutti con il cappellino di babbo natale in testa."
Fa scivolare la sua mano sul mio fianco per avvicinarmi a lui e sorride come ad uno scemo.
"Ed io che pensavo di passarlo con una certa Trilli sgorbutica tutta infiocchettata."
"Non sono sgorbutica."
"No?"
Lo afferro per il colletto della maglietta, maledettamente aderente al suo petto, e lo faccio piegare verso le mie labbra per poi mordegli il lobo dell' orecchio e soffiarci sopra.
"Sono orgogliosa è diverso."
Ho pronunciato solo queste parole, ma la presenza della sua erezione che spinge contro il mio addome è quasi immediata.
Stacco il mio corpo dal suo, sentendo una sensazione di freddo, forse è colpa del mini vestito che indosso?
Decido di andarmi a cambiare per poi aiutare a sistemare il locale, mentre Drake resta buono in un angolo, lanciando sguardi omicidi a Noah... Quei due nella stessa stanza non possono stare.
"Piccola, è un amico tuo?"
Tom appare all' improvviso sussurandomi nell' orecchio e per poco si beccava il destro in faccia.
"Diciamo."
"Andiamo Tom, sei proprio una talpa, deve essere il suo ragazzo per aspettarla fino a quest'ora non trovi?"
"COSA!?"
Afferro la barba di Tom e lo guardo minacciosa.
"Non urlare cavernicolo."
"Quando pensavi di dirmelo?"
Torna a parlare sotto voce, ma ormai Drake ha spostato la sua attenzione verso di noi.
Lo saluto sorridendo per poi stringere di più la presa alla barba.
"Qualsiasi gesto da 'io ti ho cresciuto come ad una figlia e nessun ragazzo ti merita' sarà severamente proibito."
"Ma"
"O giuro di chiamare tutti i tuoi amici ex biker e di mostrare loro la tua foto con il grembiule rosa a fiorellini."
Ingoia a vuoto, ringrazio quel santo che qualche anno fa mi ha offerto questo ricatto su un piatto d'argento.
"E va bene... Ma"
"Devo iniziare ad organizzare la rimpatriata?"
Scuote la testa e lo lascio andare.
Recupero il mio cappotto e passo di fianco a Noah che mi trattiene per il polso.
"Ti farà soffrire."
Lo fisso, e non riesco a dargli una risposta, forse infondo so che finirà così.
"Correrò il rischio, una sofferenza in più o una in meno mi faranno restare quella che sono."
Quando gli faccio lasciare la presa vedo Drake a due passi da me, per fortuna ho evitato la scazzottata di mezzanotte.
Usciamo e l'aria fredda è come ad una porta in faccia.
Alzo lo sguardo, ha iniziato a nevicare.
" Lo odio"
"Il freddo?"
Il suo sguardo si incupisce, ok, la mia bellissima battuta è stata bocciata.
" Anche se ero lì ha avuto la faccia tosta di fermarti ancora."
"Cos'è gelosia la tua?"
" Si"
"Non dovrebbe, non sei il mio fidanzato."
Cammino senza aspettare la sua risposta, anzi la evito come la peste.
Salgo sulla sua auto e ascoltiamo la musica fino a casa, senza dire una parola.
Scende dall'auto e mi segue, a quanto pare ha deciso di restare a dormire da me stanotte.
Apro la porta e vedo Ares alzare la testa prima di farla ricadere sul suo cuscino.
Sorrido e Drake se ne accorge.
"Che c'è?"
"Il gatto, abbiamo disturbato il suo riposino."
"Credo che tra poco scapperà direttamente"
Ho giusto il tempo di girarmi e guardarlo dubbiosa quando si avvenuta sulle mie labbra, danzando con la mia lingua.
Butto le chiavi sul tavolo e faccio cadere il cappotto per terra.
Imita il mio movimento e nel frattempo afferro la sua maglietta per passare le dita lungo la linea a V sui suoi fianchi.
Trattiene il respiro.
Gli mordo il labbro e strofino il palmo della mano contro il pube fino a farlo tornare a respirare.
Vedo solo i suoi occhi brillare prima che si chiudino per via di un altro movimento della mia mano.
"Tess."
Le sue mani mi afferrano per i glutei e mi prende in braccio come se non pesassi niente.
Morde il collo e cammina verso il letto.
Lascia la presa e cado contro il materasso, ma le sue labbra restano sulle mie torturandole.
Sposta il maglioncino per poi levarmelo e iniziare a baciare tra il solco dei miei seni.
Succhia la pelle, e so già che domani mattina sembrerà che mi sia venuta la varicella durante la notte.
Stringe i seni e anche il reggiseno fa la fine degli altri indumenti insieme ai pantaloni.
Prende ad accarezzarmi il glitoride mentre succhia un capezzolo.
Ansimo chiedendo di più.
"Cosa vuoi Tess"
"Lo sai."
"No, dimmelo, vuoi che ti faccia stare bene?"
Spinge di più con le dita contro il tessuto delle mutande e di risposta le mie unghie graffiano il suo bicipide.
"Ti piace vero?"
Annuisco, incapace di pensare lucidamente.
"Ti p-prego Drake."
"Dimmelo"
Lo guardo un attimo negli occhi prima di distogliere lo sguardo e coprirmi il viso con il braccio.
"Fa-fammi tua."
Intravedo un suo sorriso prima di sentire il rumore dei suoi pantaloni cadere e lo strappo del preservativo.
Leva anche l'ultimo indumento che mi era rimasto e solleva le mie ginocchia contro i suoi fianchi.
"Ricordatelo."
Infila la punta facendomi contrarre e stringere con più forza il lenzuolo sotto le mani.
"Sei mia."
Entra con una spinta e urlo parole sconnesse, ma credi di aver detto che Porco demonio.
Muovo il bacino seguendo le sue spunte.
"Cazzo, sei sempre così stretta"
Va più veloce e appoggia la sua fronte contro la mia.
"Guardami Tess."
Cerco di aprire gli occhi e vedo una goccia di sudore scendere dalla sua fronte.
"Io sono l'unico che può farti questo chiaro?"
Le parole mi muoiono in bocca, vorrei dirgli che io non prendo ordini da lui, ma quando si ferma bloccando il mio orgasmo sono sul punto di ucciderlo.
"Dillo"
Devo ricordarmi dopo di fargli tanti riti voodoo, è la seconda volta che fa lo stronzo in una serata sola.
"Solo tu Drake, ma ora se ti fermi ancora giuro che domani mattina potresti svegliarti senza capelli."
Sorride e mi bacia prima di riprendere da dove aveva lasciato per poi raggiungere l'orgasmo insieme.
***
La mattina al mio risveglio tento di muovermi, cosa impossibile dato il peso morto di Drake.
Sbadiglio, e ringrazio mentalmente questo periodo di vacanze, altrimenti a quest'ora dovrei fare capriole e salti mortali per arrivare in tempo alla seconda ora.
Sposto lo sguardo su di Drake, dorme tranquillo ed è strano vederlo così rilassato quando sul suo volto c'è sempre quel aria imbronciata.
Mi stringo di più a lui e gli accarezzo istintivamente il viso, si sente un po' la barba graffiare le mie dita.
"Mattiniera"
Apro un occhio e trattengo una risata nel vedere come al contrario di me, lui si riprende più lentamente.
"Più che altro il tuo braccio quanto pesa? Avevo la sensazione di avere un cinghiale sullo stomaco."
"Hai paragonato il mio braccio ad un cinghiale?"
"Forse."
"Ora te lo faccio vedere io il cinghiale."
Si sveglia completamente ed inizia a farmi il solletico.
"Ahahaha ti prego hahaha basta."
"Supplicami "
"ahahaha no, me lo hahaha chiedi troppo spesso"
Smette di torturarmi e stringe il mio corpo contro al suo prima di tentare di soffocarmi con le sue labbra.
Quando si stacca sono grata di avere una buona resistenza apneica.
"Va bene ho capito, il braccio non è un cinghiale."
"Ottimo, visto come sono persuasivo?"
"Direi più sadico ricattatore, ma puoi anche considerarti persuasivo."
Ariccia il naso e si tira indietro il ciuffo ribelle.
"Che piani hai per oggi?"
"Nel pomeriggio devo incontrare una persona"
"Chi?"
"Un amico di Tom, è un produttore."
"Quindi hai intenzione di diventare una cantante"
"Chi lo sa, dipenderà dalle occasioni che avrò, se l'affare va a mio favore perché rifiutare."
"Ed io? Sono un affare a tuo favore?"
Distolgo lo sguardo e sento le guance scaldarsi, certe domande di prima mattina non fanno bene alla salute.
"Prendo il tuo silenzio come ad una affermazione, in fondo sono irresistibile"
Afferro il cuscino sotto alla testa e glielo sbatto in faccia.
"È arrivato mister universo."
"Ora sai che mi vendicheró vero?"
"Si, ed è per questo che..."
Prendo l'altro cuscino colpendolo con più forza e approfitto del suo squilibrio per spingerlo e correre in bagno.
"Dove pensi di andare?"
Urlo quando mi solleva di peso ed inizia a girare.
"Hahaha scemo mettimi giù!"
"Come vuoi."
Ritorno sul letto con lui sopra che mi bacia con il sorriso sulle labbra.
"Ora preparati perché sveglieremo la tua simpatica vicina con le due deliziose urla."
Rido ancora prima che le mie risa vengano sostituite da gemiti di piacere.
Finirò di morire nuda e ansimante tra le sue braccia, e credo che sarà una morte molto piacevole.
🙈🙈🙈 Convento di clausura accoglimi 😂
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Manu
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