30)Chicago Bulls
In quante aspettano con ansia le vacanze di Pasqua? Io rientro nella categoria, ho i nervi a fiori di pelle 😭😂
Buona lettura
I giorni passarono, passai anche gli ultimi esami prima delle vacanze di Natale, sistemai l'appartamento per renderlo più confortevole per Ares, evitando che mi distruggesse altri vasi, e continuai a lavorare sia per Tom che per la band, che ancora restava senza un nome...ma di lui, nemmeno l'ombra.
Da quando quel giorno Drake è venuto al drink e abbiamo litigato non si è fatto né vedere né sentire per via telefonica.
Andrea tentava di prendermi in giro per questo, ma dato che peggiorava solo il mio umore dopo poco ha smesso.
"Tess, perché non ti provi anche tu qualcosa?"
Mi ridesto dai miei pensieri e sorrido alla mia amica che stamattina le è venuta la brillante idea di andare a fare shopping "terapeutico".
"Niente che attiri la mia attenzione."
"Apatica"
"Perché?"
Mi viene quasi da ridere quando se ne esce con questi adorabili complimenti nei miei confronti.
"Stai pensando ancora a lui."
"Non è vero."
"Bugiarda."
"Non mento, alla fine sapevo che non era niente di serio."
"Già, infatti, infondo lui può averne quante ne vuole, di sicuro non avrà problemi a trovare qualcuno per consolarsi."
Cerco di non guardarla male, lo sta facendo apposta per vedere la mia reazione.
"Buon per lui."
Mi allontano prima che continui e inizio ad accarezzare alcuni abiti appesi.
O'Connor alla fine non mi riguarda, anche se si è presentato poco a scuola giusto per sostenere gli esami, Aaahhh cazzo ci sto ripensando.
"Ti piace quello?"
Afferro l'abito che stavo accarezzando e un tubino corto nero, con le maniche corte e molto scollato sul davanti.
"No, ti ricordo il piccolo particolare che io non ho una quarta come te, ma due misere mozzarelline?"
Scoppia a ridere e la seguo anch'io, oltre che nana mia madre non mi ha dato nemmeno il vantaggio del seno.
"Allora che ne dici di questo?"
Prende un altro tubino ma stavolta la scollatura va verso gli incavo dei seni non apparendo volgare e fuori luogo come quello di prima.
"Ci potrei fare un pensierino."
"Allora consideralo il mio regalo per Natale."
"Che!? No!"
"Troppo tardi, è già alla cassa."
"Ma se sei ancora qua."
"Ancora per poco."
Ed è così che se la dà a gambe levate prima che riesca a fermarla.
Arrivo troppo tardi e vedo solo lo scontrino volare magicamente nelle sue mani.
"Ti odio."
"Ti voglio bene anch'io e se proprio ti senti in debito fammi anche tu un regalo"
"Non dovrebbe essere un pensiero spontaneo?"
"Più spontaneo di così?"
Mi copro metà viso con la mano e scuoto la testa, è senza speranza.
"Senti persona poco sana di mente, se vuoi stasera vieni al locale sarà divertente."
"Allora non posso mancare."
"Fammi uno squillo quando arrivi così riesco ad offrirti qualcosa"
"Eheheh avere una amica che fa la barista hai suoi vantaggi."
"Scema"
***
Torno a casa e appena entro Ares viene a strusciarsi vicino alle gambe prima di tornare a sedersi comodamente nella sua cuccetta.
Invidio la sua vita a volte, mangia, dorme, fa qualche disastro, dorme.
Sistemo gli acquisti e dopo essermi mangiata un rapito sandwich al volo prendo il cambio di vestiti e vado con calma verso il Drink, stasera è la serata a tema ed essendo Tom un grande fan dei Chicago bulls, ogni volta dobbiamo addobbare il locale di rosso e bianco e indossare completi che richiamino la squadra... È un megalomane su questo,tanto che mette da parte la musica e al suo posto ci piazza un bel schermo con tanto di proiettore ultimo modello per godersi la partita.
Rido da sola mentre arrivo al Drink già all'estero addobbato con due palloncini enorme che raffigurano la testa del bue, ho paura che quest'anno si sia lasciato prendere ancora di più la mano, ed è così, vedo solo rosso e bianco, tanto che temo che dopo questa sera io debba andare dall' oculista per essere sicura di non essere diventata daltonica.
Vado a cambiarmi, indossando la tipica divisa da cheerleader con le all stars nere e dei calzettoni che coprono tutto il polpaccio, dato che in compenso la gonna riesce a coprirmi a malapena il sedere.
Dafne, la moglie di Tom, mi aiuta a legare i capelli in due trecce strette e dopo essermi passata il rossetto rosso si va in scena con l'entusiasmo di un unghia incarnita.
In men che non si dica branchi di tifosi, da quelli simpatizzanti a quelli esagerati, riempiono il locale.
Mi capita di vedere anche gente a torso nudo con la scritta della squadra peggio che nelle partite.
Intravedo anche Noah vestito con una normale divisa, la più grande ingiustizia della serata, io ridicola, lui a suo agio, anche se qualche giorno fa non la pensava così.
NO! NON DEVO PENSARCI!
Dedico tutta la mia attenzione al lavoro, fino a quando non sento qualcuno urlare il mio nome.
"Tess, Tess!"
"Andrè, che bello che sei venuta."
"O mio Dio, vederti vestita così colorata è un evento unico e raro"
"Allora ti farò pagare il doppio per ogni drink"
"Fai veramente schifo con questi colori."
"Meglio."
La porto al bancone e dico a Dafne di trattarmela bene.
"Torno subito, porto queste birre e sono da te"
"Fai con comodo, anche io sono fan dei Chicago"
"Cosa strana da dire visto che siamo a Seattle"
"Non se c'è una lunga tradizione di famiglia."
Le sorrido e passo velocemente tra i tavoli, ma il buon Dio lassù ha deciso proprio quando stavo per scappare via, di far fare un canestro da tre punti alla squadra di casa e come c'era da aspettarselo, sono stata travolta da pance flaccide peggio di un' onda tsunami.
Perdo l'equilibrio e prima che mi metta a sclerare, qualcuno mi sostiene da dietro, e non si tratta di una pancia flaccida, ma di un petto marmoreo.
"Grazie mil...lavoro mi chiama."
Cerco di scappare, ma occhi di ghiaccio alias, sono un teppista, demone dio del sesso lunatico del cazzo e tu inconfronto a me sei un moscerino, la pensa diversamente.
"Che vuoi"
"Mi stavi ringraziando prima o sbaglio."
"No c'è l'avevo con il tizio con la testa da bue dietro di te."
E non ho le allucinazioni, c'è veramente uno con la testa bue lì che balla.
"Possiamo parlare?"
"Esistono i telefoni"
"Di persona."
"Lavoro"
"A meno che tutti i clienti inizino a bere la birra anziché seguire la partita, credo che ti stasera sia abbastanza libera."
"Fanculo, sono io che non voglio parlare con te. Cosa significa secondo te stammi lontano?"
Mento, per quanto fossi incazzata con lui non ho fatto altro che pensare in possibili scenari drammatici da telenovela.
"Tutto bene Tess?"
Noaaaaahhhhh fatti i cazzi tuoi! Io non sono wonder woman che tiene impegnato hulk.
"Si, torno tra cinque minuti."
Prendo la mano di Drake, già stretta in un pugno e lo trascino fuori con me.
Pessima idea, dato che non ho preso il cappotto e ora rischia di morire assiderata, ma O'Connor mi sorprende levandosi il suo giubbino passandomelo.
" Vestita in quel modo diventerai un cubetto."
"Fantastica idea di Tom"
"Concordo."
Il suo sguardo si posa sulle mie gambe quasi nude, non sta fantasticando su di me in ambiti sessuali vero?
"Ehy, muoviti, che vuoi? Non ho tutta la serata."
"Io, beh, volevo scu.. scusarmi, dovevo sbollentarmi e per questo che non ti ho chiamato."
"Sbollentarti di cosa esattamente? No sai perché se non ricordo male prima volevi uccidere a mani nude Noah e poi se non mi sbaglio volevi quasi fare sesso con me in un vicolo come ad una fottuta prostituta."
Il freddo va sciamando, la rabbia a quanto pare è un' ottima fonte di calore.
" Io non sono abituato. "
" A cosa? "
" A questo, non sto con una ragazza per più di due giorni"
Resto leggermente sorpresa, posso considerarmi un nuovo record allora?
"Beh, se è per questo la mia relazione più lunga è durata due settimana, ma questo non significa che dò di matto per niente."
"Quello là ci provava con te"
"Ci prova ancora in realtà."
Guarda la porta d'ingresso pronto ad entrare e fare una strage ma gli afferro la maglietta e sposto la sua attenzione su di me.
"Ma non mi sembra che io ora stia parlando con lui..."
Resta impassibile per qualche minuto prima di alzare l'angolo della bocca in uno dei suoi soliti sorrisi.
Cazzo, non va bene, devo ricordarmi che questo ragazzo è piombato nella mia vita peggio di un terremoto e...
" Allora sono perdonato? "
" No."
Resto ferrea sulla mia affermazione, ma invece di, che ne so levarsi di torno, mi afferra per la vita stringendomi contro al suo petto e d'istinto metto le mani davanti finendo per toccarlo.
"Sicura?"
"Si."
Lo vedo piegarsi alla mia altezza e spostare le labbra verso il mio orecchio.
Nel frattempo il cuore inizia a liberare la mandria di buoi, restando in tema.
"Quando fai quella faccia da arrabbiata lo sai che sei eccitante?"
Una sua mano si insinua sotto la gonna afferrando il gluteo è facendomi scappare un gemito.
"Leva quella mano è congelata."
"Allora penso che dovrò riscaldarla."
Tocca la mia intimità, e gemo di nuovo.
Mi sta venendo il fiatone e spostandomi come ad una bambola mi fa poggiare contro il muro dell'entrata.
Sposta il tessuto delle mutandine e accarezza la mia intimità.
Stringo le gambe con forza, diamine, sono passati quanti giorni? E mi ritrovo come se stessi in astinenza da anni.
"Mi perdoni?"
"n-no."
Sono stata davvero poco convincente, dato che infila un dito e inizia a massaggiarmi dall' interno.
Merda, siamo in strada, davanti all'entrata del locale dove lavoro, pieno di tifosi che potrebbero uscire da un momento all' altro e lui cosa fa? Continua a scoparmi con le dita.
Tocca il glitoride e ansima contro il mio collo mentre gli stringo i bicipiti per cercare appoggio.
Mette un altro dito e cattura il mio gemito con le labbra, giocando con la lingua e succhiando il labbro inferiore.
"Cazzo quanto sei bagnata."
Va più veloce e sento l'orgasmo arriva, ma proprio sul punto cruciale si ferma e mi guarda maligno.
"Se vuoi che ti faccia venire perdonami."
Apro la bocca in cerca di aria, ma allora vedi che non mi sbaglio a definirlo demonio!?
"Bastardo, l'hai fatto di proposito."
Ho il fiatone.
"Forse sì o forse no ma..."
Rimette le dita e muovo distinto il bacino per farlo continuare, ma resta fermo, torturandomi e fermando i miei fianchi con la mano ancora libera.
"Tess, so che non resisti più, basta una parola e giuro che poi stanotte approfondirò la situazione."
Basta, non resisto più.
"Va bene, perdonato."
Sorride vittorioso, e giuro che gli strapperei a morsi quelle belle labbra, ma i miei pensieri omicidi vengono spiazzati via quando prende a muovere le dita velocemente.
Lascia liberi anche i fianchi così da farmi accompagnare i movimenti e quando sto per venire tira i miei capelli inclinando la testa e baciandomi eccitato.
"Drake!"
Urlo il suo nome nello stesso momento in cui dentro al locale iniziano ad esultare.
Le ginocchia mi tremano e rilasso il mio corpo contro al suo per tornare lucida.
"Credo di aver fatto anch'io canestro stasera."
Gli arriva un pugno all'addome.
"Idiota."
Non poteva dire battuta più squallida al momento.
.................... Lo so, sono pessima😂😂😂😂
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Manu
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