Ed eccomi qua pronta con un altro capitolo.
Ora vi lascio a questi due psicopatici.
Buona lettura

Suona la sveglia, è arrivata l'ora di alzare le chiappe dal letto, ma quando tento di scendere, sento un "lieve" peso sulle spalle.
Giro la testa e mi ritrovo con un O'Connor con il viso rilassato e parte del suo corpo a sovrastare il mio.

Cazzo è vero, da ieri abbiamo iniziato una specie di non so quale strana relazione.
Lo sposto e afferro la sua maglietta per coprirmi.
Arriva fino a sotto al sedere e odora ancora del suo profumo.

Lego i capelli e vado in cucina.
Preparo il caffè e dei toast, quando torno da scuola devo ricordarmi di fare la spesa, dato che sto finendo le scorte alimentari.

"A me il toast non troppo bruciato."

Mi giro di scatto e rischio di prenderlo in pieno con lo spalma burro.

"Dannazione, così mi farai prendere un infarto!?"

"Ho sentito il richiamo del caffè e poi, non mi dispiace vederti con indosso i miei vestiti."

Distolgo lo sguardo dai suoi occhi, certi colpi di prima mattina... Non sono proprio abituata.

"Se ti serve il bagno e nella porta a destra, quella a sinistra è il mio armadio."

"Si, credo che mi farò una doccia... Vuoi farmi compagnia?"

Lo guardo storto, se io entro nella doccia con lui non credo che oggi riusciremo ad andare a lezione.

"Scordatelo, troppe assenze mi faranno rischiare la bocciatura."

Ride e sparisce, ma si certo fai come se fossi a casa tua.

Finisco di preparare la colazione e quando sto bevendo il latte Drake esce con un asciugano fucsia dal bagno.
Rido e mi strozzo con il latte.

" Sono così sexy da farti strozzare? "

" No e che... Vederti con quel, virile, asciugamano, giuro è una visione paradisiaca... Hahhahaha"

Se la leva e resta nudo, com'è che era quel detto? Il buongiorno si vede dal mattino?

" Vatti a vestire Barbie boy, altrimenti farò tardi."

Gli passo di fianco restando impassibile, anzi, cercando di non ridergli in faccia e mi vesto velocemente.

Sistemo i capelli e dopo essermi lavata i denti metto la solita matita nera intorno e all' interno occhi.

" Pronta? "

Quando torno in cucina è già vestito con la maglietta che gli avevo rubato prima.
I piatti sono nel lavello e sembra tutto in ordine, strano, non credo che avrei mai usato quella parola associata ad O'Connor.

"Si, devo solo prendere il telefono e le chiavi."

Usciamo e, fortunato come sono incontro la signora Denver che mi saluta con un sorriso malizioso.
Immagino quanti filmini mentali si stia facendo in questi momento.

Il viaggio in macchina è tranquilla ed entrambi non accenniamo al discorso di ieri.

Cosa siamo?

Questa è la domanda che più mi sta premendo in testa da ieri.

Arrivati all' istituto prendo parola.

"Sarebbe meglio farmi scendere prima"

"Perché?"

"Perché? Sai come rimarrebbero sotto shock le persone nel vedermi con te?"

"Non mi interessa."

Ma... Questo qui è tutto matto.

"O'Connor."

"Usa il mio nome Tess."

"Non te lo meriti ancora."

"Davvero? Però quando facciamo sesso lo urli volentieri o sbaglio?"

Gli arriva uno schiaffo sul braccio teso sul volante.

Maledetto, così gioca sporco.

***

Una volta nel cortile esito ad aprire la portiera.

"Se vuoi ti prendo in braccio per farti scendere."

"No! Sarebbe ancora più imbarazzante."

Sorride come suo solito, perché gli piace tanto prendermi in giro?

Faccio un bel respiro e scendo e come avevo immaginato ho tutti gli sguardi della scuola addosso.

"Beh? Stai bene?"

"Si certo, a parte la schiena che viene trafissa da un centinaio di occhi."

Ride ancora, ma cosa più lugubre è il gruppo di sue "amiche" che subito lo raggiunge.

"Drake, tesoro, come mai sei venuto con quella sciacquetta?"

La uccido.

"Le hai dato solo un passaggio vero?"

Ho come la sensazione di essere ignorata in tutto questo discorso.
La rossa, Jessica, gli si avvicina e gli accarezza il braccio, tipico di una gatta in calore.

"Che ne dici se io e te ci appartiamo Drake?"

Credo di aver sentito troppo. Sto per andarmene quando vengo afferrata per il colletto del giubbino di pelle e trascinata contro ad un muro di cemento armato, alias, il pettorale di O'Connor.

"Lei è la mia ragazza, ficcatevelo in testa e non venite più da me per scopare."

Aspetta, cosa!?
Lo guardo con gli occhi spalancati, mentre lui giustamente mi bacia davanti alle sue groupies.

"Sono stato chiaro?"

Qualcosa mi dice che sono nella merda fino al collo, credo che siano gli sguardi iniettati di sangue delle sue "amiche", ma specialmente quello della rossa.

Prende la mia mano e mi tira verso l'entrata.

"Drake, perché lo hai fatto?"

Sussurro per non farmi sentire da altre persone, allora lui si gira e si piega alla mia altezza, giusto per ricordarmi in tutto questo quanto sia bassa a confronto con lui.

"Così io non avrò più scocciatrici e tu non avrai più mosconi che ti ronzano attorno a scuola."

Basta, non ho più dubbi, O'Connor è totalmente pazzo.

Prendo i libri, mentre il signorino se ne sta appoggiato agli armadietti, guardando male chiunque passi.

" Mister tenebroso, tu non prendi i libri? "

" Non ne ho bisogno. "

" Ma sentilo, se verrai bocciato di nuovo poi non lamentarti."

Metto il braccio sulle mie spalle e camminiamo verso la classe.

Questa cosa poi me la deve spiegare.
Sembra una specie di lupo che marchia il suo territorio, come se potessi interessare ad altri ragazzi, escluso Noah, ancora devo capire cosa ci trovano questi due in me.

Vado a sedermi al mio solito banco in fondo vicino alla finestra, quando Drake con solo uno sguardo fa alzare il mio vicino per prendere il suo posto.

"Dovresti smetterla di fare il bullo con chiunque sbarri la tua strada."

"Peccato che con te non abbia funzionato."

"Perché sono più testarda di te."

Entra il professore  e prendo appunti, al contrario Drake dorme tranquillamente senza che il professore osi svegliarlo.

Frequentare qualcuno come lui non mi metterà nei guai?
Credo che questa probabilità sia molto alta ma per ora mettiamolo in prova il grande e grosso orsi tatuato è sgorbutico.

Drake sembra avere le idee più o meno chiare.
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Manu