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17) I don't love he

Scusate tremendamente per il ritardo, ma questo mese e il precedente sono stato pieni di interrogazioni e compiti.
Spero che mi perdoniate.
Buona lettura

Suona la sveglia, e la spengo subito.
Stanotte non ho chiuso occhio, con il pensiero di trovarmi Drake nel letto dopo aver scassinato la porta di casa.

Il risultato? Che quando mi guardo allo specchio uno zombie è più sexy di me.
Ho delle occhiaie da paura, e forse sono in tema dato che si avvicina halloween.

Faccio una rapida doccia e cerco di rendermi presentabile per prepararmi, a malincuore, ad andare a scuola.
Troppe assenze potrebbero causarmi dei problemi.

***

Appena arrivo mi guardo attentamente attorno, non c'è traccia del bestione.

Vado tranquilla all' entrata, ma ho abbassato la guardia troppo presto.
Faccio in tempo solo a vedere due gemme di ghiaccio fissarmi prima di essere presa per un fianco e spinta contro il suo petto.

"Che cazzo vuoi O'Connor!?"

"Acida come sempre."

"Già e tu irrispettoso come sempre... - Lo scimiotto con il suo stesso tono- rispetta i patti. Una notte per la mia pace scolastica."

"Davvero? Eppure io non mi ricordo di averti promesso niente."

"Bastardo lasciami."

Sento le sue labbra sul collo e scatta l'istinto d'allarme rosso allerta guardoni.

Gli tiro una gomitata nel fianco e scappo nel bagno delle donne.
Fare così davanti all'ingresso... Che idiota!

***

Una volta in classe mi concentro per tutte le ore a venire sullo studio, anche se sento sempre la sensazione di essere fissata.
Non volto mai lo sguardo e il tempo volo tanto da non rendermi quasi conto di una mano sventolare davanti al mio viso.

"Tess? Ci sei?"

"Mmh? Andrea dimmi."

"Dimmi? Ti sto chiedendo da venti minuti di venire a pranzo con me!?"

"Ah, scusa ero immersa nei miei pensieri."

"Tutto bene?"

"Si certo, dai andiamo a mangiare."

Alza un sopracciglio.

"Sicura che vada tutto bene?"

"Si."

Il suo sguardo ancora non è completamente convinto, ma alla fine cede e ci dirigiamo alla mensa.

Prendo un hamburger e dell' insalata per poi sedermi al solito tavolo seguita da Andrea.
Ultimamente abbiamo legato anche se passiamo poco tempo insieme.
Durante il mio periodo d'assenza mi mandava sempre dei messaggi per sapere come stavo e questo l'ho apprezzato.

"Beh? Sono stata assente per quasi una settimana, è successo qualcosa di nuovo?"

"Mmhhh no niente di particolare, appare un certo teppista che mi ha torturata per sapere notizie su di te."

Mi guarda con quegli occhi da curiosa e personalmente conosco solo un teppista che frequenta questa scuola.

"Aaahh, prometti di non urlare?"

"Prometto."

"Bene, può darsi che io abbia avuto un incontro ravvicinato con Drake, e che adesso mi sta perseguitando."

"Che tipo di incontro?"

"Ti si sta raffreddando la pasta."

Cerca di continuare ma viene interrotta dall' arrivo di Philip, sorridente come un bambino in un negozio di caramelle.

"Buongiorno!"

"Hey, hai per caso fumato dell' erba?"

"Ma che!"

Sghignazzo, sembra di avere a che fare con due bambini.

"Beh, come mai così raggiante?"

Mi intrufolo nel discorso e Philip dopo un' altra occhiataccia ad Andrea, si rivolge a me.

"Sono stato preso nel club di astrologia e mi sono fatto degli amici."

"Quindi ora puoi anche sparire?"

"Andrea, come mai così acida con Philip?"

Alzo un sopracciglio io adesso, cosa mi nascondono questi due?
So solo che diventano rossi per poi essere salvati dal suono della campanella.
Peccato per loro che io non abbia la memoria corta... Appena li becco con la guardia abbassato scatterà il secondo grado.

***

Il tempo vola, e la scuola finisce, esco fuori dopo aver preso le mie cose e vengo raggiunta da Andrea, ma in quel momento appena fuori dal cortile vedo Drake con una rossa che gli si struscia addosso.
Il mio corpo mi dice di proseguire per la mia strada, ma le gambe non si muovono.
Resto ferma a fissarli e come un viscido ragno sento un senso di rabbia saliremo dalle viscere e arrampicarsi su per poter raggiungere la mia bocca.

Drake guarda nella mia direzione e alza l'angolo della bocca in una specie di sorriso.

Mi sento male.

Prima fa tante di quelle storie per avermi ancora e poi si lascia agguantare dalla prima in calore?

La cosa che più mi rode però è il fatto che a quanto pare a me in fondo importa.
Io non lo amo, né sono sicura, è stato solo sesso.

"Tess."

Ritorno con i piedi per terra e di fronte a me mi ritrovo Noah con un sorriso a trentadue denti e una specie della sua fotocopia in formato più giovane.

"Noah... Che ci fai qui?"

"Sono venuto a prendere mio fratello...che adesso si presenterà vero?"

Prende la fotocopia sotto braccio e gli scompiglia i capelli.

"Eh basta! Mi tratti sempre come un bambino."

"Perché lo sei."

"Fottiti... Comunque piacere Will."

"Tess."

"Andrea."

"Ah già lei è la mia... Amica"

Sembra quasi strano dirlo.

"Noah piacere."

"Piacere mio bel bocconcino."

Mi schiaffeggio metà faccia, perché riesce sempre ad essere così diretta e molesta?

"Scusala ha avuto un' infanzia difficile."

Cerca di parlare ma le tappo la bocca con la mano.

"Beh chi non c'è l'ha avuta."

Il tempo, appena dice quelle parole, sembra fermarsi e il mio cervello mi proietta indietro, davanti ad una porta che si chiude e con dietro mia madre per terra.

Scuoto energicamente la testa e ritorno al presente con una specie di sorriso sulle labbra.

"Tutto bene?"

"Si, deve essere colpa del polpettone, forse era troppo per il mio micro stomaco."

Il vento di novembre si alza facendomi volare i capelli davanti agli occhi, non vedendo più niente.

Iniziano a ridere perché probabilmente deve sembrare la brutta copia di The Ring.

Li porto indietro e Noah mi aiuta, accarezzandomi il viso, soffermandosi più del dovuto.

"Eeemm senti, per quella cosa ti va bene domani sera? Sai al Drink c'è poca gente all'inizio di settimana e potremmo uscire verso le cinque?"

Resto un attimo senza parole, a quanto pare non si è affatto dimenticato.
D'istinto i miei occhi vanno a guardare Drake che a sua volta sta osservando la scena ora staccato dalla rossa che però gli ronza ancora attorno.
Se vuole giocare sporco, non vedo perché non dovrei farlo anch'io.

"Si, va bene."

"Davvero?"

Sembra davvero contento di uscire con me, e non capisco il motivo.

"Si ti mando l'indirizzo di casa mia, così passi a prendermi."

"Si certo."

Invio rapidamente il messaggio e quando alzo lo sguardo Noah mi sorprende baciandomi la guancia.

"Bene ci vediamo Tess... Andiamo Will devi cambiare il pannolino!"

"Fanculo Noah, tu pensa alla tua dentiera."

Resto imbambolata, avrò fatto la cosa giusta? Noah, non mi ha mai fatto provare chissà quale emozione, però sembra che ci tenga davvero a me, a differenza di Drake.

Gli occhi vanno di nuovo a guardare verso di lui e me lo ritrovo con uno sguardo bruciante e le mani strette in due pugni.
Cos'è? Gelosia? Beh, io non sono niente per lui, posso fare quel che voglio e forse essere felice... Però perché vederlo così mi dà quasi un senso di compiacimento?

Menomale che quest'anno doveva essere quello più tranquillo...




Scuuuuusaaaaateeeeeee il terribile ritardo ma eccomi di nuovo qua! Sono soffocata dalla scuola e dalla patente quindi vi prego di comprendermi.
Vi voglio bene a voi lettrici che ancora attendete i miei capitoli e che mi state sostenendo dagli albori 💕
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Manu

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