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10)Obsession

Ed eccomi qui con il capitolo dal punto di vista di Drake😎
Ci ho dovuto lavorare abbastanza perché vedere la vita dal lato maschile tormentato è stato abbastanza difficile comunque spero che il risultato ne valga la pena.
Buona lettura.

Apro gli occhi, svegliato dal rumore della strada e dal treno del sei che passa puntuale come ogni giorno.

Quando mi alzo devo prima orientarmi ed evitare il casino che c'è per terra.
Prima o poi metterò in ordine.

Vado in bagno e mi lavo la faccia, passando le mani umide tra i capelli.
Guardo il mio riflesso e mi rendo conto che qualcosa non va.

Ormai è da due settimana che Casper è il mio chiodo fisso.
Non è una bellezza mozzafiato, né tanto dotata di seno, ma quella maledetta con quell'aria distrutta di chi sa cosa significa soffrire, mi fa diventare duro l'uccello, tanto da fare una stronzata dietro l'altra, prima in infermieria e se solo ci penso mi pento di non essere riuscito a concludere.

Cazzo con quella faccia era da stupro.
Sembro uno in astinenza da anni, più non la ottengo e più mi attira.

Indosso dei vestiti vecchi per il lavoro e con la Mustang arrivo in fabbrica, preferisco stancarmi come ad un mulo, piuttosto di farmi seghe mentali pensandola.

Saluto il boss ed inizio a saldare e stampare pezzi di ferro pesante, quando qualcuno mi dà una manata dietro la schiena.

"Drake! Si può sapere dov'eri finito?"

"Ronald, sempre cavernicolo vedo."

Mi guardo storto, l'uomo che dà un tetto a mia madre e al mio fratellino, in cambio di pochi spiccioli, ecco perché lavoro tutti i pomeriggi e pieno la domenica, non si merita quello che gli diamo e odio prendere la carità.

" Guardo che tua madre è ad un metro dalla mia porta... E tutti e due conosciamo come diventa tua madre quando combini qualcosa."

"Sembra di sentire odore di ricatto."

"Assolutamente no. È solo un avvertimento, comunque ho bisogno di te, ci sono dei pezzi da 3 che non riesco a sollevare da solo, sai l'ernia è una brutta bestia."

"Ti aiuto."

È il minimo, e poi si può definire una palestra gratuita questa.

***

La tromba di chiusura suona verso le sei del pomeriggio.
Ho i muscoli a pezzi, ma la giornata ancora non è finita, sarebbe troppo comodo.

Tornato a casa, un appartamento semplice vicino la stazione, mi sposto per strada e faccio scattare la segreteria telefonica mentre prendo una birra dal frigo.

"Drake, sono la mamma, quand'è che ti farai vivo? Ti aspetto domenica prossima, cerca di esserci."

Bevo un lungo sorso che manda in estasi la mia gola.

"O'Connor brutto stronzo perché non ti fai vedere dalle nostre parti? Mi devi una bevuta amico."

Non ricordo chi sia.

"Drake, sono Francy, ti sto cercando da due giorni, ma dopo aver scopato sei svanito nel nulla, puoi chiamarmi?"

Finisco la birra, donne, tutte uguali, assaggiano una volta l'uccello e poi già si fanno filmini mentali della costruzione di un nido con tanti passerotti, quando in realtà basta una settimana prima che si scordino di te e pensano al prossimo falco nelle vicinanze.

Eppure, come ad un flashback, mi torna in mente il viso rosso e il battuto accelerato di Johns, quando l'ho baciata.

Chiunque altra avrebbe preso il pacchetto completo, ma lei invece l'ha rimandato indietro con scritto guasto o ordine sbagliato.

Stringo la lattina tra le mani, è diventata una vera ossessione.

Vado in bagno e mi butto sotto l'acqua fredda guardando verso il basso.
Se penso a quando al locale l'ho vista vestita in quel modo e quando quello stronzo ha provato a toccarla mi viene da pensare che sono un coglione, dovevo farmi i fatti miei, sarebbe corso l'altro suo principe azzurro in suo soccorso, ma l'istinto ha prevalso.
Poggio la testa contro le piastrelle e respiro lentamente, sembra di essere tornato alle medie quando ho iniziato a toccarmi pensando ad una ragazza.

Sono messo male, ma è tutta una questione mentale.
La desidero perché lei non vuole farsi raggiungere, ma una volta che ci avrò fatto sesso finirà e sarà come le altre.

Niente di più niente di meno.

Esco dal bagno avvolgendomi un asciugamano intorno alla vita.
Controllo il telefono e vedo due chiamate perse da parte del boss, a quanto pare si lavora anche stasera, a qualcosa che è di sicuro meno pesante della fabbrica, ma abbastanza tosto da mandarti a casa con qualcosa di rotto se non ci sai fare.

La gente per bene potrebbe definirmi strozzino, ma preferisco essere un esattore delle tasse.
Chi non paga al boss allora avrà una mia visita, semplice.
Ho incominciato nove anni fa a menare la gente per conto del boss, e ho sempre avuto una regola.

"Non voglio sapere niente se non il pagamento."

Per l'indirizzo e le persone mi viene fatto sapere attraverso dei messaggi criptati in codice, e basta.
Non conosco nomi o visto qualcuno da quando sono qui, tutto per preservare il boss e la mia vita, meno so e meglio è per me.

Preferisco essere un pesce piccolo, così da non destare sospetti o interesse di qualche sbirro.

Invio un messaggio con una faccina e subito arriva la risposta.

"Alle corse oggi il cavallo numero 21 di Touger Street ha perso."

Indosso un paio di jeans scuri e una maglietta trovata pulita nera, prendo le chiavi della macchina ed esco.

***

Arrivato faccio come al solito.
Entro chiedo i soldi, se non li ha maniere forti, il contrario niente ossa rotte... Purtroppo per lui li ha ma non vuole darli ed io non voglio rogne con il boss.
Finisce che lo colpisco con un gancio destro, cerca di rispondere colpendomi il labbro, l'unica volta in cui mi ha toccato, poi è stato peggio per lui per aver acceso la miccia.
Alla fine lui supplicava e mi porgeva i soldi mentre io mi pulivo le mani.

Esco dal locale e mando un messaggio.

"Il cavallo domani vincerà ma non potrò vederlo perché devo ordinare dei documenti in ufficio."

Presi i soldi la mattina o quando lavoro il pomeriggio li lascio sulla scrivania del capo che gestisce la fabbrica e finisce lì.

Una volta notte esco per qualche ora e il mio corpo in automatico va al Drink store, ho voglia di vederla e di averla, ma lei la pensa diversamente.

La serata si conclude con me in un parcheggio con un erezione di marmo premere contro i pantaloni e il crescente desiderio di farci sesso, altrimenti ho la sensazione che diventerò matto.



Giuro è difficile pensare dal punto di vista maschile.
Commentate e votate.
Baci baci
Manu

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