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36° capitolo

-Vieni, ti prego! Devi assolutamente aiutarmi.-

Harry non attese risposta, senza troppa delicatezza afferrò saldamente il polso di Hermione e corse verso l'uscita della sala comune, trascinandola con se.

La bruna si ritrovò a seguire il ragazzo senza sapere dove fosse diretta o che cosa fosse successo. 
Harry la portò ai piedi della rampa di scale per poi, senza fermarsi un secondo, cominciare a salire gli interminabili scalini due alla volta, saltando quelli che in quel preciso momento si stavano separando dagli altri, ma non importava, infatti i due terminavano di percorrere la rampa prima ancora che questa avesse il tempo di cambiare.

-Harry...- bisbigliò Hermione, tentando di riprendere fiato e capire cosa stava succedendo. Il ragazzo non rispose, ancora con un'espressione sconvolta in viso continuò la folle corsa mentre goccioline di sangue miste ad acqua continuavano a colare sui bordi del viso più pallido del solito.

-Harry?- tentò ancora Hermione, senza ricevere nuovamente alcuna risposta. Erano giunti al settimo piano, ora il ragazzo la conduceva correndo lungo il corridoio, scivolando a volte nel pavimento lucido. Lei non aveva più fiato, la presa al polso di Harry si era fatta più salda una volta raggiunto il settimo piano e diventava sempre più difficile stare al passo.

-Harry!- sbottò Hermione stufa, piantando i piedi per terra facendo quasi perdere l'equilibrio al ragazzo che si voltò verso di lei con i grandi occhi verdi sgranati e il petto che si abbassava e alzava freneticamente, seguendo il ritmo del fiatone.
-Cosa sta succedendo? Di chi è quel sangue?- chiese quella altrettanto stremata, indicando gli abiti del ragazzo. Harry prese a guardarsi attorno, frettoloso e proccupato.

-Io...non ne avevo alcuna intenzione, non potevo sapere che le conseguenze sarebbero state queste- borbottò Harry, spostando un ciuffo dei capelli bagnati lontano dal viso.

-Di che parli? Quali conseguenze?- Hermione era sempre più confusa, di fronte a se Harry sembrava fuori di senno. La condusse qualche passo più avanti, in silenzio, solo allora Hermione si accorse che erano proprio di fronte la porta del bagno di Mirtilla Malcontenta e che il pavimento ai loro piedi era bagnato, mentre l'acqua era tinta di un rosso pallido.
Lo sguardo color caramello della ragazza sfrecció immediatamente sulle iridi verdi del ragazzo, confuso e preoccupato.

-Non...volevo- si limitò a dire Harry mentre poggiava una mano tremante sulla maniglia per poi spingere la porta, lasciando che Hermione vedesse ciò che vi era all'interno del bagno.

Il pavimento era completamente zuppo d'acqua, il sangue che si mischiava con essa diventava sempre più rosso e denso mentre raggiungeva il centro del bagno, dove per terra stava disteso il corpo di un ragazzo dalla carnagione pallida e i biondi capelli platinati, dove per terra Draco, ferito, sembrava privo di vita.

Il fiatone di Hermione si fermó all'istante, anzi, il fiato sembrò abbandonare i polmoni della ragazza che rimasero in apnea. Sicuramente stava ancora dormendo, Harry non era mai venuto nella sala comune a svegliarla e tra pochi minuti il fiato le sarebbe tornato e lei si sarebbe trovata ancora comodamente seduta nella morbida poltrona di fronte al camino. Aspettó, tutto ciò che pensava non accadde, la consapevolezza che in quel momento Draco era ricoperto di sangue di fronte ai suoi occhi la colpì in pieno stomaco. 
Si voltò verso Harry con un movimento rigido. -Harry cosa è successo? Harry Potter cosa cazzo hai combinato!?- ruggì Hermione con le lacrime agli occhi, un po' per la paura di perdere Draco, un po' per la rabbia che le bruciava in petto nei confronti dell'amico.

-Ero entrato qui- cominciò il ragazzo -lui era appoggiato ai bordi del lavandino, piangeva. Mi ha attaccato, ho dovuto difendermi. Prima di rendermene conto ho urlato la maledizione del principe mezzosangue, ma io...- il ragazzo si bloccò, una forte sberla arrivò inaspettata sulla sua guancia, costringendolo a voltare il viso.

Harry tornò sconcertato a fissare Hermione, rossa d'ira con le guance rosee rigate di lacrime.

-Tu.Stupido.Harry.Potter!- scandì quella, la voce instabile, scossa dai singhiozzi.

La ragazza lo fissò acida per poi distogliere in fretta lo sguardo. Si allontanò da Harry per gettarsi accanto a Draco, il quale viso era contratto in una smorfia di dolore, la camicia bianca completamente sporca di sangue, i capelli chiari striati dal rosso acceso di quest'ultimo.

Con mani tremanti sbottonò la camicia del ragazzo, colorandosi così i polpastrelli delle sottili dita di un rosso acceso. Il torace di Malfoy era coperto da grosse cicatrici aperte, dalle quali sgorga il sangue denso che scivolava lungo i fianchi e si mischiava con l'acqua sul pavimento proveniente da varie tubature rotte a causa degli incantesimi scagliati pochi minuti prima.

Hermione si portò una mano alla bocca, mentre con l'altra frugava la tasca interna della divisa, in cerca della propria bacchetta. La tirò fuori e la puntò contro il petto di Malfoy, sperava che funzionasse, il sangue che aveva abbandonato il corpo del ragazzo era decisamente troppo.

Bisbigliò un'incantesimo che suonava molto come una monotona canzone. Malfoy, per terra, respirava affannosamente, mentre il flusso di sangue sembrò rallentare. La rossa ramificazione che si era creata sulla superficie dell'acqua tornò indietro, verso il corpo del ragazzo, risalì lungo i fianchi e tornò dentro le numerose e profonde ferite. Il viso di Draco si rilassò mentre il respiro di entrambi tornava più regolare.

-Aiutami- disse Hermione ad Harry, mentre  tentava di sollevare Malfoy.
-Harry, dobbiamo portarlo in infermeria- ripeté lei. Il ragazzo fissava ancora sconcertato ciò che aveva causato il Sectumsempra, ciò che aveva causato lui, per mano del principe mezzosangue. 
Scosse il capo riordinando i pensieri, si inginocchiò accanto al corpo del biondo e insieme ad Hermione lo tirarono su e uscirono dal bagno.

Scesero gli innummerevoli scalini, sotto gli sguardi sconcertati degli altri ragazzi nel vedere la tre figure fradice d'acqua e di sangue sorpassarli. Raggiunsero finalmente la porta dell'infermiera, Harry la aprì con la mano libera per poi aiutare Hermione a condurre Draco all'interno, lo stesero nel letto più vicino, scaricandolo dalle loro spalle. Presto i capelli biondi inumidirono la fodera del cuscino, così come fece il resto del corpo con lo scomodo lettino; i lembi della camicia ancora aperta penzolavano ai bordi del materasso, il torace si alzava e abbassava impercettibilmente, ancora sfregiato dai profondi tagli.

-Per Godric, cosa è successo?- esclamò una voce alle spalle di Hermione, quando la ragazza si voltò riconobbe la robusta figura di Madama Chips dirigersi allarmata verso di loro.

-Un'incidente- rispose in fretta Hermione quando la donna fu vicino al letto -Come sta? Sa stabilire in che condizioni è?- chiese allarmata, distogliendo l'attenzione dalle cause dell'accaduto.

-Sembra una maledizione- ipotizzò Madama Chips -Qualcuno ha fatto degli ottimi controincantesimi, probabilmente gli ha salvato la vita- terminò questa.

Il colorito sul viso di Harry scomparve immediatamente a quella affermazione, Hermione tirò un sospiro di sollievo nel sentire che la vita di Malfoy non fosse a rischio.

-Ma ha bisogno comunque di recuprare il sangue che non è tornato nel corpo. Arrivo subito con le apposite medicine.- avvisò l'anziana per poi allontanarsi frettolosamente e voltare l'angolo in fondo alla sala, lasciandoli soli.

La ragazza si voltò verso Harry notando il viso pallido, le labbra serrate, gli occhi puntati su Malfoy ma persi nel vuoto.

In un attimo le sue iridi verdi sfrecciarono su Hermione, quardandola preoccupato. Aprì un paio di volte le labbra senza emettere alcun suono, tornò a fissare Malfoy facendo qualche passo indietro.
In qualche modo il suo sguardo parlò per lui e senza aggiungere una parola si allontanò dai due, varcando la soglia dell'infermeria e scomparendo dietro l'angolo.

Hermione lo guardò allontanarsi, ma i suoi pensieri tornarono subito a Draco. Sembrava quasi dormire: le palpebre coprivano le accese iridi verdi, il viso aveva acquistato il suo normale colorito, nonostante fosse comunque molto pallido, le labbra erano sottili e dischiuse.

La ragazza avvicinò una mano al viso di Malfoy, sfiorando con l'indice la guancia fredda, giocando poi con i capelli biondi ancora umidi. Sorrise. Quel ragazzo, sempre deciso, indipendente e a volte testone, in quel momento aveva tutta l'aria di un bimbo indifeso...

-Signorina Granger?- disse la voce di madama Chips. Hermione scosse il capo. Si ritrovò il viso di Malfoy a pochi centimetri dal suo, la propria mano a sollevare il volto del ragazzo, le labbra dischiuse. Si allontanò in fretta, arrossendo in viso. La donna si avvicinò, guardandola tra il sorpreso e il curioso.

-C..credevo che avesse detto qualcosa, mi sono avvicinata per sentire meglio- balbettò Hermione all'infermiera, che la fissò scettica.

-Capisco, ma presumo ci vorranno almeno ventiquattro ore, prima che abbia la forza di riprendersi- la informò la donna poggiando un vasetto di vetro, pieno di una sostanza verdastra, sul comodino affianco al letto. Invece stappò una boccietta che teneva fra le mani e la avvicinò alle labbra del ragazzo, facendogli scendere in gola il chiaro liquido rossastro.
Dopo di ciò, recuperò il vasetto precedentemente messo da parte e lo stappò. Immediatamente uno strano odore dolciastro, simile e quello dello sciroppo, circondò le tre figure. Madama Chips immerse due dita nella sostanza gelatinosa per passarla poi su una delle ferite del ragazzo, all'altezza dello stomaco.

Intinse una seconda volta le dita nel vasetto, ma prima che potesse ripetere il gesto la porta dell'infermeria si aprì ed entrarono un ragazzino del secondo anno, accompagnato da un ragazzo più grande di lui.

-Si è rotto il braccio- disse il grande accennando al ragazzino, che tratteneva il braccio che aveva assunto una forma decisamente non naturale.

-Oh caro- balzò Madama Chips -vieni qui. Vieni che te lo metto apposto con una pozioncina- disse l'anziana prendendo il piccolo sotto braccio.
-Signorina, le spiacerebbe continuare lei?- chiese ad Hermione, porgendole il vasetto di vetro.

-Certo che no, si figuri!- rispose Hermione prendendolo fra le mani.
Madama Chips con i due ragazzi si diressero dall'altra parte della sala, mentre Hermione, come aveva fatto precedentemente l'anziana, prese un po' della gelatinosa sostanza sulla punta della dita e, sfiorando la pelle del ragazzo, coprì la varie ferite. 

La soluzione sembrava fare presto effetto, dopo pochi minuti i lembi della pelle si ricongiungevano e cicatrizzavano.

Hermione stava ricorprendo l'ultimo taglio, all'altezza della clavicola del ragazzo, quando questo fece un respiro profondo e lasciò spofondare la guancia sul cuscino. Hermione si fermó qualche secondo, ma era impossibile che Malfoy riacquistasse i sensi così presto, non ci prestò troppo caso.

Le sue labbra si mossero appena
-i..o .....a... Herm..ione-.

Il vasetto cadde dalle mani della ragazza, frantumandosi per terra.

Ok, si prega di non tentare un'omicidio nei confronti di Harry Potter, deve ancora uccidere il signore Oscuro!
Ciao a tutte ragazze, spero che il capitolo vi sia piaciuto, ma ora vi prego di dedicarmi un minuto.

Prima di tutto ringrazio elicarux per la bellissima recenzione fatta su "Bad Ending", se vi va passata a leggerla, inoltre, se volete un parere sincero su una delle vostre storie, ve la consiglio ;).

Secondo: mi spiace sempre molto, a causa dei vari impegni, lasciarvi senza aggiornamenti e, spesso, senza sapere quando pubblicherò. domani? Dopodomani? Tra una settimana? Normalmente neppure io so bene quando il tempo e l'ispirazione mi daranno il tempo di scrivere, ma tenterò di regolare la situazione.
Dalla domenica prossima (Non questa) avrete il vostro aggiornamento settimanale, così da sapere quando curiosare nella storia in attesa di nuovo capitolo. In caso io non riesca a pubblicare quel giorno invierò un messaggio a tutti i miei follower per informarvi del contrattempo.

Ringrazio sempre tutte voi per il sincero affetto che dimostrare sempre nei confronti della storia, sempre fantastiche ;)!
Commentate in molte, fatemi sapere cosa ne pensate di quello che è successo nel capitolo e nel complesso della storia.

Un bacio e (finalmente ve lo dico) a domenica prossima!♡

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