Bangkok, Thailandia anno 1991.

P.o.v Phat.

Chissà che cosa intendesse  dire Pran, quando mi ha detto che non gli piacevo ?..... Non sono sicuro, che sia la verità! "riflettei confuso all'improvviso, mentre mi trovavo nel bagno sotto la doccia.

Invece lui,  si stava vestendo nella sua stanza e poi sarebbe sceso giù  a fare colazione con i suoi, genitori" É proprio così.... Mi sono innamorato di quel pitbull, idiota!.... Adesso, come faccio?......Anche se provassi a reprimere i miei sentimenti, non cambierebbe nulla!... Devo trovare una soluzione al più presto, possibile! "elaboró deciso, tra se.
Di seguito, terminó di vestirsi e raggiunse in cucina i suoi genitori, mangiando con loro.
Ad un certo punto sua madre, gli fece una domanda inaspettata:

<<Senti un po', figliolo... Ma quel tale Phat non è nella tua stessa classe di liceo, vero? >> chiese, curiosa.

"Non è possibile che mi abbia chiesto di lui ed adesso cosa, le rispondo?.... Pensa, Pran... Ci sono!....Le dirò una mezza , verità!"

<<Ehm... Si, é nella mia stessa classe peró non ci stiamo frequentando, te lo assicuro mamma! >>

<<Meno male, che sollievo!... Mi raccomando tesoro mio, non dargli retta e pensa solo a studiare sodo, d'accordo? >>

<<Certo mamma, non ti preoccupare stai tranquilla!.....Adesso però, é meglio che vada, altrimenti rischierei di saltare la prima ora, di lezione! >>concluse, frettolosamente.

Detto questo, si mise il giubbino blu poi indossò la cartella a tracollo e si avviò verso il cancello di casa, per uscire "Phiuph!... Mi sono salvato, in tempo.... Per fortuna che mia madre, se l'é bevuta!... Ora, scrivo a Phat!" riflettè felice, col sorriso sulle labbra.

Fu così, che mi scrisse un breve messaggio sul cellulare chiedendomi di incontrarci direttamente, alla fermata degli autobus tra una decina di minuti, circa.
Una volta letto, mi sbrigai in fretta correndo  e lo raggiunsi appena in tempo:

<<Buongiorno, occhi appuntiti!.....Che ti, succede?.... Non mi dire che hai corso per venire, fin qui? >>mi chiese scoppiando a ridere, divertito.

A quel punto fargli il dito medio, fu d'obbligo poi risposi:

<<Ai..Sad!...Non é affatto divertente, lo sai?..... Per poco non ci lasciavo, la pelle!... Che cazzo, ridi? >>gli domandai, arrabbiatissimo.

<<Ahahahahahah!... oddio scusami se sto ridendo di te, ma la tua faccia in questo momento è tutta,  un programma! >> dichiarò, ancora ridendo.

In quel momento stufo, gli afferrai entrambi i polsi con la forza e lo costrinsi a guardarmi, negli occhi:

<<Adesso ti é passata la voglia di prendermi in giro, vero?... É bastato bloccarti i polsi, e costringerti a guardarmi in viso... Che, prevedibilità!... Del resto, dovevo aspettarmelo....Sei completamente fuori di testa, per me! >> affermai, con sincerità.

<<Ancora insisti con questa, storia?... Non provo assolutamente nulla per te, mio caro!... Seppure mi baciassi sulle labbra , non mi farebbe alcun effetto! >>aggiunse, sicuro di se stesso.

In quell'istante, non seppi spiegare cosa mi prese ma lo afferrai nuovamente per i polsi, ed avvicinai il mio viso al suo chiudendo gli occhi.
Lui allora, rimase immobile quindi mi mancò il coraggio di assaporare le sue labbra e mi staccai di colpo, disorientato "Non capisco perché gli abbia voluto riafferrare i polsi, per baciarlo.... Che cosa mi sta, succedendo ?" mi chiesi, turbato.

<<Come volevasi dimostrare, hai voluto solo fare il gradasso con me senza neanche avere il coraggio di baciarmi, che spreco! >> disse d'un tratto, incrociando le braccia.

" Fantastico, mi ci mancava proprio che lui mi prendesse in, giro!... Bella figura di merda Phat, complimenti! "riflettei, seccato.

Infine, decidemmo di non pensarci più e salimmo sull'autobus appena, giunto.
Durante il tragitto verso il liceo, non aprimmo bocca.
Fu solo quando il conducente fece una frenata brusca e mi cascò addosso, che ci riguardammo negli occhi e mi venne di nuovo la voglia, di baciarlo:

<<Ehm....Scus...Scusami, é colpa mia! >>disse, mortificato.

<<Non ti preoccupare, stai tranquillo!.... Lo sai, che sei leggero e profumi di buono? >> affermai, contento.

<<Ma... Smettila con queste stronzate, e rimettimi giù! >>esclamò imbarazzato, agitando le braccia.

"Certo, che é davvero carino quando si arrabbia e poi ha delle fossette, adorabili!" pensai sognante, mentre lo tenevo ancora in braccio.

<<Ti confesso che quando ti arrabbi, sei carino e poi le tue fossette sono adorabili! >> gli rivelai sincero, senza pensarci sopra.

<<Che cosa, dici?... Phat, ma cosa hai mangiato di strano a colazione?... Mi stai riempiendo di complimenti, e non ne capisco il senso!... Poi tu sei.... >>si interruppe, bruscamente.

<<Cosa sono, io?.... Innamorato, di lei?......Forse agli inizi lo credevo davvero tanto, ma poi le cose sono cambiate e credo che mi piaccia, un'altra persona! >>esclamai, sincero.

<<Si, certo!... Adesso vorresti farmi credere che sia io, quella persona?... Andiamo, piantala ! >>

<<Perché?... Tutto potrebbe, essere!... Se per caso tu fossi quello che mi piace, cosa faresti? >>gli domandai  curioso, di sapere la sua risposta.

<<Cosa, farei?.....Ti riderei in faccia, perché non crederei ad alcuna tua, parola!.... Sarebbe assurdo, e alquanto banale!.... Cambiamo discorso, mi sto annoiando! >>concluse veloce, facendo finta di niente.

Successivamente, arrivammo al liceo e Ink ci venne incontro, sorridente:

<<Ciao ragazzi, buongiorno!... Avete delle strane facce, cosa vi è capitato? >> ci chiese improvvisamente, confusa.

Noi le rispondemmo, subito:

<<Ciao Ink, siamo ancora scossi per il tragitto di stamani, in autobus! >>

<<Si, vero.... Quel conducente è davvero una frana a guidare, giusto Phat? >>mi chiese, facendomi l'occhiolino.

<<Si, non sai  quante frenate brusche che ha fatto!... Non vedevamo l'ora di scendere da lì, sopra! >>

<<Uhm... Eppure... avete delle facce di chi ha discusso su qualche argomento scottante, non è così? >>

<<Che?... No assolutamente no, ti sbagli!.....Ah,mi sono appena ricordato che mi devi, un favore!... Perché non andiamo a sederci, e ne parliamo? >>le dissi veloce, sviando l'attenzione.

In quel momento, le presi il polso e la condussi alle sedie sotto lo sguardo stranito di Pran, che ci stava osservando in silenzio " Non provare mai più a prendermi in giro, Phat!... Si vede da lontano un miglio che lei, ti piace!... Sciocco e deficiente io, che per un momento ci ho persino creduto alle tue parole, in autobus!... Per quanto ancora, potrò andare avanti in questo modo?... Ogni volta che li vedo, sto male!... Vorrei solo essere altrove, e dimenticare! " riflettè, abbattuto.

Da quel giorno lì, cambiarono tantissime cose tra di noi.

                     Fine capitolo 4.

Buongiorno a tutti voi capitolo 4 della storia con qualche momento di riflessione e tenerezza tra Phat e Pran in modo particolare la consapevolezza dello stesso Phat, di provare qualcosa di più importante per l'altro che é convinto di non essere all'altezza, delle sue aspettative... Come andrà a finire, tra i due? Lo scoprirete nel prossimo capitolo della storia, ciuaooooooooooooooooooooooooooooooooo