7-First jealousies
"È bellissima ragazzi! Le nuove parti al piano sono pazzesche, e gli effetti..adoro!" Sorrido battendo le mani.
"È tutto merito di Jungkook, ha avuto tantissime idee!" Risponde Alba, guardandolo con gli occhi a cuoricino.
Lui si volta imbarazzato.
"Non è vero, gran parte del lavoro l'hai fatto tu, io ti ho solo dato qualche dritta!" "No, davvero..ti ringrazio tanto per l'aiuto che stai dando ad Alba, e che indirettamente stai dando a me."
Sorrido.
Dopo essere rimasti un'altro po' a discutere sul nuovo arrangiamento, li lascio nuovamente soli, poiché so che il tempo dei Bangtan è limitato e voglio che Alba resti da sola con Jungkook il più possibile.
Si, sono proprio una grande amica. Girovago un po' per i corridoi della Big Hit, dandomi il tempo di realizzare che effettivamente delle allieve ci sono, ma non sono molte.
Credo siano un gruppo da 5, e sembrano molto affiatate poiché camminano sempre insieme.
A questo punto mi sorge un dubbio..se le ragazze alla Big Hit sono solo loro, e le camere al dormitorio femminile sono solo 5, tra l'altro da due posti ciascuna, com'è possibile che non si è trovato il posto per me e per Alba?
La cosa non mi tormenta più di tanto e il pensiero passa subito, poiché incontro Seo.
"Hey Alba!" mi saluta, al che sorrido. "Seo, ciao, che fai in giro?" domando. Solitamente i Three Boys, ovvero lui, Jae e Su, a quest'ora, si trovano in sala canto. "Su e Jae stanno registrando delle parti, mentre io ho già finito, perciò ne approfitto per ballare un po, visto che la sala è libera." sorride.
"A proposito, ti va di venire? Se non hai altri impegni, ovviamente." Aggiunge.
"In realtà non ho nulla da fare, stavo giusto aspettando che si facessero le 17:00 per la lezione con Richy, quindi mi fa anche comodo trovarmi già li."
Mezz'oretta dopo, Seo mi sta facendo provare qualche passo nuovo. All'improvviso, metto male un piede e sto per cadere, ma per fortuna lui mi afferra subito per un braccio.
Peccato che Seo non riesce a mantenere l'equilibrio, quindi mi ritrovo riversata a terra col suo corpo su di me.
Non riusciamo a trattenerci e scoppiamo subito a ridere, come se non ci fosse un domani, e proprio in quel momento sento il rumore della porta che si apre.
Spalanco gli occhi e cerco di togliermi Sao di dosso, per l'imbarazzo, nonostante non abbia ancora capito chi è che è entrato.
"Hey, Jimin! Che ci fai qui?" Sorride Sao, porgendomi una mano per aiutarmi a tirarmi su.
"Ero passato a vede se qualcuno avesse bisogno di aiuto. Ma evidentemente non è così.." Dice, assottigliando lo sguardo, che tra l'altro era rivolto verso di me.
"Scusate se vi ho disturbato." Aggiunge, voltandosi e uscendo da dove era venuto.
Guardo Sao, e noto la sua espressione corrucciata.
"Da qualche giorno è così strano, solitamente è molto alla mano.." Dice.
Annuisco.
"È quello che mi sento dire ogni giorno, ma a quanto pare quando ci sono io nei paraggi il suo umore cambia. Non credo di stargli molto simpatica." Rispondo, ed improvvisamente tutta la spensieratezza di qualche minuto prima sparisce, lasciando posto all'angoscia.
Vorrei solo essergli amica, avere un rapporto pacifico, perché si comporta così?
"Non rimanerci troppo male, è una star. Voglio dire, i suoi ritmi sono duri, e magari in questo periodo affronta le cose diversamente rispetto al resto gruppo, sarà nervoso e stanco."
Accenno un sorriso.
"Anche questo me lo sento dire spesso!"
Ridiamo, e dopo un po' Sao lascia la sala, per permettere a me e a Ricky di fare lezione.
Sono le 19:20, quando, dopo aver finito la lezione, mi dirigo verso il dormitorio.
La stanza è vuota, dunque deduco che Alba sia in salotto, e ne approfitto per avere il bagno tutto per me.
Nonostante abbia ancora i capelli ancora bagnati e sciolti lungo la schiena, mi dirigo in salotto, poiché ho troppa fame.
Mentre mi avvicino alla porta sento delle risate, e quando entro, capisco subito che si tratta di Alba che ride insieme a Jimin, mentre quest'ultimo racconta aneddoti su Jungkook quindicenne.
Aspetta..JIMIN CHE RIDE E SCHERZA TRANQUILLAMENTE E PACIFICAMENTE CON LA MIA MIGLIORE AMICA? E da quando?!
"Bea! Com'è andata la lezione di danza?" Domanda Alba, sorridendomi.
Non ho neanche il tempo di risponderle che una voce mi precede.
"Credimi, è andata benissimo." Dice Jimin, mentre mi squadra da capo a piedi.
Magicamente l'espressione allegra che aveva pochi secondi prima è sparita, che novità!
Alzo gli occhi al cielo.
"A che cosa si riferisce?" Ride Alba, capendo subito che era una frecciatina.
"A nulla, non lo sai che lo diverte tormentarmi?" Chiedo retorica.
"E tu non lo sai che ha cambiato insegnate di danza? Oh e hanno anche sperimentato dei passi nuovi!" Aggiunge Jimin.
"Ma di che diavolo stai parlando? Sao aveva del tempo libero ed anche io, si è solo offerto di aiutarmi un po'! E per la cronaca, è stato un'incidente! Non ci provo piacere a stramazzarmi a terra con uno addosso di proposito!"
Ha scelto proprio la serata sbagliata per infastidirmi, sono davvero irritata.
Cavolo, io ci provo ad andare d'accordo, ma delle volte è proprio snervante.
"Mi sa che ti fai aiutare un po' da tutti, no? Chi sarà il prossimo? Magari se ti fai una lista ti organizzi meglio per capire con chi spassartela prima!" Dice ancora, e sta volta spalanco la bocca.
Sta veramente insinuando quello che penso? Mi sta dando della poco di buono solo perché stavo BALLANDO con un'AMICO?!
"Jimin, e dai! Smettila adesso!" Interviene Jungkook, mentre Alba mi guarda con sguardo triste.
Inizialmente non capisco il perché, ma quando inizio a sentire calde lacrime accarezzare le mie guance, realizzo di star piangendo.
Non voglio dargli la soddisfazione di vermi piangere, dunque corro via, nonostante senta Alba chiamarmi ad alta voce.
Mentre sono nel corridoio, sbatto contro qualcuno.
Alzo gli occhi, e incrocio quelli di Nam, al che mi fiondo letteralmente tra le sue braccia.
Non so perché l'ho fatto, non so perché sto scappando invece che rispondere a Jimin, e non so perché sto piangendo.
Questa non è la Bea che conosco, ma poco me ne importa, so solo che quando Nam circonda le sue grandi braccia attorno al mio esile corpo scosso dai singhiozzi, mi sento confortata.
"Hey, ma che succede?" Mi chiede, mentre mi accarezza la schiena.
"Bea! Perché piangi?" Sento dire da un'altra voce, mentre altre braccia mi stringono.
Capisco subito che si tratta di Tae.
Appena mi riprendo un po', e smetto di singhiozzare, esco il volto che avevo nascosto nell'abbraccio di Nam.
"Cavolo ragazzi, scusate per lo sfogo." Sussurro imbarazzata mentre certo di asciugarmi le lacrime.
Namjoon mi precede, e le cattura ad una ad una con le sue dita, mentre mi guarda preoccupato.
"Figurati..ti va di parlarne?" Chiede Tae, con quei suoi occhioni dolci.
Scuoto la testa, e lui mi circonda nuovamente tra le sue braccia.
"Che ne dici se ti asciugo i capelli e te li pettino? Sono bravissimo in questo genere di cose!" Mi chiede.
"Dai si..almeno mi rilasso un po'!" Sorrido e tiro su col naso.
"Io prendo qualcosa da mangiare e vi raggiungo, d'accordo?" Mi guarda Nam, al che annuisco e sorrido.
Taehyung mi accompagna verso una camera, dove troviamo anche Jin e Hobi.
"Piccolo raggio di sole, come mai quel faccino?" Mi chiede J-Hope, mentre entro in camera.
Alzo le spalle e tiro su un sorriso.
"Serata pesante!" Dico, e mi siedo nel letto accanto a lui.
"Beh, sei nel posto giusto! Ti faremo passare ogni tipo di tristezza!" Grida Jin, ma la frase in inglese gli risulta piuttosto male, al che scoppiamo tutti a ridere.
"Scusa, il mio inglese è pessimo." Ride.
"Sempre meglio del mio coreano!" Dico, mentre Tae si posiziona dietro di me, e inizia a spazzolare i miei lunghi capelli biondi.
"Sei bravo in questo genere di cose, quindi?" Gli chiedo, mentre gli altri due ragazzi si sono messi a giocare col computer.
"Si!" Ride. "Sono abituato, perché quando ero più piccolo, prima di entrare alla Big Hit, spazzolavo sempre i capelli alle mie cuginette più piccole." Aggiunge, con tono quasi malinconico.
Mi volto leggermente verso di lui.
"Non li vedi spesso, vero? La tua famiglia in generale, intendo." Chiedo.
Fa segno di no con la testa, mentre appoggia la spazzola nel comodino.
"Raramente...è così complicato a volte. Figurati che la mia prima ragazza, mi ha lasciato per telefono perché da quando ci eravamo messi insieme, sempre per telefono, non ci siamo visti neanche una volta." Ride, ma non è una risata felice.
"Non dev'essere stato facile..e non lo è tutt'ora..immagino." Dico, mentre gli accarezzo un braccio.
Invece di continuare a parlare di lui, ritorna a focalizzarsi su di me.
"Sei una brava ragazza Bea, e molto forte, non devi farti abbattere così facilmente." Sorride, accarezzandomi una guancia.
Mi sa tanto di fratello maggiore, quello che non ho mai avuto.
"Ma comunque, smettiamo di parlare di questo. Ti ho portato qui per risollevarti il morale, non per rovinartelo ancora di più." Aggiunge ridendo, e proprio in quel momento, la porta della camera viene aperta e vediamo entrare Nam, seguito da Kook e Alba.
La mia migliore amica corre verso di me e mi abbraccia.
"Mi dispiace..è stato così brutto." Dice, mentre mi stringe.
"Non mi va di parlarne, lasciamo stare Ally." Le rispondo.
Lei annuisce, comprensiva come al solito.
"Ragazzi ma Suga?" Chiede J-Hope.
"Mi ha mandato un messaggio dicendo che sarebbe rimasto in studio fino a tardi." Gli risponde Tae.
"E Jimin? Dove cavolo è finito quel ragazzo? Non lo vedo da tutto il pomeriggio!" Dice ancora J-Hope, ignaro di ciò che è accaduto.
"Lui è meglio se sta un po' per conto suo, è troppo nervoso ultimamente." Dice semplicemente Nam, facendo capire a Hobi che è meglio chiudere la discussione li.
Sono sicura che Jungkook e Alba gli abbiamo raccontato cosa è successo, infatti mi guarda con quei suoi occhi comprensivi.
Mangiamo tutti insieme, e una volta finito di cenare io e Alba proponiamo di vedere qualche video edit dei BTS fatto dalle Army.
Ridiamo per tutta la serata, fino a quando stremate, io e la mia migliore amica salutiamo tutti e decidiamo di tornare nella nostra camera.
Prima di uscire abbraccio V e Nam.
"Grazie ragazzi, siete speciali." Sussurro, e loro mi stringono più forte.
"Anche tu lo sei!" Risponde Nam, accarezzandomi affettuosamente la testa.
Una volta nel corridoio, io e Alba, ci imbattiamo nell'ultima persona che avrei mai voluto vedere in questo momento.
La mia amica continua a camminare indifferente e lo stesso faccio io, sorpassandolo e facendo finta che sia trasparente.
"Beatrice, aspetta!" Dice Jimin, prendendomi per un braccio.
Rimango ferma ma non mi volto.
"Sono stanca, voglio andare a dormire." Dico semplicemente.
"Per favore, ho bisogno di parlarti." Insiste.
Ma questa volta, il suo tono di voce è così diverso dal solito, così gentile..che nemmeno ci credo.
Alzo gli occhi verso Alba, che è rimasta sul ciglio della porta.
"Tu entra, poi busso." Le sorrido.
La vedo annuire e subito dopo entrare nella nostra camera.
Poi, mi volto verso Jimin, che tiene ancora il mio polso in modo delicato.
Mentre guardo la sua mano, lui la fa lentamente scivolare sulla mia, come se fosse una carezza.
"Mi dispiace per quello che ho detto, non lo penso davvero. Non so neanche da dove mi sono uscite quelle parole." Dice, e riconosco sincerità nel suo sguardo.
Annuisco.
"Dovresti pesare un po' più quel che dici, Jimin. Quel genere di cose ferisce le persone." Rispondo.
"Lo so, ma credimi se ti dico che me ne sono pentito. Davvero, scusami."
Sembra quasi implorante, e anche se so che non dovrebbe, mi fa una certa tenerezza...con gli occhi stanchi, i capelli scompigliati e il pentimento che gli si legge in faccia.
Nonostante ciò, cerco di rimanere il piu ferma possibile, perché anche se adesso mi sta chiedendo scusa, sento ancora il peso delle sue parole addosso.
"Ti credo e infatti accetto le tue scuse..però sai, più che altro mi è dispiaciuto per te. Tutti dicono che sei diverso in questi giorni, che solitamente non sei così scontroso.
Effettivamente Park Jimin, il mio Bias, l'idolo che ho sempre desiderato di incontrare, è come lo descrivono tutti, gentile e solare.
Adesso, non so se il tuo problema sono io o se hai problemi tuoi, comunque sia..sfogati, se hai un problema parlane, hai degli amici stupendi che ti ascolterebbero ore ed ore. Oppure allenati, corri, urla..ma non te la prendere con gli altri, perché non ci stai facendo bella figura. E io so che invece sei più di quello che mi stai dimostrando." Dico, senza concedermi il tempo di guardarlo ancora.
Mi volto, sentendo i suoi occhi penetrare la mia schiena, pensando a quanto mi sia costato essere forte e combattere l'istinto di mettere le mani tra i suoi capelli per metterglieli in ordine.
Sta volta, mio caro Bias, sono stata io a dare un'importante lezione a te.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro