19-Happy? Not entirely.
"Cavolo, è buonissimo!" Dico con la bocca piena, facendo scoppiare a ridere Nam.
"No, dico davvero, era da troppo tempo che non mangiavo un hamburger!" Sorrido.
"Sai che sei davvero buffa in questo momento? Tra l'altro hai della maionese sul naso!" Ride Nam, pulendomi con un fazzoletto.
"Come cavolo mi ci è finita sul naso?"Chiedo perplessa, più a me che a lui.
"Tu mi rendi felice." Dice improvvisamente.
Smetto di ridere, e lo guardo in viso, senza dire una parola.
"Sai..è una cosa che ho sempre e solo detto ai membri, poiché in tutti questi anni sono stati e continuano ad essere la mia famiglia. Prima non ci era neanche permesso di avere chissà quale contatto con le ragazze, neanche con le compagne di classe..fino a quando sono arrivate Haneul e le altre, al dormitorio. Ma anche con loro, non abbiamo mai avuto chissà quale grande rapporto." Continua.
Si, tutti, tranne uno.
Mi innervosisco già solo al pensiero.
"Da quando siete arrivate tu e Alba, è tutto diverso..siete così solari, giocose, simpatiche..ma allo stesso tempo delle ragazze serie e intelligenti, all'occorrenza. E io..io mi sento felice quando sono in tua compagnia, più spensierato. Credo che abbiate dato una boccata di aria fresca all'intera agenzia." Ride, facendo sorridere anche me.
"Anche io provo le stesse identiche cose, e mi trovo sempre meglio alla Big Hit, e con tutti voi.
È inutile negare che con te, c'è stata un'affinità fin da subito..trasmetti questa tranquillità e serenità, che fa bene al cuore, o almeno, al mio.
A prescindere da come andrà a finire questo percorso per me e Alba, spero tanto che ci terremo in contatto..non voglio perdere una persona speciale come te." Dico, giocando con lo scatolo dell'Happy Meal che l'ho praticamente costretto a comprarmi.
Finisco per rimanere imbambolata e terrorizzata all'idea che la Big Hit non ci scelga per il contratto, e a tutto ciò che ne conseguirebbe.
Dovremmo tornare in Italia, che per carità è una cosa bella, ma non vedremmo più Yun, Lisa, i musicisti, i produttori..per non parlare dei Bangtan..non scherzeremmo più con Hobi, Jin o Suga, non ci divertiremmo più con RM o con V, Alba non vedrebbe più Kook..ed io..io non vedrei più Jimin.
Il solo pensiero mi fa diventare gli occhi lucidi.
"Hey.." mi scuote Nam, sorridendo.
"Non iniziare a pensare cose brutte..avete del talento da vendere, sono sicuro che dovremmo sopportarvi ancora per molto in agenzia!" Ride, roteando teatralmente gli occhi.
"Ah, e così siamo un peso per te!" Lo spingo ridendo.
"Non lo volevo dire per non offenderti..ma si!" Risponde..al che, prendo una patatina e gliela tiro dritta in faccia.
"Ma che.." queste sono le ultime parole che pronuncia, prima di scendere dalla macchina e iniziare a rincorrerci tirandoci le patatine per tutto il parcheggio.
Okay, so che non dovremmo giocare col cibo, ma mi sto divertendo troppo.
Inizio a correre per le scale, fino ad arrivare al corridoio del nostro dormitorio.
Mi guardo dietro, e rido constatando che Namjoon è rimasto dietro, e non si vede ancora spuntare dalle scale.
Corro ancora di più, per cercare di nascondermi, anche se le risate che scappano dalla mia bocca, mi farebbero scovare subito.
Mentre corro, noto una figura femminile uscire dalla camera di Jimin.
Haneul.
Chi altri sennò?!
"Che hai da ridere tanto?" Domanda acida, come al suo solito.
"Non te lo dico, altrimenti verrebbe da ridere anche a te e..oh mio Dio, non sia mai che ti vengano le rughe in viso!" Rispondo, imitando i suoi modi da oca.
Mi supera senza dire niente, e scoppio a ridere, vedendo la sua camminata da Angelo di Victoria's Secret.
"Io dico..ma si sente Angelina Jolì per caso? Destatela dal suo sogno ad occhi aperti!"
Dico, guardando Namjoon, che mi ha appena raggiunto.
"È un po' strana nei modi, effettivamente..per non parlare del vestiario. È un po' troppo...nuda, per i miei gusti." Risponde Namjoon, con una faccia schifata che mi fa ridere ancora di più.
Eppure..le sue parole mi fanno soffermare sull'abbigliamento di Haneul.
Si, è mezza nuda come al solito, ma con la differenza che è molto più elegante, di quando la vedo giornalmente in agenzia.
Bah..chi cavolo si vestirebbe così, soltanto per passeggiare in dei corridoi inanimati?
Assurdo.
"Comunque Nam, domani ho scuola, mi conviene ritirarmi. Grazie per la passeggiata, per l'hamburger, e per la bella serata in generale." Dico.
"Grazie a te, per avermi fatto ridere come non facevo da molto tempo." Risponde sporgendosi verso me, e chiudendomi in un caldo abbraccio.
"Ti voglio bene, Nam." Aggiungo, mentre ci stacchiamo.
"Io un po' di più.." sussurra impercettibilmente, mentre si avvia verso la sua stanza..ma io riesco comunque a sentirlo.
Inutile dire che mi si restringe il cuore per i sensi di colpa.
E se lo stessi illudendo?
Gli voglio un gran bene, è un ragazzo dolcissimo, bellissimo e pieno di talento..ammetto che ha attirato la mia attenzione fin da subito.
Ma non posso essere egoista con me stessa, né tanto mento posso riempire la mia mente di menzogne, quando so che non faccio altro che pensare a Jimin.
Mentre questo turbine di pensieri vaga per la mia testa, entro in camera.
Con mia sorpresa, invece di trovare Alba che dorme nel letto, come al solito, trovo un vestitino, e dei tacchi gettati alla rinfusa.
Alba esce dal bagno, sorridente come non mai, e salta per lo spavento quando mi vedere.
"M-ma, che ci fai qui? Come mai sei tornata così presto?" Dice balbettando, al che alzo un sopracciglio.
"Beh, domani abbiamo scuola..e guarda che non è mica presto. Piuttosto, tu, dove sei stata? In discoteca?" Rido, indicando il vestito con le paillettes e i tacchi vertiginosi.
"I-io? Cosa? No! Stavo solo provando qualcosa, per vedere se mi stanno ancora bene i vestiti!" Dice frettolosa.
"Calmati, stavo scherzando. Che ti prende?" Rido.
Sospira, sedendosi sul suo letto.
"Niente, è che sto ingrassando e ho paura che non mi stia più niente bene, addosso.." Risponde, per poi iniziare a sistemare i vestiti.
"Ma smettila..non è vero. E anche stesso, se qualcosa non ti piace più, un giorno di questi andiamo a fare shopping." La rassicuro, mentre mi svesto e inizio a mettermi il pigiama.
Alba non risponde, e si infila nel letto..ed è proprio in quel momento che noto che è pure truccata.
Decido di non dire altro, ma questa storia mi puzza..non me la racconta giusta.
Nonostante la mia migliore amica abbia già chiuso la luce, decido comunque di non infilarmi a letto, ma di mettermi un po' nella sdraio in balcone, che gentilmente ci ha procurato Yun.
È davvero rilassante stare lì ad ammirare il cielo, con quel poco di venticello che fa sventolare i miei lunghi capelli.
Mentre mi siedo, noto una sagoma rannicchiata a terra.
Jimin tiene la testa fra le gambe, e si può notare il suo lieve respirare, dal movimento delicato delle sue spalle.
Decido di non dire nulla, e di non disturbare la sua quiete.
Porto le mie gambe al petto, e posiziono i miei capelli da un lato, mentre guardo Seoul dall'alto.
"Possibile che ti veda sempre più bella?"
La sua voce mi fa balzare in aria, poiché è tutto totalmente inaspettato.
Mi volto verso di lui, e mi accorgo che, nonostante la sua testa sia ancora appoggiata sulle ginocchia, adesso i suoi occhi sono rivolti verso la mia figura, e non più nascosti tra le sue gambe.
Mi osserva con quel suo solito sguardo vispo, accompagnato da quella sua espressione seria e attenta.
Non so che dire, perciò mi limito a sorridere imbarazzata e a scuotere la testa.
"Dico davvero. Sei splendida. Da qualsiasi prospettiva io ti guardi, e in qualsiasi momento io lo faccia. Sei bella appena sveglia, quando, ancora in pigiama, spunti in cucina per fare colazione. Sei bella durante la giornata, mentre corri per i corridoi, quando canti, e quando, anche se un po' impacciata, vai a lezione di danza. Sei bella quando mangi, quando ridi, quando parli. E sei bella anche adesso, qui, sotto i miei occhi e al chiaro di luna."
Non so perché, ma le sue parole, mi fanno venire un vuoto allo stomaco.
Non può dirmi queste cose, non può.
Fa male e basta.
"Smettila." Sussurro, con la voce tremante.
Mi guarda sorpreso.
"Se sai già che queste rimarranno solo parole al vento, non aggiungerne altre. Mi fai soltanto male, Jimin." Spiego, con gli occhi lucidi, ma tiro comunque su un sorriso.
Annuisce, col volto spento, e volta lo sguardo verso il cielo.
Lo faccio anche io, e solo Dio sa quanto mi sto trattenendo dal non piangere.
È sempre così.
Lui parla..ma quando arriva l'ora dei fatti, si tira completamente indietro.
E io sono stufa di questa situazione.
Stufa di morire ad ogni suo sguardo.
Stufa di continuare ad aspettare e sperare che dall'oggi al domani tutto possa cambiare.
Dopo un po', riporto lo sguardo su di lui, e noto che le sue spalle sono scosse dai singhiozzi.
Spalanco gli occhi dalla sorpresa, e mi alzo all'impiedi.
"Jimin.." sussurro, mentre, con fatica, visto che sono davvero poco atletica, cerco di scavalcare il balcone che ci divide.
A dire il vero è un po' pericoloso, ma non ci penso su molto.
"Che fai?! Sta attenta!" Dice, alzando lo sguardo vero di me.
"Che ti prende?" Chiedo, facendo finta di non aver sentito.
Lui non risponde, e volta il viso da un'altra parte.
"Jimin.." lo riprendo, portando il suo viso nella mia direzione con la mano "..parlami.." Sussurro.
"Non va bene.." Dice, mentre le lacrime solcano il suo viso.
Il cuore mi diventa piccolo piccolo, poiché è la prima volta che vedo Jimin così tanto vulnerabile.
Prende la mano che ho sotto il suo mento, e sul mio palmo, appoggia il suo viso, come se stesse supplicando una carezza.
"Cosa? Cos'è che non va bene?" Chiedo dolcemente, prendendo il suo viso tra le mani, e asciugandogli le lacrime, come fa sempre lui con me.
"Nulla..non va bene nulla, Bea, e io..i-io mi sento così impotente, un buono a nulla!" Singhiozza.
Mi faccio spazio tra le sue ginocchia, e mi ci siedo in mezzo, appoggiando il mio viso al suo.
Lui mi circonda la vita con le braccia, e mi attira di più a se.
Poi chiude gli occhi, e io faccio lo stesso.
"Non dire così..qualsiasi cosa tu abbia, si può risolvere, lo sai!" Dico.
Lui scuote leggermente la testa, al che sorrido.
"Ma come? Fino a poco fa eri tu a dare forza a me, e adesso stai peggio di come stavo io?" Continuo, ridendo leggermente, e sfiorando il mio naso con il suo ripetutamente, come quando i bambini fanno nasin nasello.
Gli scappa un sorriso, e poi tira su col naso.
Quindi, stacco i nostri visi, e lo guardo.
"Tu sei forte, tanto forte. Non ti abbattere così." Sorrido.
Lui si asciuga le lacrime, e poi annuisce.
"Hai ragione..cazzo, sono proprio una femminuccia.!" Ride.
Scuoto la testa.
"Stupido.." Rido anche io.
"Vieni qui..stai un'altro po con me, e poi giuro che ti faccio andare a letto." Sorride, aprendo le sue braccia.
Non me lo faccio ripete due volte, e mi ci fiondo, appoggiando la testa nell'incavo del suo collo.
Lui, a sua volta, appoggia delicatamente il capo sul mio, mentre mi accarezza la schiena.
E vorrei che fosse sempre così..
ma no, so che non lo sarà.
So che questo finirà presto, e che domani faremo come se niente fosse...come se tutto questo, non facesse battere il mio cuore talmente tanto forte, da uscirmi dal petto.
Spazio Autrice.
Buona sera Army!
Finalmente un'altro capitolo, scusate per l'attesa..ma sono stati giorni difficili per me, dunque non ho avuto proprio tempo di scrivere.
Spero che il capitolo vi piaccia!❤️
Vi informo che da questO capitolo, iniziano le cose importanti..o meglio, iniziano a succedere cose focali per il proseguimento della storia.
Sono curiosa di sapere cosa ne pensate, e se qualcuno di voi ha colto gli indizi che sto spargendo di qua e di la!
Per esempio..secondo voi, cos'ha Jimin?
Perché sembra improvvisamente così dolce e vulnerabile?
Oppure..perché Haneul è sempre più frequentemente in mezzo ai piedi?
E..che cosa combina Alba?
Sono davvero davvero tanto curiosa di sapere le vostre idee!🤩
Grazie mille per le visualizzazioni, per le stelline e i commenti! Mi strappate sempre un sorriso!❤️
A presto e al prossimo capitolo!🌹
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