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capitolo 35

È passata circa un'ora da quando Hyunjin è scomparso. Chan era proprio dietro di lui, ma quando è uscito dall'ospedale e si è ritrovato sulla strada c'erano troppe persone a bloccargli la visuale. Anche il vivido abito a scacchi bianco e blu era impossibile da individuare tra tutti.

"Cazzo!" Esclama Jisung, guardando per l'ennesima volta il filmato delle telecamere di sicurezza.

Chan e Minho sono ancora fuori, e gli altri sperano che l'abbiano trovato, ma visto quanto tempo è passato da che sono via la cosa non sembra così fattibile. Chan percorre tutti i marciapiedi, chiedendo informazioni ai passanti, mentre Minho guida guardandosi intorno con occhi di falco.

"Perché non proviamo a vedere nei posti in cui Hyunjin ama andare? Soprattutto quando vuole stare da solo." Suggerisce Seungmin nel sedersi su una sedia, le sue braccia incrociate mentre si morde la punta del pollice.

Felix annuisce, d'accordo: "Sì, sì, facciamolo". È pronto a fare tutto il necessario per trovarlo .

"Allora, qualcuno sa dove va?" Chiede Changbin dalla porta, con un piede contro il muro per appoggiarvisi. Anche lui ha guardato il filmato delle telecamere, ma sembra che Hyunjin sia scomparso dalla faccia della Terra.

"Va.." Seungmin guarda il pavimento con gli occhi sbarrati.

Ha visto più volte Hyunjin uscire a tarda notte e tornare nelle prime ore del mattino, ma non gli ha mai chiesto dove fosse stato. L'unica cosa a cui riesce a pensare è che a volte tornava con le scarpe infangate, portandosi dietro odore di terra, mentre in rare occasioni puzzava di alcol. Non ha idea di come sia riuscito a superare la signora Kang senza che lei urlasse.

Voltandosi verso gli altri, Seungmin non ha niente da dire. "Mi dispiace... non lo so. Non gliel'ho mai chiesto".

"Grande." Changbin alza le mani in aria. "Semplicemente fantastico."

"Ehi, non è colpa mia!" Si lamenta Seungmin, iniziando ad irritarsi per il comportamento di Changbin.

Quest'ultimo si fa avanti dal muro, stringendo i pugni al suo fianco. "Sì, beh, un ragazzo suicida è scomparso e potrebbe star facendo chissà cosa. Sempre che sia ancora vivo-"

"SILENZIO!" La voce di Felix si incrina mentre echeggia nella stanza, anche le guardie di sicurezza sobbalzano sul posto.

Felix sente gli occhi lucidi, ma non è nemmeno sicuro di avere lacrime da piangere rimaste. Vuole solo che siano di nuovo tutti insieme e felici.

"Potrei provare a chiamare Minho." Dice Seungmin, cercando il telefono nello zaino.

Changbin sta per dire qualcosa, ma Jisung lo guarda torvo facendogli chiudere la bocca quasi immediatamente.

"Minho?" Chiede Seungmin quando l'altro risponde alla chiamata.

"Sì, che succede?" Seungmin lo mette in vivavoce, così che tutti possano sentire.

Felix si avvicina al telefono. "Sai dove va Hyunjin quando vuole stare da solo?" Tutti nella stanza rimangono in attesa di una risposta.

"Per stare da solo?" Ripete Minho, borbottando mentre cerca di pensare. "Scusa, ma no. Non ne ho la più pallida idea, altrimenti ci sarei già andato."

Hyunjin sembra essere più riservato di quanto tutti pensassero. Lo conoscono dai tempi della scuola media o dell'università, ma quest'anno scolastico tutto sta cambiando.

"Va bene, proviamo anche noi a uscire per dare un'occhiata." Risponde Felix, iniziando a sentire una sensazione spiacevole allo stomaco.

Seungmin sta per riattaccare quando Minho parla: "Vedo Chan davanti a me, vado a prenderlo. Proviamo a cercare ancora un po', poi dovremo chiamare le autorità". Il segnale acustico di fine chiamata risuona nella stanza.

Changbin emette un sospiro, con la testa appoggiata al muro. "Quando troviamo Hyunjin, possiamo mettergli un GPS?"

"Ehi, Chan!" Grida Minho abbassando il finestrino del passeggero.

Chan, che sta camminando a testa bassa, non lo sente finché non lo chiama una seconda volta. Il ragazzo solleva lo sguardo verso l'alto, guardando Minho negli occhi. Quest'ultimo si avvicina, aprendogli la portiera.

"Niente, vero?" Chiede Minho con un sorriso forzato, volendo alleggerire l'umore.

Chan emette un sospiro, scuotendo la testa. Ha controllato tutta la zona, fermandosi anche a chiedere ad estranei o negozianti, che con uno sguardo torvo gli hanno dato la stessa risposta: "No".

"Non perdiamo la speranza". Minho si immette nel traffico e continuano la ricerca.

Sta iniziando a fare buio ora e più non riescono a trovare Hyunjin, più diventano tutti ancora più preoccupati. Felix, Seungmin, Changbin e Jisung alla fine sono andati alla stazione di polizia e hanno sporto denuncia, sperando di trovare qualcosa. Ora sono tornati nei dormitori e sono rimasti nella stanza di Seungmin per vedere se Hyunjin abbia intenzione di tornare. Hanno incontrato anche Jeongin, spiegandogli tutto. Il povero ragazzo è stato tenuto all'oscuro dalla maggior parte della situazione.

Minho e Chan stanno ancora guidando, intenzionati a stare fuori il più a lungo possibile, e dovendo comunque tornare prima del coprifuoco. Il problema è che con solo i lampioni come illuminazione è molto più difficile guardarsi intorno rispetto a quando c'era il sole.

"Penso che ora dovremmo tornare indietro. Gli altri sono andati alla polizia, quindi almeno i vigili staranno all'erta mentre sono di pattuglia." Dice Chan, appoggiandosi al finestrino. Incontrano una o due persone ogni poche centinaia di metri, ma niente Hyunjin.

Minho emette un sospiro, pensando la stessa cosa. "Sì, probabilmente dovremmo." La sua voce è bassa e monotona.

Parcheggia l'auto e stanno per uscire, quando Chan riceve una chiamata da un numero sconosciuto. I due si risiedono immediatamente, chiudendo le portiere.

"Pronto?" Risponde Chan con il telefono appoggiato all'orecchio.

Non ricevendo risposta e pensando che qualcuno abbia sbagliato numero, Chan fa per riattaccare, ed è allora che dall'altro capo arriva una risposta. "...C-ciao..." La voce è debole e Chan non riesce a riconoscerla, ma si scervella per ricordare di chi è. Poi parla di nuovo: "Chan, possiamo incontrarci in privato?" La registra immediatamente nella mente: Hyunjin.

Minho ascolta attentamente, cercando a sua volta di capire di chi si tratti. Chan non ha la chiamata in vivavoce, quindi la risposta che arriva suona bassa e leggermente attutita.

"Dove?" Chiede Chan senza pensare. Hanno cercato per così tanto di trovare Hyunjin e ora lui chiama, e tra tutti proprio Chan.

"Al salice." Sono le ultime parole che sente prima del silenzio, seguito dal segnale acustico.

"Chi era?" Chiede Minho, quasi incapace di trattenere la sua curiosità. Quando Chan gira la testa quasi entra in contatto con le labbra dell'altro.

Subito si ritrae, così come Minho, che torna a sedersi completamente al posto di guida borbottando uno "scusa".

"Devo incontrare un amico. Torna dagli altri, ci vediamo lì." Dice tenendo la testa bassa e escendo dall'auto, per poi allontanarsi e lasciarlo da solo.

Non gli ha detto che tratta di Hyunjin, perché deve avere un motivo per cui ha chiamato lui nello specifico.

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