capitolo 27
Un nuovo giorno, nuove possibilità. Iniziando ogni giorno come al solito, Chan sveglia Felix uscendo dal bagno. Si preparano e si dirigono nella stanza di Jisung e Changbin, così che possano andare a fare colazione insieme. Solo che stamattina a colazione è un po' diverso. Felix non saluta Hyunjin e non gli rivolge nemmeno uno sguardo, mentre Minho e Jisung si scambiano un rapido occhiolino dai lati opposti della mensa.
"Quindi, com'è andata ieri sera?" Jisung prende in giro Changbin colpendolo sul braccio.
"Bene." Risponde lui, guardando in basso in modo che il suo cappuccio possa nascondere la sua faccia.
"Bene?! È andata solo bene? Felix, puoi darmi dettagli migliori di 'bene'?" Jisung si gira verso il ragazzo che gli sta di fronte, supplicandolo con gli occhi grandi e le guance gonfie.
"Beh.. Changbin è stato davvero cattivo con me." Sbuffa, incrociando le braccia.
"Che cosa?!" Chan e Jisung rimangono entrambi senza parole alla risposta di Felix.
"Non è vero!" Si difende Changbin. "Penso che quello che ho fatto sia stata una cosa molto carina".
"Ma sono stato io a chiederti di uscire, quindi avrei dovuto pagare, e quando siamo andati a prendere il gelato hai detto che potevo farlo io, ma hai comunque pagato tu." Felix rimane in silenzio dopo aver parlato così velocemente.
Chan e Jisung scoppiano entrambi a ridere. Pensavano che Changbin avesse fatto qualcosa di seriamente sbagliato, non che avesse pagato al posto di Felix, il che trovano essere in realtà piuttosto romantico, specialmente da parte sua.
"Beh, cosa c'è di sbagliato nel pagare? Sono più grande, quindi dovrebbe essere una mia responsabilità, e poi volevo offrirti la cena." Changbin inizia ad alzare la voce, anche se trova Felix più carino che fastidioso.
"Lo so, però..." Il ragazzo sprofonda nel suo posto con un broncio, rendendosi conto di star perdendo la battaglia.
"È successo qualcos'altro?" Jisung si appoggia alla spalla di Felix e fa un'espressione carina nella speranza che ceda.
"Changbin ha detto che potevo ripagarlo." Risponde, senza riflettere su come la frase suoni.
Jisung nota le sue guance diventare rosse e il suo primo pensiero è: "Ti sei fatto scopare da Felix!" Urla sussurrando, in modo che nessuno intorno possa sentirlo, e tira uno schiaffetto a Changbin sul braccio.
A lui va di traverso il cibo, pensando a quanto sia sporca la mente dell'amico, e riesce a sentire su di sé lo sguardo duro del cugino più grande e protettivo di Felix.
"Cosa? No!" Quest'ultimo agita freneticamente le braccia al malinteso. "Bacio, bacio." Fa il broncio toccandosi le labbra, per paura che Chan si arrabbi con Changbin.
"Cosa? Oh mio Dio, scusate." Jisung torna rapidamente a mangiare, dopo aver messo in imbarazzo l'intera tavolata. "Quiiiiindi, Chan?"
Il ragazzo guarda Jisung con un sopracciglio alzato e un'espressione del tipo "stai attento".
Lui deglutisce, prima di continuare con quello che stava per dire. "Come va tra BamBam e il suo ragazzo da quando è tornato a casa?"
BamBam si è fidanzato quasi ancora il giorno del suo arrivo a scuola, ma verso l'inizio dell'anno scolastico è dovuto tornare a casa per motivi personali. Tuttavia, durante quel periodo Chan non ha parlato di lui una volta, e non ha mai detto nulla riguardo all'esserci ancora in contatto. Ma a quanto pare è così.
"Si sono lasciati." Dice guardando in basso, sapeva già che per loro non c'era speranza. Alla mamma di BamBam va bene che lui sia bisessuale purché sposi una donna, il che non è giusto e dimostra che non l'ha accettato completamente.
"Perché? Quei due stavano così bene insieme." Dice Changbin, confuso come gli altri.
Chan sospira, sapendo che alla fine la conversazione sarebbe venuta fuori. "Sua madre lo ha costretto a un matrimonio combinato."
Il tavolo torna ad un silenzio imbarazzante, ma fortunatamente non per troppo tempo, perché la campanella suona e tutti si alzano per andare a lezione.
"Troverà qualcuno di altrettanto fantastico." Gli dice Felix, il suo sorriso solare fa sentire anche agli altri una stretta al petto per il sovraccarico di dolcezza.
"Vedi di non perderlo." Sussurra Jisung all'orecchio di Changbin, che annuisce in accordo.
"Ehi, sei pronto?" Una voce improvvisa arriva da dietro Jisung, mentre una mano gli si appoggia sulla spalla, facendo sì che Jisung urli e cada a terra e tutti intorno a loro si fermino a fissarlo.
Jisung si alza goffamente in piedi e si spazza via la polvere. "Ti odio." Borbotta.
"No, tu mi ami." Minho si aggrappa a lui una volta che gli sguardi di tutti se ne sono andati. "Adesso ve lo prendo in prestito, abbiamo una lezione insieme." Afferra il polso di Jisung, trascinandolo fuori dalla mensa.
"Non hanno davvero lezione, vero?" Chiede Felix.
"No." Dicono Chan e Changbin all'unisono, sapendo cosa sta realmente accadendo. A loro non dispiace, perché negli ultimi giorni hanno potuto conoscere meglio Minho, in quanto ha iniziato ad uscire con loro di tanto in tanto.
"Beh, ora me ne vado, ho lezione." Felix li saluta con il suo sorriso solare, facendo sciogliere il cuore di Changbin.
"Non fargli mai del male." Dice Chan in tono monotono, mentre escono dalla mensa.
"Non ho intenzione di farlo." Gli risponde l'altro con un leggero sorriso, ma anche del senso di colpa nello stomaco.
"Sei sicuro di volerlo rendere ufficiale?" Chan lo guarda, notando la sua espressione preoccupata.
"Lo sai?"
"Certo, stiamo parlando di Felix." Ridacchia, pensando di nuovo a quel sorriso, e sperando che non debba mai più svanire. "Non preoccuparti, però. Non mi dispiace perché sei tu, se fosse quell'energumeno della lezione di danza sarebbe una situazione completamente diversa."
Changbin sa esattamente a chi si sta riferendo Chan, e persino Minho ha passato meno tempo con lui dal loro litigio.
"Allora, andiamo allo studio?" Propone Changbin mentre si allontanano.
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